Skye boat song … e la barca va

Il momento della fuga dalle Ebridi Esterne del Bonny Prince Charlie è ricordato nella canzone “Skye boat song” scritta da Sir Harold Boulton nel 1884.
Nel 1896 lo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson, evidentemente non soddisfatto del testo del baronetto inglese, scrive una variante del canto con nuove parole e la intitola Over the sea to Skye.
Più recentemente la canzone “Over the Sea to Skye” è stata ripresa nella serie “The Outlander” dalla saga di Diana Gabaldon ed è subito skyemania..

E LA BARCA VA: la fuga del Bonny Prince Charlie (l’antefatto storico)
Skye boat song (Sir Harold Boulton)
Over the sea to Skye (RL Stevenson)
Skye boat song (Outlander)

E la barca va: il Principe e la Ballerina (seconda parte)
Twa Bonnie Maidens (James Hogg)

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E LA BARCA VA: LA FUGA DI CHARLES STUART

L’addio di Flora MacDonald al Bel Principe Carlo, dipinto di George William Joy.
Il dipinto immortala l’incontro tra il Bel Carletto (in tenuta da Highlander con il tartan della casa Stuart) e la bella Flora MacDonald verde vestita

Dopo la rovinosa battaglia di Culloden (1746) il ventiseienne Charles Stuart riuscì a fuggire e a restare nascosto per parecchi mesi, protetto dai suoi fedelissimi.

Flora MacDonald aveva 24 anni quando incontrò  il Bonnie Prince e lo aiutò a lasciare le Ebridi, li vediamo raffigurati su una barchetta in balia delle onde, lei si avvolge nello scialle e guarda l’orizzonte, mentre il sole tramonta,  lui rema con foga.


(ecco com’è andata in realtà: Il Principe e la Ballerina)

OUTLANDER TV

Ad un anno dallo scoppio della Guerra d’indipendenza americana nella sesta stagione di OUTLANDER TV il barbecue a River Run, la piantagione della ricca zia di Jamie nella Carolina del Nord, l’eroina giacobita Flora MacDonald diventa una pedina per radunare gli scozzesi affinchè si schierino con la Corona. 
Nella versione TV il grandioso barbecue di zia Giocasta è il pretesto per una serie di flashback per mostrare la storia tra Flora & Charlie!!

 Inside Bonnie Prince Charlie’s Return

Skye boat song

Il momento della fuga del Bonny Prince dalla Scozia dopo la disfatta di Culloden è ricordato nella canzone “Skye boat song” (in italiano “La barca per Skye” ma anche” la barca per il cielo”) scritta da Sir Harold Boulton nel 1884 su di una melodia tradizionale arrangiata da Anne Campbell MacLeod.

LO IORRAM
“Skye boat song” andò in stampa nel libro Songs of the North pubblicato da Sir Harold Boulton e Anne Campbell MacLeod a Londra nel 1884. Nelle ristampe ed edizioni successive nel commento si fa riferimento alla melodia come a un “iorram” ossia a una canzone ai remi. Non proprio una shanty song un “iorram” (pronuncia ir-ram) aveva la funzione di dare il ritmo ai vogatori ma nello stesso tempo era anche un lamento funebre. Il tempo è in 3/4 o 6/8: la prima battuta è molto accentuata e corrisponde alla fase in cui il remo è sollevato e portato in avanti, 2 e 3 sono il colpo all’indietro. Alcune di queste arie sono ancora suonate nelle Ebridi come valzer.
Una decina di anni prima Anne stava facendo un’escursione sul Loch Coruisk, guarda caso proprio sull’isola di Skye e sentì cantare da un gruppo di marinai ai remi la canzone “Cuchag nan Craobh” (in inglese “The Cuckoo in the Grove”), pubblicata nel 1907 in Minstrelsy of the Scottish Highlands, di Alfred Moffat, con un testo attribuito a William Ross (1762 – 1790). La melodia adattata alla poesia di Sir Boulton è pertanto quantomeno risalente al tempo della vicenda.

La canzone è stato un successo: fin da subito circolarono voci che spacciavano il testo come traduzione di una antico canto in gaelico e presto divenne un brano classico della musica celtica e in particolare della musica tradizionale scozzese, inserito immancabilmente nelle compilation anche per matrimoni, fatto e rifatto in tutte le salse (dal beat al liscio, jazz, pop, country, rock, dance), innumerevoli le versioni strumentali (da un solo strumento – arpa, cornamusa, chitarra, flauto – o due fino all’orchestra) con arrangiamenti classici, tradizionali, new age, per bande anche militari e corali.


