Chut chut chut

Chut chut chut è un noël[1] occitano tradizionale con protagonista un San Giuseppe indaffarato a zittire i visitatori perché il bambinello Gesù si è addormentato!!

[1] In occitano come in francese, “Noël/Nouvé/Nadal” a volte significa “natale” (il giorno), “la natività”, ma può anche indicare “Gesù Bambino/Gesù neonato” (“Allez voir Noël”). In minuscolo “noël” invece è un canto natalizio.

♬Guascogna
♬Linguadoca
♬Limosino
Una panoramica dei presepi animati (e non)

La versione della Guascogna

La versione della Guascogna è particolarmente comica con Giuseppe pronto a bloccare i visitatori ben intenzionati ma “molesti” afferrandoli per gli indumenti!

[Guascogna]
1.Lo Hilh de Diu, anueit vadut,
Dens ua establa qu’ei tot nud ;
Quan lo volón hicar la pelha,
Jausèp digó : « l’enfant somelha,
Chut ! chut ! chut !
L’enfant drom, non haciatz pas brut ! »

2.Los anjolets l’an anonciat,
E dens los aires l’an cantat
L’un que soava ua trompeta
Un aute qu’ avèva ua pipeta
3.Un sabatèr ‘scarabelhat
Voló cantar Magnificat ;
Mes quan començava la nòta,
Jausèp que’u gahè la calòta :
4.Un capuishin drin adromit,
Que voló bailar lo petit.
Tant qui’u gratussava la nuca
Jausèp que’u tirè la perruca.
5.Un talhur bien apolingat
Tà’u vestir que s’ei presentat,
Mes quand lo vòu mesura,
Jausèp que’u pren la chevelura
6.Un vielh maçon tot pietadós
Vòu boçar tots aqueths traucons.
Mes au prumèr còp de truèla,
Jausèp que’u gaha la bretèla.
7.Un menusèr, viengut exprès,
Que voló ha’u un petit brèç ;
Mes, au purmèr còp de garlòpa,
Jausèp que’u gahè la culòta
8.Per ací près que i a bueu,
De que non minja e que non beu.
O! n’ei pas que non n’aja enveja
Mes arrés que no’n ne carreja.
9.Un asolet qu’ei estacat,
E d’eth arrés non a pietat,
Quan lo tiran per la codeta,
Lavetz lo noste aso que… canta(1).
10.Un manescau que t’arribà
E l’aso que voló herrar;
Quan començà la trica-traca(2),
Jausèp que’u tirà la casaca.
11.Un procurur dab dus ussièrs
Viengó dab un sac de papèrs.
Tant qui legè la procedura,
Jausèp que’u dè sus la figura.
12.Las pastoretas en dançant,
Entà l’adorar qu’arribàn,
Mes Jausèp que’us digó : « Mainadas
Non haciatz pas tant de gambadas !
13.Los pastorets, mau avisats,
Dab los esclòps que son entrats,
Jausèp qu’èra darrèr la pòrta,
Que los te flanca un còp d’endòrta :
Chut ! chut ! chut !
L’enfant drom, non haciatz pas brut ! »


Il figlio di Dio, nato questa notte,
Nella stalla è completamente nudo;
Quando vollero mettergli i panni,
Giuseppe disse: “Il Bambino dorme”.
Shh, shh, shh,
Il Bambino dorme, non fate rumore.
Lo annunciarono gli angiolini
E lo cantavano nell’aria .
Uno suonava la tromba,
L’altro aveva il flauto.
Un vivace calzolaio
Volle cantare “Magnificat”,
Ma quando iniziò la nota,
Giuseppe lo afferrò per lo zucchetto.
Un cappuccino un po’ assonnato
Volle accarezzare il bambinello.
Mentre gli grattava la nuca,
Giuseppe gli tirò la parrucca.
Un sarto ben vestito,
Per vestirlo si presentò,
Ma quando volle prendergli le misure,
Giuseppe lo prese per i capelli.
Un vecchio muratore, pieno di pietà
Vuole tappare tutti questi piccoli buchi.
Ma al primo colpo di cazzuola,
Giuseppe l’afferrò per la cinghia.
Un falegname venuto apposta
Volle fargli una piccola culla.
Ma al primo colpo di pialla,
Giuseppe gli afferrò i pantaloni.
Lì, lì vicino, c’è un bue
Che non mangia né beve.
Oh, non è che non voglia,
Ma nessuno gliene porta.
Un asinello è legato,
Nessuno ha pietà di lui,
Quando lo tirano per la coda,
Allora il nostro asino… canta.
Arrivò un maniscalco
E l’asino voleva ferrare;
Quando incominciò lo trica-traca
Giuseppe lo tirò per la casacca.
Un procuratore con due ufficiali giudiziari,
Portarono un sacco di documenti.
Quando gli lesse la procedura,
Giuseppe gli diede uno schiaffo in faccia.
Le pastorelle, per adorarlo,
Sono arrivate danzando.
Ma Giuseppe disse loro: “Ragazzine,
Non fare tante piroette”
I pastorelli male avvisati
Con gli zoccoli entrarono.
Dietro la porta Giuseppe si arrabbia,
Diede loro uno schiaffo con un ramo di vimini.
Shh, shh, shh,
Il Bambino dorme, non fare rumore.
traduzione italiana Monique Palomares

Note
(1) la parola che rima con “codeta” è “pèta” (scoreggia) ma è bippata con “canta” e tutti capiscono!
(2) trica-traca è il rumore della lima sul ferro o sullo zoccolo.

