Baby Gramps un po’ hobo, un po’ pirata, con una voce da vecchio lupo di mare, nasce a Miami ma finisce a Seattle, inizia come musicista di strada e poi gira per il mondo in concerto, collaborando con artisti di grosso calibro, eppure non abbandona mai la strada e preferisce i piccoli club.
La voce particolare alla Popeye (secondo alcuni a metà tra il didgeridoo e il monaco tibetano) è nientemeno che uno stile vocale: “The style is called “vocal fry”. It has been variously employed for effect by heavy metal artists among others. The techniques used to achieve it are akin to those used by Central Asian throat-singers and Tibetan monks, though of a lesser order. Its appropriateness for the singing of pirate songs will be a subject for lively debate” (Tipi Dan)
Anche lo stile con cui suona la chitarra (dobro) è assolutamente personale. In un’intervista dichiara di aver dovuto far di necessità virtù, avendola ereditata dal padre musicista, con relativi tasti consumati e i buchi nel legno: si è dovuto inventare delle cose per riuscire a farla suonare! Il senso ritmico gli viene dagli studi alla batteria, il suo primo strumento, ed è come se applicasse sulla chitarra le tecniche imparate.
Secondo un articolo del Seattle Metropolitan Magazine, Baby Gramps è considerato uno dei 50 musicisti più influenti negli ultimi 100 anni insieme a Ray Charles, Jelly Roll Morton, Ernestine Anderson, John Cage, Bill Frisell, Jimi Hendrix, Quincy Jones, The Wailers, The Ventures, Soundgarden, e Pearl Jam. Gli è riconosciuto il merito di aver fatto conoscere al pubblico di Seattle vecchi blues e antiche ballate che il resto del mondo ha in buona parte dimenticato.
Con l’aplomb e l’energia di Jack Sparrow, accessoriato di borsalino, capelli lunghi e barba fluente con treccine, canta e suona il folk, il canto della gente e la protesta, canzoni ragtime, l’inizio del rock ‘n’ roll e il country, blues jazz anni 20-30, ma anche brani originali in stile vaudville, con parole che sono giochi di parole, esercizio di stile retorico o enigmistico.
Colleziona vecchi e strani strumenti e vecchie canzoni, ed è un autentico musicista indie, indipendente!
Nella compilation Rogues Gallery (2006) incide due brani “Cape Cod Girls” e Old Man of the Sea, un originale composto e scritto da lui.
Baby Gramps in Rogue’s Gallery: Pirate Ballads, Sea Songs and Chanteys ANTI 2006 (strofe da I a V, III, I, II; III)
I At times I feel the shapeliest of mermaids Course through my veins But the feel of these shapely mermaids Of course is only in vain II I would let the seaweed splash Upon my eyelash I would let the sea weed splash splash splash. Upon my eyelash III If I were the old man of the sea (1) I would bathe the lovely mermaids If I were the old man of the seawee-, wee-, seaweeds, I’d bathe the lovely mermaids. IV Now I dreamt I saw an old mermaids snorkel Down dangle from the ships portal And when I tiptoed to peep in (in a bucket of absinthe) Saw she was soaking her fins V I would let miss Octopus Brush and braid my bush. I’d let miss octo- miss Octopus Brush and braid my bush |
Traduzione italiano di Cattia Salto* I A volte sento la più ben fatta delle sirene scorrermi nelle vene ma la sensazione di queste sirene aggraziate naturalmente è vana II Lascerei il tocco delle alghe sulle mie ciglia Lascerei il tocco delle alghe, tocco, tocco, tocco sulle mie ciglia III Se fossi il vecchio del mare farei il bagno alla belle sirene se fossi il vecchio delle alghe ghee- alghe farei il bagno alle belle sirene IV Ho sognato di vedere una vecchia polena-sirena penzolare dal portellone della nave e quando in punta di piedi facevo capolino (con un secchio d’assenzio), la vidi immergere le sue pinne V Vorrei che miss Piovra spazzolasse e intrecciasse i miei capelli Vorrei che miss Pio – miss Piovra spazzolasse e intrecciasse i miei capelli |
NOTE
*la mia traduzione non rende giustizia all’assonanza delle parole nella lingua originale
1) il vecchio del Mare è un dio, Tritone o lo stesso Poseidone
FONTI
http://www.babygramps.com/
https://ismaels.wordpress.com/2010/05/11/rogue%E2%80%99s-gallery-the-art-of-the-siren-37/
http://spectrumculture.com/2008/11/15/interview-baby-gramps/