Souard Conlie (Il soldato di Conlie)

Souard Conlie (Il soldato di Conlie) è una poesia scritta Per-Mari Mevel, sull’armata bretone di Conlie, (durante la guerra del 1870) che poi fu abbandonata volutamente, senza viveri, nel fango e nel freddo in un miserabile accampamento militare.

Souard Conlie

Gli An Triskell lo hanno interpretato in forma di Kan-ha-Diskan, con l’accompagnamento musicale di violoncello, chitarra, organo, bombarda e percussioni (il susseguente Ton Doubl musicale è stato composto da Hervé Queffeleant) in quel capolavoro (a cominciare dalla copertina del vinile) che è “Kroaz-hent” edito dalla “Le Chant Du Monde” (etichetta che mai sarà lodata abbastanza).

An Triskell Souard Conlie

I
Didostait, mignoned, a barrez Plodiern
Ma kontin deoc’h va zourmant
Me zo bet en ifern
E Conlie ‘m-eus tremenet
Ouzhpenn daou viz hanter
O c’houzañv merzherinti, an naon hag ar vizer.
II
Ar Jeneral Keratry hag an noblisite
A c’halve ar Bretoned da sevel un arme
Evit saveteiñ ar vro partial a rankan
Hag an dour em daoulagad kenavo a lâran.
III
Ni oe kaset da Conlie da ober pinijenn
Da zibriñ bara loued
er fank hag el lagenn
(Ar yenijenn, ar glac’har, an hirnezh, ar c’hleñved
A lakas meur a hini da gousked er vered.)
Que nous importe, a lârent, ces Bretons bretonnants
A Conlie c’est d’la piétaille, ramassis de chouans.
Didostait, mignoned, a barrez Plodiern
Ma kontin deoc’h va zourmant
Me zo bet en ifern
La la la la la la la la la la

I
Venite, amici della parrocchia di Plodiern
che vi racconto il mio tormento
sono stato all’inferno.
A Conlie ho passato
più di due mesi e mezzo
a soffrire il martirio, la fame e la miseria.
II
Il Generale Keratry e la nobiltà
hanno chiamato i Bretoni a formare un esercito
per salvare il paese; sono dovuto partire
e, con le lacrime agli occhi, dirvi addio.
III
Fui inviato a Conlie per fare penitenza
per mangiare pane ammuffito
in mezzo al fango e alle paludi
(il congelamento, la tristezza, la nostalgia, la malattia
hanno spedito più d’uno a dormire al cimitero.)
Que nous importe, a lârent, ces Bretons bretonnants
a Conlie c’est d’la piétaille, ramassis de chouans.
Venite, amici della parrocchia di Plodiern
che vi racconto il mio tormento
sono stato all’inferno.
La la la la la la la la la la
Traduzione italiana di Flavio Poltronieri

NOTA: le due righe tra parentesi non sono cantate, al loro posto le due che seguono in francese.

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Pubblicato da Flavio Poltronieri

Etnomusicologo. Autore e traduttore di canzoni. Ha pubblicato su riviste di avanguardia musicale in Italia/Francia/Germania. Fa parte della redazione giornalistica di Blogfoolk, Lineatrad e leonardcohenfiles.com

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