Paddy Doyle’s Boots

“Paddy Doyle’s boots!” is a popular albeit short sea shanty, for a specific work: tossing the bunt!

Read the post in English

“Paddy Doyle’s boots!” (in italiano “gli stivali di Paddy Doyle”) è un popolare seppur breve sea shanty, e in particolare una bunt shanty.

PADDY DOYLE era un procuratore d’imbarco o un calzolaio?

Chi era Paddy Doyle? Secondo Stan Hugill, Paddy Doyle è il prototipo dei boarding masters e  Joanna Colcord lo indentifica erroneamente con Paddy West. (vedi prima parte).

Le “boarding houses” sono pensioni per marinai, presenti in ogni grande porto di mare. “Sono tenute da procuratori d’imbarco (boarding masters), di dubbia reputazione, che i marinai definiscono «arruolatori», i quali forniscono «indifferentemente alloggio e imbarco». Spesso accolgono i marinai «a credito». Sull’anticipo ricevuto dai pensionanti all’atto dell’arruolamento, si rifanno del vitto e dell’alloggio, e con il resto forniscono loro abbigliamento e attrezzature di scarsa qualità“. (Italo Ottonello).
Nella sacca che il marinaio si portava a bordo c’erano di solito: giaccone, tela cerata, stivali da mare, cintura di pelle, coltellino nel suo fodero e un chilo di trinciato.
Così il primo mese (o i primi mesi a seconda dell’anticipo) il marinaio lavorava per pagare il credito dell’arruolatore!

Secondo altre interpretazioni Paddy Doyle era un bravo calzolaio di Liverpool  “noto a tutti i “topi di sentina” (1) che salpavano da quel porto, per la qualità dei suoi stivali da mare, e amato per la sua disponibilità a fidarsi di ogni marinaio sul prezzo di un paio, quando era in partenza per attraversare “il grande stagno” .” (Fred H. Buryeson)

(1)  in inglese scritto “packet rats” letteralmente “topi delle navi di linea”, termine gergale con cui venivano chiamati i marinai.

Una tipica boarding house -Casa dei Marinai- a Liverpool
Nel dipinto -di anonimo copia di David Terniers II (1610-1690- è illustrato un calzolaio con i suoi attrezzi di lavoro (rimasti pressocché gli stessi da allora)

Paddy Doyle’s Boots: Tossing the Bunt!

Roud 4695 ; Henry H53c ; Ballad Index Doe010 ; trad.]

Un brano che a detta di molti collezionisti era cantato solo allo scopo di “bunting up the foresail or mainsail in furling” [in italiano: slacciare le vele e srotolarle] (RICHARD RUNCIMAN TERRY, The Shanty Book)
Le vele erano imbarcate avvolte su se stesse a formate un cilindro (bunt) e legate come un salsicciotto con dei legacci (furled). Arrivato il momento di portare in posizione una vela i marinai la sollevavano con delle funi fino al suo relativo pennone, e quindi i più esperti si mettevano in piedi sui “marciapiedi” e la agganciavano al pennone (inferire la vela). Poi la scioglievano e srotolavano. Ugualmente arrivava il momento inverso di raccogliere le vele sui pennoni o serrarle.

bunt shanty
Aggancio di una vela al pennone: i marinai più esperti camminano sui “marciapiedi” formati dalle corde e sciolgono i legacci per liberare la vela ovvero all’inverso tirano su la vela e la arrotolano

The shanty is an unusual one in that it is generally sung by two men and not by a gang. It is a ‘bunt’ shanty, designed to accompany the operation of bunting up a sail. The men stand aloft on foot-ropes and, leaning over the yard, the grab the bunched-up sail and try to heave the ‘sausage’ of canvas on to the yard, preparatory to lashing it in a furled position. The big heave usually comes on the last word of the verse, sometimes being sung as ‘Pay Paddy Doyle his his hup!’ But if the canvas was wet and heavy, and several attempts were going to be needed before the sail was bunted, the song might be sung as here

La shanty è insolita perchè è cantata in genere da due uomini e non dalla ciurma. E’ una “bunt” shanty per accompagnare il lavoro di inferire una vela.
Gli uomini stanno in piedi sul marciapiede di corde e, sporgendosi sul pennone, afferrano la vela ammucchiata e provano a sollevare la “salsiccia” di tela sul pennone, preparatoria per serrarla. Il grande strappo di solito arriva sull’ultima parola del verso, a volte viene cantato come “Pay Paddy Doyle his his hup!’ Ma se la tela era bagnata e pesante, erano necessari diversi tentativi prima che la vela fosse imbrogliata
” (A.L. Lloyd (nelle note al brano nell’album EWAN MACCOLL-ALBERT. L. LLOYD, Blow Boys Blow. Songs of the Sea, Tradition
Records TLP 1026, USA, 1957.)

