Roll the Cotton Down – Sea shanty

Roll the Cotton Down è una sea shanty che si presenta in due versioni, una per gli alaggi e l’altra per il sollevamento dell’ancora (con l’aggiunta di un grande coro).

Stan Hugill la classifica come famiglia ROLL, una gran numero di varianti in cui si accostano i versi degli stivatori neri di cotone (Black stevedores) di Mobil Bay con i temi tipici delle sea shanties.
La famiglia ROLL THE COTTON DOWN

(a) versione schiavi
(b) stivatori del cotone
(c) versione d’alto mare (Capo Horn)
(d) Black Ball line,
(e) Paddy on the Railway,
(f) Long Time Ago

corollario
Lower the Boat Down

RIFERIMENTI
The Seven Seas Shanty Book(p46),
Songs of the Sea & Sailors’ Chanteys(p254)
Shanties from the Seven Seas(III)(p123-6),
Shanties from the Seven Seas (complete)(VI)(p152-6)
The Chanty Man Sings (words only)(p12),
Roll And Go(p18),
Capstan Bars(p84-6),
Songs of American Sailormen(p62),
Shantymen & Shantyboys(p33-34),
Chanteying Aboard American Ships(p144-5),
Songs of Sea Labour(p24),
A Book Of Shanties(p55),
Shanties And Sailors’ Songs(p183),
Songs of the Sailor and Lumberman(III)(p33-4),
The Way Of The Ship(p130-31),

[English translation]
The sea shanty Roll the Cotton Down comes in two versions, one as halyard shanty and the other as capstan shanty  (with the addition of a large choir)

Stan Hugill reports six versions classified in the Halyards, in which the verses of the black stevedores are mixed with typical themes of the sea shanties.

ROLL FAMILY
(a) Negro Version
(b) Cotton-Stowers’ version
(c) Deep-sea version.
(d) Blackball version
(e) Paddy and the railway
(f) A Long Time Ago

Roll the cotton down (Stan Hugill versione A-B)

Scrive Gibb Schreffler [1] nel suo il suo canale You TubeLe versioni di Hugill “A” e “B” hanno la stessa melodia e ritornello, e sembrerebbe siano state divise solo per una più stretta coerenza al tema lirico.
Il primo [A] “parla della nostalgia nera”; la maggior parte dei suoi versi è troppo bizzarra per offrire molto interesse al giorno d’oggi. Il chantey probabilmente deriva, tuttavia, da una canzone menestrello che ha preso quel tono.

La seconda versione [B] ha a che fare con il lavoro dello stivaggio del cotone. Ho selezionato i versi da ciascuno e li ho combinati (come si sarebbe fatto), piuttosto che impostare due varianti artificialmente distinte.

Gibb Schreffler

Oh, away down South where I was born,
Oh, roll the cotton down,
Away down South where I was born,
Oh, roll the cotton down.
A dollar a day is the white man’s pay,
I thought I heard our old man say,
We’re homeward bound to Mobile Bay (1).
Oh, hoist away that yard and sing.
[Traduzione italiana Cattia Salto
Oh, via dal Sud dove sono nato
Un dollaro al giorno è la paga di un bianco
credo di aver sentito il capitano dire
Siamo in partenza per Mobile Bay (1)
Oh issa la varea e canta]
NOTE
(1) Mobile Bay era un importante porto del Sud famoso per l’esportazione delle balle di cotone.
La città di Mobile nel 1840 divenne il secondo porto dopo New Orleans per esportazione del cotone. Prima della guerra civile, i porti della costa del Golfo erano i principali esportatori di balle di cotone in Inghilterra e Francia. Le balle di cotone delle piantagioni erano caricate sulle chiatte che percorrevano i fiumi fino ai principali porti del Golfo. Qui marinai bianchi e portuali neri lavoravano fianco a fianco nello stivaggio delle navi. continua

Similmente Jerzy Brzezinski ha aperto un canale You Tube cimentandosi in un’impresa simile.