La versione dalla Linguadoca

In questa versione è come se le statuine del presepe si animassero

1.Dins un establet aval
Es nascut polit Nadal
Dins una grèpia de rocada
Ame de palha per flaçada…
Chut, chut, chut
Que l’Enfant dòrm
Pas tant de bruch.

2.Lo cordonièr ven exprès
Per li faire de solièrs.
Pim, pam, pom, pica la semèla
Mas Sant Josèp lèu l’interpèla…
3.L’amolaire qu’a pas set
Vòl li faire un cotelet.
A virar la mòla s’aprèsta
Mas Sant Josèp viste l’arrèsta…
4.Puèi es vengut un fustièr
Li faire un brèç de noguièr.
N’es a la primièira vireta
Que Sant Josèp li ditz “pauseta”…
5.Tres femnòtas per lo mens
Pòrtan ensemble de presents.
Caduna vòl parlar primièira
Cridan coma de peissonièiras…
6.Aquí los mages Gaspard
Melquiòr e Baltasar.
Tanlèu lo pòble los aclama
E Sant Josèp solet s’exclam
Chut, chut, chut
Que l’Enfant dòrm
Pas tant de bruch.

Maria Roanet in Cantem Nadal 1976 7:29

Laggiù, in una piccola stalla
È nato il bel Natale,
In una culla di rocce
Con la paglia per coperta…
Shh, shh, shh,
Il Bambino dorme,
Non tanto rumore.
2.Il calzolaio viene apposta
Per fargli scarpe.
Pim, pam, pam, colpisce la suola
Ma San Giuseppe presto l’interpella…
3.L’arrotino che non ha sete
Vuole fargli un temperino.
Si sta preparando per girare la mola
Ma San Giuseppe lo ferma subito…
4.Poi è arrivato un falegname
Per fargli una culla di noce.
E’ al primo giro [del tornio](3)
Quando San Giuseppe gli disse “Fermati!”…
5.Almeno tre donnine
Portano insieme i regali.
Tutte vogliono parlare per prime,
Gridano come pescivendole…
6.Ecco i Magi Gasparre
Melchiorre e Baldassarre.
Subito la gente li acclama
E solo San Giuseppe esclama…
Shh, shh, shh,
Il Bambino dorme,
Non tanto rumore.

traduzione italiana Monique Palomares
Note
(3) appena aziona il pedale del tornio

La versione del Limosino

Un menusier vengut esprès
Per li far un bien gente liech
Pendent que “frapa” l’erminèta
Sent José lo pren per la testa
Chut chut que l’enfant duerm
Pas tant de bruch

Un cordonier vengut esprès
Per li far de bien bèus sotliers
Pendent que “frapa” la semèla
Sent José lo pren per son aurelha.
Un menestrier vengut esprès
Per li chantar de bèus coplets
Mai “sitòst”qu’eu vòu dire ‘na nòta
Sent José lo pren per sa culòta
Chut chut que l’enfant duerm
Pas tant de bruch

Un falegname venuto apposta
Per fargli un bel letto
Mentre colpiva l’ascia
San Giuseppe lo prende per la testa
Shh, shh, il bambino sta dormendo
Non tanto rumore

Un calzolaio venuto apposta
Per fargli delle belle scarpe
Mentre colpisce la suola
San Giuseppe lo prende per l’orecchio!
È venuto apposta un menestrello
A cantargli dei versi belli
Ma non appena vuole cantaree una nota
San Giuseppe lo prende per i pantaloni.
Shh, shh, il bambino sta dormendo
Non tanto rumore

Ulteriori ascolti

Nadal: Traditional Mediterranean Carols (Noël Traditionnels Méditerranéens) 1992
Noël limousin
La Talverna
Il presepe del Borbone alla Reggia di Caserta

Una panoramica dei presepi animati (e non)

Anche in Francia come in Italia c’è praticamente un presepe in ogni chiesa da dicembre e fino all’epifania. In Provenza le statuine del Presepe si dicono “santons” derivati dalla tradizione del Presepe Napoletano[1]

Presepio dell’Annunziata (Torino)
Eugenio Amisani
Presepio di Franco Curti al Museo dei Cappuccini di Genova

e in Provenza

[1] “Fu Carlo III di Borbone (1716- 1788) il Re di Napoli e di Sicilia a coltivare una grande passione per il presepe a cui vi si dedicava personalmente, insieme alla moglie – presepe sempre più grandioso ed elaborato, che veniva allestito di anno in anno nella Sala elicoidale della Reggia di Caserta. Nel 1759 Carlo, a 43 anni, abdicò a favore del figlio Ferdinando, per succedere al trono di Spagna, dopo che il fratello era morto senza eredi. Portò con se parte delle statue del Presepe casertano, che lui stesso aveva costruito, e alcuni dei maestri presepisti. Fu lui a diffondere nelle famiglie aristocratiche spagnole la moda, dilagata anche in Francia, affinché facessero a gara per allestire il presepio più grandioso e più bello.” Cattia Salto
https://michelangelobuonarrotietornato.com/2021/12/21/presepe-napoletano-i-personaggi-e-il-loro-significato/

http://www.zictrad.free.fr/Provence/Fetes/BERNARD.htm#chut
https://www.occitan-aveyron.fr/fr/diffusio/source/coussergues/chut-chut-pas-tant-bruch_SRC3716
https://www.occitan-aveyron.fr/fr/diffusio/source/prades-salars/chut-chut-chut_SRC1554

https://www.mamalisa.com/?t=fs&p=6921 (Guascogna)
https://www.mamalisa.com/?t=fs&p=6922 (Linguadoca)

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