Skellig

Skellig (Loreena McKennith)
Skellig (Clannad)
Skellig (David Gray)

I wish, O son of the Living God, ancient eternal King, for a secret hut in the wilderness that it may be my dwelling.
(poesia irlandese di anonimo IX sec)

Skellig by Loreena McKennith

Con “Skellig”(dal cd The Book of Secrets) Loreena McKennitt ripercorre gli ultimi istanti di vita di un monaco irlandese vissuto nel Medioevo: erano i tempi del primo monachesimo irlandese quando uomini asceti e mistici si ritiravano dal mondo per vivere in luoghi isolati e impervi, proprio come la Roccia di Michele (Skellig Michael, Irlanda) dove si dice sia apparso l’arcangelo[1]

Così Loreena s’interroga “Qual’è il ruolo che l’isolamento gioca nell’incoraggiare qualcuno a raggiungere l’essenza divina?”

Nel silenzio dei loro eremi questi monaci compilavano codici e copiavano manoscritti tutto per amore del sapere, illuminato dalla parola di Dio, quasi che fosse Dio a sussurrare al loro orecchio.

[English transaltion]
With “Skellig” (from The Book of Secrets) Loreena McKennitt traces the last moments of life of an Irish monk lived in the Middle Ages: it was the time of the first irish monasticism when men ascetics and mystics withdrew from the world to live in isolated and inaccessible places.

So Loreena wonders “What is the part that plays in encouraging some to reach closer to the essence of God?”

In the silence of their hermitages, these monks compiled codes and copied manuscripts all for the sake of knowledge enlightened by the word of God, as if God were whispering in their ear.

Traduzione italiana Cattia Salto
Oh accendi la candela, Gianni(1)
La luce del giorno è quasi svanita
Gli uccelli hanno intonato l’ultimo canto
Le campane richiamano alla messa
Siediti qui accanto a me
Perché la notte sarà molto lunga
C’è qualcosa che ti devo dire
Prima del trapasso.

Mi sono unito ai fratelli
I libri erano tutto per me
Ho scritto le parole di Dio
E tante cose del passato.
Per molti anni sono rimasto
Appollaiato in mezzo al mare
Le onde lavavano le lacrime
e Il vento i ricordi

Ho sentito il respiro dell’oceano
Evaporare sulla spiaggia
Conoscevo la linfa della tempesta
Sopportavo la sua ira
E così gli anni passavano
Nel mio eremo-scoglio (3)
Con soltanto un topo o un uccello
Come amico e tanto li ho amati.(4)

E poi tutto finì
Sono venuto qui sulla strada per Roma(5)
E ci ho messo più di un anno
Per arrivare qui da te
Su strade polverose ho camminato
E su alte montagne
Attraverso le gole dove scorrono i fiumi
Sotto al cielo infinito

Sotto a questo pergolato di gelsomino
Tra questi cipressi
Io ti consegno i miei libri
E tutti i loro misteri
Ora prendi la clessidra
E rigirala sottosopra
Perchè quando la sabbia si fermerà
Allora mi troverai morto
NOTE
(1) i monaci più anziani e più venerandi (vuoi per rango o per “santità”) erano accuditi nella loro vecchiaia da giovani discepoli
(2) Nella versione Live in Paris and Toronto (1999),
Mi sono unito ai fratelli
e i loro libri erano tutti a mia disposizione
ho scritto le parole di Dio
e tante cose del passato.
Non era il mio posto dove condurre
questa vita di solitudine
fino al giorno in cui arrivò
una barca dei monaci
(3) Skellig Michael (la roccia di Michele) è un’isoletta rocciosa nell’Oceano Atlantico a una ventina di kilometri dalla coste del Kerry (Irlanda): soprannominata l’Irish Machu Picchu centro di vita monastica dal VII al XIII secolo, il monastero che si trova in cima alla roccia appollaiato a pareti quasi verticali è diventato patrimonio mondiale dell’UNESCO.
(4) in queste minuscole comunità monastiche il monaco poteva vivere isolato dai fratelli come eremita
(5) Così scrive Thomas Cahill nel suo libro How The Irish Saved Civilization : “Cambiarono il loro orizzonte ma non il loro spirito che oltrepassò l’Oceano .” Il primo insediamento in Italia fu il monastero irlandese di Bobbio in Emilia Romagna.
sulla traduzione: Romani (Bi’r ar Rummanah) è una località sulla costa mediterranea della penisola del Sinai, oppure è un comune della Romania,  ma quando Loreena scrive la canzone (o inizia a meditare sulla sua composizione) si trovava in viaggio in Italia, prima in Toscana e poi in visita al monastero irlandese di Bobbio. Ho preferito così tradurre Romani più liberamente.
(6) Nella versione Live in Paris and Toronto (1999)
Sotto a questo pergolato di gelsomino
tra questi cipressi
io ti consegno i miei libri
e tutti i loro misteri.
Ascolta bene Gianni le mie parole
non lasciare che vadano perdute queste chiavi,
i segreti che conservano
gli scrittori del passato

Il nostro asceta ha vissuto per quasi tutta la sua vita sulla Roccia di San Michele (Skelling Michael) uno scoglio a 17 chilometri dalle coste del Kerry, in Irlanda.

