Due sorelle stessa terra Dungiven contea di Derry

I Dillon di Dungiven (Derry, Irlanda del Nord) sono una numerosa famiglia di ottimi musicisti, tra cui Mary Dillon (classe 64) e Cara Dillon (classe 75). Pluripremiate per la loro voce dal timbro di fata gentile, anche se solo Cara si è dedicata alla carriera musicale a tempo pieno.

The Benedy Glen (tradizionale irlandese)
Winding River Roe (tradizionale irlandese)
Hill of Thieves (Cara Dillon)

The Benedy Glen

The Benedy Glen è una vecchia canzone tradizionale irlandese, tutto sommato poco nota nel Folk Revival. L’ho sentita per la prima e unica volta cantata da Mary Dillon, quando militava nella band dei Déanta(1) nell’album Ready For The Storm 1994.
La canzone viene da Dungiven nella contea di Derry, la città natale di Mary che la imparò alle elementari dall’insegnante di scuola. Il testo è stato scritto da Manus O’Kane, un maestro di scuola di Tullyard (non mi è chiaro in che periodo).

(1) Déanta: Band irlandese dell’Irlanda del Nord di musica tradizionale. La band si formò alla fine degli anni ’80 nella contea di Antrim e suonò insieme fino al 1997. I membri originali della band includevano Mary Dillon, Deirdre Havlin, Rosie Mulholland, Eoghan O’Brien, Kate O’Brien e Clodagh Warnock. Tutti ottimi musicisti, i Déanta hanno pubblicato solo tre album (con tracce per lo più strumentali) Déanta (1993), Ready for the Storm (1994), Whisper of a Secret (1997). Nel 2007 il gruppo si è riformato senza Mary Dillon che ha esordito come solista nel 2010. Nel 2012 ha fondato il gruppo Sí Van, ma Mary non si è mai dedicata a tempo pieno alla carriera musicale, preferendo l’insegnamento.

Mary Dillon 1994
Mary Dillon 2010

The Benedy Glen

Una canzone tradizionale in omaggio alla valle che racchiude il fiume Roe

I lie down on a bank of blue violets..
And its murmuring and gurgling are music to me

Through Benedy Glen oft’ at eve have I wandered
With a heart that is lighter than the dew of the morn
Her heather clad mountains and clear crystal fountains
Delightful to view by the light of the dawn

I see her green hills and swift running streamlets
Eternally flowing right on to the sea
By her side I lie down on a bank of blue violets
And its murmuring and gurgling are music to me

In far foreign lands oft’ do her sons wander
By Niagra Falls or the Prairie grand
Where nature is seen both majestic and savage
But their hearts are at home in their dear native land

They long to return to the banks of the Lena
The Roe and its branches on every side
Where there lies brave Cooey, that once mighty chieftain
Who once ‘gainst the Saxon defended with pride

Her daughters are fair and her sons they are gallant
They scorn the tyrant, the serf, or the slave
Their rights they maintain at the point of the bayonet
With an arm that is strong and a heart that is brave

In an abbey not far from the town of Dungiven
Their spirit hovers over that once much loved soil
Where there lies brave Cooey, that once mighty chieftain
Who commanded of yore from the Bann to the Foyle

His statue disfigured by base alien mongrels
His name oft’ impaired by unscrupulous foes
Yet his soul shines in glory ‘mid choirs of angels
As his body lies mouldering on the banks of the Roe

Long may she prosper ‘neath her sheltering mountains
Carntogher, Benbradagh and surrounding hills
From calamity and famine, great heaven defend them
And grant them contentment ‘neath their clear purling rill

Per la valle di Benedy (1) spesso vagavo a sera
con il cuore più leggero della rugiada mattutina
le sue vette ricoperte d’erica e i ruscelli cristallini
erano meravigliosi da vedersi alla luce dell’alba.

