THE RISING OF THE MOON

La ballata per antonomasia della ribellione irlandese del 1798 fu scritta da John Keegan Casey (1846-1870) per il “The Nation” nel 1865 con lo pseudonimo di Leo Casey e poi pubblicata in una sua raccolta di poesie dal titolo A wreath of shamrocks: ballads, songs, and legends (1867).
Pur restando sul generico l’autore ha voluto comunque descrivere una battaglia realmente accaduta, quella che ha avuto luogo nei pressi di Granard (contea di Langford) – e così vicina alla sua città natale Mullingar, : un gruppo di ribelli irlandesi armati solo di picche, si sono scontrati con i soldati inglesi molto meglio armati e addestrati e sono stati sconfitti; nelle successive stesure della canzone però l’autore ha epurato ogni riferimento geografico, così il fiume Inny diventa un generico “river”. L’intento del poeta, all’epoca adolescente, è manifesto: nel celebrare le glorie del passato vuole infondere lo stesso fervore nazionalistico nei ribelli del suo tempo, i Feniani.

I FENIANI

Ai mitici Fianna s’ispirò James Stephens nel fondare proprio nel giorno di San Patrizio 17 marzo 1858 il movimento feniano detto Irish Republican Brotherhood (parallelamente alla gemella americana “Fenian Brotherhood”con l’obiettivo di proclamare l’Irlanda una repubblica democratica indipendente. Era il tempo delle società segrete e dei moti d’insurrezione, ma anche delle idee eroiche basate su uno scarso senso pratico. La segretezza poi un’utopia essendo la delazione il grimaldello con cui gli inglesi riuscirono a sbaragliare ogni tentativo di insurrezione.
Dopo l’insuccesso  del 1865 Stephens fu deposto e il comando passò al Colonnello Kelly, ma anche la rivolta del 1867 finì con arresti preventivi e disastrose ritirate.

Dopo la rivolta Casey, poco più che ventenne, venne imprigionato senza processo nel carcere di Mountjoy, ma rilasciato alla condizione che emigrasse in Australia; egli però preferì vivere in clandestinità a Dublino, apprezzato per le sue doti oratorie ai raduni degli affiliati. Purtroppo la sua vita si è spenta prematuramente qualche hanno più tardi, minata dal duro trattamento ricevuto in carcere (la causa diretta però fu una brutta caduta accidentale).

Il sorgere della luna è un simbolo paragonabile come potenza iconografica al sole dell’avvenire che raggia il mondo socialista del futuro, il presagio della venuta di un tempo di libertà, ma è anche e soprattutto l’incitazione a prendere le armi per ribellarsi al dominio inglese.


La poesia è diventata subito popolare dopo la sua pubblicazione, ripresa nelle ballad sheets come canzone abbinata a diverse melodie, tra queste una melodia lenta e triste così in “More Irish Street Ballads” di Colm O’Lochlainn, che si è diffusa in America attraverso l’emigrazione irlandese.

VERSIONE AMERICANA: RISING OF THE MOON

ASCOLTA Peter Paul and Mary (melodia originaria) in  “See What Tomorrow Brings”.

VERSIONE IRLANDESE: WEARING OF THE GREEN

La melodia che ha però preso piede in Irlanda è quella di “The Wearing of the Green

ASCOLTA Na Casaidigh

ASCOLTA The High Kings

ASCOLTA The Wolfe Tones che cantano anche l’ultimo verso


I
And come tell me Sean O’Farrell
tell me why you hurry so
Hush a buachaill hush and listen
and his cheeks were all a glow
I bare orders from the captain
get you ready quick and soon
For the pikes must be together
at the rising of the moon
At the rising of the moon,
at the rising of the moon,
for the pikes must be together
at the rising of the moon

II
And come tell me Sean O’Farrell where the gath’rin is to be
At the old spot by the river (1)
quite well known to you and me
One more word (2) for signal token whistle out the marchin’ tune
With your pike upon your shoulder
at the rising of the moon
III
Out from many a mud wall cabin
eyes were watching through the night
Many a manly heart was beating
for the blessed warning (3)  light
Murmurs rang along the valleys
to the banshees(4) lonely croon
And a thousand pikes were flashing
by the rising of the moon
IV
All along that singing river
that black mass of men was seen
High above their shining weapons
flew their own beloved green(5)
Death to every foe and traitor! Whistle out the marching tune
And hurrah, me boys, for freedom, ‘tis the rising of the moon
V
Well they fought for poor old Ireland, And full bitter was their fate
(Oh! what glorious pride and sorrow Fill the name of Ninety-Eight(6)).
Yet, thank God, e’en still are beating Hearts in manhood’s burning noon,
Who would follow in their footsteps, (5) At the risin’ of the moon!
Traduzione italiano di Cattia Salto
I
E dimmi Sean O’Farrell,
dimmi perche’ hai tanta fretta?
“Zitto compagno, zitto e ascolta
– e le sue guance erano in fiamme-
porto ordini dal capitano,
sbrigatevi in fretta e subito
perche’ le picche dovranno riunirsi
al sorgere della luna”
Al sorgere della luna,
al sorgere della luna

perche’ le picche dovranno riunirsi
al sorgere della luna

II
E dimmi Sean O’Farrell,
dove sarà l’appuntamento?
“Al vecchio posto vicino al fiume
che conosciamo bene tu ed io,
un’ultima parola sul segnale convenuto
fischietta il motivetto della marcia
con la picca in spalla
al sorgere della luna”
III
Dalle capanne dai muri di fango
molti occhi scrutavano la notte
più di un cuore virile batteva
per la luce benedetta
mormorii risuonavano per le valli
al lamento solitario delle banshees
e mille picche brillarono
al sorgere della luna
IV
Lungo il fiume cantanterino
si vide quella nera massa d’uomini
alto sopra le armi lucenti
sventolava l’amato colore verde
“Morte ai nemici ed ai traditori! Fischietta la marcia
e urrà compagni per la libertà!
è sorta la luna”
V
Hanno combattuto bene per la povera vecchia Irlanda e il loro fato fu di fiele
(quale orgoglio di gloria e tristezza richiama il nome del 98)
eppure, grazie a Dio, ancora battono
i cuori degli uomini nel caldo mezzodì,
di coloro che seguiranno le loro orme(5) al sorgere della luna

NOTE
* dalla versione di Marco Zampetti
1) nelle successive stesure della canzone l’autore ha epurato ogni riferimento geografico, così il fiume Inny diventa un generico “river”.
2) oppure ” by way ”
3) scritto anche come morning, con “warning light” ci si riferisce a qualche generico segnale luminoso di avvertimento, con “morning light” è invece il chiarore del mattino
4) scritto anche “like”.  Nel folklore irlandese la banshee è la fata della morte che piange, con un lugubre lamento, la morte imminente del guerriero del clan. In genere solo le migliori famiglie hanno una loro banshee ovvero le famiglie con lignaggi antichi ed eroici.
5) Già nel Seicento i patrioti irlandesi indossavano nastri verdi o il
trifoglio nel cappello per il giorno di San patrizio, ma erano considerati dei ribelli dagli Inglesi continua
6) La rivolta durò una breve stagione dal maggio al settembre del 1798 e venne chiamata con il nome di “United Irishmen Rebellion” perché condotta da un gruppo politico denominato Society of United Irishmen. continua
7) i Feniani

FONTI
http://www.irishmusicdaily.com/rising-of-the-moon
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=2313
http://homepage.tinet.ie/~tipperaryfame/rebel798.htm
http://homepage.eircom.net/~johnkeegancasey/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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