Killiecrankie, il passo delle ombre dolenti

Killiecrankie è una parola che in gaelico significa “bosco tremulo” e sta a indicare un passo di montagna tra Blair Atholl e Pitlochry nel Perthshire campo di battaglia tra i ribelli giacobiti e le truppe governative, nelle prime battute di quella che, nelle isole britanniche è detta Jacobite Rising (1689).
Oltre ad essere un luogo della storia è anche famigerato per gli avvistamenti di fantasmi (dei soldati ma non solo).
Nel Folk Revival la versione testuale più diffusa è quella rimaneggiata da Robert Burns
Where hae ye been sae braw, lad?
Whare hae ye been sae brankie,
Whare hae ye been sae braw, lad?
Cam ye by Killiecrankie, O?

Jacobite Rising & Dundee

John Graham di Claverhouse, visconte di Dundee
Bonnie Dundee

Siamo agli inizi della ribellione, passata alla storia come Gloriosa Rivoluzione, il re Giacomo II d’Inghilterra, dichiarato decaduto sia dal parlamento inglese che sa quello scozzese “è rimpiazzato” di fatto nel 1689 da Guglielmo III. Giacomo II cercò di riprendersi il trono sbarcando nell’Irlanda cattolica con un esercito francese e la speranza (rivelatasi ben presto vana) di raggiungere Londra a capo dei suoi sostenitori. Nel frattempo John Graham di Claverhouse, visconte di Dundee (1648–1689), noto nell’Ottocento come “Bonnie Dundee[1] si era rifiutato di giurare fedeltà a Guglielmo anzi aveva complottato con altri “giacobiti” in favore della ribellione armata: corse in lungo e in largo per le Highlands allo scopo di radunare un piccolo esercito (da sottolineare la parola piccolo). Lo scontro avvenne in data  27 luglio 1689 contro le truppe governative guidate dal generale Huge Mackay in un attacco a sorpresa al passo di Killiecrankie. Dundee perse la vita a causa delle ferite.

Il Passo delle Ombre Dolenti

La valle percorsa dal fiume Garry nel suo punto più stretto è attraversata dalla strada principale che unisce le Highlands e le Lowlands, quella che si dice una tipica “glen” scozzese, e quando in autunno la valle si accende di giallo e rosso, è un vero spettacolo.
Intorno alla battaglia sono sorte numerose leggende di fantasmi/avvistamenti[2], la più citata è quella di una signora inglese in vacanza nelle Highlands che un giorno decise di andare in bicicletta lungo la vallata del fiume Garry. Aveva appena superato il castello di Blair (dalle imponenti mura) e poco dopo la vallata si stringeva, era arrivata al passo di Killiecrankie, tutt’intorno i boschi di betulla, pioppo, faggio, nocciolo e quercia. La nostra signora intenzionata a fare un pic-nic, cercò un posto panoramico tra le rocce verdi di muschio. E lì si addormentò complice il tiepido sole, il cinguettio degli uccelli, e il mormorio dell’acqua sottostante.
Ore dopo, nel cuore della notte, la donna si svegliò destata da un cupo rimbombo e vide.. sotto i raggi della luna piena, una massa confusa di uomini nelle loro uniformi rosse, raggruppata all’imboccatura della valle, e su di loro un’orda di Highlanders che caricavano urlando: i fucili degli inglesi mietevano le vittime tra le fila scozzesi, ma la carica fu inarrestabile, gli spadoni degli Highlanders colpivano senza tregua e l’aria era piena di lamenti. I corpi cadevano nel fiume tingendolo di rosso, gli inglesi erano nel panico e finivano sotto gli zoccoli dei loro stessi cavalli.
Ma il peggio doveva ancora arrivare, nei panni di una fanciulla dai capelli neri e con un coltellaccio in mano, che si aggirava tra i morenti e li depredava di tutti gli oggetti di valore compresi vestiti e scarpe, gettandoli in un grande cesto di vimini che portava in braccio. Se qualcuno era moribondo, lo uccideva con un colpo di pugnale!
Un tempo era consuetudine veder aggirare le donne della retroguardia -che accompagnavano gli eserciti in marcia camp followers– tra i campi dopo la battaglia per “recuperare” qualcosa buona da vendere o scambiare.
Ma questa donna era diversa rispetto ai fantasmi della battaglia, sembrava senziente, come se avesse la consapevolezza di essere guardata dalla turista e cercasse di avvicinarsi a lei con fare minaccioso.
La misteriosa donna è stata avvistata anche da altri testimoni che descrivono una sensazione di panico agghiacciante; per alcuni è la Velata, la Cailleach[3].