Vedo le sue verdi colline coi rapidi torrenti
che scorrono perennemente verso il mare,
mi sdraio sulle rive delle violette scure al suo pendio
e i suoi mormorii e gorgoglii sono musica per me.

In terre straniere spesso i suoi figli vanno
alle cascate del Niagara o nelle Grandi Praterie
dove la natura è maestosa e selvaggia
ma i loro cuori sono a casa (solo) nella loro terra natia.

Essi desiderano ritornare sulle rive del Lena,
del Roe e le sue fronde su ogni sponda (2)
dove riposa il prode Cooey (3), un tempo capo magnifico
che si difese dai Sassoni con fierezza.

Le sue figlie sono belle e i suoi figli sono valorosi
disprezzano il tiranno, il servo o lo schiavo
e difendono i loro diritti sulla punta della baionetta
con forte braccio e cuore coraggioso.

In un’abbazia (4) non lontano dalla città di Dungiven
il loro spirito aleggia sul suolo un tempo tanto amato
dove riposa il prode Cooey un tempo capo magnifico,
che comandava nel passato dal fiume Bann fino al Foyle (5).

La sua statua sfigurata da bastardi stranieri (6)
Il suo nome spesso offeso da nemici senza scrupoli.
Eppure la sua anima risplende nella gloria angelica
mentre il suo corpo si decompone sulle rive del Roe.

Che [Benedy Glen] prosperi a lungo sotto le sue montagne protettrici/ Carntogher (7), Benbradagh (8) e le colline circostanti/ dalle calamità e dalla carestia, Dio li difenda
e conceda loro la felicità all’ombra del torrente canterino(9).

NOTE
(1) The Benedy Glen – si trova nelle Sperrins lungo il Glenshane Pass vicino alla città di Dungiven, una piccola città nella contea di Londonderry (Derry), Irlanda del Nord.
(2)  il fiume Roe, nel tratto che attraversa Dungiven e Limavaday -non so se ho tradotto il verso correttamente; una stimolante passeggiata lungo il fiume Roe è documentata in A Walk along the River Roe di Jochen Lueg
(3) Cooey-na-Gall O’Cahan morì nel 1385. “Cooey-na-Gall” significa “Terrore dello straniero” fu il grande capo del clan O’Cahan nell’Ulster.
(4) le rovine del monastero racchiudono quella che è ritenuta (erroneamente) la tomba di Cooey-na-Gall O’Cahan. Conosciuto come Dungiven Priory fu fondato da Santa Naechtain nel VII secolo, gli successe un Priorato dei Canonici Agostiniani del XII secolo (abbazia di St Mary), associato alla famiglia O’Cahan. Guarda caso troviamo un clootie well proprio nelle immediate vicinanze delle rovine. Letteralmente “fontane di stoffa” sono polle d’acqua o fontane, con un albero accanto, dove strisce di stoffa vengono legati ai rami, nella speranza di guarire da una malattia
(5) Bann è il fiume più lungo dell’Irlanda del Nord, il Foyle – lungo 16 km, formato dall’incrocio dei fiumi Mourne e Finn a Strabane, al confine tra i distretti di Limavady e Derry, nell’Irlanda del Nord occidentale.
(6) la statua venne vandalizzata da una truppa di Highlanders scozzesi di stanza a Dungiven alla fine del XVIII secolo
(7) Carntogher – una montagna che sovrasta su una piccola comunità rurale nella zona dello Sleacht Néill, appena fuori Maghera, Co. Derry.
(8) Benbradagh (letteralmente la collina dei ladri)- la seconda vetta dei Monti Sperrin più a settentrione.
(9) purling – flowing or rippling with a murmuring sound; rill – brook, stream or small river

Cara Dillon

Cara Dillon, sorella minore di Mary Dillon, vince l’All Ireland Traditional Singing Trophy all’età di 14 anni, dopo tre album da solista e due gemelli nati nel 2006 (praticamente è andata in travaglio durante il concerto), ritorna sulla scena musicale nel 2009.

