Flowers of the Forest

Flowers of the Forest è un titolo che richiama una serie di testi e di canzoni, come melodia è diventato un brano cerimoniale nei funerali delle forze armate in tutto il Commonwealth, tra i brani per cornamusa nei funerali scozzesi.

Flowers of the Forest (o come scritto in scozzese The Flooers o the Forest) è un lament tradizionale che commemora i caduti (il fior fiore della Scozia) nella battaglia di Flodden (1) risalente al 1513. La melodia con il titolo di “The Flowres of the Forrest” (insieme al verso The flowers of the forest are a’ wede away) è stata trascritta con tablatura per liuto nel Manoscritto di John Skene of Halyards (cf) 1615-20 circa.
Non conosciamo però il testo della prima versione, presumibilmente coeva alla battaglia, -o forse mai esistito- abbiamo tuttavia due versioni d’autore risalenti a metà del Settecento, e una versione anonima riportata nello  ‘Scots Musical Museum’ – Volume I #63.

(1) Flodden è una collina nel Northumberland

Flowers of the Forest: I’ve heard them lilting…

Roud 3812 ; Ballad Index BdFlOTF ; Mudcat 60582 , 154641 ; Jane/Jean Elliot, F.W. Moorman]

Lady Jean Elliot compose la poesia adattandola all’antica aria partendo da alcuni frammenti o così ipotizza Sir Walter Scott che afferma “the tune of the ballad is ancient, as well as the two following lines of the first stanzas:-
“I’ve heard them lilting at the ewes milking, / The flowers of the forest are a’ wede away.”
La poesia venne pubblicata in forma anonima nel 1775 e inizialmente fu considerata un’antica versione. La data però, così vicina alla battaglia di Culloden potrebbe far inserire il brano tra le canzoni giacobite (anche se forse non era nelle intenzioni dell’autrice) così arguisce anche Joseph Ritson nelle sue “Scotish Songs“: “This song is suspected to allude to the consequences of 1715 or 1745.”

Dolore e desolazione negli animi della gente di Ettrick ridotta a una popolazione di donne, bambini e vecchi essendo la gioventù perita nella guerra contro l’Inghilterra. Secondo la tradizione di Selkirk su 80 giovani del paese partiti con Giacomo IV uno solo fece ritorno, con lo stendardo strappato agli inglesi, ma morì per le ferite.
Nel Folk Revival si cantano ancora una manciata di strofe per lo più la prima e l’ultima.

Dick Gaughan I, II, V, VI (che pronuncia alcuni termini scozzesi in un modo tutto suo)
Ronnie Browne I, II, VI,
Isla St Clair I, VI

La versione di Lady Jane (Jean) Elliot (1727-1805), figlia di Sir Gillbert Elliot di Minto, nel Roxburghshire, (Scottish Border)

I
I’ve heard them lilting, at our yowe-milking,
Lasses a-lilting afore the dawn o’ day;
Noo they are moaning on ilka green loaning (1);
“The Floo’ers o’ the Forest (2) are a’ wede away.
II
As buchts (3), in the morning,
nae blythe lads are scorning;
The lasses are lonely and dowie and wae.
Nae daffin’, nae gabbin’, but sighing and sobbing,
Ilk ane lifts her leglen, and hies her away.
III
In hairst, at the shearing,
nae youths now are jeering,
The bandsters (4) are lyart, and runkled and grey.
At fair or at preaching, nae wooing, nae fleeching,
The Floo’ers o’ the Forest are a’ wede away.
IV
At e’en, in the gloaming, nae stossies are roaming,
‘Bout stacks wi’ the lasses at bogle (5) to play .
But ilk ane sits drearie, lamenting her dearie,
The Floo’ers o’ the Forest are a’ wede away.
V
Dule (6) and wae for the order (7)
sent our lads to the border;
The English, for ance, by guile wan the day:
The Floo’ers of the Forest, that foucht aye the foremost,
The prime (8) o’ our land are cauld in the clay.
VI
We’ll hae nae mair lilting, at the yowe-milking,
Women and bairns are dowie and wae.
Sighing and moaning, on ilka green loaning,
The Floo’ers of the forest are all wede away.

