Blow the man down

Braccio di Ferro e Bluto

Blow the man down è una canzone marinaresca (sea shanty) con una grande varietà di testi aventi però la stessa melodia; è diventata anche una canzone per bambini dopo la versione per il marinaio cartoon “Braccio di ferro”!
“Blow (knock) the man down” (blow= “knock down” o “hit”) nel gergo marinaresco significa picchiare sodo fino a far cadere a terra il malcapitato, sinonimo della dura disciplina che veniva impartita dagli ufficiali di bordo sulle navi mercantili.

Read the post in English

Roud 2624 ; Ballad Index Doe017 ; Mudcat 49738 ; trad.][1]
Si distinguono tre temi principali, suddivisi da Stan Hugill in sei gruppi di testo
Knock a Man Down (John Short & Cecil Sharp)
Blow a Man Down (Paradise street)
Blow a Man Down (Black Baller)
Blow a Man Down (Flying Fish sailor)
Blow a Man Down (The Fishes)
Blow the man down (The Milkmaid)
Blow the man down (Bungyereye)
Blow a Man Down (variante caraibica)

Billy Costello la voce del primo Braccio di Ferro

Knock a man down

La “Knock a man down” proviene canti di lavoro afro-americani e molto probabilmente ha influenzato la shanty nata successivamente dal titolo “Blow the man down”, finita nel repertorio delle navi di linea lungo la rotta transatlantica[2].
La troviamo in On Board the Rocket (1879) in cui Adams trascrive alcuni dei canti di lavoro dei marinai ascoltati negli anni 1850 e poi ancora nella collezione di Cecil Sharp raccolta sul campo dal marinaio John Short (1914).
Questa versione con il ritornello dopo ogni verso e un grande coro è considerata una capstan o pump shanty. Sharp scrive che poichè Short ricordava solo due strofe della shanty ci ha aggiunto altri versi tipici della Blow the man down

“English Folk Chanteys” Cecil James Sharp (1914)
Knock a man down, kick a man down ;
way ay knock a man down,
knock a man down right down to the ground,
O give me some time to knock a man down.

The watchman’s dog stood ten feet high
way ay knock a man down, 
The watchman’s dog stood ten feet high
O give me some time to knock a man down.

A livery ship and a lively crew.
O we are the boys to put her through
I wish I was in London Town.
It’s there we’d make the girls fly round.

Traduzione italiana di Cattia Salto
Buttate giù l’uomo, ragazzi. abbattetelo
W-ay! hey? Buttate giù l’uomo!
Abbattete l’uomo, sparato a terra
datemi un po’ di tempo per abbattere l’uomo

Il cane della guardia(1) era alto dieci piedi
W-ay! hey? Buttate giù l’uomo!
Il cane della guardia era alto dieci piedi
datemi un po’ di tempo per abbattere l’uomo

Una nave vivace e un equipaggio vivace
siamo i ragazzi che la faranno spassare
Vorrei essere a Londra
è là dove facciamo correre le ragazze a frotte

NOTE
(1) non era inconsueto che le guardie notturne  fin dal medioevo si accompagnassero con un cane, così come si evince da molte illustrazioni d’epoca

Gibb Schreffler accosta la melodia di Stan Hugill con quella di John Short e canta solo il grande coro e la prima strofa (proveniente dalla diretta testimonianza del marinaio Short)

Nell’arrangiamento per il progetto musicale “Short Sharp Shanties” gli autori scrivono ” Fox-Smith, Colcord e Doeflinger commentano sul gran numero di testi della shanty. Hugill fornisce sei diversi gruppi di parole e le parole di Short non sono effettivamente correlate a nessuno di essi, quindi abbiamo aggiunto versetti “generali” di altre versioni.” 
Nel canto di Sam Lee vengono perciò raggruppati in modo irregolare in 2-4 versi intercalati con way ay knock a man down,  e O give me some time to knock a man down. seguiti dal grande coro.