On the Braes o’ Killiecrankie: ci sarà ancora il campo della battaglia?

Una battaglia tra forze così impari, di tale violenza (gli inglesi in ritirata vennero massacrati dagli Highlanders perchè non riuscirono a fuggire, bloccati nella ripida gola e ostacolati dal fiume), conclusa con la vittoria dei giacobiti, era ovviamente destinata ad essere ricordata nelle ballate tradizionali scozzesi ed essere annoverata tra le “battaglie fantasma” più cool. The Braes o’ Killiecrankie resterà nel racconto popolare e nelle leggende un luogo per sempre intriso di orrore e violenza, come se la terra avesse assorbito con il sangue lo spirito dei moribondi che nemmeno la morte porterà via.
E tuttavia occorre domandarsi se il luogo della battaglia resterà.. in vista dei piani per il riordino della viabilità e l’ampliamento della carreggiata da Killiecrankie a Glen Garry con il vituperato progetto di raddoppio della A9!!!

Tra i clan nelle fila degli highlanders i Maclean, MacDonald e Cameron.
La faccenda “strana” (che poi nella storia dei clan scozzesi non lo è affatto) di questa battaglia è che c’era un Lowlander a guidare la carica degli Highlanders mentre c’era un Highlander a guidare le truppe governative composte da Lowlanders

Killiecrankie: la versione di Robert Burns

Robert Burns in Johnson’s “Scots Musical Museum” Vol.III, p. 302, N°292, 1796
and Hogg’s “Jacobite Reliques” vol. I N°19, page 61, 1819

Come è risaputo gli scozzesi nelle loro canzoni politiche ci mettono un bel pizzico di sarcasmo, così nella ballata “The Braes o’ Killiecrankie” (intitolata anche semplicemente Killiecrankie oppure The Battle o’ Killiecrankie) le frasi possono, di primo acchito, confondere l’ascoltatore. Chi canta è un soldato scozzese che chiede ad un altro soldato scozzese se abbia combattuto nella battaglia di Killiecrankie; la domanda è ironica perchè il primo soldatino è tutto elegante e spensierato, mentre colui che canta probabilmente è un veterano, che ha combattuto nelle truppe di MacKay, e ammonisce chi ascolta di aver incontrato Dundee (e le sue truppe indiavolate) proprio a Killiecrankie. Così discorrendo, nel giustificare la sconfitta filo-governativa si esalta il valore degli Highlanders!

La melodia proposta da Robert Burns è la stessa di “The Rig Lea” che, suonata lenta, è un vero e proprio lamento, tuttavia la maggior parte delle interpretazioni più moderne propendono per una marcia in crescendo. Una melodia con il titolo “Keel Cranke” è stata pubblicata da Henry Playford nel suo “Original Scots Tunes” (1700)  già riportata nel “Leyden Tablature Manuscript” (1692), spartito musicale sul quale Robert Burns scrisse la sua poesia. John Glen (Early Scottish Melodies, 1891) fa ancora un passo indietro e suggerisce che il ritornello di questa melodia deriverebbe da “My Mistres blush is bonny” trascritta nello “Skene Manuscript” (c. 1615 – 1635[4]

