Le Mariage Insolite de Marie La Bretonne

Le Mariage Insolite de Marie La Bretonne è una originale canzone al femminile che appare la prima volta nel 1969 all’interno del disco «Le Voleur» del cantautore francese Luc Romann (all’anagrafe Roland Froidevaux, Parigi, 5 dicembre 1937 – Tolosa, 6 gennaio 2014), il quale nel 1962 apriva i concerti di Giuliette Gréco e l’anno seguente quelli di Georges Brassens, autore per Georges Moustaki e amico di Léo Ferré. In Bretagna i Tri Yann la ripresero per inserirla in «La Decouverte Ou L’Ignorance» nel 1976 e in quello stesso anno figura anche nel disco di Claude Le Roux.

La musica della ballata è decisamente influenzata dalla tradizione israeliana, ma le sue parole sono assai «celtiche». Il giovane uomo che sorge dal mare per metamorfosi in primavera rinnova la vita e, uscendo dall’acqua, che simboleggia la fecondità, riafferma anche il mito dell’acqua-madre[1]. In Bretagna, e precisamente nel dialetto del Pays Gallo, la parola «Eve» traduce il nome «Eva» madre di tutto il genere umano e significa ugualmente «Acqua».

Alphonse Osbert – La Calme d`eau (1895)
Dame Laura Knight (1877-1970), The Ballet Shoe c1932

Anche all’inizio de La Visita Meravigliosa [La merveilleuse visite] (1974) diretto da Marcel Carné, compare esattamente la medesima scena[2]. Questo vecchio film, interamente girato in Bretagna, è tratto dall’omonimo romanzo -The Wonderful visit- dello scrittore inglese Herbert George Wells (1895), uno dei padri della fantascienza.

La canzone ha evidenti connessioni con l’antichissima ballata tradizionale scozzese del Grande Silkie dove l’altrettanto misterioso abitante di una regione sotto le profondità dell’oceano, genera un figlio da una donna terrena[3].

Elle a retiré son tablier
Pour mettre une robe de mariée
Elle a caché ses mains dans des gants
Et ses pieds dans des souliers… blancs
Elle s’est regardée dans le miroir
Et s’est trouvée belle
Puis elle est descendue en chantant
En offrant ses sourires au printemps
Aux grands arbres et aux oiseaux
S’est assise près de l’étang
Se voyant et s’admirant… dans l’eau
C’est lorsqu’elle voulut se relever
Qu’elle vit un jeune homme s’approcher
Il semblait sortir du fond de l’eau
Tout mouillé, elle l’a trouvé… beau
Et elle a compris à son regard
Qu’il la trouvait belle
Et son corps ne s’est pas défendu
Et l’amour, en elle, s’est répandu
Et la cloche a sonné au château
C’est alors que l’inconnu
S’est perdu, a disparu… dans l’eau
Elle est remontée dans le grenier
A rangé dans la malle d’osier
La robe, les souliers et les gants
A remis son tablier… blanc
Pour préparer le repas du soir
Faire la vaisselle

Si è tolta il grembiule
Per indossare un abito da sposa
Ha nascosto le mani nei guanti
E i piedi in scarpe…bianche
Si è guardata allo specchio
E si è trovata bella
Poi è scesa cantando
Offrendo sorrisi alla primavera
Ai grandi alberi e agli uccelli
Si è seduta vicino allo stagno
Guardandosi , ammirandosi…nell’acqua
E’ quando volle alzarsi
Che vide avvicinarsi un giovane
Sembrava uscire dal fondo dell’acqua
Tutto bagnato, lo trovò…bello
E ha capito dal suo sguardo
Che la trovava bella
E il suo corpo non si è difeso
E l’amore, in lei, si è sparso
E quando la campana ha risuonato al castello
È allora che lo sconosciuto
Si è perso, è sparito…nell’acqua
Lei è risalita in soffitta
Ha riposto nel baule di vimini
L’abito, le scarpe e i guanti
Ha rimesso il grembiule…bianco
Per preparare il pasto della sera
E lavare i piatti

Luc Romann quadri di Alphonse Osbert 1857-1939
Lise Martin
Tri Yann
La Visita Meravigliosa- La merveilleuse visite- The Wonderful visit -Marcel Carné con la musica di Alan Stivell

La mitologia celtica è ricchissima di storie analoghe, Tuan mac Cairill, il solo che sopravvisse, degli antichi Partoloniani, alla tremenda epidemia che distrusse il suo popolo, divenne immortale e unico testimone delle successive invasioni di Ériu.
Egli vivrà sotto differenti aspetti d’animali, tra cui quella di un salmone, e quando succede che un pescatore lo cattura e viene mangiato dalla moglie, ecco che rinasce da lei, durante l’epoca di San Patrizio, in sembianze d’uomo. Una geniale forma inventata dai Celti per tramandare la memoria attraverso i secoli[4].