Jerzy Brzezinski
Sam Lee in Short Sharp Shanties : Sea songs of a Watchet sailor vol 2


As I was a-walking down Market street
a bully old watchman I chanced for to meet
[big chorus]
The watchman’s dog stood ten feet high ,
The watchman’s dog stood ten feet high.
So I spat in his face by gave him good jaw
and says he “me young fellow you’re breaking the law!”
[Cecil Sharp version]
I wish I was in London Town.
It’s there we’d make them girls fly round.
She is a lively ship and a lively crew,
O we are the boys to put her through
[big chorus]
[Versi introdotti dai curatori di “Short Sharp Shanties” ]
The rags are all gone and (?the chains they are jam?)
and the skipper he says  (? “If the weather be high”?)
[big chorus]

Traduzione italiana di Cattia Salto
Mentre passeggiavo per Market street
incappai in una vecchia guardia prepotente

Il cane della guardia era alto dieci piedi
il cane della guardia era alto dieci piedi.
Così gli assestai un bel colpo sulla mascella
dice lui “Giovanotto, state infrangendo la legge!”

Vorrei essere a Londra
è là dove facciamo correre le ragazze a frotte.
E’ una nave vivace e un equipaggio vivace,
siamo i ragazzi che la faranno spassare

Una trascrizione ancora incompleta perchè non riesco a capire la pronuncia dei versi finali e il loro significato

Blow the man down: prime seamen onboard a Black Ball

La versione più antica (halyard shanty) è quella in cui gli i marinai novellini si accorgono presto del clima duro e violento sulle Black Baller. Tutta un’altra musica, che sembra uno spot pubblicitario, è la shanty Hurrah For the Black Ball Line

black-ball
Oltre che sulla bandiera la Palla nera della Black Ball Line era disegnata anche sulla vela di parrochetto

Stan Hugill scrive “I Primi Ufficiali nelle navi transatlantiche erano conosciuti come “blowers”, i secondi come “strikers”, e i terzi come”greasers.”
“Una Packet ship era una nave che trasportava i pacchi di posta (“paquettes”). La tratta transatlantica più antica e più famosa era il servizio di Liverpool, iniziato nel 1816 dalla Black Ball Line, con partenze regolari da New York il 1 e il 16 di ogni mese senza cancellazioni, a prescindere dalle condizioni meteorologiche o da altri inconvenienti. Queste prime navi da 300 a 500 tonnellate avevano una media di 23 giorni per il viaggio verso est e di 40 giorni per ritornare a ovest. I passeggeri delle cabine erano solitamente gentiluomini di buona educazione, che si aspettavano di trovare cortesia e buone maniere nei comandanti con cui navigavano. I Comandanti dei postali erano uomini notevoli, generosi, sinceri e gioviali, ma mai volgari, sempre gentiluomini.
Gli ufficiali, d’altra parte, non avevano doveri sociali che distraevano la loro attenzione e dedicavano il loro tempo e le loro energie a spremere il massimo delle prestazioni sia dalla loro nave che dal suo equipaggio, quindi non sorprende che bordo delle  Black Ball “belaying pin ” [caviglie] e “handspike hash” [teste fracassate] siano diventati per la prima volta elementi familiari del regime di bordo. Era necessaria una dura razza di marinai per mantenere gli orari rigidi a prescindere dalle condizioni meteorologiche, e ci voleva una razza di ufficiali ancora più dura per mantenere la disciplina in questo branco di duri e allenati uomini. Se tutto il resto falliva, allora si applicava la Regola del Pugno (Rule of the Fist): “blow a man down” significava buttarlo a terra in qualunque modo: il pugno, una caviglia o un’aspa d’argano, erano le armi più spesso preferite.[3]

Stan Hugill, che la imparò dallo shantyman irlandese Paddy Delaney la classifica come versione B

“Capstan Bars” di David Bone 1932
CHORUS
oh! Blow the man down, bullies.
Blow the man down W-ay! hey? Blow the man down!
Blow the man down bullies. Blow him right down,
give us the time and we’ll blow the man down!