I versi dalla I alla III strofa sono stati composti da Rabbie riprendendo il brano tradizionale che circolava dal secolo precedente, mentre il ritornello è rimasto quello originario[5]. Gli ultimi due versi sono un’aggiunta del poeta James Hogg nella ristampa della canzone nella sua raccolta “Jacobite Reliques “


On the Braes o’ Killiecrankie
1.Where hae ye been sae braw, lad?
Whare hae ye been sae brankie (1),
Whare hae ye been sae braw, lad?
Cam ye by Killiecrankie, O?
Chorus.
An (2) ye had been whare I hae been,
Ye wad na been sae cantie (3), O;
An ye had seen what I hae seen,
On the Braes o’ Killiecrankie, O.
2.I faught at land, I faught at sea,
At hame I faught my Auntie (4), O;
But I met the devil an’ Dundee (5),
On the Braes o’ Killiecrankie, O.
3.The bauld Pitcur (6) fell in a furr (7),
An’ Clavers (8) gat a clankie (9), O;
Or I had fed an Athole gled (10),
On the Braes o’ Killiecrankie, O.
[James Hogg]
4.O fie, Mackay (11), what gart (12) ye lie
I’ the bush ayont the brankie (1)-O?
Ye’s better kiss’d King Willie’s loof (14)
Than come to Killiecrankie-O
5.It’s nae shame, it’s nae shame
It’s nae shame to shank (15) ye-O
There’s sour slaes (16) on Athol Braes
And de’ils at Killiecrankie-O.

Traduzione italiana di Cattia Salto
Su Pendii di Killiecrankie
Da dove vieni bell’elegantone?
Da dove vieni tutto agghindato?
Da dove vieni bell’elegantone?
Oh vieni da Killiecrankie?
RITORNELLO
Se fossi venuto da dove vengo io
non saresti così allegro,
se avessi visto quello che ho visto io
al passo di Killiecrankie
Ho combattuto per terra e per mare,
a casa ho combattuto mia suocera,
ma ho incontrato quel diavolo di Dundee
al passo di Killiecrankie
Il coraggioso Pictur è caduto in un fosso, 
e se Clavers non avesse preso un brutto colpo
anch’io sarei finito in pasto al Falco
sul passo di Killiecrankie
[James Hogg]
O vergogna Mackay cosa ti ha fatto nascondere
tra le fratte senza ritegno?
Era meglio per te baciare la mano di Re Guglielmo
che andare a Killiecrankie!
Non è vergogna, non è vergogna
non è vergogna scappare,
la collina di Atholl è piena di prugnoli
e il diavolo è a Killiecrankie