Scrive Flavio Poltronieri “Ripide scalinate in pietra salgono da tre punti di approdo e conducono all’eremo sulla vetta sud. Dai pericoli delle raffiche dei venti, dai frammenti delle onde nasce poesia di pietra. Nel 1910 lo scrittore Bernard Shaw affermava che erano da baciare queste “pietre di panico che si gettano a 700 piedi d’altezza sull’Atlantico”.”[2]

I
O light the candle, John(1)
The daylight has almost gone
The birds have sung their last
The bells call all to mass
Sit here by my side
For the night is very long
There’s something I must tell
Before I pass along
II(2)
I joined the brotherhood
My books were all to me
I scribed the words of God
And much of history
Many a year was I
Perched out upon the sea
The waves would wash my tears,
The wind, my memory
III
I’d hear the ocean breathe
Exhale upon the shore
I knew the tempest’s blood
Its wrath I would endure
And so the years went by
Within my rocky cell (3)
With only a mouse or bird
My friend; I loved them well(4)
IV
And so it came to pass
I’d come here to Romani (5)
And many a year it took
Till I arrived here with thee
On dusty roads I walked
And over mountains high
Through rivers running deep
Beneath the endless sky
V(6)
Beneath these jasmine flowers
Amidst these cypress trees
I give you now my books
And all their mysteries
Now take the hourglass
And turn it on its head
For when the sands are still
‘Tis then you’ll find me dead
FOOTNOTES
(1) the oldest and most venerable monks (whether by rank or by “holiness”) were looked after in their old age by young disciples
(2) (from a live version on Live in Paris and Toronto)
I joined the brotherhood
It’s books were all to me
I scribed the words of God
And much of history
‘Twas not my place to lead
This life of solitude
Until the day there came
A boat of the brotherhood

(3) [Skellig Michael (the rock of Michael) is a rocky island in the Atlantic Ocean about twenty kilometers from the coast of Kerry (Ireland): nicknamed the Irish Machu Picchu center of monastic life from the 7th to the 13th century, the monastery that sits atop the rock perched on almost vertical walls has become a UNESCO World Heritage Site.]
(4) in these tiny monastic communities the monk could live isolated from the brothers as a hermit
(5)[Thomas Cahill writes in his book How The Irish Saved Civilization: “The first settlement in Italy was the Irish monastery of Bobbio in Emilia Romagna]
Romans (Bi’r ar Rummanah) is a town on the Mediterranean coast of the Sinai peninsula, or is a town in Romania, but when Loreena writes the song (or begins to meditate on its composition) she is traveling to Italy, first in Tuscany and then on a visit to the Irish monastery of Bobbio.
(6) from a live version appears on Live in Paris and Toronto)
Now beneath these jasmine flowers
Amidst these cypress trees
I give you now my books
And all their mysteries
Harken, John, my word
Let not these keys be lost
The secrets lie within
The writers of the past

Veduta dall’isola più grande con i terrazzamenti dei monaci dove coltivavano l’orto per l’autosufficienza alimentare
la scalinata verso l’Eremo

Skellig by Clannad

Clannad in Sirius 1987

La fase Pop/rock celtico dei Clannad

Traduzione italiana Cattia Salto
Come navi maestose che solcano le onde dell’Atlantico
le Isole Skellig si mettono in mostra alla costa del Kerry
è un posto strano con la Cruna dell’ago (4)
dove giacciono i relitti
Dove il re del mondo si è riposato per un momento
un posto per il pellegrino, un santuario del tempo
Quattordici gradini verso il nulla scavati nella pietra
non ci portano nè al Cielo nè al Mare (1)

I Vichinghi(2) vennero per saccheggiare e distruggere
ma il santuario è rimasto fino ai nostri giorni
nella Baia del cieco(3) dove la Donna piangente(4) si lamenta/ e gridano i gabbiani

Un viaggio verso le isole, così rare(5)
il suono delle anime urlanti che riempie l’aria
migliaia di ali contro il cielo
e foche grigie travestite(6)


Like mighty ships that sail the Atlantic foam
The Skellig Isles parade the Kerry Coast
It’s a strange place with the Needle’s eye
Where shipwrecks lie
Where the king of the world rested for a while
And a place for the pilgrim, a sanctuary of time

Fourteen steps to nowhere, out of solid stone
Don’t lead us to the Heavens or lead us to the sea


The Vikings came to plunder and destroy
But to this day the holy relics stand
In a blind man’s cove, where the wailing woman sigh
And the seagulls cry

A journey to these islands, so rare
The sound of screaming souls that fill the air
A thousand wings, against the sky
And gray seals disguised