Come all ye young fellers that follows the sea.
W-ay! hey? Blow the man down!
I’ll sing ye a song if ye’ll listen t’ me.
Give us the time an’ we’ll blow the man down!
‘Twas in a Black Baller I first served my time.
and in a Black Baller I wasted my prime.
‘Tis when a Black Baller’s preparin’ for sea.
Th’sights in th’ fo’ cas’le is funny t’ see
Wi’ sodgers an’ tailors an’ dutchmen an’ all,
As ships for prime seamen aboard th’ Black Ball.
But when th’ Black Baller gets o’ th’ land
it’s then as ye’ll hear th’ sharp word o’ command.
oh! it’s muster ye sodgers an’ tailors an’ sich.
an’ hear ye’re name called by a son of a bitch.
it’s “fore-topsail halyards” th’ Mate he will roar.
“oh, lay along smartly you son of a whore”.
oh, lay along smartly each lousy recroot.
Wor it’s lifted ye’ll be wi’ th’ toe of a boot.
Traduzione italiana di Italo Ottonello
CORO
Buttate giù l’uomo, ragazzi(1). abbattetelo
Buttate giù l’uomo! W-ay! hey? Buttate giù l’uomo(2)!
Abbattete l’uomo, ragazzi. Buttatelo giù
all’occasione abbatteremo l’uomo!

Venite tutti, voi giovani compagni che andate per mare
W-ay! hey? Buttate giù l’uomo!
Se mi ascolterete vi canterò una canzone
all’occasione abbatteremo l’uomo!
Fu su un Black Baller il mio primo imbarco
e su un Black Baller sprecai la mia gioventù
Quando il Black Baller si appresta a salpare
è divertente dare uno sguardo all’equipaggio nel castello(3)
con soldataglia(4), sarti, olandesi e tutto il resto,
imbarcati da novellini(5) sul Black Ball
Ma quando il Black Baller lascia la terra
allora udrete l’aspra parola di comando
voi soldati, sarti e simili, sarete riuniti
per udire il vostro nome chiamato da figli di buona donna
“la drizza di parrocchetto”(6), griderà il “primo”(7)
“Su arriva sparato, figli di p……a
vada arriva sparato ogni pidocchioso novizio.
o ci sarà fatto arrivare dalla punta di uno stivale”

NOTE
(1) i bully boys (bullies) sono i marinai (anche John Bull= John il toro) i ragazzi prepotenti o bulletti un personaggio dalla forza quasi animalesca come un toro e altrettanto forte, potente e vorace.
(2) Blow=knock. Un’interessante analisi decostruttiva di Jessica Floyd[4] se “the man” è simbolicamente “the Old Man” cioè il comandante della nave i marinai potrebbero velatamente alludere ad un ammutinamento
(3) Sui velieri il cassero si estende dalla poppa fino all’albero di mezzana. La sua parte prodiera, dotata di ringhiera, costituisce il ponte di comando della nave a vela. Lo spazio coperto dal cassero è solitamente destinato agli alloggi. Il castello (forecastle) è il “locale equipaggio”, che ha conservato tale denominazione anche quando l’equipaggio dormiva in tuga. Quindi prora>castello>equipaggio mentre poppa>cassero>ufficiali. In merito Italo Ottonello cita Ishmael, il protagonista di Moby Dick, secondo il quale ” il commodoro sul cassero riceve di seconda mano l’aria dai marinai del castello
(4) sodger variante di soldier è usato come insulto nel senso di imboscato, scansafatiche, uno che cerca sempre di sfuggire al lavoro, che quando c’è da lavorare, si allontana o si ritira
(5) gli inesperti e i novellini sono buoni solo per le facili manovre
(6) fore-topsail halyards= Drizza: cavo con funzione di sollevamento (di pennone, di fiocco, di picco). Parrocchetto: secondo pennone a partire dal basso dell’albero di trinchetto e nome della vela relativa. Trinchetto: l’albero prodiero di un veliero a più alberi
(7) Mate= il primo ufficiale

Tantissime le varianti[5]

The Seekers version
I
Come all ye young fellows that follow the sea
To me weigh hey blow the man down
And pray pay attention and listen to me
Give me some time to blow the man down
I’m a deep water sailor just in from Hong Kong
If you’ll give me some rum I’ll sing you a song-
II
T’was on a Black Baller I first spent my time
And on that Black Baller I wasted my prime
T’is when a Black Baller’s preparing for sea
You’d split your sides laughing at the sights that you see
III
With the tinkers and tailors and soldiers and all
That ship for prime seamen onboard a Black Ball
T’is when a Black Baller is clear of the land
Our boatswain then gives us the word of command
IV
“Lay aft” is the cry “to the break of the poop
Or I’ll help you along with the toe of my boot
T’is larboard and starboard on the deck you will sprawl
For Kicking Jack Williams commands the Black Ball
Aye first it’s a fist and then it’s a pall
When you ship as a sailor aboard the Black Ball

