Lassie wi’ the lintwhite locks

Lassie Wi' The Lint White Locks, Illustration From Songs By Robert Burns, c. 1875
Lassie Wi’ The Lintwhite Locks, Illustration From Songs By Robert Burns, c. 1875

Lassie wi’ the lintwhite locks è una “pastoral love song” scritta da Robert Burns nel 1794 ispirato dalla Musa Chloris, la bella Jean Lorimer di Moffat. Fu pubblicata dall’editore George Thomson solo nel 1801 ne “Select Collection of Scottish Airs” (Vol III, numero 21) su musica arrangiata da Haydn sulla melodia Rothiemurcus Rant.

Le quattro stagioni si susseguono nell’arco del giorno, simmetricamente al corteggiamento dell’innamorato pastorello: i versi iniziano con un dolce mattino di primavera a cui segue un afoso  pomeriggio estivo.

Nella terza strofa è la volta  di una mite sera d’autunno (che invita ad amoreggiare nei campi appena mietuti) e nella quarta i versi si concludono con l’arrivo della notte invernale in cui ci si tiene strette al cuore le persone care.


Chorus
Lassie wi’ the lintwhite(1) locks,
Bonie lassie, artless lassie,
Wilt thou wi’ me tent the flocks –
Wilt thou be my dearie, O?

I
Now Nature cleeds(2) the flowery lea(3),
And a’ is young and sweet like thee,
O, wilt thou share its joys wi’ me,
And say thou’lt be my dearie, O?
II.
The primrose bank, the wimpling(4) burn,
The cuckoo on the milk-white thorn,
The wanton lambs at early morn
Shall welcome thee, my dearie, O.
III
And when the welcome simmer shower
Has cheer’d ilk(5) drooping little flower,
We’ll to the breathing woodbine-bower(6)
At sultry noon, my dearie, O.
IV
When Cynthia(7) lights wi’ silver ray
The weary shearer(8)’s hameward way,
Thro’ yellow waving fields we’ll stray,
And talk o’ love, my dearie, O.
V
And when the howling wintry blast
Disturbs my lassie’s midnight rest,
Enclasped to my faithfu’ breast,
I’ll comfort thee, my dearie, O.

Traduzione italiana Cattia Salto
Coro
Ragazza dalle ciocche biondo chiaro,
bella ragazza, ragazza senza fronzoli,
verrai con me ad accudire il gregge –
e sarai la mia amante, O?

I
Ora la Natura indossa un prato fiorito,
e tutto è giovane e fresco come te,
O, vorrai condividere le sue gioie con me,
e dire che sarai la mia amante, O?
II
La riva delle primule, il ruscello sinuoso,
il cuculo sul biancospino,
gli agnelli errabondi di mattino presto
ti daranno il benvenuto amore mio, O.
III
E quando la gradita pioggia estiva
ha rallegrato ogni piccolo fiore pendulo,
faremo una pergola con il caprifoglio profumato
all’afoso mezzogiorno, amore mio O.
IV
Quando Cinzia illumina con argenteo raggio
la via del ritorno dello stanco mietitore,
tra l’ondeggiar dei campi gialli ci smarriremo,
e parleremo d’amore, amore mio, O.
V
E quando la raffica ululante dell’Inverno
disturba il riposo notturno della mia ragazza,
stretta al mio petto sincero,
ti conforterò amore mio, O.

NOTE
1) nel dizionario si legge ” As white as lint or flax; flaxe“: letteralmente bianco come la lana o il lino. Ma Flax (flaxen) è la definizione di una specifica colorazione: il biondo pallido dorato tipico dei capelli delle principesse delle fiabe, quel biondo nordico che va dal cenere al dorato… La parola suggerisce nel contempo la delicatezza e la morbidezza della lanugine
2) cleeds= clothes
3) lea= meadow
4) wimpling= meandering
5) ilk=each
6) il caprifoglio dal lieve profumo era piantato spesso nei pressi delle latrine delle case coloniche o con cortile perchè copriva gli odori indesiderati
7) si riferisce ad uno dei nomi della luna. Si stralcia da Wikipedia CINZIA: “Deriva dagli epiteti greci di Apollo e Artemide Κυνθιος (Kynthios) e Κυνθία (Kynthia), resi in latino come Cynthius e Cynthia e basati sul nome del monte Cinto (Kynthos), sull’isola di Delo, luogo dove i due dei sarebbero nati; il significato è quindi “proveniente da Cinto”, “nativa di Cinto”. Lo stesso termine veniva usato anche per indicare la Luna(di cui Artemide era la dea).
8) shearer= reaper; il significato può riferirsi sia al tosatore che al mietitore, ma nel contesto è chiaramente riferito al lavoro nei campi

Ian Bruce
The Tannahill Weavers in Arnish Light 2006
Don Grieve & Angela Preiss 2013
Karen Matheson in una versione più lenta
Paul McKenna

LA MELODIA: Rothiemurchie’s Rant (Rothiemurchus Rant)

Nella lettera che Burns scrisse all’editore Thomson (settembre 1794) leggiamo di una disputa per l’abbinamento della melodia:” I am sensible that my taste in music must be inelegant and vulgar, because people of undisputed and cultivated taste can find no merit in my favourite tunes. Still, because I am cheaply pleased, is that any reason why I should deny myself that pleasure ? Many of our strathspeys, ancient and modern, give me most exquisite enjoyment, where you and other judges would probably be showing disgust. For instance, I am just now making verses for ‘ Kothemurche’s Kant,’ an air which puts me in raptures ; and, in fact, unless I be pleased with the tune, I never can make verses to it. Here I have Clarke on my side, [Stephen Clarke, an Englishman,] who is a judge that I will pit against any of you. ‘ Rothemurche,’ he says, ‘ is an air both original and beautiful ;’ and on his recommendation, I have taken the first part of the tune for a chorus, and the fourth, or last part, for the song”

Ho la sensazione che il mio gusto per la musica debba essere inelegante e volgare, perché le persone dal gusto indiscusso e colto non possono trovare alcun merito nelle mie melodie preferite. Tuttavia, poiché mi accontento di poco, per quale ragione dovrei negare a me stesso quel piacere?
Molti dei nostri strathspey, antichi e moderni, mi danno un godimento squisito, in cui tu e altri giudici probabilmente mostrereste disgusto. Per esempio, sto scrivendo proprio ora versi per ‘ Kothemurche’s Kant,’ , un’aria che mi manda in estasi; e, infatti, se non sono soddisfatto della melodia, non riesco a farne dei versi. Qui ho Clarke dalla mia parte, [Stephen Clarke, un inglese,] che è un giudice indiscusso. ‘Rothemurche,’ dice, ‘è un’aria originale e bella;’ e su sua raccomandazione, ho preso la prima parte della melodia per un ritornello, e la quarta, o ultima parte, per le strofe

La melodia è uno strathspey già riportata da Niel Gow nel suo “Complete Repository of Original Scots Slow Strathspeys and Dances” (1799) con il titolo di “Rothemurchue’s Rant, a Strathspey” e ovviamente è anche una scottish country dance (vedi istruzioni qui).
Un valzer lento con lo scotch snap per una tipica melodia popolare scozzese!

Angus Chisholm
Dick Glasgow

LINK
https://digital.nls.uk/special-collections-of-printed-music/archive/105808095
https://burnsc21.glasgow.ac.uk/lassie-wi-the-lintwhite-locks/
http://www.electricscotland.com/burns/songs/
http://www.scottish-country-dancing-dictionary.com/dance-crib/lassie-wi-the-lint-white-locks.html
https://thesession.org/tunes/12058

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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