Christmas cracker

Benvenuti nel Calendario dell’Avvento 2022 ideato da Terre Celtiche Blog su ispirazione del Calendario dell’Avvento illustrato da Paul Bommer[1]

18 dicembre

Christmas cracker by Paul Bommer
Paul Bommer Christmas cracker

Nell’illustrazione di Paul Bommer sembra di guardare in una teatro dei burattini/marionette (con il bel sipario a delimitare lo spazio scenico) due buffi personaggi mascherati che si contendono una caramellona gigante incartata in modo festoso. I loro sforzi producono la rottura dell’incarto e uno scoppio!

Si tratta del Christmas cracker, un allegro gioco con sorpresa da fare prima di mettersi in tavola a Natale, inventato da Thomas Smith di Londra nel 1847. I Crackers sono entrati a far parte della tradizione natalizia non solo delle Isole Britanniche e nei vari paesi del Commonwealth (e non solo per Natale) come segnaposto a tavola o come ornamento dell’Albero di Natale. All’interno dell’involto si trovano oggi dei piccoli regali, un bigliettino scherzoso e l’immancabile coroncina di carta da indossare a tavola.
Nel disegnare l’illustrazione per il calendario dell’Avvento (2010) Bommer si è ispirato a una cartolina vintage di Auguri Natalizi dalla collezione di Dolph Gotelli (California) noto per le sue esposizioni sul Natale dagli anni 1850 fino al 1919.

christmas cracker cartolina vintage
il folletto pigna e Punch (il Pulcinella inglese) si contendono un Christmas cracker

Nella cartolina vintage i due litiganti sono degli ornamenti dell’albero addobbato per le feste e illuminato dalle candele che, come nella fiaba dello Schiaccianoci, si sono animati nella notte della Vigilia.

A sinistra un buffo folletto-pigna e a destra Mister Punch (dapprima Punchinello), la variante inglese di Pulcinella, la maschera italiana della Commedia dell’Arte. E’ nel 1700 che si definiscono più precisamente le sue caratteristiche:  la gobba, il lungo naso adunco che quasi tocca il mento ricurvo. Il vestito è però quello sgargiante giallo e rosso del giullare medievale. Punch è la maschera del cattivo per antonomasia che riesce sempre a sottrarsi alla punizione delle sue malefatte e anche a farla in barba al diavolo.

Ma in cosa consiste il gioco?

Due contendenti si fronteggiano e afferrano il cracker per le estremità, poi al via tirano a più non posso, l’involucro si spezzerà con un piccolo scoppio (dallo sfregamento del cracker snap[2]), quello a cui resta in mano il pezzo più grande si tiene tutto il contenuto.

Christmas cracker ieri e oggi

E’ difficile resistere alla tentazione di acquistare i Christmas crackers in commercio sempre prodotti dalla Tom Smith o i kit per prepararli con cartoncini colorati e nastri festosi, ma farli da sè è molto più divertente, meglio ancora se si realizzano con materiale di riciclo o a costo zero o con il cucito creativo.
Prima di passare al tutorial un po’ di storia!

L’inventore dei crackers era un pasticcere che nel 1847 riprodusse i bonbon alla moda di Parigi per venderli nella sua pasticceria ornamentale di Londra. Per inciso anche nelle pasticcerie torinesi si diffuse una versione piemontese dei bonbon parigini che vennero chiamati Cri-cri[3].

Per promuovere la vendita dei suoi bonbon avvolti da una carta colorata e legati alle estremità il signor Smith inserì un bigliettino con un messaggio d’amore (proprio come fece nel Novecento Luisa Spagnoli con i Baci perugina) e per far fronte al calo di vendite nel 1861 decise di avvolgere la carta attorno a un piccolo tubo di cartone e in più ci aggiunse il “botto”[4]. All’inizio del secolo, T. Smith & Co. produceva cracker non solo per Natale ma per ogni grande celebrazione, dall’Esposizione di Parigi del 1900 al tour mondiale del 1926 del Principe di Galles. Smith adattava il contenuto a seconda del pubblico e i regali a sorpresa a tema per scapoli, zitelle e coppie sposate includevano maschere teatrali, puzzle, gioielli e motti, per lo più fatti a mano e ben confezionati.

Christmas cracker fai da te

Per incartare in modo impeccabile il cracker avvolgendo della carta da pacchi attorno ad un rotolo di cartone (riciclo del tubo della carta igienica)

Con il cucito creativo e la vostra macchina da cucire potete realizzare dei bellissimi cracker riutilizzabili. La stoffa va rinforzata con dell’interfodera cartonata termoadesiva. Il nostro tubo è in realtà composto da due parti una leggermente più piccola che s’incastra nell’altra

In questa versione per irrobustire la stoffa si usa un nastro di canapa un po’ spessa e si usa una striscia di velcro per tenere chiuse le due metà della stoffa

In una terza versione si cuce un unico rettangolo con delle strip in velcro sul lato lungo. Per aprirlo ovviamente non si tira ma si disfano i fiocchetti

Se volete invece comprare carta speciale, nastri e decorazioni, avete solo l’imbarazzo della scelta.

Questi cracker sono realizzati con cartoncino decorato e un cartamodello da riportare sul retro e ritagliare in corrispondenza delle pieghe (che corrispondono alla linea su cui sarà legata la caramella)

In questo tutorial invece vediamo lo spesso procedimento ma senza bisogno di cartamodello e di carta costosa, semplicemente prendendo due misure sul cartoncino che farà da base aggiungendo della carta decorata (carta da pacchi natalizi)

Ma non è un pranzo di Natale british senza la coroncina in testa! Anche questa da rinchiudersi nel Christmas cracker.
Ritagliata nella carta o nella gomma eva tutta glitterata o con il feltro

IL MIO TUTORIAL

Blog di tempodagufi

[1] Traendo ispirazione dal Calendario dell’Avvento di Paul Bommer (disegnato nel 2010) anche in Terre Celtiche Blog per il 2022 faremo il count-down dal 1 dicembre fino al giorno di Natale. L’artista ci ha dato l’autorizzazione a utilizzare le immagini dei suoi bellissimi disegni, così ogni giorno volteremo virtualmente una pagina del Calendario per gustarci una storia, una canzone, del buon vino cotto, un dolcetto.. https://terreceltiche.altervista.org/ritual-chants/#ca

[2] gli snaps sono delle striscioline di cartoncino semirigide unite al centro da due pezzi incollati lievemente tra di loro con una sostanza chimica. Durante la trazione i due pezzi si separano producendo uno sfregamento e lo scoppio tipo petardo. Mentre nelle Isole Britanniche si acquistano nei negozi dall’Italia li possiamo ordinare su Etsy o Amazon.

[3] La versione piemontese dei bonbon parigini è il “cri-crì”, una pralina tonda di cioccolato ricoperta di mompariglia (piccole palline di zucchero) con al centro una nocciola tostata. E’ avvolta come una caramella nella carta velina frangiata all’estremità e la carta stagnola dai vivacissimi colori (giallo oro, rosso natale, verde smeraldo e blu) a racchiudere la pralina. Nasce a Torino negli anni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, come prodotto tipico da consumarsi nel periodo natalizio. I cri-cri si appendevano all’albero di Natale come decorazioni.

[4] già erano venduti dagli ambulanti soprattutto a Natale i “Waterloo Crackers” o degli incarti detti bang snaps, piccoli e innocui petardi al fulminato d’argento che si attivavano per sfregamento https://dl.tufts.edu/teiviewer/parent/73666f96f/chapter/c15s58

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.