The Seekers
Jerzy Brzezinski

Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Venite tutti, giovani compagni che andate per mare,
con me, W-ay! hey? Buttate giù l’uomo!
State attenti e ascoltatemi
all’occasione abbatterò l’uomo!
Sono un marinaio d’alto mare arrivato ora da Hong Kong
e se mi darai del rum ti canterò una canzone
II
Fu su un Black Baller il mio primo imbarco
e su un Black Baller  sprecai la mia gioventù.
Quando il Black Baller si appresta a salpare
ci si sbellica dalle risate nel godere il panorama
III
Con calderai e sarti e soldati e tutto il resto
imbarcati da novellini sul Black Ball
Ma quando il Black Baller lascia la terra
allora il nostro comandante ci darà gli ordini
IV
“Andate a poppa” è il grido
“o vi farò arrivare a poppa dalla punta del mio stivale”
A babordo e a tribordo sul ponte si ammucchieranno
perchè Jack Williams lo Spaccone, comanda il Black Ball
si. prima sono pugni e poi funerali
quando navighi come marinaio a bordo del Black Ball

Gibb Schreffler per il suo progetto di cantare tutte le shanties nella Bibbia di Stan Hugill (“Shanties from the Seven Seas”): versione B [205-208] (160-163) Black Ball ship

I’m a `Flying Fish’ sailor (policeman version)

Un’ulteriore versione[6] racconta la storia di un “flying-fish sailor” [“pesce volante”] appena sbarcato a Liverpool (a deepwater sailor just home from Hong Kong) , scambiato da un poliziotto per un “blackballer” mentre stava passeggiando per Paradise Street e insultato o quantomeno apostrofato in malo modo.

Il marinaio reagisce gettando il poliziotto a terra con un pungo e ovviamente finisce in prigione per qualche mese.

Stan Hugill & Pusser’s Rum
I’ll sing you a song if you give some gin (whisky)
– Timme WAY, hay, BLOW the man down!
?? down to the pin
Ooh! GIMME us some time to BLOW the man down!
As I was rolling [a-walkin’ ] down Paradise street(1)
a big irish scuffer(2) boy I chanced for to meet,
Says he, “You’re a Blackballer from the cut of your hair(3);
you’re a Blackballer by the clothes that you wear(4).
“You’ve sailed in a [some] packet that flies the Blackball,
You’ve robbed some poor Dutchman
of boots, clothes and all.”
“O policeman, policeman [mister], you do me great wrong;
I’m a `Flying Fish’ sailor(5) just home from Hong Kong!”
So I stove[spat] in his face and I smashed [stove] in his jaw. Says he, “Oh young feller, you’re breaking the law!”
They gave me six months in Liverpool[ol’ Walton] town
For bootin’ and a-kickin’ and a-blowing him down.

We’re a Liverpool ship with a Liverpool crew
A Liverpool mate(6) and a Scouse skipper (7)too
We’re Liverpool born and we’re Liverpool bred
Thick in the arm, boys, and thick in the head
Blow the man down, bullies, blow the man down
With a crew of hard cases(8) from Liverpool town

[Now all ye young fellers what follow the sea,
Put yer vents on the wind an’ just listen to me.
I’ll give ye a warnin’ afore we belay,
Steer clear o’ fat policemen, ye’ll find it’ll pay.]

Traduzione italiana di Cattia Salto
Vi canterò una canzone se mi date del gin 
con me, W-ay! hey? Buttate giù l’uomo! 
(incomprensibile)
all’occasione abbatterò l’uomo!
Mentre veleggiavo per la strada del Paradiso (1)
ebbi la ventura di incontrare un poliziotto irlandese(2)
Dice “Sei un Blackballer per il taglio dei capelli(3)
Sei un Blackballer per i vestiti che porti(4).
Hai navigato su un postale della Black Ball,
e hai derubato qualche povero olandese
di stivali vestito e altro.”
“Poliziotto, poliziotto ti sbagli di grosso: sono un “pesce volante”(5) appena arrivato da Hong Kong”.
Così lo colpisco in faccia e gli fracasso la mascella
dice “giovanotto stai infrangendo la legge”.
Mi diedero sei mesi nella città di Liverpool
per averlo pestato, preso a calci e steso!

