ARTHUR MCBRIDE

Anche intitolata “Arthur McBride and the Sergeant è una canzone di protesta dalle origini irlandesi contro il reclutamento alle armi, sebbene esistano diverse versioni anche in Scozia (il nome McBride è tipicamente scozzese). La sua diffusione tra la gente è la più eloquente espressione dell’antimilitarismo irlandese. Non è ben precisato il secolo di riferimento della canzone, potrebbe essere stata scritta all’inizio delle guerre napoleoniche (fine 700) anche se la prima trascrizione risale al 1840 per mano di PW Joyce che, in base alle espressioni raccolte, aveva ritenuto che il brano fosse originario del Donegal.
Oltre al filone patriottico delle rebel songs ci sono nella tradizione musicale irlandese una serie di canti di protesta, a volte amari e dolorosi che descrivono il ritorno a casa dei soldati mutilati dalla guerra, eppure sempre sferzanti e ironici come questa gustosa ballata che è quasi la cronaca dell’incontro di due “pacifici” irlandesi con il reclutatore di turno.
Usciti di mattino per una passeggiata lungo la spiaggia (in alcune versioni è il giorno di natale in altre è d’estate) Arthur McBride e il cugino (che è il narratore della storia) incontrano due soldati reclutatori inglesi accompagnati da un giovane tamburino. Il sergente coglie l’occasione per fare il suo mestiere e convincere i due a entrare nell’esercito: buona paga, il fascino della divisa e l’avventura. Ma Arthur risponde, con un linguaggio forbito ed elegante, che la bella divisa è solo in prestito e la bella avventura consiste nell’andare in Francia a combattere. E il rischio di finire ammazzati o feriti e mutilati, non vale la paga!

La discussione passa ben presto alle armi con i soldati a fare una pessima figura colpiti dagli shillelagh (corti bastoni da passeggio) dei due irlandesi.

L’ARRUOLAMENTO NELLA BRITISH ARMY
recruiting_fI sergenti reclutatori nell’Ottocento portavano un caratteristico gallone sul cappello: furono attivi dal 1700 e fino alla metà del 1800, soprattutto in concomitanza con le guerre coloniali e napoleoniche.
Giravano per l’Irlanda e Scozia accompagnati da un giovane tamburino e descrivevano la vita nelle forze armate come una avventura tutta parate e fiori! Erano bravi a convincere i giovanotti già un po’ alticci che si trovavano nelle locande, a prendere  il famigerato scellino del Re..

ASCOLTA Paul Brady che riprende la versione testuale diffusa da Bob Dylan abbinata al cortometraggio di Tiernan McBribe (1997) ripreso sulla spiaggia di Gormanstown.

ASCOLTA Planxty live (la prima registrazione è del 1973 nel loro album d’esordio)

I
Oh me and my cousin, one Arthur McBride As we went a walkin’ down by the seaside
Now mark what followed and what did betide for it being on Christmas morning
Out for recreation we went on a tramp And we met Sergeant Knacker and   Corporal Vamp And a little wee drummer intending to camp For the day being   pleasant and charming
II
Good morning, good morning the sergeant did cry And the same to you   gentlemen, we did reply Intending no harm but meant to pass by For it being   on Christmas morning. But says he my fine fellows if you will enlist, It’s   ten guineas in gold I will slip in your fist, And a crown in the bargain for to kick up the dust, And to drink the King’s health in the morning
III
For a soldier he leads a very fine life He always is blessed with a charming young wife And he pays all his debts without sorrow or strife And always lives pleasent and charming And a soldier he always is decent and clean In the finest of clothing he’s constantly seen While other poor fellows go dirty and mean And sup on thin gruel in the morning
IV
But says Arthur, I wouldn’t be proud of your clothes You’ve only the lend of   them as I suppose And you dare not change them one night or you know If you do   you’ll be flogged in the morning.
And although we are single and free We take great delight in our own company   And we have no desire strange places to see Although your offer is charming.
And we have no desire to take your advance All hazards and danger we barter   on chance and you’d have no scruples to send us to France Where we’ll get   shot without warning.
V
And now says the sergeant, I’ll have no such chat And I neither will take it   from spalpeen or brat For if you insult me with one other word I’ll cut off your heads in the morning And then Arthur and I we soon drew our hods And we scarce gave them time for to draw their own blades When a trusty shillelagh(1) came over their heads And bade them take that as fair warning. As for their old rusty rapiers that hung by their sides We flung it as far as   we could in the tide To the Devil I pitch you, says Arthur McBride To temper your steel in the morning.
VI
As the wee drummer, we rifled his pow And made a football of his   row-do-dow-dow Into the tide to rock and to roll And bade it a tedious   returnin’ And so to conclude and to finish disputes We obligingly asked if   they wanted recruits For we were the lads who would give them hard clouts And   bid them look sharp in the morning.