Fin dagli esordi le sue premesse furono radiose, vocalist degli Oige, collaborazioni di prestigio con De Dannan, Phil Coulter,  Mike Oldfield e Sinead O’ Connor (solo per citarne qualcuna). Vocalist dal 1995 degli Equation (al posto di Kate Rusby che aveva intrapreso la carriera solista) solo per un anno, ma lì conosce  Sam Lakeman che diventerà il suo compagno nella musica e nella vita.
Il loro primo album sarà Cara Dillon (2001), prodotto da Sam Lakeman, con le tracce registrate nel Donegal e a casa dello stesso Lakeman, insieme a amici e parenti. La sorella Mary Dillon, partecipa alle registrazioni, come anche due fratelli di Sam, Sean e Seth Lakeman. Ed è subito il successo.

Grazia, leggerezza, eleganza sono le parole che vengono in mente quando l’ascolto cantare.

Cara Dillon in Dungiven 2008 in podcast

Ecco tutta l’intervista di una quarantina di minuti in podcast “Cara Dillon in Dungivensu Folk on Foot 2008 con Matthew Bannister, Cara Dillon e Sam Lakeman.

Nell’intervista Cara canta “The Gem of the Roe” (che sarà oggetto di una prossima puntata), “The Winding River Roe”, “Hill of Thieves” e “The Leaving Song”

The multi award winning singer Cara Dillon comes from the small town of Dungiven in Northern Ireland. It is a place steeped in myth and legend with a powerful musical tradition. As Cara and her husband and musical collaborator Sam Lakeman take Matthew [Bannister] on a walk through the countryside around the town, she tells stories of a lost princess and a powerful chieftain and his tiny but tough Scottish bodyguards.
She also introduces Matthew to the local well which is reputed to be able to cure warts. Standing on an iron bridge over the River Roe, Cara sings “The Winding River Roe” with the water rippling by in the background. Then they climb the local mountain known as “The Hill of Thieves” which is also the inspiration for one of Cara’s songs. As the rain begins to fall, they take refuge in a local sibin where Cara and Sam perform “The Leaving Song” about the living wakes held by families before their children emigrated to the United States.

La pluripremiata cantante Cara Dillon proviene dalla piccola città di Dungiven nell’Irlanda del Nord. È un luogo intriso di miti e leggende con una potente tradizione musicale. Mentre Cara e suo marito e collaboratore musicale Sam Lakeman portano Matthew [Bannister] a fare una passeggiata attraverso la campagna intorno alla città, lei racconta le storie di una principessa perduta, di un potente capo e delle sue minuscole ma tenaci guardie del corpo scozzesi. Mostra a Matthew la polla d’acqua che è rinomata per essere in grado di curare le verruche [vedere nota 4 in The Benedy Glen].
In piedi su un ponte di ferro sul fiume Roe, Cara canta “The Winding River Roe” con l’acqua che scorre sullo sfondo. Quindi scalano la montagna locale conosciuta come “The Hill of Thieves”, che è anche l’ispirazione per una delle canzoni di Cara. Quando la pioggia inizia a cadere, si rifugiano nel pub dove Cara e Sam eseguono “The Leaving Song” sulle veglie tenute dalle famiglie prima che i loro figli emigrassero negli Stati Uniti.

