DERRY THE TOWN I LOVED SO WELL

The town I loved so well” è una canzone autobiografica scritta da Phil Coulter negli anni 80 in cui descrive la sua città, Derry, nel pieno dei “Troubles” e nel tempo della sua infanzia ovvero gli anni 50.
“The Troubles” (in italiano “i disordini”) è la “guerra a bassa densità” che ebbe luogo tra i cattolici e i protestanti del Nord Irlandese tra il 1969 e il 1998 ovvero un coacervo di violenza e sordi rancori, di marce per la pace e bombe dell’IRA. Derry/Londonderry è la città lacerata anche nel nome tra Inghilterra e Repubblica d’Irlanda: dal gaelico Doire “bosco di querce” è Derry per i cattolici nazionalisti e Londonderry per i protestanti unionisti, perchè così la chiamarono i coloni britannici nel 1613 volendo riprodurre una novella Londra sul fiume Foyle.
Così afferma Phil Coulter “Derry has a great tradition of music and a very proud history being one of the oldest cities in the country. In recent years it’s suffered more than its fair share of pain and heartache, but there’s something special about the place and the people that has helped them overcome the worst of times. Of all the songs I’ve written, this is the one I’d like to be remembered for. It’s my story but it’s also the story of Derry, the town I loved so well.”

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In my memory I will always see
the town that I have loved so well
Where our school played ball by the gasyard wall
and we laughed through the smoke and the smell
Going home in the rain, running up the dark lane
past the jail and down behind the fountain
Those were happy days in so many, many ways
in the town I loved so well

In the early morning the shirt factory horn
called women from Creggan, the Moor and the Bog(1)
While the men on the dole played a mother’s role,
fed the children and then trained the dogs
And when times got tough there was just about enough
But they saw it through without complaining
For deep inside was a burning pride
in the town I loved so well

There was music there in the Derry air
like a language that we all could understand
I remember the day I earned my first pay
When I played in a small pick-up band
There I spent my youth and to tell you the truth
I was sad to leave it all behind me
For I learned about life and I’d found a wife
in the town I loved so well

But when I returned how my eyes have burned
to see how a town could be brought to its knees
By the armoured cars and the bombed out bars
and the gas that hangs on to every tree
Now the army’s installed by that old gasyard wall
and the damned barbed wire gets higher and higher
With their tanks and their guns, oh my God, what have they done
to the town I loved so well

Now the music’s gone but they carry on
For their spirit’s been bruised, never broken
They will not forget but their hearts are set
on tomorrow and peace once again
For what’s done is done and what’s won is won
and what’s lost is lost and gone forever
they can only pray for a bright, brand new day
in the town I loved so well

NOTE
1) Creggan è un quartiere residenziale a maggioranza cattolica costruito in collina alla periferia della città, proprio accanto al Bogside, altro principale quartiere cattolico che si trova fuori le mura.
2) L’OPERAZIONE MOTORMAN L’obiettivo era quello di annientare le « zone proibite » amministrate dall’IRA (come il libero comune di Derry, « Free Derry ») e di ristabilirvi la legge e l’ordine della Corona. Durante l’ultima settimana di luglio del 1972, il contigente britannico in Irlanda del Nord aumenta di 4000 effettivi, raggiungendo così il totale di 21.000 uomini che, il 31 luglio, saranno impiegati nell’Operazione Motorman. L’IRA, per la cronaca, contava all’epoca 1500/2000 volontari, e circa 3000 riservisti. Le forze britanniche cominciano ad accerchiare i bastioni repubblicani prima di dare l’assalto, appoggiate da blindati leggeri e da carri pesanti muniti di pale di ruspa per sgomberare le barricate. Era stato dato ordine di utilizzare tutta la forza disponibile per far cessare ogni tipo di resistenza, fino all’uso di lanciamissili anticarro. Nelle settimane successive all’Operazione Motorman furono stabilite delle postazioni militari avanzate in tutte le ex “zone proibite”, le scuole furono requisite per servire da caserme di fortuna, le vie e gli incroci furono sbarrati con cavalli di Frisia, i pattugliamenti blindati divennero sistematici e, soprattutto, si moltiplicarono le sparatorie, la distruzione di beni mobili e immobili, i furti, i saccheggi e altri tipi di brutalità. La conseguenza immediata dell’Operazione Motorman fu che l’Irlanda del Nord ridivenne un paese in guerra. (tratto da qui e stralciato da qui)
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3) domenica 30 gennaio 1972 in quella che sarà ricordata come “Bloody Sunday” l’esercito inglese spara sulla folla radunatasi a Derry in una manifestazione pacifica per i diritti civili (che non era però stata autorizzata) uccidendo 14 persone. La data segna l’inizio di una serie di violenze: l’IRA decide di portare il terrorismo in Inghilterra e colpisce duro con bombe e attentati. Solo nel 1998 alla vigilia di Pasqua si raggiunge un accordo in cui si afferma il principio che spetta alla popolazione dell’Irlanda del Nord decidere del proprio futuro. continua

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TRADUZIONE ITALIANO DI RICCARDO VENTURI
Nei miei ricordi vedrò sempre la città che ho tanto amato dove la nostra scuola giocava a pallone vicino al muro della pompa di benzina, e si rideva tra il fumo e la puzza. Si tornava a casa sotto la pioggia, di corsa per il vicolo buio, passata la prigione e giù dietro la fontana. Quelli eran giorni felici per tanti e tanti versi nella città che ho tanto amato.

La mattina presto, la sirena della camiceria chiamava le donne di Creggan, di Mor e del Bogside(1), mentre gli uomini, disoccupati, facevano da mamme, davano da mangiare ai bambini e portavano a spasso il cane. Quando i tempi si fecero duri, si erano ormai abituati perché vedevano le cose senza lamentarsi, perché nel loro profondo erano terribilmente orgogliosi per la città che ho tanto amato.

C’era musica, là alla Derry Air come una lingua che tutti quanti si capiva. Ricordo il giorno che mi guadagnai la prima paga, suonando canzoni in una piccola band a chiamata. Ho passato bene la mia giovinezza, e per dirvi la verità, sono stato triste nel lasciar tutto questo. Perché ho imparato a stare al mondo e mi son trovato moglie nella città che ho tanto amato.

Quando sono tornato, mi son bruciati gli occhi nel vedere come una città abbia potuto essere messa in ginocchio dai carri armati coi bar completamente bruciati, e dal gas che spira da ogni brezza di vento. Ora c’è l’esercito(2), vicino al muro della pompa di benzina e il filo spinato diventa maledettamente sempre più alto. Coi loro carri e le loro armi, Dio mio, cosa hanno fatto alla città che ho tanto amato.

Ora la musica è andata via, ma ancora vanno avanti. Il loro spirito è piegato, ma non sarà mai spezzato. Non dimenticheranno, perché tutti i loro cuori sono rivolti al domani e ancora una volta alla pace(3). Beh, quel che fatto è oramai fatto e quel che è perduto, è perduto per sempre. Posso solo pregare per un giorno nuovo splendente nella città che ho tanto amato.

FONTI
http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=1363&lang=it http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=347 http://www.museumoffreederry.org/index02.html http://www.eastjournal.net/irlanda-del-nord-derrylondonderry-la-citta-dei-due-nomi-rinasce-dopo-gli-anni-bui-dei-troubles/48321

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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