Oh me and my cousin, one Arthur McBride As we went a walkin’ down by the   seaside Now mark what followed and what did betide It being on Christmas   morning

trad. italiano Michele Murino *
I
Oh, io e mio cugino, Arthur McBride, ce ne andavamo passeggiando sulla riva   del mare. Ora prestate attenzione al mio racconto ed a ciò che accadde, era   la mattina di Natale e per divertimento ce ne andavamo vagabondando quando   incontrammo il Sergente Napper ed il Caporale Vamp, ed un minuto tamburino, pronti ad accamparsi perchè la giornata era bella ed incantevole.
II
“Buon giorno, buon giorno” gridò il Sergente “Altrettanto a voi, signori” rispondemmo “Non vogliamo importunarvi ma solo   passare perchè è la mattina di Natale”. “Ma” rispose “Miei cari amici, se vi arruolerete vi darò subito dieci ghinee d’oro in contanti ed un contratto di una corona, per togliere la polvere e fare un   brindisi alla salute del re la mattina
III
“Perchè un soldato conduce una bella vita ed è sempre felice con una giovane ed affascinante moglie, e paga tutti i suoi debiti senza dolore o tormento, e vive sempre in maniera piacevole ed affascinante. E un soldato è sempre vestito bene e pulito e lo si vede sempre indossare gli abiti più belli, mentre gli altri poveracci se ne vanno sporchi e volgari e bevono   pessima brodaglia al mattino”
IV
“Ma” disse Arthur, “Io non sarei orgoglioso dei vostri vestiti, perchè li avete solo in prestito, suppongo, ma non osate cambiarveli di notte, perchè sapete che se lo fate sarete frustati al mattino. E benchè   noi siamo soli e liberi traiamo grande gioia dalla nostra sola compagnia e non abbiamo desiderio di vedere strani posti, sebbene le vostre offerte siano allettanti. E non abbiamo desiderio di incassare la vostra caparra, in cambio dei rischi e pericoli della sorte, perchè voi non avreste scrupoli a mandarci in Francia dove ci sparerebbero senza avviso”
V
“Oh no” disse il Sergente “Io non uso un simile linguaggio e nemmeno lo accetterò da due stizzosi marmocchi! Perciò se mi insulterete con   un’altra sola parola vi taglierò la testa al mattino”. Arthur ed io   estraemmo subito le nostre spade e quasi non gli lasciammo il tempo di estrarre le loro lame, quando un fedele shillelagh arrivò sopra le loro teste come un chiaro avvertimento, e le loro vecchie spade arrugginite che pendevano dal loro fianco le gettammo il più lontano possibile nella corrente “Adesso andatevele a raccogliere, diavoli!” gridò Arthur McBride   “Ed affilatele nel mattino!”
VI
Quanto al piccolo tamburino, gli spezzammo le bacchette e facemmo un pallone del suo tamburo e lo gettammo nella corrente ad ondeggiare ed oscillare per   impedire che tornasse a tediarci. E così per concludere e porre fine alla   disputa, chiedemmo loro cortesemente se cercavano reclute, perchè noi eravamo   i ragazzini che avrebbero dato loro sonori ceffoni ordinandogli di far presto al mattino

Oh, io e mio cugino, Arthur McBride, ce ne andavamo passeggiando sulla riva del mare Ora prestate attenzione al mio racconto ed a ciò che accadde, era la mattina di Natale

NOTE
*da qui
1) shillelagh: bastone da passeggio e anche sorta di mazza corta usata come arma di difesa. Prende il nome da un villaggio Irlandese di cui la parola è originaria. vedi

FONTI
http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=3098&lang=it
http://mainlynorfolk.info/martin.carthy/songs/arthurmcbride.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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