NOTE
per la traduzione del testo in francese si veda quella di Christian Souchon in http://chrsouchon.free.fr/killie.htm
per la traduzione in inglese http://www.robertburnsfederation.com/poems/translations/killiecrankie.htm
per una traduzione in metrica cantabile in italiano si veda quella di Gianni Barnini https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=50573&lang=it
1) Brankie= brank è una parola scozzese dai molti significati ma poco usata; alcuni la traducono come “gaudy” nel senso di “benvestito, vestito con cura” Nel secondo verso della IV strofa “ayont the brankie” il significato è invece “behave violently or without restraint“( XV sec), “violent strife” per cui la traduzione più probabile è “beyond the battle“. Altri propendono per un errore di battitura al posto di “bankie” (inteso come riva di un fiume)
2) An=if
3) Cantie= jolly
4) il verso è un po’ oscuro: un goccio di ironia per dire che il protagonista quando non ha un nemico contro cui combattere, se la prende anche con i suoi parenti o con una indomabile zia contro la quale è vana ogni battaglia? Potrebbe alludere alla lotta tra i clan scozzesi divisi dal giuramento di fedeltà per l’uno o l’altro re, ma anche ai frequenti litigi  (e faide) per questioni d’onore tra i clan
5) letteralmente “il diavolo e Dundee”
6) Bauld (bold) Pitcur= “Haliburton of Pitcur” schierato dalla parte dei giacobiti
7) Furr= furrow canale di drenaggio, fossato
8) “Bluidy Clavers” (Clavers il sanguinario) è il soprannome dato a Dundee dai suoi nemici.  Clavers= abbreviazione di Claverhouse. John Graham fu Lord di Claverhouse prima di essere nominato conte di Dundee (e soprannominato Bonnie Dundee).
9) Clankie= knocked; Durante la battaglia Dundee soccorre il clan MacDonald ed è ferito gravemente da un colpo di moschetto (secondo la leggenda è stato colpito da un proiettile d’argento, l’unico metallo che poteva ferirlo, perchè era creduto un alleato del diavolo). Dundee vinse la battaglia (al prezzo di forti perdite) ma morì la notte stessa
10)  letteralmente: avrei nutrito un falco di Athole. Athole: è l’antico nome per l’area del Perthshire, ma anche un riferimento a Blair Atholl il paese dove è costruito Blair Castle, un punto strategico sulla strada principale per le Highlands, casa del clan Murray.
Antefatto della Battaglia: Il Duca di Atholl John Murray giurò fedeltà al nuovo governo (anche se due dei suoi figli passarono alla causa giacobita) ma il castello finì nelle mani dei giacobiti. Lord Murray era intenzionato a riprendersi il suo castello e il generale Hugh Mackay era andato in suo soccorso. Dundee con l’intenzione di intercettare MacKay radunò i clan delle Highlands fedeli alla causa giacobita a Blair Atholl.
Gled= hawk, ma anche “greedy person” una persona avida, rapace
11) il generale Hugh Mackay di Scourie, scozzese delle Lowland andò in soccorso delle truppe di John Murray: così nelle truppe che combatterono a Killiecrankie si trovavano scozzesi delle Lowlands ma anche delle Highlands dei clan che avevano giurato fedeltà al nuovo re e veterani delle guerre olandesi. Vennero chiamati “Williamites“. Erano in 4.000 ovvero il doppio dei Ribelli, ma combattevano con le tattiche standard dell’esercito inglese: cannoneggiamento sul nemico, un colpo di moschetto e poi la carica con le baionette. Così l’assalto con la tecnica dell'”Highland charge” (l’assalto all’arma bianca con tanto di urlo selvaggio) li colse ancora nel tentativo di innestare le loro baionette.
12) Gart = make
14) King Willie’s loof = palm of the hand.  Re Guglielmo III regnò sulla Gran Bretagna dal 1689 al 1702 in qualità di marito della Regina Maria II
15) Shank = leg e to shank-= to run away (to flee)
16) Slaes = sloes, blackthorns; letteralmente acidi prugnoli con riferimento al boccone amaro da mandare giù, oppure l’allusione è alle spine cioè le spade degli highlanders. Su Mudcats Jack Campin[6] ipotizza si possa trattare di un riferimento ironico alle “Soor Plooms o Galashiels

Folk Revival

The Corrie Folk Trio e in repertorio al duo The Corries
The Picts  in ‘Chiefly in the Scottish Dialect’ definiti Scottish folk rockers, che ci danno di brutto con cornamuse, pennate di chitarra e tamburi. Cantano solo i versi di Robert Burns
Gaberlunzie in una versione omaggio ai Corrie
The Irish Rovers 1995 (sarà perchè sono canadesi, con un repertorio perlopiù irish, ma la versione che cantano è leggermente diversa da quella standard )[7]
Un po’ di scotness!!

Una passeggiata nei Boschi: in viaggio per la Scozia

Braes o' Killiecrankie
Braes o’ Killiecrankie

Nel Pertshire la canzone commemorativa della battaglia è di rigore, e il luogo merita una visita (da evitare però le ore notturne, per non incontrare qualche fantasma)[8]. In genere si parte dal “Salto del soldato” per arrivare fino al borgo di Pitlochry.