I
Le avevo sentite canticchiare, alla mungitura delle pecore,
le ragazze che cantavano prima del sorgere del sole
ma oggi si lamentano su ogni verde sentiero
“I fiori della Foresta [di Ettrick] sono tutti falciati”
II
Al mattino, nel recinto della mungitura,
niente allegri ragazzi che scherzano;
le ragazze sono sole, malinconiche e tristi.
Nessuna burla o chiacchera, ma sospiri e singhiozzi,
ognuna solleva il suo secchio e corre via.
III
Adesso al tempo del raccolto e della tosatura
niente giovanotti che scherzano;
i braccianti sono canuti e rugosi e grigi.
Al mercato e in chiesa niente corteggiamenti e complimenti
I fiori della Foresta sono tutti falciati.
IV
La sera, al crepuscolo, nessun giovanotto è in agguato
presso i covoni per giocare a nascondino con le ragazze,
ma tutte siedono tristi, lamentandosi del loro innamorato
I fiori della Foresta sono tutti falciati.
V
Lutto e sventura a causa dell’ordine
che mandò i nostri ragazzi al confine;
gli inglesi per una volta, vinsero con l’astuzia;
I fiori della Foresta che combattevano sempre in prima linea,/le nostre primizie sono cadaveri sottoterra.
VI
Non sentiremo più cantare alla mungitura delle pecore,
le donne e i bambini sono cupi e tristi,
sospirano e gemono su ogni verde sentiero
“I fiori della Foresta sono tutti falciati”

NOTE traduzione italiana di Cattia Salto; vedi la versione inglese
(1) Loan: un lembo d’erba di varia ampiezza che attraversa la parte seminativa di un’azienda agricola (a quei tempi senza recinzione) e la collegava con il pascolo della comunità, una strada ma anche il luogo della mungitura per il bestiame della fattoria o del villaggio oppure un prato collettivo
(2) “The Forest” non è un generico bosco bensì la foresta di Ettrick un’area centrale dello Scottish Border, una delle ultime grandi foreste che si estendeva per tutto il Selkirkshire, Peebleshire e parte del Clydesdale. Oggi è rimasto ben poco di quei boschi maestosi, luogo di elezione di molte ballate e racconti di creature fatate.
John Loesberg ipotizza che i “fiori” falciati erano i fanti e gli arcieri provenienti dal Selkirkshire massacrati nella battaglia di Flodden o più in generale il fiore dei giovani scozzesi.
(3) bucht=sheep-fold è un piccolo recinto nell’ovile dove si conducevano le pecore per la mungitura
(4) Bandsters= sheaf-binders cioè che legano i covoni
(5) bogle=peek-a-boo il gioco del cucù
(6) dule ha diversi significati il primo è dolore, ma anche l’espressione del dolore attraverso il lutto e il lamento e per estensione l’abbigliamento da lutto.
(7) Giacomo IV di Scozia invase l’Inghilterra il 12 agosto 1513 (in risposta all’invasione di Enrico VIII della Francia) ma venne fermato e sconfitto a Flodden il 9 settembre. Più che l’astuzia degli Inglesi furono gli errori tattici del re scozzese a decidere le sorti della battaglia. Prima di tutto nel far affidamento sulla carica della cavalleria senza tener conto del campo di battaglia e dello schieramento del nemico.
(8) il fior fiore dell’aristocrazia scozzese morì compreso il re. Secondo John Loesberg (in Traditional Folksongs and Ballads of Scotland) “The King, nine earls, fourteen lords, the chiefs of many Highland clans, as well as thousands of nameless rank and file were massacred.”

