Krampus il duale di San Nicola

Benvenuti nel Calendario dell’Avvento 2022 ideato da Terre Celtiche Blog su ispirazione del Calendario dell’Avvento illustrato da Paul Bommer[1]

5 dicembre

Paul Bommer Krampus

La notte del 5 dicembre nei paesi del vecchio Impero Austro-ungarico è la “Krampusnacht” in cui il Krampus vaga per le strade spaventando bambini e fanciulli.

Paul Bommer lo illustra mentre si aggira per Praga riproducendolo nell’iconografia vittoriana del “demone”(conosciuto in loco come Čert) con catene, forcone e verga di betulla, gli strumenti del mestiere, usati per tormentare i passanti. In aggiunta porta una capace gerla sulla schiena per trasportare i bambini cattivi (e poi divorarli, gettarli nelle fosse infuocate dell’Inferno?)

Il demone è ovviamente rosso con le corna e le orecchie appuntite, volto irsuto, occhi gialli, denti aguzzi, lunga lingua penzoloni, coda e zampe da caprone e due diversi tipi di piedi, uno fesso e l’altro artigliato. Questa iconografia del Krampus e anche il nome stesso provengono da una moda vittoriana[2], quella delle cartoline di auguri per il Natale.

Il demone da cartolina

Anche nell’impero austro-ungarico ci si scambiava le cartoline d’auguri, ma con delle illustrazioni decisamente gotiche ispirate al folklore alpino dette Krampuskarten. I disegnatori di queste cartoline però non conoscendo le tradizioni dei montanari -e senza prendersi la briga di fare qualche ricerca antropologica in loco- se lo raffigurarono come Satana il diavolo dell’iconografia medievale.[3]

San Nicola e il krampus

L’unico dettaglio autentico del krampus “da cartolina” rispetto a quello della tradizione montanara è la gerla sulle spalle in cui trasporta i doni per i bambini buoni in qualità di servitore-aiutante di San Nicola!
Il suo compito al servizio del Santo era dare qualche frustata ai bambini cattivi per rimetterli in riga (erano i tempi in cui picchiare i bambini era considerato un metodo educativo).

L’uomo selvatico

Il krampus nostrano è piuttosto un wild man, l’uomo selvatico che in altre vallate alpine a ovest diventa la maschera dell’Orso[4] e si collega ai rituali di fine Inverno.

L’uomo selvatico del Nord-Est europeo è invece chiamato in causa come duale di San Nicola e come spesso accade nel sincretismo finisce per assumere le sembianze del diavolo sconfitto e incatenato dal Santo.

Conclude Lucia Graziano in Il Krampus non è cattivo ma lo disegnano cosìSi potrebbe dire che “Krampus” è, in un certo senso, il “nome commerciale” del personaggio, cioè quello con cui il mostro del Natale cominciò a essere indicato sulle cartoline che lo rappresentavano. Nella realtà dei fatti, non esisteva, nel folklore alpino, un unico personaggio che accompagnava san Nicola: di valle in valle, di zona in zona, esistevano numerosi mostriciattoli con caratteristiche simili al Krampus, che tuttavia avevano nomi, atteggiamenti e sfumature sempre diversi. In alcuni paesi potevano assumere connotati più minacciosi; in altri, potevano indossare abiti umani al di sopra della maschera pelosa e assumere comportamenti ben più civilizzati. In alcune zone sembravano alludere a vaghi legami col mondo dei morti; in altre, assumevano la forma di mostri benevoli

Krampus dell’era fantasy

Oggi il krampus è un personaggio del fantasy il cui mito si è diffuso in Europa e anche in America. Nella notte del 5 dicembre si susseguono nelle cittadine delle vallate alpine sfilate dei krampus molto seguite dalla folla. Inquietanti krampus indossano maschere di legno (tradizionali lavorazioni d’intaglio dette larve) con corna voluminose e pellicce animali, portano catene, fruste e campanacci, si avventano sul pubblico per colpire con le verghe di saggina gli incauti provocatori o per gettarsi sulle spalle qualche bambino urlante e spaventato.

