The Merry Ploughboy / Off To Dublin In The Green

“The Merry Ploughboy (in italiano L’allegro contadinello)” è una canzone irlandese accreditata a Dominic Behan che molto probabilmente ha invece aggiustato e arrangiato un vecchio brano tradizionale inglese intitolandolo “Off to Dublin in the Green“. In origine la ballata (The Scarlet and the Blue) era una reclame pro-arruolamento ambientata nel primo decennio del XX secolo/fine XIX secolo.

Roud 163 ; TYG 32 ; Ballad Index Beha051 ; trad.]

The Scarlet and the Blue / The Kaki and the Blue 

Sebbene “The Scarlet and the Blue” sia stata attribuita a John J. Blockley da AL Lloyd, nessuno ha ancora trovato una copia dello spartito originale e casomai Blockley avrebbe composto la melodia e non il testo (essendo stato un compositore e non un paroliere). Scrive Steve Gardham in Mudcat.org

To the best of my knowledge and not for want of searching, the origins of this song have still not come to light. Most versions have been collected since 1950, i.e., during the current revival but can easily be backdated at least to WWI when the song was claimed to have been popular among horse artillery regiments.

An Essex fragment purported to date back to c1906 is in the Roud Index and general concensus on a possible date is c1880. I’m pretty certain it was never issued as a Music Hall song sheet.

Per quanto ne so e non per mancanza di ricerca, le origini di questa canzone non sono ancora venute alla luce. La maggior parte delle versioni sono state raccolte dal 1950, cioè durante l’attuale Folk Revival, ma possono essere facilmente retrodatate almeno alla prima guerra mondiale, quando si affermava che la canzone fosse popolare tra i reggimenti di artiglieria a cavallo.
Un frammento dell’Essex che si presume risalga al 1906 circa si trova nell’indice Roud e il consenso generale su una possibile data è il 1880 circa. Sono abbastanza certo che non sia mai stato pubblicato come spartito del Music Hall.

La ballata “The Merry Ploughboy” è particolarmente popolare nello Yorkshire

Whatever its prior history it must have been very popular amongst the troops in World War I to judge by the fact that it was still being widely sung in rural England in the second half of the twentieth century, and in fact is still sung by many retired farm workers today.

It was particularly adopted by Royal Artillery regiments. During World War I the horse was still the main source of power for transporting heavy equipment and ordnance, so young ploughmen and other heavy horse workers were seen as ideal recruiting fodder for artillery regiments like the Warwickshire Royal Horse Artillery.

One such was Sykes’s Wagonners Reserves which recruited on the Yorkshire Wolds, particularly the area around the Sykes’s Sledmere Estate. Lieutenant-Colonel Sir Mark Sykes MP established the regiment in anticipation of World War I, consequently those Wagonners who were lucky enough to return after the war had the song in their repertoires and eventually passed it on to younger farm workers, so that throughout the twentieth century there was scarcely a farm lad in the East Riding who could not sing it.”
[da The Yorkshire Garland Group pagina web non più esistente]

Qualunque sia la sua storia precedente, deve essere stata molto popolare tra le truppe nella prima guerra mondiale a giudicare dal fatto che era ancora ampiamente cantata nell’Inghilterra rurale della seconda metà del ventesimo secolo, e in effetti è ancora cantato da molti contadini pensionati ancora oggi. È stata in particolare adottata dai reggimenti di artiglieria reale. Durante la prima guerra mondiale il cavallo era ancora la principale fonte di energia per il trasporto di attrezzature pesanti e ordigni, quindi i giovani aratori e i cavallanti erano visti come foraggio ideale per il reclutamento nei reggimenti di artiglieria come la Warwickshire Royal Horse Artillery.
Uno di questi erano i Sykes’s Wagonners Reserves, che reclutava nelle colline [Wolds] dello Yorkshire, in particolare nell’area intorno alla tenuta Sledmere degli Sykes. Il tenente colonnello Sir Mark Sykes MP istituì il reggimento in previsione della prima guerra mondiale, di conseguenza quei Wagonner che furono abbastanza fortunati da tornare dopo la guerra, avevano la canzone nei loro repertori e alla fine la trasmisero ai giovani lavoratori agricoli, in modo che per tutto il ventesimo secolo non c’era quasi ragazzo di campagna nell’East Riding che non sapesse cantarla. “

John Tams
Roy Harris in The Rambling Soldier 1979

The Scarlet and the Blue/
The Merry Ploughboy

I once was a merry ploughboy
ploughing in the fields all day,
When a very funny thought came across my mind,
I thought I’d run away,
For I’m sick and tired of the country life
and the place where I was born,
So I’ve been and joined the army
and I’m off tomorrow morn.

Chorus (1):
So hurrah for the scarlet(2) and the blue,
and the helmets glisten in the sun,
And the bay’nets flash like lightning
to the beat of a military drum.
There’s a flag in dear old England
proudly waving in the sky
And the last words of my comrades were,
‘We’ll conquer or we’ll die.’

