Cadgwith Anthem/The Robber’s Retreat

Roud 3314 ; Ballad Index Gund060 ; DT BEAUKSHM , BEAUKSH2 ; Mudcat 33180 , 73318 ; trad.]

Una bella canzone della Cornovaglia ancora cantata dai pescatori di Cadgwith negli anni ’50 dove la raccolse Peter Kennedy[1], da cui l’origine del titolo “Cadgwith Anthem”.
La più antica versione in stampa la troviamo però in “The Handy Man Afloat & Ashore”, un libro del 1901 del Rev. George Goodenough, che riporta le sue esperienze come cappellano navale negli anni 1880-90.[2] Quella versione, intitolata “The Robber’s Retreat”, comprende solo due versi, mentre “The Naval Song Book”, pubblicato nel 1906, in cui si segnala come fonte il libro di Goodenough,[3] contiene quattro versi sostanzialmente simili a quelli odierni.
Dopo la registrazione sul campo di Kennedy, la canzone è stata cantata da molti artisti, tra cui Dick Gaughan, Tommy Morissey e Steeleye Span.
Gli stessi testi, a volte con una melodia diversa, sono stati trovati anche sotto il titolo “Candleford Anthem”. Candleford è un villaggio immaginario tratto da una trilogia di romanzi sulla vita rurale inglese pubblicati all’inizio degli anni Quaranta; non si sa come sia stato associato alla canzone.

Come fill up your glasses and let us be merry,
For to rob bags of plunder it is our intent.
As we roam through the valleys
Where the lilies and the roses,
And the beauty of Kashmir lay drooping his head.

Then away, then away, then away,
To the caves in yonder mountain
Where the robbers retreat

Hush, hush! In the distance there’s footsteps approaching
Stand, stand and deliver! It is our watch cry.

Riempiamo i calici in allegria
poiché il nostro intento è depredare sacchi di bottino.
Mentre andiamo raminghi per le valli
dove i gigli e le rose,
e la bellezza del Kashmir(1) china il capo.
Poi via, poi via, poi via,
alle caverne di quella montagna
dove i ladri si rifugiano

Silenzio! In lontananza dei passi si avvicinano
“O la borsa o la vita!” È il nostro grido d’avvertimento

NOTE
(1) Il significato della frase “bellezza del Kashmir” è ancora oggetto di discussione. Nelle prime versioni stampate è scritto come “beautiful cashmere“. L’opinione più comune sembra essere che si riferisca a qualche tipo di fiore, forse una varietà di rosa. Altri suggerimenti includono il nome di una nave, il nome di un cavallo da corsa, oppure alla regione del Kashmir, che all’epoca faceva parte dell’impero britannico.[4]

Jackie Oates
Longest Johns
Steeleye Span in All Around My Hat
John Bolitho -Antempna Kaswydh la versione in cornico

https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/cadgwithanthem.html
[1] La canzone venne registrata per la prima volta a Cadgwith con il titolo di “The Robber’s Retreat” su un cilindro di cera probabilmente durante l’inverno 1931/32 dal collezionista di canzoni popolari americane James Madison Carpenter. Quando fu registrato a Cadgwith da Peter Kennedy nel 1956 e pubblicato in Canow Kernow (1960) di Inglis Gundry, faceva saldamente parte del repertorio canoro della comunità della Cornovaglia e presto fu versificata in cornico. https://cornishnationalmusicarchive.co.uk/content/cadgwith-anthem/
[2] https://books.google.com/books?id=5P8KAAAAYAAJ&pg=PA93
[3] https://oilwellmeuk.wordpress.com/about/geds-song-shed/the-robbers-retreat-cadgwith-anthem/
[4]https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=73318&threadid=73318

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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