Baltimore/Wir fahr’n nach Baltimore è il titolo di una canzone marinaresca molto popolare sulle navi mercantili tedesche (per il sollevamento dell’ancora), la Colcord per la sua raccolta “Songs of American Sailormen” la prende da “Knurrhahn”: sammlung deutscher und englischer seemanns lieder und shanties wie sie auf deutschen segelschiffen gesun gen wurden (Richard Baltzer and Klaus Prigge prima edizione 1952) – testo e spartito musicale.
Stan Hugill dal canto suo dice di non averla mai sentita cantare sulle navi britanniche e ritiene sia stato un adattamento “nordico” (germano-scandinavo) di fine ottocento a capstain shanty di una canzone del mare -non meglio specificata- della tradizione anglofila. Mah!
Baltimore/Wir fahr’n nach Baltimore
Roud #4690
Il marinaio bacia la fidanzatina di turno iniziando dal viso e proseguendo verso il basso, solo i tedeschi riescono a cantarla con romanticismo sulle note di valzer (alla viennese)..
And he kissed her on the face,
And the crew began to roar.
Oh, oh, up she goes, we’re bound for Baltimore.
Chorus:
No more, no more, we go to sea no more,
As soon we reach the town tonight
We’re leaving for the shore.
RIFERIMENTI
Shanties from the Seven Seas(p319),
Shanties from the Seven Seas (complete)(p418)
Songs of American Sailormen(p92)
LINK
https://www.musicanet.org/robokopp/usa/baltimor.htm
https://www.fresnostate.edu/folklore/ballads/Hugi418.html
Traduzione italiana Cattia Salto
E lui la baciò sul viso
e la ciurma si mise a rumoreggiare
Ecco che va, siamo in partenza per Baltimora
Coro
Non andremo più in mare, non più
non appena stanotte raggiungeremo la città
la lasceremo per scendere a terra