Winding River Roe

canzone dell’emigrante: sembra essere una composizione abbastanza recente sulle lettere inviate a casa da coloro che sono emigrati negli Stati Uniti, è data da Cara come tradizionale

Cara Dillon in Sweet Liberty 2003
Cara Dillon live 2015

Some poets sing of a noble king
All of a sweetheart fair
Some tell a tale of ships that sail
With treasures rich and rare
But my humble pen still drifts again
To scenes of long ago
Across the sea to the Benedy
And the winding river Roe

Right well do I remember now
Those happy childhood days
And the times I had when just a lad
On Carn’s lovely braes
And when my mind is thus inclined
No other joys I know
For my heart remains on the verdant plains
Near the winding river Roe

Benbradagh’s crown o’er Dungiven town
Is still within my view
And the Benedy Glen I worshipped then
Still lives in memory too
The beautiful scene of Cashel Green
Still haunts where ere I go
And in all my dreams I see it seems
The winding river Roe

If fortune smiles on me a while
I’ll cross the sea again
And all those years of toil and tears
Will be forgotten then
And when at last my life has passed
Contentedly I’ll go
Across the sea to the Benedy
And the winding river Roe

Alcuni poeti cantano di un nobile re
innamorato di una bella,
altri narrano storie di navi che fanno vela
con tesori preziosi e rari
ma la mia umile penna vaga ancora
agli scenari di tanto tempo fa
dall’altra parte del Mare (1) alla Benedy [Glen]
e il tortuoso Roe.

Ricordo ancora bene oggi
quei giorni felici dell’infanzia
e il tempo passato quando ero solo un ragazzo
sugli amati pendii di Carn (2),
e quando il mio spirito è in tal guisa rivolto,
non conosco altra gioia
chè il mio cuore resta sulle piane verdeggianti
vicino al tortuoso Roe.

La corona del Benbradagh che sovrasta Dungiven
è ancora sotto ai miei occhi
e la Benedy Glen che allora adoravo
ancora vive nella mia memoria,
il bellissimo e verdeggiante Cashel (3)
ancora mi ossessiona ovunque io vada
e nei miei sogni mi sembra di vedere
il tortuoso Roe.

Se la fortuna mi arriderà un poco
attraverserò di nuovo il mare
e tutti quegli anni di duro lavoro e lacrime
allora saranno dimenticati
e quando alla fine la mia vita sarà scivolata via
andrò contento
dall’altra parte del Mare a Benedy
e il tortuoso Roe.

NOTE
(1) l’Atlantico
(2) Carn Hill è una località attraversata dalla Glenshane Road appena sotto a Dungiven (parte est) costeggiata dal fiume Roe
(3) credo si tratti di un laghetto nei pressi di Dungiven per la pesca della trota, alimentato naturalmente dall’adiacente fiume Roe peraltro fiume ricco di salmoni

Hill of Thieves

Cara Dillon

Cara Dillon ritorna alla musica nel 2009 e ritorna focalizzata sui brani della tradizione irlandese, con l’album “Hill of Thieves” (distribuito dalla propria etichetta Charcoal Records).

L’unico brano originale è quello che titola l’album, scritto da Cara Dillon e da Sam Lakeman, sulla nostalgia di casa e la sua infanzia a Dungiven, quasi una risposta alla The Benedy Glen cantata tanti anni prima dalla sorella.

Seguirà nel 2014  “A Thousand Hearts”, ancora la tradizione musicale irlandese al centro, con gli arrangiamenti calibrati, preziosi come gemme che la contraddistinguono e così sia..
(“Upon A Winter’s Night” nel 2016 e “Wanderer” nel 2017)

versione live
ulteriore versione live in trio 2015

Hills of Thieves

Autori: Cara Dillon e Sam Lakeman, 2009

Cara Dillon in Hill Of Thieves 2009

For too long now I’ve been a stranger here
To the hills above Glenshane
And your rocks and your rain
Where the silent souls haunt the Priory walls
In the wind they sing “Come away, come away”

To the murmuring stream with the town below
And the babbling swell of the winding Roe
And you still might hear the great O’Cahan Clan
“Come away””, they say “” To the Benedy Glen””.

Where the Hound of the Plain has walked this land
And the loneliest mile, with a sword in his hand
And his blood runs still, in every stream and glen
And his home can be seen from the Hill Of The Thieves.