I put aside my old grey mare,
I put aside my plough,
I put aside my two-tined fork,
no more to reap or mow,
No more will I go harvesting
to reap the golden corn,
For I’ve been and joined the army
and I’m off tomorrow morn.

But there’s one little girl I must leave behind
and that is my Nellie dear;
She said she would be true to me
if I be far or near;
And when I come back from the foreign shore
how happy I will be,
For I’ll march my Nellie off to church
and a sergeant’s wife she’ll be.

Il rosso e il Blu/
L’allegro contadinello

Una volta ero un allegro contadinello
e aravo i campi tutto il giorno.
Quando un pensiero molto divertente
mi venne in mente e pensai di andarmene via!
Perchè sono stufo marcio della vita di campagna
e di dove sono nato!
Così mi sono arruolato nell’esercito
e partirò domani mattina.

Coro
Evviva il rosso e il blu
e gli elmetti che rispendono sotto il sole
e le baionette che dardeggiano come fulmini
al battito dei tamburi di guerra.
C’è una bandiera nella cara vecchia Inghilterra
che garrisce orgogliosamente nel cielo
e le ultime parole dei miei camerati erano
“O vincere o morire”


Ho messo da parte la mia vecchia giumenta grigia
e dimenticato l’aratro
e il mio focone,
niente più mietere e falciare
non andrò più al raccolto d’autunno
a mietere la spiga dorata,
perchè mi sono arruolato nell’esercito
e partirò domani mattina.

Ma c’è una ragazzina che devo lasciare
ed è la mia amata Nelly;
mi disse che mi sarà fedele
nella vicinanza o nella lontananza
e quando ritornerò dalla terra straniera,
oh quanto sarò felice,
perchè condurrò la mia Nelly in chiesa
e la moglie di un sergente diventerà.

NOTE – versione italiana Cattia Salto
1) con le stesse strofe ma con un ritornello leggermente diverso è diventata “The Warwickshire R.H.A.” R.H.A. è la sigla per la Royal Horse Artillery risalente al 1793 che era inglobata nella Royal Artillery dell’Esercito britannico (ancora oggi ci sono quattro reggimenti che si fregiano del simbolo RHA.):
And hurrah for the Horse Artillery, see the spurs how they glitter in the sun,
And the horses gallop like lightening, with an fifteen pounder gun,
And when we get to France my boys, the Kaiser he will say,
Ach Ach Mien Gott what a jolly fine lot, are the Warwickshire R.H.A.
2) la tinta scarlatta delle divise militari inglesi è stata sostituita dal color kaki nel 1880. Ma questo non può dirci molto sull’origine del brano e il tempo in cui venne scritto, perchè gli autori di canzoni continuarono a usare il termine “scarlatto/rosso” per le canzoni dell’esercito inglese fino al 1900

La famiglia Watersons la registra nel loro album “A Yorkshire Garland”, 1965 con il titolo “The Ploughboy” chiamata anche The Kaki and the Blue

THE KAKI AND THE BLUE (The Watersons)

Well I once was a merry ploughboy
I was a-ploughing in the fields all day
Till a very funny thought came to me head
That I should roam away
O I’m tired of my country life
Since the day that I was born
So I’ve gone and joined the army
And I’m off tomorrow morn

Chorus
Hoorah for the khaki and the blue
Helmets glittering in the sun
Bayonets flash like lightning
To the beating of a military drum
And no more will I go harvesting
Or gathering the golden corn
‘Cos I got the good king’s shilling
And I’m off tomorrow morn

Well I’ll leave aside my pick and spade
And I’ll leave aside my plough
And I’ll leave aside my old grey mare
For no more I’ll need her now
For there’s a little spot in England
Up in the Yorkshire dales so high
Where we mast the good king’s standard
Saying we’ll conquer or we’ll die

But there’s one little thing I must tell you
About the girl I leave behind
And I know she will prove true to me
And I’ll prove true in kind
And if ever I return again
To my home in the country
I’ll take her to the church to wed
And a sergeant’s wife she’ll be

Il KAKI e il BLUE

Una volta ero un allegro contadinello
e aravo i campi tutto il giorno.
Quando un pensiero molto divertente
mi venne in mente di andarmene via!
Sono stufo della vita di campagna
fina dal giorno in cui sono nato
Così mi sono arruolato nell’esercito
e partirò domani mattina.

Coro
Evviva il kaki e il blu
e gli elmetti che rispendono sotto il sole
e le baionette che dardeggiano come fulmini
al battito dei tamburi di guerra.
non andrò più al raccolto d’autunno
a mietere la spiga dorata,
perchè ho preso lo scellino del re
e partirò domani mattina.


