L’apontament di Angelo Brofferio

L’apontament è una canzone piemontese maliziosamente erotica composta da Angelo Brofferio (1802-1866) e inclusa nell’”Antologia della Canzone popolare piemontese tra Settecento e Novecento” a cura di Michele Straniero.

In L’apontament la lussuria prevale sull’amor patrio e si descrive un “classico” ballatistico, vissuto dall’autore in prima persona, classificato con l’etichetta inglese “night-visiting song” e in italiano “la visita notturna”.
Anche l’inizio tratteggia un tipico quadretto temporalesco e lo spasimante che si reca nottetempo alla soglia/finestra dell’amata, si appella al freddo e alla pioggia per strappare un invito nella camera e nel letto della “bella addormentata”.

Non sono molte le poesia d’amore pubblicate da Angelo Brofferio e tutte dedicate a Carolina (quasi una prefigurazione dell’Italia desiderata)

Angelo Brofferio nel 1848

Non sempre lo spasimante riesce a cogliere i favori dell’amata, ma Angelo e Carolina sono amanti complici e la porticina è già accostata per il loro convegno amoroso.

L’apontament

A l’è neut, a lòsna, a tron-a
a tempesta, a tira ‘l vent
Ciuto un pò, l’oròlogi a sona..
Eut e meza.. Of finalment!
Tut l’é chiet, la strà l’é scura,
la portin-a a l’é ambajà;
lagiù an fond, pr’una filura,
‘s ved un ciair stërmà, stërmà

As deurv n’uss, jentro ant la stansa:
pian, adasi.. Oh sesto tì?
O mè amor, ò mia speransa!
Carolin-a! (1) Oh che paisì!
Carolin-a lassme, lassme
senti ‘l pàlpit del tò cheur..
Strensme, strensme, ambrassme, ambrassme:
che incantesim! Che boneur!

La dolcëssa, ò Dio chi treuvo
su toa boca, sël to sèn,
gnanca j’angei a la preuvo
gnanch l’Eterno a la sent nèn! (2)
‘T ses la vita ch’i respiro,
‘t ses mè cel, t’ses mè..t ses mè..
Carolin-a! Oh Dio ch’i spiro!
Carolin-a! I meuiro ohimè!

E’ notte, lampeggia e tuona
tempesta e tira vento.
Zitto un po’, l’orologio suona
Otto e mezza.. Oh finalmente!
Tutto è quieto, la strada è scura,
la porticina è accostata,
laggiù in fondo, da uno spiraglio
si vede un chiarore schermato, schermato

Si apre un uscio entro nella stanza:
piano adagio.. Oh sei tu?
O mio amore, o mia speranza!
Carolina! Oh che piacere!
Carolina, lasciami, lasciami
sentire il palpito del tuo cuore..
Stringimi, stringimi, abbracciami, abbracciami
che incantesimo! Che felicità!

La dolcezza o Dio, che trovo
sulla tua bocca, sul tuo seno,
neanche gli angeli la provano
neanche l’Eterno la sente!
Sei la vita che respiro
Sei il mio cielo, sei il mio… sei il mio…
Carolina! Oh Dio che spiro!
Carolina! Muoio ohimè

Note
(1) la musa ispiratrice di Brofferio come Laura per Petrarca
(2) ecco come un poeta descrive la piccola morte

Donata Pinti & Silvano Biolatti in Io t’invoco libertà! 2010
Strumentazione di Davide Cantino dell’armonizzazione di 41 «CANZONI PIEMONTESI» di Angelo Brofferio pubblicate da Giuseppe Blanchi per Pianoforte, Canto, Mandolino e Chitarra. «L’apontament».
Fausto Amodei che nell’interpretazione ben coglie il “sentimento” del canto
Laura Conti & Maurizio Verna con Federica Biribicchi (violino), Lorenza Borsetti (violoncello)

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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