La versione dei Fairport Convention

Dave Swarbrick, Simon Nicol, Dave Pegg e Bruce Rowland live 1976
Fairport Convention in Full House 1970

I=III
I’ve heard them liltin’
At the ewe milkin’
And I’ve heard them liltin’
Before light a-day
Chorus
Now they are mournin’
For all time a-liltin’
The flowers of the forest
Are all a’ wede away

II
Sad they for the order
That sent them to the border
The English by guile
For once won the day

I=III
Le avevo sentite canticchiare,
alla mungitura delle pecore,
e le avevo sentite canticchiare,
prima del sorgere del sole
CORO
Oggi si lamentano
per tutto il tempo cantilenano
“I fiori della Foresta [di Ettrick]
sono tutti falciati”

II
Lutto su di loro a causa dell’ordine
che li mandò al confine;
gli inglesi per una volta,
vinsero con l’astuzia.

Alison Cockburn: I’ve seen the smiling of Fortune beguiling..

Un secondo testo sempre sulla stessa melodia Flowers of the Forest fu scritto dalla poetessa Alison Cockburn nata Rutherford, la sua versione fu quella “salottiera” dell’Edimburgo colta sulla quale sia Haydn che Mendelssohn fecero i loro arrangiamenti.

Questa versione è sempre un lament ma i versi si prestano a diverse interpretazioni. Secondo The Scots Musical Museum la signora Cockburn scrisse un nuovo testo sulla vecchia melodia comunicatale da un conoscente il quale aveva ascoltato un pastore suonare l’aria. La signora Cockburn riconobbe la melodia e già ricordava un paio di versi della vecchia ballata. Il suo biografo Robert Chambers afferma invece che il suo nuovo testo era riferito ad un dissesto finanziario di alcuni laird del Selkirkshire. Secondo altri, che spostano la data della composizione da quella della sua pubblicazione a prima del 1731, si trattava di una poesia giovanile in seguito alla partenza per Londra di un giovane di cui si era innamorata.
Lei di sicuro non era una filo-giacobita anzi scrisse molti pezzi satirici sul Bonny Prince!

John McDermott 
Lori Watson

La versione di Alison Rutherford Cockburn (1713-94), che pubblicò nel 1765. Il suo era uno dei salotti frequentato da intellettuali e artisti di Edimburgo.

I’ve seen the smiling of Fortune beguiling,
I’ve tasted her favours, and felt her decay;
Sweet is her blessing, and kind her caressing,
But soon it is fled,—it is fled far away.

I’ve seen the forest adorn’d of the foremost,
With flowers of the fairest, both pleasant and gay;
Full sweet was their blooming,
their scent the air perfuming,
But now they are wither’d and a’ wede away.

I’ve seen the morning, with gold the hills adorning,
And the red storm roaring, before the parting day (1);
I’ve seen Tweed’s silver streams,
glittering in the sunny beams,
Turn drumly and dark,
as they roll’d on their way.

O fickle Fortune! why this cruel sporting?
Why thus perplex us poor sons of a day?
Thy frowns cannot fear me,
thy smiles cannot cheer me,
Since the flowers of the forest are a’ wede away.

Vidi il seducente sorriso della Fortuna,
Assaggiai i suoi favori e la sentii svanire;
Dolce è la sua benedizione e gentile la sua carezza,
Ma presto si fuggì, si fuggì lontana.

Vidi la foresta adorna dei primi,
Tra i fiori più belli, miti e vivaci;
Piena dolcezza nello sbocciare,
la fragranza che odorava l’aria,
Ma ora sono appassiti e tutti falciati.

Vidi il mattino, che adornava d’oro le colline
E la tempesta rossa ruggire, prima del mezzodì;
Vidi le acque argentate del Tweed,
scintillare sotto i raggi del sole,
Diventare rumorose e scure,
mentre scorrevano per la loro strada.

O volubile Fortuna! Perché questo crudele sfoggio?
Perché così angosci noi, poveri figli del giorno?
Il tuo cipiglio non potrà spaventarmi
Il tuo sorriso non potrà rallegrarmi
Da quando i fiori della foresta sono tutti falciati.