CHORUS
Speed bonnie boat, like a bird on the wing,
Onward, the sailors cry
Carry the lad that’s born to be king
Over the sea to Skye

I
Loud the winds howl,
loud the waves roar,
Thunder clouds rend the air;
Baffled our foe’s stand on the shore
Follow they will not dare
II
Though the waves leap,
soft shall ye sleep
Ocean’s a royal bed
Rocked in the deep,
Flora will keep watch by your weary head
III
Many’s the lad fought on that day
Well the claymore could wield
When the night came silently, lay
Dead on Culloden’s field
IV
Burned are our homes, exile and death
Scatter the loyal men
Yet, e’er the sword cool in the sheath,
Charlie will come again

Traduzione italiana Cattia Salto
RITORNELLO
Veloce, bella barca, come un uccello sulle ali,
Avanti! Gridano i marinai!
Porta il fanciullo nato per essere re (1)
oltre il mare a Skye (2)

I
Forte ulula il vento,
forte ruggiscono le onde,
nubi minacciose riempiono il cielo (3);
frastornati i nostri nemici si fermano a riva
e non osano seguirci
II
Benchè i flutti si accavallino,
il tuo sonno sarà tra due guanciali
e l’oceano il letto del re
cullato dal mare (4),
Flora (5) vigilerà vegliando sulla tua testa stanca
III
In molti combatterono quel giorno,
brandendo bene gli spadoni,
quando la notte scese in silenzio,
giacevano morti  sul campo di Culloden (6).
IV
Bruciate le nostre case, esilio o morte,
dispersi gli uomini leali (7),
tuttavia prima che la spada si raffreddi nel fodero,
Carlo verrà di nuovo (8)

Lost_Portrait_of_Charles_Edward_Stuart

NOTE
(1) Chi era il “Giovane Pretendente”? Probabilmente solo un damerino con l’accento italiano e la passione del brandy, ma quanto fu il fascino che esercitò sugli scozzesi delle Highlands! La scheda di approfondimento in Terre Celtiche Blog Carlo Edoardo Stuart “the young Chevalier”
(2) L’isola di Skye nelle Ebridi Interne, ma è la stessa pronuncia di “cielo” e quindi una metafora, l’autore impalma il principe come eroe nel firmamento
(3) cielo e mare vengono in soccorso al Re acclamato nientemeno che da Dio
(4) “rocked” è da intendersi, come in molte sea song e sea shanty (e in qualche lullaby), nel senso di dondolio (della culla in particolare)
(5) Flora MacDonald (1722 – 1790) che aiutò il principe nella fuga
(6) per l’approfondimento ho dedicato un’intera pagina alla questione giacobita in terre Celtiche Blog Voi giacobiti!
(7) dopo la sconfitta di Culloden la repressione inglese contro i giacobiti e i simpatizzanti fu brutale
(8) nel 1884 Charles Stuart era ormai polvere, ma la letteratura romantica manteneva ancora vive le aspirazioni giacobite e i canti infiammavano ancora gli animi

Carlyle Fraser

Su Spotify e You Tube sono moltissime le versioni del brano e proprio per tutti i gusti! Tra quelle strumentali le mie preferite sono quelle con la chitarra di Greg Joy, Pete Lashley, Tom Rennie, ma anche una versione con arpa e flauto di Anne-Elise Keefer e una versione “insolita” (con tanto di basso-tuba o oboe) dei Leaf!

CHARLES STUART “ULTIMO ATTO”: Over the sea to Skye

Nel 1896 lo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson (1850-1894) scrive una variante del canto con nuove parole, evidentemente non soddisfatto del testo di un baronetto inglese, e la intitola Over the sea to Skye.

Stevenson mette il canto in bocca allo stesso Charles, vecchio e disfatto nel suo esilio “dorato” tra Roma e Firenze. L’Alfieri ce lo descrive come “irragionevole e sempre ubriaco padrone, ovvero querulo, sragionevole e sempre ebro marito” (ma doveva avere il dente avvelenato essendo stato per anni l’amante della molto più giovane e bella moglie Luisa di Stolberg-Gedern contessa d’Albany). 
Il Principe sempre più amareggiato e dedito all’alcol, morì a Roma il 31 gennaio 1788 (abbandonato anche dalla moglie quattro anni prima).


I
Sing me a song of a lad that is gone,
Say, could that lad be I?
Merry of soul, he sailed on a day
Over the sea to Skye
II
Mull was astern, Rum was on port,
Eigg on the starboard bow.
Glory of youth glowed in his soul,
Where is that glory now?
III
Give me again all that was there,
Give me the sun that shone.
Give me the eyes, give me the soul,
Give me the lad that’s gone.
IV
Billow and breeze, islands and seas,
Mountains of rain and sun;
All that was good, all that was fair,
All that was me is gone.

