Gently Johnny, mio vagabondo

Gently Johnny” è una ballata tradizionale inglese che descrive gli approcci sessuali di una coppia; è stata trascritta da Cecil Sharp nel 1907 in due versioni. Johnny è un gypsy qui chiamato jingalo -forse dall’italiano “zingaro”. Sharp la pubblica in  “One Hundred English Folksongs”, 1916 intervenendo sul testo ritenuto troppo esplicito. Nell’altro frammento dal titolo “Fair Maid of Wickham” manca invece il ritornello (cf)

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“Greenwood Marriage” Ian Daniels

Paul Giovanni per il film-cult “The Wicker Man” (1973), riprende le parole della prima versione e gli accordi riportati da Sharp, ma rallenta la melodia dandole un tocco esoterico e malinconico. La scena nel film girata nel “Green Man Pub” e nei campi limitrofi, è ispirata al rito primaverile dei Greenwood Marriages, durante il quale i voti di fedeltà matrimoniale venivano momentaneamente sospesi e le coppie, appartandosi nei boschi alla vigilia di Calendimaggio, celebravano il matrimonio sacro fra il dio e la dea per auspicare la fertilità della terra. (vedi).

Paul Giovanni in The Wicker Man – Original Soundtrack Recording (seguite il tag Paul Giovanni per le altre musiche e canzoni del film)

Traduzione italiana Cattia Salto
I put my hand o-on her knee
And she says, “do you want to see?”
I put my hand o-on her breast
And she says,”do you want a kiss?”

(Chorus)
Gently, gently,
Gently Johnny,
Gently Johnny, My jingalo (1).
I put my hand o-on her thigh
And she says, “do you want to try?”
I put my hand o-on her belly
And she says, “do you want to fill me?”
Metto la mano sulle sue ginocchia
e lei dice “Vuoi vedere?”
Metto la mano sul suo seno
e lei dice “Vuoi un bacio?”

Coro
Gentilmente, gentilmente
Gentilmente Johnny
Gentilmente Johnny, mio zingaro
Metto la mano sulla sua coscia
e lei dice “Vuoi provare?”
Metto la mano sul suo ventre
e lei dice “Mi vuoi prendere?”

NOTE
1) jingalo forse da “zingaro” per gypsy; in alternativa ” Won’t you lie with me”

Medieval Bawdy songs: A-Roving!

Si confronti la versione di Sharp in cui l’uomo parte dal basso, la punta del piedino, allunga le mani sul ginocchio, poi s’insinua sulla coscia e quindi si ferma sul pancino, poi sale cautamente verso il seno e si ferma alla testa, e nel frattempo la fanciulla gli dice di fare piano e di non farle male.

‘I put my hand all on her toe,
Fair maid is a lily O,
I put my hand all on her toe,
She says to me, “Do you want to go?”
Come to me quietly,
Do not do me injury,
Gently Johnny my jingalo.’

La chiave di lettura è nel verso “Fair maid is a lily O” cioè la bella fanciulla come un giglio, il fiore che indica la purezza e l’innocenza e quindi la verginità della fanciulla, ma anche la sua inesperienza. Questo genere di canti cumulativi sono tipici di certe bawdy song che si cantano tra maschietti e che erano ancora di moda nei folk club degli anni 60.
L’approccio sessuale così diretto è piuttosto insolito nella tradizione popolare che preferisce gli eufemismi o i sottintesi, ma non così nel medioevo inglese, anche se per trovare le tracce dell’antenato di questa ballata riusciamo a risalire solo fino al 1600.

The earliest use of the motif I can find, though the probability is that there are much earlier examples, is in Thomas Heywood’s play of 1608 The Rape of Lucrece.  It is sung by Valerius, with the help of Horatius Cocles and the Clown, who turns Tarquin’s vile crime into a ribald catch.  The critic, Lamb, tells us it is ‘a pointed example of the way in which the dramatists of the period pandered to the tastes of the less refined among their audiences’.  The catch is often quoted as a predecessor of A-Roving but is seldom printed so here it is in full:
Val.  Did he take fair Lucrece by the toe, man?
Hor.  Toe, man?
Val.  Ay, man.
Clown.  Ha ha ha ha ha, man!
Hor.  And further did he strive to go, man?
Clown.  Go,man?
Hor.  Ay, man.
Clown.  Ha ha ha ha, man, fa derry derry down,
ha fa derry dino!..[omissis]
A century later in 1707 Thomas D’Urfey gave us another use of the motif entitled Pillycock.  In the 1719 edition of Pills to Purge Melancholy Vol.4, p.311, he gave an extra verse so this is the version given here:
Pillycock came to my Lady’s toe,
And there the Whoreson began to go;
Had he Feet, ay marry, had he?
And did he go, ay marry did he?
Chorus: So bolt upright and ready to fight,
            And Pillycock he lay there all night.
(English Dance and Song volume 66, part 3 tratto da qui)

