Polly Vaughan

La ballata di Polly Vaughan non è presente nella raccolta del professor Child e quindi alcuni studiosi mettono in dubbio la sua antichità, tuttavia Jennifer O’Connor ha pubblicato sul Canadian Journal for Traditional Music (1986) un esaustivo articolo a proposito, dal titolo “The Irish Origins and Variations of the Ballad “Molly Brown” al quale si rimanda per l’approfondimento

Molly B(r)own o Polly Vaughan: INTRO
LA VERSIONE IRLANDESE: Molly Ban
LA VERSIONE INGLESE: Polly Vaughan
LA VERSIONE AMERICANA: Polly Vaughn

LA VERSIONE INGLESE: The shooting of her Dear/Polly Vaughan

Molte le stratificazioni di questa ballata -diffusa nell’Ottocento nelle broadside- ma nata probabilmente nel seicento in Irlanda. Nell’omogeneità tutto sommato dei testi, pur con diversi titoli, si riscontrano invece melodie diverse di cui non sempre è riconducibile la fonte originale.

Modern scholars have little doubt that in fact Polly Vaughan is a fine relic of a very ancient ballad concerning one of those magic maidens, familiar in folklore, who are girls by day light but swans (or white does) after sunset, and are tragically hunted and killed by brother or lover. Somerset, Kent and Norfolk are some areas from which the ballad has been recovered, but almost surely it came to England from Ireland. The “fountain of snow” seems a typical bit of Gaelic exuberance, though it may have something to to with the wraith-like appearance of magical Polly. (A.L. Lloyd tratto da qui)

Gli studiosi moderni hanno pochi dubbi sul fatto che Polly Vaughan sia una bella reliquia di un’antichissima ballata riguardante una di quelle fanciulle magiche, familiari nel folklore, che sono ragazze di giorno ma cigni (o cerve) dopo il tramonto, e vengono tragicamente cacciate e uccisa da un fratello o da un amante. Somerset, Kent e Norfolk sono alcune aree da cui la ballata è stata recuperata, ma quasi sicuramente è arrivata in Inghilterra dall’Irlanda. La “fontana di neve” sembra un po’ tipica dell’esuberanza gaelica, anche se potrebbe avere qualcosa a che fare con l’aspetto spettrale della magica Polly.

Albert Lancaster Lloyd, che pubblicava come AL Lloyd ma era generalmente conosciuto come Bert, fu una figura cruciale nel Folk revival inglese. Come giornalista, Lloyd iniziò a scrivere sui canti popolari negli anni ’40 facendo da mentore alla maggior parte dei cantanti del folk revival britannico degli anni ’60. A.L. Lloyd coglie il significato più ancestrale della ballata e a mio avviso l’uccisione apparentemente accidentale della donna è da inserirsi nel filone dell’incesto-stupro tipico delle più antiche e cupe ballate.
Una murder ballad quindi, ma velata e la morte della donna-animale sacrificale (sia esso cigno o cerva bianca) è la punizione riservata alla sua natura femminile.
E’ sempre Lloyd a collegare la storia alla mitologia greca con le figure di Cefalo e Procri e a collocare la storia nell’ambito del tradimento-gelosia. Del mito ricordo il quadro di Piero di Cosimo che raffigura la Morte di Procri- conservato nella National Gallery di Londra e raffigura Cefalo nei panni di un satiro.

La versione melodica di AL Lloyd è diventata per lo più uno standard nel Folk revival britannico.

Anne Briggs in The Hazards of Love 1964. La melodia è la stessa di quella riportata da A.L. Lloyd nel 1955 in “Columbia World Library of Folk and Primitive Music: England”
Pandy Corporation  (stessa melodia e testo di Anne Briggs) mi piacciono particolarmente i suoni del flauto che sembrano richiami di uccelli
Shirley Collins, 1959 su una melodia di sua composizione
Peter Bellamy – The Shooting of His Dear
Martha Tilston 2006
Lucy Farrell & the Furrow Collective 2016

I
Come all you young fellows that handle a gun,
Beware how you shoot when the night’s coming on.
For young Jimmy met his true love,
he mistook her for a swan,
And he shot her and killed her by the setting of the sun.
II
As Polly was walking all in a shower of rain,
She sheltered in the green bush her beauty to save.
With her apron throwed over her,
he mistook her for a swan,
And he shot her and killed her by the setting of the sun.
III
Then home ran young Jimmy with his dog and his gun,
Crying, “Uncle, dear uncle, have you heard what I done?
I met my own true love, I mistook her for a swan,
And I shot her and killed her by the setting of the sun.”
IV
Then out rushed his uncle with his locks hanging grey,
Crying, “Jimmy, oh dear Jimmy, don’t you run away.
Don’t leave your own country till the trial do come on,
For they never will hang you for the shooting of a swan.”
V
Oh, the girls of this country they’re all glad, we know,
To see Polly Vaughan brought down so low.
You could take them poor girls and set them in a row,
And her beauty would outshine ‘em like a fountain of snow.
VI
Well, the trial were on and Polly’s ghost did appear,
Crying, “Uncle, dear uncle, let Jimmy go clear,
For my apron was thrown round me,
he mistook me for a swan,
And he never would have shot his own Polly Vaughan.”