Note
(1) se non intendo male il verso la poetessa descrive i primi raggi del sole mattutino farsi sempre più accesi e cocenti man mano che finisce il mattino e si avvicina il pomeriggio

“Adieu, ye Streams that smoothly glide”

Nello “Scots Musical Museum” – Volume I #63 con il titolo ‘The Flowers of the Forest’ è riportato un testo di autore anonimo.
Il testo descrive il lamento di una fanciulla il cui innamorato il “Flower of the forest” è accidentalmente annegato nel fiume Tweed.

‘Adieu, ye Streams that smoothly glide,
through mazy windings o’er the plain!
I’ll in some lonely cave reside,
And ever mourn my faithful swain.
Flower of the forest was my Love,
Soft as the sighing Summer’s gale,
Gentle and constant as the dove,
Blooming as roses in the vale.
Alas! By Tweed my Love did stray,
for me he search’d the banks around,
but ah! the sad and fatal day,
my Love the pride of swains was drown’d.
How droops the willows o’er the stream,
pale stalks his Ghost in yonder grove,
dire Fancy paints him in my dream,
Awake I mourn my hopeless Love.’

Addio, ruscelli che dolcemente scorrete,
con meandri serpeggianti sulla pianura!
Dimorerò in qualche solitaria caverna
E sempre piangerò il mio fedele innamorato.
Il fiore della foresta era il mio amore,
Lieve come il soffio del vento d’estate,
Gentile e fedele come la colomba,
Florido come le rose nella valle.
Ahimè! Nei pressi del Tweed il mio amore si smarrì
Per me esplorò le rive intorno,
Ma ah! giorno triste e fatale,
L’amore mio, il migliore degli innamorati, si annegò.
Come si abbassano i salici sul fiume,
Così pallido s’acquatta il suo Spettro in quel boschetto,
La terribile immaginazione lo dipinge nel mio sogno,
Sveglia piango il mio amore senza speranza.


Did the pipes play the Flowers of the Forest?

Da allora la melodia “Flowers of the Forest” è diventato un brano cerimoniale nei funerali delle forze armate in tutto il Commonwealth, spesso suonata tra i brani per cornamusa nei funerali scozzesi.

Duncan Pittock
Rob MacKillop tablatura per mandola Skene Ms
Simon Chadwick “The Flowres of the Forrest” dallo Skene Ms, su una replica dell’arpa “Queen Mary”
Kim Robertson
Mike Oldfield

LINK
http://www.burnsscotland.com/items/v/volume-i,-song-063,-page-64-the-flowers-of-the-forest.aspx#:~:text=’Adieu%2C%20ye%20Streams%20that%20smoothly,ever%20mourn%20my%20faithful%20swain.
http://www.earlygaelicharp.info/sources/flowers.pdf
https://digital.nls.uk/special-collections-of-printed-music/archive/94592320
http://chrsouchon.free.fr/forest.htm
https://www.visionofbritain.org.uk/place/21756
https://mainlynorfolk.info/watersons/songs/theflowersoftheforest.html
https://en.wikisource.org/wiki/The_Book_of_Scottish_Song/The_Flowers_of_the_Forest
https://archiveshub.jisc.ac.uk/search/archives/5019aa67-cad3-3307-b97c-84b55fe7ebeb
https://fromtroublesofthisworld.wordpress.com/2014/03/31/the-flowers-of-the-forest-by-jean-jane-elliot-with-rough-translation-by-flusteredduck/
Sangstories – Stories of Scottish Songs – Flowers Of The Forest (webs.com)

https://www.contemplator.com/scotland/forest.html
https://www.lieder.net/lieder/get_text.html?TextId=66184
http://walterscott.eu/education/ballads/battle-ballads/the-flowers-of-the-forest/the-flowers-of-the-forest-narrative/

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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