I live not where I love

“I live not where I love” è un madrigale elisabettiano trasmigrato in molte broadsides nel corso del XIX secolo.
Una ragazza si lamenta del fatto che “non vivo dove amo“. Con versi appassionati descrive la sua fedeltà, nella speranza che lei e il suo amante possano riunirsi e non separarsi mai.

I versi, assai ricercati, sembrano indicare che la canzone sia nata come opera di un compositore di corte e che solo più tardi sia entrata nel repertorio tradizionale.
In effetti è stata ipotizzata[1]una relazione della canzone con due fonti, assai simili tra loro, risalenti al XVII secolo:
1 The Constant Lover scritta da Peter Lowberry, pubblicata nel 1638 e cantata su una melodia nordica intitolata Share the absence of my mistress
2 A Pair of turtle Doves un dialogo scozzese tra due giovani amanti, su una melodia chiamata The absence of my mistress, scritto da Martin Parker e pubblicato nel 1640

[1] in The British Broadside Ballad and its Music (Simpson-Rutgers U. Press, 1966

I live not where I love

Roud 593 ; Master title: I Live Not Where I Love ; Ballad Index ChWI200 ; VWML HAM/2/9/22 , CJS2/9/1305 ; Bodleian Roud 593 ; DT NOTWHERE , NOTWHER2 ; Mudcat 65094 ; trad.]

Il brano appartiene al genere cortese stereotipato dell’amante abbandonato il quale, di contro, professa eterno amore verso colui/colei che l’ha dimenticato, dedicandogli la canzone nella speranza di rientrare nelle sue grazie.

Come all ye maids that live at a distance,
Many miles from off your swain,
Come and assist me this very moment
For to pass away some time.
Singing sweetly and completely
Songs of pleasure and of love,
For my heart is with him all together
Though I live not where I love.

When I sleep I dream about you(1),
When I wake I find no rest,
For every moment thinking of you
My heart e’er fixed in your breast.
Although far distance may be assistance
From my mind his love to remove,
Yet my heart is with him all together
Though I live not where I love.

All the world shall be one religion,
Living things shall cease to die,
Before that I prove false to my jewel(2)
Or any way my love deny.
The world shall change and be most strange
If ever I my mind remove,
For my heart is with him all together
Though I live not where I love.

So farewell lads and farewell lasses,
Now I think I’ve got my choice.
I will away to yonder mountain
Where I think I hear his voice.
And if he calls then I will follow
Through the world though it is so wide,
For my heart is with him all together
Though I live not where I love.

Venite tutte, fanciulle che abitate ad una distanza,
Di molte miglia dal vostro innamorato,
Venite ad aiutarmi proprio in questo momento
Per trascorrere un po’ di tempo.
Cantando in modo melodioso e approfondito
Canzoni di piacere e d’amore,
Perché il mio cuore è del tutto con lui
Anche se non vivo dove amo.

Quando dormo sogno di te,
Quando mi sveglio non trovo riposo,
In ogni momento pensando a te
Il mio cuore sarà per sempre fissato nel tuo petto.
Anche se la lontananza potrà essere d’aiuto
Nel rimuovere dalla mia mente il suo amore
Eppure il mio cuore è del tutto con lui
Anche se non vivo dove amo.

Tutto il mondo sarà una sola religione,
Gli esseri viventi cesseranno di morire,
Prima ch’io tradisca il mio diletto
O in ogni caso che rinneghi il mio amore.
Il mondo cambierà e assai strano sarebbe
Se mai lo rimuovessi dalla mente,
Perché il mio cuore è del tutto con lui
Anche se non vivo dove amo.

Quindi addio ragazzi e addio ragazze,
Ora penso di avere fatto la mia scelta.
Me ne andrò su quella montagna
Dove penso che sentirò la sua voce.
E se chiamasse, allora lo seguirò
Per il mondo, sebbene sia tanto vasto,
Perché il mio cuore è del tutto con lui
Anche se non vivo dove amo.

NOTE
(1) in altre versioni diventa him
(2) lett “mi mostri falsa al mio gioiello”; il termine jewel è tipicamente d’epoca elisabettiana/barocco inglese per indicare l’amante (ma anche in contesti ammiccanti gli attributi maschili)

La canzone è stata frequentatissima nell’ambito del folk revival inglese e anche rivisitata da molti artisti irlandesi. Tra i primi a recuperarla Tim Hart e Maddy Prior nel loro terzo album Summer Solstice (1971)
Gli Steeleye Span hanno ripreso il brano dal vivo durante il tour australiano del 1982.

Alcune altre versioni

George Sansome e Matt Quinn live: variazione nell’ultima strofa del ritornello che recita:
𝄆 For young Thomas he did promise
I would be forever by his side. 𝄇
Linda Thompson con Simon Nicol e Dave Pegg nell’album Before your time (1988)
Mary Black in Speaking with the angels (1999)
Nancy Wallace in Old stories (2009)
Jo Freya in Traditional Songs of England (1993)
in John Renbourn’s Ship of Fools
Jean Redpath nell’album eponimo (1975)
De Dannan (1983)
Karen Mal in Dark-eyed sailor (2003)
The Celtic Loves in Celtic Woman Love Songs (2014)
Graham Irwin

LINK
https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/ilivenotwhereilove.html
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=65094

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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