Per troppo tempo sono stata qui (1) estranea
alle colline sopra a Glenshane
alle tue rocce e alla tua pioggia
dove anime silenti infestano i muri del monastero
e nel vento cantano “Vieni via, vieni via”

Al mormorio del ruscello con la città sottostante
e il borbottio del tortuoso Roe
e si può ancora sentire il gande clan O’Cahan
“Vieni via -dicono- alla Valle di Benedy.

Dove il Mastino della Piana (2) aveva calpestato la terra
e il miglio più solitario, con una spada in mano
e il suo sangue scorre ancora, in ogni fiume e valle
e la sua casa può essere vista dalla Collina dei ladri (3).

(1) La coppia vive a Frome, nel Somerset (Inghilterra) con i loro tre figli, due gemelli nati nel 2006 e una figlia nata nel 2010.
(2) Il castello di Dungiven era la dimora ancestrale degli O’Cahan (Ó Cathain discendenti di Cahan) che governarono quest’area per centinaia di anni. Furono uno dei clan più potenti dell’Ulster. Nel 1607 Sir Donnell O’Cahan o O’KANE , (Domnhall na Cathain soprannominato Ballagh il lentigginoso) fu implicato in tradimento e le sue terre e i suoi titoli furono confiscati. Si ritiene che la melodia della canzone Danny Boy originariamente intitolata “O’Cahan’s Lament” sia stata composta dal bardo Ruairí Dall Ó Catháin di Dungiven secondo alcune versioni in omaggio alla morte di Sir Donnell, la quale pose fine alla dinastia. Qui però l’eroe a cui si riferisce Cara è sempre il famigerato Cooey-na-Gall O’Cahan, Cooey dal gaelico Cu-Mhaighe che significa hound.
(3) Benbradagh (letteralmente la collina dei ladri)- che sovrasta Dungiven

APPUNTI DI VIAGGIO

Dungiven nella contea di Derry è sulla strada principale da Derry a Belfast . Qui i fiumi Roe, Owenreagh e Owenbeg convergono ai piedi della montagna Benbradagh.
La città è una buona base per esplorare le rovine del Priorato Agostiniano con la tomba di Cooey na Gal, un capo tribù degli O’Cahan che morì nel 1385. Vicino a Dungiven si trova la bellissimo Banagher Glen, popolare tra gli ornitologi. Conduce al magnifico Altaheglish Reservoir , un impressionante lago situato tra le montagne, circondato dalla foresta.

Castello di Dungiven

Il castello fu la la sede storica della famiglia anglo-irlandese Ogilby risalente al XVII secolo, ma la struttura attuale risale al 1836 e venne costruito sotto Robert Ogilby che morì prima del suo completamento, dopo molti cambi di destinazione d’uso e rischio di abbattimento per le avanzate condizioni di degrado, nel 2009 è stato completamente restaurato, ed è diventato una dimora storica di lusso (Hotel/Castle Estate), con una parte aperta al pubblico.
Il parco annesso, Dungiven Castle Park occupa 22 acri di terreno paesaggistico ed è formato da giardini vittoriani, zone umide, boschi, riserva naturale, stagno delle anatre e area picnic. Si trova nella parte anteriore del castello con accesso gratuito tutto l’anno e offre viste panoramiche sui monti Sperrin.

Castello di Dungiven ai piedi della Benbradagh

https://www.discoveringireland.com/dungiven/
https://curiousireland.ie/dungiven-castle/

LINK
https://www.bellsirishlyrics.com/benedy-glen.html
http://www.benedyca.com/landmarksattractions.html
http://roevalley.com/newsbrowser/english/history.htm
http://roevalley.com/newsbrowser/historical/rivername.htm
http://roevalley.com/newsbrowser/english/walkuproe.htm
https://www.bbc.co.uk/blogs/stuartbailie/2012/06/the_great_northern_songbook_-_5.shtml
http://irishantiquities.bravehost.com/derry/dungiven/dungivenpriory.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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