I cigni di Coole/The Wild Swans at Coole

I Cigni di Coole nuotavano nel laghetto della tenuta dei Gregory, vicino alla città di Gort, nella contea di Galway, Irlanda. Era l’Autunno del 1916, Yeats soggiornava nella villa di campagna dell’amica e mecenate Lady Gregory, e nell’osservare i cigni volare via, iniziò a scrivere una poesia..

Coole Park

Oggi la villa non c’è più, tuttavia la proprietà, alla morte dell’anziana signora, è diventata il Coole Park, 405 ettari di parco naturale, con boschi e maestosi alberi secolari. Una perfetta tappa non solo per coloro che amano camminare lungo magici sentieri nel bosco, ma anche per gli appassionati di turismo letterario. Nella Tenuta dei Gregory si radunavano i personaggi di spicco del Rinascimento Irlandese (The Irish Revival), e un albero nel giardino recintato conserva ancora le loro firme incise nella corteccia

Thoor Ballylee

La contea è quella del Gaeltacht, baluardo della lingua gaelica e delle tradizioni celtiche, Yeats ne fu così conquistato e così tanto amava la tenuta, da farsi sistemare una Torre (Thoor Ballylee) – oggi Yeats’ Tower- per il suo ritiro spirituale. Una torre normanna con annesso cottage che comprò, proprio nel 1916, da Lady Gregory per 35 sterline. Andò a viverci solo dopo la ristrutturazione a partire dal 1919 e fino al 1929.

Coole Park - i cigni di Coole
Photograph © Amanda Davey/Tilia Services

I cigni di Coole/The Wild Swans at Coole

Angelo Branduardi canta Yeats

“The Wild Swans at Coole” è stata selezionata da Angelo Branduardi e dalla moglie Luisa Zappa (abile anglicista) per l’album “Branduardi canta Yeats”. L’arrangiamento acustico è minimo, due chitarre (Branduardi e l’amico Maurizio Fabrizio) e un lieve battito di tamburo in contro tempo, una melodia fluida, in punta di piedi, che in alcuni tratti richiama gli abbellimenti tipici dell’arpa. Branduardi interpreta la poesia di Yeats suddividendola in quartine, secondo lo schema musicale strofa e ritornello, dando una maggiore incisività alla lirica stessa. Per i tempi (1986) l’unplugged era ancora a venire, perciò questo album è nel complesso ancora molto attuale. Ovviamente il progetto ha dovuto ottenere il benestare dei figli di Yeats, non solo sulla qualità della traduzione italiana, ma anche della musica: così Branduardi ha fatto centro e si è inserito con garbo e misura nel mondo poetico di Yeats.

Haggren Gravlund

Dopo la sortita dei Waterboys con An Appointment with Mr. Yeats (2011) il secondo gruppo ad intraprendere l’ambizioso progetto di cantare Yeats (senza contare gli arrangiamenti “una tantum” -e cito solo alcuni artisti Donovan, Carla Bruni, Loreena McKennitt, Joni Mitchell) è formato da due “stranieri” i giovani svedesi Peder Gravlund e Gustav Sigala Haggren.
Sono i Haggren Gravlund e il loro album Horseman Pass By è uscito nell’autunno del 2018 anticipato (com’è consuetudine al giorno d’oggi) da un video-promo ” The Wild Swans at Coole
L’approccio è pop, ma sempre essenziale riguardo alla strumentazione, qui è il piano a tracciare un’atmosfera un po’ sognante e romantica e fa capolino un inaspettato trombone a sostenere il ponte della strofa; la voce dolce, aggiunge un ritmo tutto introspettivo al canto, basso e malinconico.

I cigni di Coole e il tempo inesorabile

Il poeta, al giro di boa dei 50, osserva i cigni involarsi lontano per le terre d’Estate, attorno a lui i boschi autunnali e il cielo crepuscolare, sono il riflesso dell’avanzare del tempo: Yeats ricorda della prima volta, quasi vent’anni prima, che li vide “those brilliant creatures” -che Zappa traduce creature di luce– Mysterious, beautiful (Misteriosi e belli) i cigni sono la natura nell’espressione della sua bellezza soprannaturale, apparentemente indifferenti al mutare del tempo e perciò sempre uguali a quelli di vent’anni prima, mentre nel frattempo il poeta ha perduto la leggerezza del cuore.

Angelo Branduardi canta Yeats 1986

Belli sono gli alberi nel loro autunno,
Nel bosco i sentieri sono asciutti,
Un cielo immobile si specchia nell’acqua
Quando viene il crepuscolo d’ottobre.

Cinquantanove cigni
Stanno sul fiume in piena tra le pietre.
E’ giunto a me il diciannovesimo autunno
Dal giorno che li contai
.

D’improvviso li vidi volare via
In grandi anelli spezzati.
E roteando perdersi via
Sulle loro ali sonore.

Io le ho viste, creature di luce,
Così ora è triste il mio cuore.
Tutto è cambiato da quando io,
Per la prima volta su questa spiaggia.

Potei udire sul capo
Come campane il battito delle loro ali,
E ascoltando allora io camminavo
Con passo più leggero
.

Vanno instancabili, amanti a coppie,
Seguono le fredde correnti amiche.
Navigando risalgono nell’aria,
I loro cuori non sono invecchiati.

Passione e conquista li accompagnano
Dovunque essi vadano vagando.
Ma ora lenti scivolano sull’acqua,
Misteriosi e belli
.

Tra quali giunchi faranno il nido,
Presso la sponda di quale lago,
Porteranno delizia agli occhi degli uomini
Il giorno in cui mi sveglierò..

E scoprirò che se ne sono volati via?

Angelo Branduardi

Haggren Gravlund in Horseman Pass By, 2018

The trees are in their autumn beauty,
The woodland paths are dry,
Under the October twilight the water
Mirrors a still sky;
Upon the brimming water among the stones(1)
Are nine-and-fifty swans.


The nineteenth Autumn has come upon me
Since I first made my count(2);
I saw, before I had well finished,
All suddenly mount
And scatter wheeling in great broken rings
Upon their clamorous wings.


I have looked upon those brilliant creatures,
And now my heart is sore.
All’s changed since I, hearing at twilight,
The first time on this shore,
The bell-beat of their wings above my head,
Trod with a lighter tread.


Unwearied still, lover by lover,
They paddle in the cold
Companionable streams or climb the air;
Their hearts have not grown old;
Passion or conquest, wander where they will,
Attend upon them still.


But now they drift on the still water,
Mysterious, beautiful;
Among what rushes will they build,
By what lake’s edge or pool
Delight men’s eyes when I awake some day
To find they have flown away?

Haggren Gravlund
cigni di Coole

NOTE:

  1. Nella tenuta è il Coole Turlough, cioè uno specchio d’acqua stagionale, che si forma dopo le prime piogge autunnali, con l’ingrossarsi del fiume Coole e diventa fango in estate
  2. ho fatto un po’ di conti, e .. tornano Yeats è nato nel 1865 e aveva 51 anni quando scrisse I cigni di Coole, sottraendo 19 fanno 32 cioè il 1897 il primo anno in cui, in una lunga estate, si recò ospite nel Mannor di Lady Gregory
Tirill

 “I long for quiet; long ago I used to find it at Coole. It was part of the genius of that house”

Yeats, 1936
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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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