Dimenticherò la picca e la vanga
e dimenticherò l’aratro
e dimenticherò la mia vecchia giumenta
perchè non avrò più bisogno di lei adesso
Perché c’è un piccolo posto in Inghilterra
sulle cime delle valli dello Yorkshire
Dove piantiamo lo standard del buon re
Dicendo “vincere o morire!”

Ma c’è ancora una cosa da dire
sulla ragazza che devo lasciare
so che mi sarà fedele
e io sarò fedele di natura
e se mai ritornerò
a casa nel mio paese
la porterò in chiesa per sposarla
e la moglie di un sergente diventerà.

The Merry Ploughboy: Off To Dublin In The Green

soldato dell'IRA - Off To Dublin In The Green
soldato dell’IRA: The Merry Ploughboy

In Irlanda la ballata “The Merry Ploughboy” è diventata il simbolo del nazionalismo irlandese contemporaneo, ironicamente trasformata in una canzone anti-britannica e repubblicana a partire dalle tante canzoni pro-arruolamento che circolavano nella seconda metà dell’Ottocento. Il protagonista è un giovane contadino, insoddisfatto della propria condizione sociale (anche se merry) che decide di posare i suoi strumenti di lavoro per imbracciare il fucile e combattere per la libertà della sua nazione; al suo ritorno spera di potersi sposare con la fidanzata Mary.

Una melodia “tipicamente irish” per una irish rebel song allegra e scanzonata, che si presta anche alle versioni punk o metal, ma per l’ascolto consiglio i “classici”!

Dominic Behan in Easter Week and After 1965
Clancy Brothers& Tommy Makem
con il titolo “Green in the Green”
Dubliners in  Live at the Royal Albert Hall 1969
Wolfe Tones

I
Oh, I am a merry ploughboy
And I plough the fields all day
Till a sudden thought came to my mind
That I should roam away.
I’m sick and tired of slavery
Since the day that I was born
And I’m off to join the I.R.A.
And I’m off tomorrow morn.
Chorus:
“So I’m off to Dublin in the green(1) in the green
Where the helmets glitter in the sun
Where the bay’nets (2) flash and the riffles crash
To the rattle of the Thompson guns (3).”
II
I’ll leave aside my pick and spade
And I’ll leave aside my plough
I’ll leave aside my old grey mare
For no more I’ll need them now.
I’ll leave aside my Mary,
She’s the girl I do adore
And I wonder if she think of me
When she hears the cannons roar.
III
And when the war is over
And dear old Ireland is free
I’ll take her to the church to wed
And a rebel’s wife she’ll be.
Well some men fight for silver
and some men fight for gold
But the I.R.A. are fighting
for the land that the Saxons stole(4)

I
Sono un allegro contadinello
e aro i campi tutto il giorno
finchè un pensiero improvviso mi sovvenne,
che dovevo andarmene via.
Sono nauseato e stanco di essere schiavo
fin dal giorno in cui sono nato
e andrò ad unirmi all’I.R.A.
e partirò domani mattina.
Ritornello:
Sono fuori Dublino, nel verde, nel verde
dove gli elmetti brillano al sole
dove le baionette brillano e i fucilieri si scontrano
sotto le raffiche dei mitra
II
Lascerò da parte picca e vanga
e lascerò da parte il mio aratro
lascerò da parte la mia vecchia giumenta grigia,
che non ne avrò più bisogno.
Lascerò da parte la mia Mary
la ragazza che amo
e mi domando se lei pensa a me
quando sente i cannoni rimbombare.
III
E quando la guerra è finita
e la vecchia cara Irlanda è libera
la porterò in chiesa per sposarla
e la moglie di un ribelle lei sarà.
Alcuni combattono per l’argento
e altri per l’oro
ma l’I.R.A. combatte
per la terra che i Sassoni rubarono

NOTE versione italiana Cattia Salto
1) “essere nel verde“con il significato di “essere all’aperto, nei prati” ma anche in senso letterale l’identificarsi nel colore dei ribelli che per tradizione fin dal 1600 hanno scelto di indossare il colore verde come forma di “irlandesità”
2) bay’nets: espressione dialettale, molto diffusa nel linguaggio colloquiale ed è la contrazione della forma standard bayonet. Arma bianca, usata in combinazione con il fucile come arma in asta e, da sola, con funzione di corta sciabola, di pugnale o di coltello utensile
3) il Thompson è un mitra ideato da John Taliaferro Thompson nel 1919
4) anche scritto “the land De Valera sold” Éamon de Valera fu un politico e patriota irlandese, tra le figure di spicco della lotta per l’indipendenza dal Regno Unito e uno dei padri della repubblica d’Irlanda. Dopo la vittoria elettorale del suo partito Sinn Féin nel 1932 divenne primo ministro avviando una politica di progressivo sganciamento dell’Irlanda del Sud dalla Gran Bretagna. Ancora primo ministro dal 1951 al 1954 e dal 1957 al 1959, fu eletto in quell’anno presidente della repubblica mantenendo tale carica fino al 1973.

FONTI:

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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