(1) La scalinata sud è quella più comunemente usata oggi e si fonde con i gradini della nord alla Christ’s Saddle, per condurre al monastero.  I gradini di approdo potrebbero essere stati costruiti dai costruttori del faro; quattordici gradini dall’approdo principale sono praticamente inaccessibili, si fermano brevemente alle due estremità e non portano né al mare né ai livelli più alti.
(2) Per quanto i Vichinghi razziarono il monastero uccidendo un bel po’ di monaci nel IX sec la comunità rimase attiva fino al XIII secolo. L’abbandono dell’isola accadde più per fattori interni alla Chiesa d’Irlanda e forse per il mutamento delle condizioni climatiche. Con l’abbandono del monastero nel Seicento l’isola rimase deserta e la proprietà passò ad una serie di famiglie irlandesi fino alla fine dell’Ottocento.
(3) La baia del cieco (blind man’s cove) è l’unico punto in cui possono attraccare le poche barche con il permesso di trasportare pochi passeggeri sull’isola
(4) Wailing Woman è una conformazione rocciosa che se la guardi da una certa angolazione può sembrare a una donna che fronteggia il mare; la roccia è così chiamata dai primi guardiani del faro perché la sagoma ricordava loro una figura solitaria. Alcune rocce hanno delle conformazioni particolari dovute anche all’intervento umano, come appunto la Needle’s Eye (South Peak) citata all’inizio, la porta d’accesso alla parte superiore della vetta, è uno stretto camino di roccia formato da una fessura verticale nel blocco massiccio che sporge orizzontalmente.
(5) fortunatamente non è partito il turismo di massa (anche dopo Star Wars) -un mio consiglio: se siete in cerca di una folgorazione mistica andate nel Deserto, le isole Skellig ringraziano
(6) le selkie

immagine della Wailing Woman- la “piangente” Tony Redmond

A destra invece un’altra conformazione rocciosa sull’isola grande: un drago guardiano? Qui ci troviamo all’inizio della Ley line dell’Arcangelo Gabriele, detta la Linea del Drago.
Secondo la leggenda è il colpo di spada che il Santo inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno

Skellig by David Gray

David Gray -Skellig 2021

David Gray è un artista inglese ma diventato “irlandese”! 
Piano, violoncello, chitarra, basso e voci in sei parti (fornite per la maggior parte dai musicisti irlandesi Mossy Nolan, David Kitt, Niamh Farrell e Robbie Malone, oltre alla musicista classica britannica Caroline Dale)
la recensione

Traduzione italiana Cattia Salto
Oh la canzone di cui canto
Era un ampio oceano
E la parola che porto
Raggiunge l’altra sponda.
Ogni cuore una coppa ardente
Su un’onda nera come la pece
A masticare ossa e cartilagine
Quando è la carne dell’amore che bramiamo
E quando una bugia inizia a ballare
Oh ragazzo, sicuramente può funzionare
Essere dall’altra parte del mondo
Prima che la verità possa rivestirsi.
In uno specchio in discoteca ho intravisto
Il mio spirito preumano
Congelato come un cervo sì, nei fari
Fino a quando non importa
Fino a quando saremo lontani dall’affetto
E quando le illusioni si frantumano
Vedi la carneficina ovunque
Quindi con un sapore di metallo
Avanti attraverso la nebbia della guerra
Tante ferite come ortiche
Che crescono intorno alla mia porta
Taglierò quella scala
Sì, a mani nude
Fino a quell’altopiano roccioso
Farò la mia casa nel vento


Oh that the song I’m singing
Was an ocean wide
And that the word I’m bringing
Reaches over to the other side
Each heart a burning vessel
Out on a pitch black wave
Chewing the bone and gristle
When it’s the flesh of love we crave
And when a lie starts dancing
Oh boy it sure can run
Be halfway around the world
Before the truth can get its trousers on
And in a nightclub mirror I caught the merest glimpse
Of my pre-human spirit
Frozen like a deer yeah, in the headlamps
Until it just don’t matter
Until we’re far from care
And when illusions shatter
You see the carnage everywhere
So with a taste like metal
On through the fog of war
So many hurts like nettles
All growing up around my door
I’m gonna cut that stairway
Yeah with my own bare hands
Up to that high rock plateau
Make my home inside the winds


[1] https://terreceltiche.altervista.org/falsi-miti-celtici-e-paura-della-musica/#3
[2] https://terreceltiche.altervista.org/larcangelo-il-vescovo-e-labbazia-quasi-bretone/

Si legga in particolare per uno sguardo approfondito sulla storia, le costruzioni dei monaci e la conformazione rocciosa dell’isola https://publishing.cdlib.org/ucpressebooks/view?docId=ft1d5nb0gb&chunk.id=d0e530&toc.depth=1&toc.id=&brand=ucpress

LINK
https://it.wikipedia.org/wiki/Monastero_di_Skellig_Michael
https://unmondointorno.it/skellig/
https://siviaggia.it/idee-di-viaggio/cosa-vedere-irlanda-spettacolari-isole-skellig/194540/
https://www.adventurous-travels.com/posts/how-to-get-to-skellig-islands
https://www.turistadimestiere.com/2013/11/skellig-michael-il-luogo-piu-inaccessibile-dirlanda.html
https://josvg.home.xs4all.nl/cits/lm/lorecd83.html
https://thoughtsofanidlemind.com/2018/09/03/visiting-skellig-michael/
https://archive.nerdist.com/star-wars-the-last-jedi-filming-locations-how-to-visit-ireland/

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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