Versione A
I’m goin’ down to Alabam,
https://traditionalshanties.com/2022/04/03/roll-the-cotton-down-a/
Versione B
Was ye ever down in Mobile Bay,
Screwin’ cotton by the day?

https://traditionalshanties.com/2022/04/03/roll-the-cotton-down-b/


la versione del Comandante Leighton Robinson, 1939

roll the cotton
Screwing cotton bales in the hold of a ship, drawn by J. O. Davidson, Harper’s Weekly, July 14, 1883, p. 440.

Roll the cotton, Moses

Nella versione capstan shanty (versione c) si aggiunge un grande coro. Stan Hugill scrive a proposito “Una canzone marinaresca con la forma sia di una halyard che di una capstan shanty, la seconda essendo distinta dal grande coro di “Roll the cotton, Moses”…

Oh! away down south where I wuz born,
– Roll the cotton down!
Oh! away down south around Cape Horn
– We’ll roll the cotton down!

il testo completo in
https://traditionalshanties.com/2022/04/03/roll-the-cotton-down-c/
versione halyard
https://traditionalshanties.com/2022/04/03/roll-the-cotton-down-c-halyard-version/

Gibb Schreffler
“Sailor” per BalconyTV Poznan (Polonia)
versione capstan

Roll the cotton down (Blackball line)

Oh, away down South where I was born,
I used to work from night till morn(ing)
I thought I’d go and signed the Line
and for the sailors the sunshine shine.
A dime a day is a Black man’s pay
a white man’s pay is a dollar a day.
I served my time in the Black Ball Line
it was there I wasted all my prime.
Oh the Black Ball Line is for me the line
that’s when you fly the number nine.
And Henry Clay I went one day
and for Liverpool town we sail away.

Oh, via dal Sud dove sono nato
dove lavoravo dalla notte fino al mattino
Pensai di andare ad arruolarmi alla Compagnia
dove per i marinai splendeva il sole.
Una monetina al giorno è la paga di un nero
la paga di un bianco è un dollaro al giorno.
Ho lavorato per la compagnia Black Ball 
fu là che sprecai la mia gioventù.
Oh la Black Ball è la compagnia per me
quando s’alza il numero nove
sulla Henry Clay (2) andai un giorno
e per la città di Liverpool salpiamo

NOTE trascrizione della versione di Paul Clayton e traduzione italiana di Cattia Salto. Per la versione D di Stan Hugill vedasi https://traditionalshanties.com/2022/04/03/roll-the-cotton-down-d/
(1) bandierina di segnalazione (bandiere nautiche) detta Numero Nove utilizzata dalle navi in ​​mare e dalla Marina degli Stati Uniti. La bandiera è descritta come avente una forma quadrata con tre strisce verticali con colori; blu, bianco, blu.
(2) il brigantino Henry Clay fu costruito nel 1845 e percorse la tratta Liverpool-New York per un decennio approfondimento

Paul Clayton & The Foc’sle Singers in  Foc’sle Songs and Shanties (Folkways, 1959)
Gibb Schreffler versione D (Blackball Line) e E (Paddy Works on the Railway)
William Marsh, “Henry Clay, Packet Ship. E. Nye, Commander,” lithograph print (New York: S. Palmer publisher, 1845). Courtesy of The Mariner’s Museum, Newport News, VA; Accession number 1945.0483.000001. https://www.marinersmuseum.org.
Gibb Schreffler versione F (A Long Time Ago)

Lower the Boat Down

Un frammento ristampato da Stan Hugill dalla raccolta di Joanna C. Colcord[2]

There’s only one thing grives me,
– Oh, lower the boat down!
It’s my poor wife and bayby,
– Oh, lower the boat down!

I’m bound away to leave you
Don’t let my parting grieve you

[1] Sul suo canale You Tube Gibb Schreffler (che si firma Hulton Clint) ha dato vita ad un grande progetto “A Journey through Stan Hugill’s Shanties from the Seven Seas“, per cantare tutte le canzoni marinaresche (oltre 400 titoli) dal libro di Stan Hugill.
Soprannominato lo “You Tube Chanteyman” ci restituisce le canzoni marinaresche in tutta la loro schiettezza
si veda in particolare
http://shantiesfromthesevenseas.blogspot.com/2012/02/93-101-roll-cotton-down-series.html
[2] “Roll And Go – Songs Of The American Sailormen” (1924)
Shanties from the Seven Seas (complete)(words only)(p159)

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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