Un altro canto che poteva andare bene per queste manovre era Johnny Bowker, un fore-sheet shanty che, talvolta veniva utilizzato come bunt shanty.
Secondo alcune testimonianze Paddy Doyle’s Boots era un brano cantato esclusivamente in coro e secondo Stan Hugill l’attacco di ogni verso corale è intonato dal solista.
Hugill mostra tre diversi modi di eseguire “Paddy Doyle” in base a quante “prese di mano” si possono effettuare. Il brano è corto perché il lavoro non dura molto.

Timme way ay-ay-ay high ya!
We’ll pay Paddy Doyle for his boots!

secondo Terry la trazione dei marinai avveniva esclusivamente all’ultima parola del secondo verso, mentre Hugill afferma che poteva esserci anche una seconda trazione alla fine del primo verso.

Hulton Clint esegue le tre versioni di Stan Hugill. La versione A è quella più comune.

RIFERIMENTI
The Chanty Man Sings (words only)(p26),
Roll And Go(p4),
Capstan Bars(p47),
American Sea Songs and Chanteys(p31),
Sea Songs and Shanties(p109),
Songs of American Sailormen(p43),
Shantymen & Shantyboys(p10),
The Making of a Sailor(p199),
Naval Songs(p130),
Chanteying Aboard American Ships(p32),
Songs of Sea Labour(p31),
A Book Of Shanties(p83),
Irish Ballads and Songs of the Sea(p26, 29),
Shanties And Sailors’ Songs(p207),
An American Sailor’s Treasury(p37),
Songs of the Sailor and Lumberman(p10),
The Way Of The Ship(p77),
Shanties from the Seven Seas(III)(p247-9),
Shanties from the Seven Seas (complete)(III)(p331-4),
The Seven Seas Shanty Book(p58),
Songs of the Sea & Sailors’ Chanteys(p259)

Seán Dagher version
Chorus : To me way hey, hey, ya! (1)

We’ll pay Paddy Doyle for his boots!
We’ll all drink whisky and gin!
We’ll all shave under the chin!
And we will throw muck (2) at the cook!
For the crusty old man on the poop (3)!
We’ll skin the old rabbit an haul!(4)
We’ll bouse (5) her up and be done!
We’ll tauten the bunt, and we’ll furl!
We’ll roll up the sails as we swing!
We’ll order more brandy and rum!


Con me tira-a-ah

Pagheremo Paddy Doyle per i suoi stivali!
Berremo tutti whisky e gin
Ci raseremo tutti sotto il mento,
getteremo tutti fango sul cuoco!
Per lo sporco capitano sulla poppa!
Serreremo la vela e aleremo,
La isseremo a posto
Teseremo gl’imbrogli, e serreremo,
srotoleremo le vele mentre dondoliamo
Ordineremo più brandy e rum.

NOTE Traduzione italiana Cattia Salto
1) la frase così come scritta è più una non sense rispetto ad altre versioni come “Yes (yeo), aye, and we’ll haul, aye” (in italiano: Sì, sì, e aleremo, sì). L’accento più forte cade sull’ultima sillaba del verso quello corrispondente alla manovra. Nel contesto della shanty il marinaio si lamenta del vitto e della disciplina e anche di dover pagare Paddy Doyle per la sua fornitura scadente!
2) letteralmente “gettare fango sul cuoco” è un modo di dire per insultare o parlar male
3)
poop significa sia poppa (nave) che cacca, in senso lato sporco
4) Così ci illumina Italo Ottonello ” Per serrare è necessario che gli uomini, alati gl’imbrogli, «raccolgano la vela» impugnando una piega della tela il più possibile al disotto di loro, la sollevino [skin the rabbit] e la ripieghino sul pennone. Lo shanty sincronizza i movimenti per effettuare la manovra
5) bouse
= termine nautico i suoi significati: 1) To haul in using block and tackle. 2) To secure something by wrapping with small stuff. 3) To haul the anchor horizontal and secure it so that it is clear of the bow wave. Nel contesto il riferimento è alla vela che raccolta in un “salsicciotto” viene sollevata per fissarla al pennone

Paddy Doyle’s Boots nel Folk Revival

The Clancy Brothers & Tommy Makem
Assassin’s Creed
Storm Weather Shanty Choir
Paul Clayton  che aggiunge il verso “For the crusty old man on the poop”
Sam Eskin esegue il brano accompagnandosi con la chitarra, una versione slegata dal contesto originale dello shanty ma più in linea con la folk music

To me Way-ay-ay yah!
We’ll pay Paddy Doyle for his boots!
We’ll all drink whiskey/brandy and gin!
We’ll all shave under the chin!
We’ll all throw mud at the cook!
The dirty ol’ man’s on the poop!
We’ll bouse her up and be done!
We’ll pay Paddy Doyle for his boots!

Con me tira-a-ah
Pagheremo Paddy Doyle per i suoi stivali!
Berremo tutti whisky e gin
Ci raseremo tutti sotto il mento,
getteremo tutti fango sul cuoco!
Lo sporco capitano è sulla poppa!
La isseremo a posto
Per pagare a Paddy Doyle i suoi stivali!

FONTI
http://www.contemplator.com/sea/paddyd.html
http://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/paddydoyle.html
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=135246
http://www.liverpoolpicturebook.com/2013/01/WGHerdman.html

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.