La visita alla National Gallery della “Dublino dei dublinesi” sarà a puntate, dedicata a coloro che a Dublino ci vivono e possono visitare un’ala per volta (l’ingresso è a gratis) o a quelli che, turisti a Dublino, vogliono farsi il loro personal tour.
Dargan Wing
Shaw Room e Grand Gallery
Sala 21
Piano Terra (nella mappa segnato come Livello 1)
Milltown Wing Sala 20-14
Beit Wing: Mostre Temporanee
continua con Terza Tappa
Pronti a iniziare il tour con me?
Seconda tappa alla National Gallery di Dublino: esploriamo la Dargan Wing (sala 21) e la Milltown Wing (sala 20-14)
Entriamo da Marrion square e ci dirigiamo ancora verso la Shaw Room, questa volta però la percorriamo con passo meditativo, puntando al passaggio sotto alle due rampe curvilinee delle scale, superata la porta ci troviamo nella Sala 21. La sala, che riprende il bianco nelle modanature del soffitto e nei pilastri e il colore grigio-azzurro nelle pareti della Shaw, espone opere di artisti irlandesi dal 1660 al 1835: ameni scorci paesistici e ritratti di famiglia.
Al termine del grande salone svoltiamo nella sala 20 per entrare nella Milltown Wing inaugurata nel 1903. Prese il nome dalla contessa Milltown che donò alla Galleria centinaia di opere d’arte, mobili e argenteria. L’infilata delle stanze è scandita da una serie di porte in quercia e noce commissionate a Carlo Cambi nel suo laboratorio di Siena, con pannelli riccamente decorati (verzure fiori e frutta, grottesche e creature mitiche) ogni porta diversa dall’altra. Le piccole salette a forma ottagonale (lo smussamento degli angoli ha permesso un ampliamento della superficie espositiva), ricevono la luce lateralmente da una “strada interna” che vedremo alla fine del tour.
Hellelil e Hildebrand, l’incontro sulle scale della torretta di Frederic William Burton
Considerato un Capolavoro del pittore preraffaellita Frederick William Burton è realizzato su carta con una tecnica mista di acquerello e tempera, ma possiede una lucentezza insuperabile per via delle sue pennellate molto fini e sovrapposte.
Le stanze dalla 19 alla 14 contengono opere di artisti irlandesi dal 1835 al 1965 (la 14 in particolare accoglie le opere di Jack B. Yeats da visualizzare qui)
Il Cortile
Usciti dalla stanza 14 svoltiamo a destra per fare due passi in una stradina interna detta “il cortile” uno spazio aggiunto alla galleria dalla recente ristrutturazione dello studio Heneghan Peng Architects, dove possiamo anche sederci su una delle lunghe panche accostate alla parete e riposare la mente guardando la scultura Magnus Modus (per capire meglio noi stessi)
Atrium
L’atrium è una parte della Beit Wing che disimpegna una serie di sale dedicate alle Esposizioni temporanee. Si raggiunge dalla stanza 17 della Milltown Wing
https://www.nationalgallery.ie/virtual-tour/virtual-tour-irish-art-1670-1835
https://www.nationalgallery.ie/visit-us/audio-guides/rooms-14-17-milltown-wing
https://divisare.com/projects/396061-heneghan-peng-architects-marie-louise-halpenny-national-gallery-of-ireland
NATIONAL GALLERY OF IRELAND
Ingresso gratuito, comprese le guide audio tranne le mostre temporanee che sono a pagamento.
https://www.nationalgallery.ie/visit-us/opening-hours
Per farvi il vostro tour personale potranno esservi utili i virtual tours nel sito o gli overcrossing tour cioè i percorsi a tema
Dargan Wing (sala 21 piano terra)
▣ Cupid and Psyche in the Nuptial Bowe
Se avete apprezzato il Cupido di Antonio Canova non mancherete di soffermarvi davanti al “Cupido e Psiche nel talamo nunziale” di Hugh Douglas Hamilton, il congiungimento del Dio Amore e della ninfa Psiche è si l’allegoria dell’unione con il divino dopo la morte, ma anche la rappresentazione dell’immortalità dell’anima. Presso i popoli antichi (compresi i Celti d’Irlanda) era diffusa la credenza che le anime dei morti si tramutassero in farfalle.
Milltown Wing
SALA 20
Harry Clarke, fu una figura di spicco nell’Irish Arts and Crafts Movement apprezzato sia per le vetrate artistiche che come illustratore di libri (uno stile liberty un po’ psichedelico)
▣ due capolavori: The Mother of Sorrows e The Song of the Mad Prince
[Si vedano anche
Le vetrate del Bewley’s]
▣ “The Meeting on the Turret Stairs” (1864)
La principessa danese Hellelil si innamorò della sua guardia personale Ildebrando. Il padre disapprovava la loro relazione e ordinò ai sette figli di uccidere il giovane principe.
Il pittore preraffaellita Frederick William Burton ispirato dalla ballata preferì ritrarre i due amanti durante un bacio rubato, con lo sfiorarsi dei corpi nella stretta scala a chiocciola di una torretta. Noi sappiamo che lui sta andando verso la morte e la scena assume una sfumatura da brivido “gotico” oltre che romantico.
Viene esposto nella SALA 20 giovedì 11.30 – 12.30 | domenica 14:00 – 15:00. (gli orari possono essere soggetti a variazioni)
♫ Earl Brand/Lord Douglas
♫ Ribold og Guldborg
Il Cortile
Nella ristrutturazione la parte alta della parete (Dargan Wing) è stata rivestita con mattoni smaltati bianchi, che rendono lo spazio più luminoso per via della superficie riflettente.
La scultura alta 7 metri Magnus Modus di Joseph Walsh è stata progettata appositamente per questo spazio. E’ in legno di ulivo laminato e curvato. Nel salire, la scultura diventa sempre più leggera e reagisce ai lievi cambiamenti dell’aria, spirito dell’albero parla a chi vuole ascoltare.
Il Museo ha in magazzino molte più opere di quante esposte, per questo motivo la sistemazione dei quadri può variare in base alle Mostre tematiche e d’approfondimento allestite temporaneamente. Una sala apposita -con ingresso gratuito- per queste Mostre temporanee a tema è la stanza 31 (Beit Wing livello superiore)
The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi scritto da Cattia Salto per Terre Celtiche Blog
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