DOMINGO FERREIRO o il gaitero del Texas

“los gallegos no protestan, emigran” (Alfonso R.Castelao)
Ai tempi di Franco e dell’omogeneizzazione culturale la gaita, lo strumento principale della musica tradizionale galiziana e asturiana era messa al bando, così molti musicisti un po’ per fame e un po’ per il desiderio di continuare a suonare la loro musica tradizionale sono emigrati in Sud America portandosi dentro e dietro tecniche strumentali e melodie degli antenati.
Leggendario è diventato un personaggio, il “gaitero de Texas” che vestito da cow-boy percorreva le praterie del Far West suonando la sua cornamusa galiziana!

E così nell’album Saudade (2005) i Luar Na Lubre affrontano il tema dell’emigrazione dei Galiziani nelle Americhe. Domingo Ferreiro potrebbe essere proprio quel leggendario musicista galiziano.

ASCOLTA Luar Na Lubre  con Sara Vidal (subentrata a Rosa Cedron) che duetta con Lila Downs (Messico) in Saudade (2005). La poesia è del poeta argentino Raúl González Tuñón (1905- 1974) scritta presumibilmente negli anni 20
Xulio Varela: Bouzouki
Bieito Romero: Cornamusa
Eduardo Coma: Violino
Patxi Bermudez e Xavier Ferreiro: Percussioni
Pedro Valero: Chitarra acustica
Xan Cerqueiro: Flauti


I
Toca a gaita Domingo Ferreiro
Toca a gaita… “non quero, non quero!”
Porque están cheas de sangue as rías
Porque non quero, non quero.
II
E xa secaron os ramos frolidos
Que ela traguía na saia ao vento
Que ela traguía ao seu noivo soldado
Ou pescador, labrego, mariñeiro.
III
Sobre Galiza xa caiu a peste
Ai! Os escuros sarxentos viñeron
Xa dos piñeiros colgan os homes
Toca a gaita: non quero, non quero.
IV
E o que está vivo andará polo monte
E nas aldeas os bons xa caeron
Ai! Que non vaian os lobos ao monte
Toca a gaita, non quero, non quero.
V
Toca a gaita… que baile o bispo (1)
Toca a gaita.. non quero, non quero
Porque non é hora de festa en España
Porque non quero, non quero, non quero.
VI
Toca a gaita, que baile a cobra (2)
Toca a gaita, non quero, non quero
Porque a gaita non quere que toque
Porque morreu Domingo Ferreiro.
Tradotto da Francesco Pilutti*
I
Suona la gaita Domingo Ferreiro
suona la gaita “non voglio, non voglio!”
perché i fiumi sono pieni di sangue
perché non voglio non voglio
II
E già si sono seccati i rami in fiore
che lei portava nella gonna al vento
che lei portava al suo fidanzato soldato
o pescatore, contadino, marinaio.
III
Sulla Galizia è già caduta la peste
Ai! Sono venuti gli oscuri sergenti
già ai pini impiccano gli uomini
suona la gaita “non voglio, non voglio!”
IV
E chi è vivo andrà sui monti
e nei paesi i buoni sono già caduti
Ai! che non vadano i lupi sui monti
suona la gaita “non voglio, non voglio!”
V
Suona la gaita, che balli il vescovo
suona la gaita.. non voglio, non voglio
perché non è tempo di festa in Spagna
perché non voglio non voglio non voglio
VI
Suona la gaita, che danzi il serpente,
suona la gaita.. “non voglio, non voglio”
perché la gaita non vuole che suoni
perché è morto Domingo Ferreiro
pietra del serpente – Laxe (La Coruña)

NOTE
* tratto da qui
1) commenta Francesco Pilutti “I vescovi, come tutto il clero e il Vaticano sostenevano il franchismo, tanto che nel ’53 il Papa concesse al Caudillo il privilegio di scegliere egli stesso i cardinali spagnoli.
Questo passo potrebbe quindi rappresentare un’allegoria per indicare il legame tra la Chiesa e il regime“.
Aggiungo anche una osservazione in merito alla restaurazione del culto jacobeo voluta da Franco
“Nel 1937, Franco restaura la consacrazione della nazione a Santiago, riconoscendolo come patrono di Spagna, e fissa il 25 luglio come festa nazionale. Anno dopo anno, manda centinaia di ufficiali e soldati davanti all’altare dell’Obradoiro, mentre infestava la capitale della Galizia di forze repressive e d’occupazione spagnole.  In seguito, su suggerimento di Franco, papa Pio XI concede un anno santo straordinario nel 1938, cerimonia di consacrazione a cui fu rappresentato da suo cognato, Serrano Suñer, prima di visitare lui stesso Compostella come pellegrino…Cosi’ sarà creata la macchina di propaganda di Franco, con la collaborazione orgogliosa della Chiesa cattolica. Il rilancio della tradizione jacobea sarà sempre associato al Franchismo : la Chiesa stessa battezzerà la guerra civile come « Crociata ». Precisamente, un ministro di Franco, Manuel Fraga Iribarne, d’origine galiziana, ufficializzerà una proposta del dittatore e organizzerà, sempre in collaborazione con la Chiesa, una celebrazione jacobea ed un anno santo compostellano nel 1993. Una super operazione turistica, distruttrice delle nostre risorse naturali e negatrice della nostra propria cultura, che si é dunque trasformata in fenomeno economico molto più che religioso.” (tratta da qui)
2) molto probabilmente il poeta vuole riferirsi a Franco stesso, ma a me piace immaginare che si tratti del simbolo del serpente, icona abbastanza ricorrente in Galizia nei petroglifi dell’arte rupestre. Come la leggenda di San Patrizio che cacciò i serpenti (la religione druidica) dall’Irlanda anche in Galizia ci fu Santo Hadrián che liberò la penisola di Malpica da una piaga di serpenti.

ASCOLTA la versione di Pablo Estramín e Juan José De Mello in Cantacaminos 1981 – Uruguay (poesia di R. Gonzalez Tuñon- musica di J. J. de Mello) H. Videckis-D. Astigarra-J. J. de Mello-P. Estramin

La versione testuale è più estesa della precedente le strofe sono per lo più parlate tranne la prima strofa trasformata in un ritornello, purtroppo non riesco a trovare la poesia originaria  e la mia conoscenza del galiziano è rudimentale per cui mi è preclusa la trascrizione ad orecchio

Al poeta risponde Avelino Díaz (1897-1971) galiziano emigrato a Buenos Aires con una poesia datata 11 aprile 1937
Toca la gaita Domingo Ferreiro
Ah si pudíera! Silencio mortal
hay en la tierra de Curros Enríquez
de Rosalia, de Añón y Pondal!

Ed ecco il country in salsa galiziana dei Os Cempés in “Moe a moa” 2004: O Gaitero de Texas

FONTI
Argentina y la guerra civil española. La voz de los intelectuales di Niall Binns (2012)
https://poetarumsilva.com/tag/raul-gonzalez-tunon/
http://www.luarnalubre.com/
http://www.luarnalubre.com/letras_disco.php?cat=71&idioma=gl
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=en&id=9034

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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