Traduzione italiana Cattia Salto
I
“Cantami del ragazzo del passato
dici, “Potrei essere io quello?”
con l’avventura nel cuore(1), salpò un giorno
oltre il mare per Skye.
II
Mull era a poppa, Rum era a babordo,
Eigg sulla prua a dritta.
Gloria di gioventù brillava nel suo spirito,
dov’è quella gloria ora?
III
Dammi ancora tutto ciò che fu,
dammi il sole che risplendeva
dammi la visione (2), dammi l’anima
dammi il fanciullo del passato
IV
Nuvole e brezza, isole e mari
montagne di pioggia e di sole;
tutto ciò che era buono e giusto
tutto quello che ero, è morto

NOTE
(1) “merry of soul” inteso come ” allegro nel cuore, felice” (per esempio She’s a merry little soul)
(2) letteralmente dammi gli occhi

James Galway & The Chieftains

LE VERSIONI OUTLANDER

Più recentemente la canzone “Over the Sea to Skye” è stata ripresa nella serie “The Outlander” dalla saga di Diana Gabaldon ed è subito skyemania..
Diventato da subito il tema principale della serie per il musicista-compositore Bear McCreary, che lo ha caratterizzato con un arrangiamento particolare a partire da ogni nuova stagione


I
Sing me a song of a lass that is gone…
Say, “would that lass be I?”
Merry of soul, she sailed on a day
Over the sea to Skye.
II
Billow and breeze, islands and seas,
Mountains of rain and sun…
All that was good, all that was fair,
All that was me is gone.

Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Cantami di una ragazza del passato,
dici, “Potrei essere io quella?”
con l’avventura nel cuore (1) lei partì un giorno
Oltre l’Oceano del Cielo (2).
II
Nuvole e brezza, isole e mari,
montagne con la pioggia e il sole
Tutto ciò  che era bello e buono,
tutto quello che ero è morto.

NOTE
Il testo della prima versione è modellato su quello di Robert Louis Stevenson sebbene ogni riferimento al bel Carletto sia stato sostituito dal “viaggio nel tempo” della bella Claire Randall  (dal 1945 nel 1743).
(1) “merry of sou” viene inteso come ” allegro nel cuore, felice”
(2) si vuole alludere al viaggio nel tempo, una piega nel ciclo cosmico degli eventi
la strofa in francese
Chante-moi l’histoire d’une fille d’autrefois,
S’agirait-il de moi?
L’ame légère elle prit un jour la mer
Over the sea to Skye

Il Tema della Prima stagione
Il Tema della Seconda stagione
Il Tema della Terza stagione: ai Caraibi
Il Tema nella Quarta stagione: gli Appalachi

[1] da https://www.griogairmusic.com/new-page-2

La versione francese
La versione in gaelico

The Skye Boat Song (Gaelic Version)

Arranged by Bear McCreary
Lyrics by Griogair Labhruidh[1]

Seinnibh leam dàn
Gu nìghneag mo chrìdh
Nìghneag mo rùn ‘s mo ghràidh
Faicibh am bàt
‘S e togail bho thìr
Giùlain mo rìgh bho thràigh
Gailleann is fuachd
Bàirlinn is stuadh
‘G èirigh gu cruaidh bhon fhairge
Crònan nan tonn
Òran nan sonn
Bualadh le fonn gu garg oirr’
Prionnsa nam buadh
Frasaibh mu ghruaidh
Ainnir mo luaidh a’ falbh leis
Rìgh nam fear còir
Dh’fhàg sinn gun treòir
Lèir-chreach is glòir na h-Albann
Na fiùran bha treun
Bu chliùiteach am beus
Siol nam muc bhreun a mharbh iad
Ach chì sinn an là
Gun cluinn sinn mar bhà
Geumnaich an àil gu caithreamach

I
Sing with me a song to the girl of my heart
Girl of my desire and my love
See the boat heading from land
Carrying my king from the shore
II
Gale and cold breakers and swell
Rising harshly from the sea
The drone of the surge song of the heroes
Striking on it fiercely with melody
III
Prince of virtues the spray on his cheek
Maiden of my love departs with him
King of just men who left us adrift
Devastation and glory of Scotland
IV
The sturdy saplings their virtue was famed
Horde of the brutal beast who slaughtered them
But we will see the day when we hear as before
The triumphant bellowing of their young

I
Canta con me una canzone alla mia innamorata
la ragazza del mio desiderio e del mio amore
guarda la barca dirigersi a terra
che trasporta il mio re dalla riva
II
Burrasca, fredde mareggiate e onde
s’alza aspramente dal mare
il brusio del canto degli eroi
e lo colpisce fieramente con la melodia
III
Principe delle virtù, con gli spruzzi (del mare) sulla guancia
la fanciulla del mio cuore parte con lui
Re degli uomini giusti che ci ha lasciato alla deriva,
devastazione e gloria della Scozia
IV
Solidi virgulti la loro virtù era famosa
l’orda della bestia brutale che li ha massacrati
ma vedremo il giorno in cui sentiremo come prima
il muggito trionfante dei loro piccoli

FONTI
http://terreceltiche.altervista.org/charlie-hes-my-darling/
http://www.electricscotland.com/history/women/wih9.htm
http://www.windsorscottish.com/pl-others-fmacdonald.php
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=31609
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=94755

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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