Il filone in cui questa ballata si inserisce è chiaramente quello della sea song A-Rovin’ o The Maid from Amsterdam

Rifacimenti

Anche questa canzone ha conosciuto una discreta fortuna presso i gruppi musicali degli anni coevi all’uscita del film (1973) ed è interpretata ancora ai nostri tempi

The Arkham Rebellion, 2012 un rifacimento della versione di Paul Giovanni

Damien Youth

Caroline Lavelle

The Woodbine & Ivy Band 2011

IL FILM: The Wicker Man

Nella versione integrale del film The Wicker Man 1973 vediamo Paul Giovanni e il suo gruppo i Magnet, che la suonano nel Pub/Locanda del paese, alla figlia dell’oste Willow—l’“Afrodite” della comunità — viene presentato un giovinetto perché venga iniziato al sesso. (vedi successiva Willow’s Song), e il povero sergente di polizia prega nella sua camera della locando cercando di non ascoltare i gemiti che arrivano dalla stanza accanto, nel mentre due lumache si accoppiano,

Lord Summerisle mormora, recitando Walt Whitman:


I think I could turn
and live with animals.
They are so placid
and self-contained.
They do not lie awake in the dark
and weep for their sins.
They do not make me sick
discussing their duty to God.
Not one of them kneels to another
or to his own kind
that lived thousands of years ago.
Not one of them is… respectable
– or unhappy
all over the earth.
Credo che potrei andarmene
a vivere con gli animali.
Sono così placidi
e contenti.
Non restano svegli nel buio
a piangere per i loro peccati.
Non mi fanno venire la nausea
per discutere dei loro doveri verso Dio.
Nessuno s’inginocchia ad altri
nè ad un suo simile
vissuto migliaia di anni fa.
Nessuno di loro è .. rispettabile
– o infelice
sopra l’intero mondo.

Il canto in versione integrale dice: VIVERE CON GLI ANIMALI
Credo che potrei vivere con gli animali, sono così placidi e pieni di decoro.
Rimango ad osservarli per ore e ore.
Non si affannano e non si lamentano della loro condizione,
Non stanno svegli nel buio piangendo per i loro peccati,
Non m’infastidiscono discutendo dei loro doveri verso Dio,
Nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per la mania di possedere cose,(1)
Nessuno s’inginocchia davanti all’altro, o a un suo simile(2) vissuto migliaia di anni fa,
Nessuno è rispettabile o infelice su tutta la terra.
Così mi palesano i loro rapporti con me e io li accetto,
Portano segni di me, e chiaramente ne dimostrano il possesso(3).
Mi chiedo dove presero quei segni,
Ho forse percorso quella strada tanto tempo fa e li ho lasciati sbadatamente cadere?
(Walt Whitman, da Canto di me stesso, in Foglie d’erba)

NOTE
1) ovviamente non si riferisce alla lotta per la sopravvivenza ma alla lotta per il possesso, l’accumulo di beni e ricchezze, che sembra invece contraddistinguere il genere umano. Diciamo che a Whitman non interessa l’approccio scientifico -etologico – sul comportamento animale
2) Gesù Cristo
3) Molti ricercatori del nostro secolo, specialmente biologi dell’evoluzione, non vedono più un’enorme differenza tra le capacità cognitive dell’uomo e quelle degli animali: i cervelli di molti animali hanno qualità e abilità simili proprio perché svolgono gli stessi compiti e hanno antenati comuni. Ai tempi di Whitman  gli intellettuali e i salotti si infervoravano sui discorsi del “buon selvaggio” di Rousseau “ogni animale ha idee, in quanto possiede dei sensi” e “l’uomo differisce dalle bestie soltanto di grado.”
Rousseau imparenta gli animali all’uomo per quanto riguarda il pensiero mettendo però l’uomo ad un livello più elevato.
Whitman invece ritiene gli animali superiori agli uomini. L’uomo gerarchicamente inferiore all’animale è costretto quindi a rivedere tutte le sue gerarchie o priorità: dove stanno le differenze, le diseguaglianze?

FONTI
http://ontanomagico.altervista.org/beltane-la-festa-celtica-del-maggio.html
https://secondhandsongs.com/work/157296
https://ayearinthecountry.co.uk/gently-johnny-sproatly-smith-woodbine-ivy-band-lilting-intentions-day-101365/gently-johnny-my-jingalo-cecil-j-sharp-folk-the-wickerman-a-year-in-the-country/
http://noisey.vice.com/it/blog/colonne-sonore-bellissime-the-wicker-man
http://www.joe-offer.com/folkinfo/songs/847.html
http://www.mustrad.org.uk/articles/dung14.htm
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=5070
http://www.traditionalmusic.co.uk/bawdy-songs/003807.HTM
http://www.nilalienum.it/Sezioni/Bibliografia/Filosofia/RoussDOD.html
http://www.aforismario.net/2015/03/frasi-animali.html
http://phil8nieri.tumblr.com/post/115751158359/animalit%C3%A0-in-david-hume-e-jean-jacques-rousseau

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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