I
Venite tutti voi, giovani ragazzi imbracciate il fucile(1)
fate attenzione a sparare quando scende la notte
perchè il giovane Jimmy incontrò il suo amore,
la confuse con un cigno (2) 
e sparò e la uccise al tramonto del sole
II
Mentre Polly camminava sotto la pioggia
si riparò sotto a una frasca per preservare la sua bellezza,
con il suo grembiule indosso
lui la confuse con un cigno
e sparò e la uccise al tramonto del sole
III
Allora a casa il giovane Jimmy corse col cane e il fucile
gridando “Zio (3), caro zio, lo sai cosa ho fatto?
Ho incontrato il mio amore e l’ho scambiata per un cingo
e le ho sparato e l’ho uccisa al tramonto del sole”
IV
Allora uscì di corsa lo zio dai folti capelli grigi
gridando “Jimmy, o caro Jimmy non scappare.
Non lasciare il tuo paese fino al processo
perchè nessuno ti impiccherà per aver ucciso un cigno (4)”
V
Tutte le ragazze del posto erano di certo felici (5)
nel vedere Polly Vaughan finita così male.
Potresti prendere le povere ragazze e metterle in fila
la sua bellezza eclissava la loro come fontana di neve (6)
VI
Il processo iniziò e il fantasma (7) di Polly apparve
dicendo “Zio, caro zio, Jimmy è innocente
a causa del grembiule che indossavo,
mi scambiò per un cigno, 
lui non avrebbe mai sparato alla sua Polly Vaughan”

NOTE
1) l’uso di un arma da fuoco nella caccia colloca la ballata tra il 1500 e il 1600
2)  la donna potrebbe essere una fanciulla-cigno, donna di giorno, cigno di notte che viene liberata dall’incantesimo con la morte. La credenza nei muta-forma è molto radicata tra i Celti, esisteva anche un tabù relativo all’uccisione dei cigni, conservato nella credenza che uccidere i cigni porti sfortuna. vedi Jennifer O’Connor ipotizza si possa trattare di un geis che il cacciatore non ha rispettato e che quindi porta alla morte della donna amata.
3) se lo zio è lo stesso sia per lui che per lei i due sono cugini, un grado di parentela che non avrebbe permesso il fidanzamento tra i due, eppure i due si dicono in alcune versioni in procinto di sposarsi. Nel Medioevo il rapporto era considerato incestuoso e il matrimonio era possibile solo con una speciale dispensa del Papa.
4) Enrico VIII promulgò una legge nel 1592 che puniva con il carcere l’uccisione dei cigni appartenenti alla Corona. Ma in questo caso la vicenda non ha niente a che vedere con il bracconaggio essendo la terra su cui il giovane andava a caccia di proprietà dello zio. Jennifer O’Connor ritrova traccia, da alcune varianti della ballata, dell’eric che veniva pagato secondo le leggi irlandesi a risarcimento di un omicidio verso la famiglia offesa.
5) la strofa è di dubbio gusto, con le fanciulle della contea che gioiscono per la morte della più bella tra le belle; l’immagine tuttavia richiama una figura delle english country dance che è appunto la fontana in cui le due file dei danzatori si aprono come uno zampillo.
6) Alcuni interpretano il termine come un fraintendimento al posto di ” fawn, white as snow” ma a mio parere è un tentativo di razionalizzazione di una metafora non ancora ben compresa. In altre versioni le fanciulle si dicono tristi per la morte della bella e “Molly Ban would appear among them like a mountain of snow“. Qui il paragone indica una certa luminosità dell’apparizione oltre che il pallore mortale
7) solo in un quarto delle versioni esaminate da Jennifer O’Connor sono prive della strofa con il fantasma della fanciulla, e quindi l’apparizione si trova come componente del nucleo iniziale della storia, la credenza nei revenant contemplava il loro ritorno per aiutare i vivi

LA MORTE DI PROCRI

Sta morendo, forse è appena morta: il suo viso ha il colore latteo del cielo. C’è un fauno dalle zampe  caprine e le orecchie d’asino, accanto a lei: le scuote delicatamente la spalla, come volesse svegliarla. La fissa – contrito, innamorato e colpevole. C’è un cane fulvo, dall’altra parte. La veglia, con l’ostinata fedeltà dei cani. L’inutilità della carezza del fauno e dell’attesa del cane trasmettono a chi guarda un dolore non meno intenso perché sommesso“. (Melania Mazzucco)

FONTI
http://cjtm.icaap.org/content/14/v14art3.html
http://www.contemplator.com/scotland/pollyv.html
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=8332
https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/pollyvaughan.html
http://www.abellarte.com/8—la-morte-di-procri-di-piero-di-cosimo.html
https://storia-e-mito.webnode.it/products/procri-e-cefalo-il-dramma-della-gelosia/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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