Le Mariage Insolite

La simbologia del ruolo ultraterreno dell’acqua, in arte, è molto presente in tutto l’Occidente.

Anche se la canzone parla d’altro , un’allusione magica all’ “acqua della vita che berranno i pellegrini che passeranno da qui”[5] si trova, ad esempio, ne Le Bouvier, interpretata dai Malicorne a chiusura del loro secondo, omonimo disco del 1974.

Note a cura di Cattia Salto

[1] Acque ipogeiche, grotte labirintiche, acque sorgive ma anche acque correnti dei fiumi furono i siti del culto preistorico e protostorico in tutta l’Europa. http://ontanomagico.altervista.org/culto-acque.html
Dall’uomo primitivo, Homo sapiens, e per moltissimo tempo; dal 30.000 a.C. fino ad almeno al 3.000 a.C., l’umanità ha fatto ricorso alla “Dea Unica“, ed è solo dal 3.000 a.C. ad oggi che si è sostituita nell’immaginario collettivo la figura del Dio maschio, che ha comunque assorbito in sè qualità del tutto femminili, come quella della creazione e del dare la vita, mentre la Dea è stata relegata al ruolo di madre o sposa o sorella del Dio, o come avviene per la religione cattolica, di Madre vergine. https://www.archetipi.org/it/mitologia/il-culto-della-dea-madre

[2] nel film il corpo di un angelo viene trovato sulla scogliera di un villaggio bretone
https://www.marcel-carne.com/les-films-de-marcel-carne/1974-la-merveilleuse-visite/fiche-technique-synopsis-revue-de-presse/https://www.filmexport.net/portfolio/the-wonderful-visit-a-film-by-marcel-carne/
Nel libro invece l’angelo appare nell’Inghilterra del sud, viene scambiato per un grosso uccello e impallinato dal vicario del villaggio che stava andando a caccia.
Tutto il libro di Wells in archivio digitale https://en.wikisource.org/wiki/The_Wonderful_Visit_%281895%29
https://courseofmirrors.com/2012/06/05/the-wonderful-visit/

[3] Una giovane fanciulla ha un figlio da un uomo sconosciuto che si rivela essere un silkie: uomo sulla terra, foca nel mare la cui dimora sono gli scogli di Sule. https://terreceltiche.altervista.org/selkie-il-popolo-magico-delle-foche/

[4] Tuan mac Cairill è il testimone della storia d’Irlanda dopo il diluvio universale a partire dall’invasione della gente di Partholón sterminati da una pestilenza, Tuan era uno di questi, l’unico sopravvissuto che fattosi vecchio vide arrivare la seconda invasione con la gente di Nemed. Prossimo alla morte si rigenera tornando giovane e mutando forma in un cervo dai maestosi palchi. Si legge nella storia di Tuan “Egli trascorse questa sua nuova vita all’epoca in cui Nemed e i suoi discendenti abitavano la verde Ériu.” Sembra che il luogo legato alle sue trasformazioni fosse una grotta in Ulaid, qui divenne cinghiale dopo che la gente di Nemed scomparve: vennero i Fir Bolg e Tuan si rigenerò in un falco di maree sempre in quella forma vide l’arrivo delle nuove genti i Túatha Dé Danann che occuparono tutta l’Isola. L’ultima invasione fu quella dei Meic Míled, e Tuan ormai esaurito il lungo ciclo in forma di falco si trasformò in salmone.
“Il salmone fu portato alla corte di re Cairell figlio di Muiredach Munderg. Fu messo sulla griglia e arrostito. La moglie del re, non appena lo vide, fu presa da una tentazione irresistibile; volle che le venisse servito, e lo mangiò golosamente. Non per questo Túán smise di essere cosciente. Egli conservò memoria del tempo in cui rimase nel grembo della donna e da là udiva tutte le conversazioni che si tenevano in casa, di quel che succedeva in Ériu in quei giorni. Poi la regina partorì ed egli venne alla luce, e fu chiamato di nuovo Túán, e appena nato, Túán sapeva parlare perfettamente e raccontava degli eventi antichissimi di cui era stato testimone.
Nel corso della sua vita, Túán mac Cairill era stato un profeta, finché non era giunto Pátraic, l’apostolo dei Gáedil, a portare la fede in Ériu. Túán era già molto vecchio, ma si era fatto battezzare. Ormai era vecchissimo, e questa fu la storia che narrò a Finnén e ai suoi monaci: la cronaca delle antiche invasioni di Ériu.”
https://bifrost.it/CELTI/5.Ilciclomitologico/00-StoriadiTuan.html

© Jim Fitzpatrick, “Book Of Conquests“, 1978

[5] https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=39999

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Pubblicato da Flavio Poltronieri

Etnomusicologo. Autore e traduttore di canzoni. Ha pubblicato su riviste di avanguardia musicale in Italia/Francia/Germania. Fa parte della redazione giornalistica di Blogfoolk, Lineatrad e leonardcohenfiles.com

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