Siamo una nave di Liverpool con una ciurma e un primo(6) di Liverpool, e un comandante mangia-stufato(7).
Siamo nati a Liverpool e cresciuti a Liverpool,
forti di braccia, ragazzi e forti di testa.
Buttate giù l’uomo, ragazzi, abbattetelo
con una ciurma di brutti ceffi(8) dalla città di Liverpool.
Finale alternativo
[Tutti voi compagni che andate per mare
orecchie al vento e ascoltatemi.
vi darò un avvertimento prima di lasciare,
stare alla larga dai poliziotti grassi vi ripagherà.]

NOTE
Stan Hugill ha lasciato alcune varianti del testo, indicate tra parentesi quadre) una strofa alternativa d’apertura recita
[I’m a deepwater sailor just home from Hong Kong,
If ye give me some whisky I’ll sing ye a song,]
(1) la Paradise street ottocentesca ha lasciato oggi posto alla Liverpool One, un tempo la via del divertimento per i marinai
(2) anche [handsome fat policeman] oppure sassy policeman oppure big Irish copper: scuffer è un termine tipicamente ottocentesco per poliziotto
(3) tutti i marinai della Black Baller line portavano i capelli tagliati corti
(4) oppure [An’ the long, red-topped seabots that I see yer wear]: la divisa dei marinai che servivano sulla Black Baller era rossa e anche gli stivali da lavoro erano bordati di rosso
(5) Secondo Stan Hugill un flying-fish sailor è un marinaio “che preferiva le terre dell’est e il calore degli alisei al freddo e alla miseria dell’Oceano Occidentale
(6) primo ufficiale
(7) scouse è un termine usato dalla gente di Liverpool che è anche il nome dato al dialetto locale. In origine nasce proprio dalle abitudini dei marinai di Liverpool di mangiare lo stufato di agnello e verdure derivata probabilmente dal norvegese “skause”. Si riferisce alla parlata inglese tipica degli irlandesi immigrati
(8) hard cases: una persona dura, poco accomodante, difficile da tenere sotto controllo e arrogante, una tipica persona da rouge’s gallery

Stan Hugill & Pusser’s Rum in Sailing Songs  (1990)
Gibb Schreffler versione C [208] (163) `Flying Fish’ sailor
Jerzy Brzezinski

BLOW THE MAN DOWN: VARIANTE CARAIBICA

Due varianti dalle isole Nevis e Carriacou così Gibb Schreffler scrive nelle note del video (per il progetto “Hugill Shanties from the Seven Seas“) : “la variazione dall’isola di Nevis, con la sua frase ripetuta “nella stiva sottostante” [“in the hold below”], suggerisce che la canzone fosse una volta associata agli stivatori che caricavano la stiva. Questo è affascinante, perché è coerente con la prova che “Blow the Man Down” fosse inizialmente una canzone degli scaricatori portuali, in cui l’atto di “buttare giù l’uomo” era forse una metafora per riporre ogni pezzo di carico .
Inoltre, le molte varianti, “hit”, “knock”, “kick”, “blow” sono coerenti con altri dati storici che “knock a man down” era una / la prima forma.