Si dice che in questo punto (the Soldier’s Leap) un soldato delle truppe di MacKay, tale Donald MacBean, abbia saltato il fiume Garry da sponda a sponda per sfuggire alle truppe giacobite e alla morte certa.
Sebbene sia il tratto più stretto della gola la distanza è della bellezza di 5,5 metri così è stata tramandata la testimonianza del prodigioso salto dallo stesso soldato sopravvissuto: “I went above the Pass, where I met with another water very deep; it was about 18 foot over betwixt two rocks. I resolved to jump it, so I laid down my gun and bat and jumped, and lost one of my shoes in the jump. Many of our men were lost in that water.”

Nel video girato sul Soldier’s Leap il capitano Alan McEwen recita la ballata imparata per la consueta Burns Supper commemorativa

 

[1] Nel 1825 sir Walter Scott, promotore del revival letterario giacobita, scrisse un poemetto dedicato a John Graham Laird di Claverhouse, primo visconte di Dundee (c. 1648 – 1689) soprannominandolo “il Bel Dundee“; eppure l’appellativo con cui Claverhouse era apostrofato ai suoi tempi, non aveva nulla di lusinghiero: “Bluidy Clavers”, “Clavers il sanguinario” colui che aveva fatto un patto con il diavolo. https://terreceltiche.altervista.org/bonnie-dundee/
[2] https://wizzley.com/battlefield-killiecrankie-hauntings/
[3] La parola “Cailleach” ha diversi significati: “velata”, “donna anziana”, “megera”, è una antica dea che ha plasmato le isole britanniche 
[4] http://chrsouchon.free.fr/killie.htm
[5] come riferito da William Stenhouse:   “The chorus is old. The rest of it, beginning “Whare hae ye been sae braw, lad”, was written in 1789 by Burns on purpose for the Museum”
[6] “I suspect the “sour slaes” are an allusion to the ghoulish backstory of the much older “Soor Plooms o Galashiels” – the plums referred to in that tune had been eaten by the English soldiers raiding orchards before a battle and were spilled out of their disrmbowelled guts.”
[7] 1.Where hae ya’ been grass so fine, me lad? Where hae ya’ been lookin’ swanky-o?
Where hae ya’ been with me cares, me lad? Come me by Killicrankie-o.
Ay, if you’d’ve been where I have been, Ya wouldn’t be so cheery-o;
And if you’d’ve seen what I have seen, On the Braes of Killicrankie-o.

2.I fought at land and I fought at sea, When swords and pikes were clanking-o;
But I met the devil and Dundee, On the Braes of Killicrankie-o.
3.My count Dundee led the highland clans, To the sound of the war pipes and chantin’-o;
King Willie’s troops, they turned and ran,On the Braes of Killicrankie-o.
4.The bold Dundee fell in the glen, Down by the river Garry-o;
You’ll never see his likes again, On the Braes of Killicrankie-o. da http://gestsongs.com/38/killicrankie.htm
[8] escursioni e spunti di viaggio http://smalltownoilwife.blogspot.it/2013/04/pitlochry-part-2-killiecrankie-trail.html
http://www.undiscoveredscotland.co.uk/blairatholl/killiecrankie/
http://www.theaa.com/walks/the-braes-o-killiecrankie-420860
LINK consultati
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=28904
http://www.mudcat.org/thread.cfm?threadid=16531

E per concludere in bellezza un duo scalmanato: Jamie Laval & John Doyle

Nella saga Outlander On the Braes o’ Killiecrankie è compresa nel net di canzoni cantate da Roger al Fraser’s Ridge durante l’adunanza della milizia alla Croce di Fuoco

post pubblicato da Cattia Salto il 5 Maggio 2014, ultima revisione 30 Ottobre 2022

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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