Brunico, Trentino Alto-Adige
Stoa Riegl Gfrasta Krampus Show 2021

Kramperl, Kramperl, Besenstiel beten kann i gar net viel!
Was i beten kann, geht den Krampus nix an!

Die Pagger Buam “Kramperl, Kramperl, Besenstiel”

Tischziachn

In alcune zone del Tirolo Orientale si allestiscono delle lotte furibonde tra krampus e ragazzi seduti attorno ad un tavolo, dette Tischziachn: i ragazzi, che simboleggiano gli abitanti di una casa, difendono strenuamente il loro tavolo aggrappandovisi con tutte le forze, mentre i krampus li strattonano per trascinarli via. La lotta può sfociare in atti violenti e l’obbiettivo dei krampus è quello liberare il tavolo dai bambini per mandalo gambe all’aria. In queste sfide si susseguono numerosi gruppi di bambini-ragazzi volontari

Semmelkrampus, Mannele, Graettimannen

In mezzo a tutto questo eccesso di testosterone e brividi di terrore non dobbiamo dimenticare che la Krampusnacht è una festa per bambini[5] e i dolcetti tipici in certe zone dell’Austria sono i Semmelkrampus. Molto simili sono le mannele, delle morbide briochine dalla forma di bambino preparate in Alsazia o gli svizzeri Graettimannen

la ricetta per prepararli è una pasta lievitata dolce tipica di molti dolcetti austriaci che viene lavorata in modo particolare per sagomarla a forma di krampus
ricetta di Verdolina
la ricetta dolce di Artemisia
la ricetta di Artemisia in versione speziata

la ricetta delle mannele
la ricetta dei Graettimannen


[1] Traendo ispirazione dal Calendario dell’Avvento di Paul Bommer (disegnato nel 2010) anche in Terre Celtiche Blog per il 2022 faremo il count-down dal 1 dicembre fino al giorno di Natale. L’artista ci ha dato l’autorizzazione a utilizzare le immagini dei suoi bellissimi disegni, così ogni giorno volteremo virtualmente una pagina del Calendario per gustarci una storia, una canzone, del buon vino cotto, un dolcetto.. https://terreceltiche.altervista.org/ritual-chants/#ca

[2] https://unapennaspuntata.com/2021/12/05/krampus-cartoline/
Al Ridenour “The Krampus and the Old, Dark Christmas” http://www.alridenour.com/krampus/

[3] un excursus sulla morfologia del demonio di Giuseppe F. Merenda
.. In fasi successive Ebrei e Cristiani confermarono che Lucifero e gli angeli decaduti avevano l’aspetto caprino degli esseri appartenenti al mondo mitologico pagano e dunque erano simili ai fauni, ai centauri, ai satiri, alle sirene, alle arpie e conseguentemente a Pan, a Cernunnos e a Iuppiter Ammon. In tal modo cominciò a definirsi una morfologia del diavolo ancora più aderente alla realtà: un essere peloso, con il corpo umano, le orecchie a punta, i piedi con gli zoccoli, la coda di capra e le cornaGrazie a queste autorevoli descrizioni, l’aspetto del nemico di Dio nel tardo Medioevo poteva dirsi ormai stabilizzato, pur tuttavia vennero aggiunti alla sua morfologia, da parte dei maestri pintori, alcuni particolari terrifici e orripilanti: lunghe orecchie a punta o pinnate (Fra Angelico e Luca Signorelli); scroto voluminoso (Nardo di Cione); pelle scura “come quella dei negri” (Duccio da Buoninsegna); zanne all’insù (Maestro della Natività); faccia al posto del sedere (il Sassetta e Michael Pacher); corpo di pesce e proboscide d’elefante (Martin Schongauer); soma colossale e fauci possenti (Coppo di Marcovaldo); corpo gigantesco, corna ricurve e pelle blu (Giotto).
https://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/108/morfologia-diavolo/

[4] https://terreceltiche.altervista.org/orso-follia/

[5] https://unapennaspuntata.com/2012/12/07/krampus/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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