Prosegue Gibb Schreffler: “La variante fu cantata da Roy Gumbs di Nevis nel 1962. Lomax la registrò e Abrahams la trascrisse nel suo libro del 1974. La seconda variante è di Carriacou. Si riferisce a una nave chiamata “Cariso”. E’ stata cantata da Daniel Aikens e coro nel 1962.”

seconda parte: As I was a walking down Paradise Street


[1] https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/blowthemandown.html
[2] Secondo Stan HugillQuesta canzone, una versione non così musicale della successiva “Blow The Man Down”, è stata presa e usata dagli scaricatori portuali [gergalmente detti hoosier] di Mobile Bay, e in un secondo momento dai marinai bianchi delle navi postali” Anche Gibb Schreffler ipotizza: “Una canzone di lavoro prevalentemente afroamericana degli stati del sud fu probabilmente appresa dai marinai-lavoratori migranti e ripresa dagli equipaggi in gran parte irlandesi delle navi mercantili americane, su cui furono elaborati vari temi di ballate [“Ratcliffe Highway”, “The Fishes of the Sea” e “Quare Bungo Rye”]” Sul suo canale You Tube Gibb Schreffler (che si firma Hulton Clint) ha dato vita ad un grande progetto “A Journey through Stan Hugill’s Shanties from the Seven Seas“, per cantare tutte le canzoni marinaresche (oltre 400 titoli) dal libro di Stan Hugill. Soprannominato lo “You Tube Chanteyman” ci restituisce le canzoni marinaresche in tutta la loro schiettezza
https://traditionalshanties.com/2022/04/26/knock-a-man-down/
[3] link rimosso http://www.shanty.org.uk/archive_songs/blow-the-man-down.html
belaying pin è la caviglia, cioè quello strumento di ferro o legno a forma di punteruolo con cui i marinai danno volta alle cime di maneggio delle vele e che all’occorrenza gli ufficiali di bordo utilizzavano come oggetti contundenti per mantenere la disciplina a bordo
[4] In deconstructing the line through this gloss of the term blow, the collective strength of the sailors would be singing out and pushing/pulling while simulating the force of collectively knocking someone down; namely, this nameless “man.” The collective violence of this reading is interesting; for, it further underscores and supports the popular contemporary construction of the sailor as rough, ready, and prone to altercations. .. it could be inferred that sailors are embracing the popular constructions or narratives of who they were; however, it could also be a satirical barb to demonstrate that they both know about and understand the narrative but that they are also fighting against it. The addition of “Give me some time to blow the man down” almost indicates a sly barb that hides the admission “oh, I haven’t done anything violent, yet, but I will very soon, if you only ‘give me some time.’” This reading could also intimate that the collective power and force necessary for both the successful running of the ship and also the successful construction of the maritime brotherhood takes time, concerted collective effort, and a touch of violence.
https://globalmaritimehistory.com/close-reading-of-an-old-favorite-part-i-in-a-series-of-posts-on-blow-the-man-down/
[5] http://www.contemplator.com/sea/blowdown.html
https://traditionalshanties.com/2022/05/01/blow-the-man-down-b1-first-method/
https://traditionalshanties.com/2022/05/01/blow-the-man-down-b2-second-method/
http://shanty.rendance.org/lyrics/showlyric.php/blowdown
[6] I’m a `Flying Fish’ sailor
https://traditionalshanties.com/2022/05/01/blow-the-man-down-c/
http://www.tomlewis.net/lyrics/blowthemandown.htm

RIFERIMENTI
The Chanty Man Sings (words only)(p19-20, 22-3),
Roll And Go(p9-14),
Capstan Bars(p77-81),
An American Sailor’s Treasury(p44-6),
American Sea Songs and Chanteys(p38-40),
Sea Songs and Shanties(p69-70 e 99),
Everyman’s Book of Sea Songs(p62-3),
The Oxford Book of Sea Songs(p221-23),
Songs of American Sailormen(p53-9),
Shantymen & Shantyboys(p18-22),
Naval Songs(p79),
The Book of Navy Songs(p60-1),
Music of The Waters(p18,31-2),
Deep the Water, Shallow the Shore(p63),
Chanteying Aboard American Ships(p92-5 e p104-6),
Songs of Sea Labour(p27),
A Book Of Shanties(p50-1),
Shanties And Sailors’ Songs(p178),
Songs of the Sea(p76),
Songs of the Sailor and Lumberman(V)(p18-22),
The Way Of The Ship(p52-3 e p92-3),
Shanties from the Seven Seas(VI)(p158-67),
Shanties from the Seven Seas (complete)(VI)(p203-14),
The Seven Seas Shanty Book(p15 e p36-7),
Songs of the Sea & Sailors’ Chanteys(p245-7)

ultima revisione in data 05-09-2023

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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