Ar Chas Doñv Yelo Da Ouez

Ar Chas Doñv Yelo Da Ouez
Testo: Yann-Ber Piriou
Musica: Alan Stivell

Ar Chas Doñv Yelo Da Ouez

La sua antologia bilingue pubblicata da Oswald (nel 1971) “Défense de cracher par terre et de parler breton” rimane un testo fondamentale per chi ama la Bretagna. Riccardo Venturi sottolinea nel sito Antiwar Songs: Yann-Ber Piriou si interessa particolarmente della “letteratura perduta“, in particolare popolare e di tradizione orale; sue sono, ad esempio, numerose ricerche sul gwerz. Articoli e cronache letterarie di Piriou compaiono su Les Lettres françaises, Le Peuple breton, Al Liamm, Klask; scrive anche saggi e studi come l’importantissimo articolo sintetico intitolato Usage spontané et usage littéraire du breton, pubblicato nel 1973 da Les Temps modernes, la rivista diretta da Jean-Paul Sartre.

Di pari passo a quello linguistico, letterario e culturale va l’impegno politico di Yann-Ber Piriou, che non può essere certamente separato dal primo. Già nel 1954 (all’età di 17 anni!) pubblica due articoli sul quotidiano La France Australe, intitolati Les Bretons et la Nouvelle-Calédonie e Une âme qui ne veut pas mourir, nei quali insorge contro la situazione riservata alla lingua bretone. Il suo lungo soggiorno in Nuova Caledonia (tutta la sua infanzia e adolescenza) è del resto alla base di tutta la sua profondissima avversione verso il razzismo e il colonialismo.

Tornato in Bretagna, Yann-Ber Piriou diviene, al pari di Erwan Evenou, Paol Keineg o Sten Kidna, una delle figure-chiave della nuova tendenza Kleiz ha Breizh (“Sinistra e Bretagna”). Tale tendenza politica segnerà, a partire dalle posizioni anticolonialiste e progressiste formatesi ai tempi della guerra d’Algeria, la fine degli anni ’60 e tutti gli anni ’70. Nel 1964, Yann-Ber Piriou è uno dei fondatori dell’UDB (Unione Democratica Bretone); nel 1977 Piriou dichiara apertamente che lo scrittore deve essere immerso nella sua epoca. Accanto ai temi della Bretagna e della sua situazione economica e sociale, Yann-Ber Piriou affronta quindi argomenti come la guerra nel Vietnam o il razzismo negli Stati Uniti.”

Ar Chas Doñv Yelo Da Ouez
Brewet dindan yew an dud uhel
Leun a fae hag a lorc’hentez
Hon eus bewet lent hag uvel
E pad kantvedoù a vezh

Dre hor c’hoadoù hag hol lanneier
Awel an Ankoù ra he reuz
C’hwezhañ a ra eus ar Reter
Bez’zo lod a devo keuz

Rag ma tarzh an deiz higortozet
Ha ma tihun ar bobl a-bezh
Eus Menez Are d’an Naoned
Ar chas doñv yelo da ouez

Rag ma tarzh an deiz higortozet
Ha ma tihun ar bobl a-bezh
Eus Menez Are d’an Naoned
Ar chas doñv yelo da ouez

I Cani Domestici Ridiventeranno Selvaggi
Schiacciati dal giogo della gente dell’alta società
Imbottiti di disprezzo e d’orgoglio
Abbiamo vissuto timidi e umili
Dei secoli di vergogna.
Attraverso le nostre foreste e le nostre lande
Il vento della Morte fa la sua devastazione,
Il suo soffiare viene dall’est,
Ce ne sono che lo rimpiangeranno.
Perchè se sopraggiunge in tutto il suo splendore,
il giorno tanto atteso e se il popolo tutto intero si risveglia
Dai monti d’Arrée al Paese Nantese
I cani domestici ridiventeranno selvaggi.
Perchè se sopraggiunge in tutto il suo splendore,
il giorno tanto atteso e se il popolo tutto intero si risveglia
Dai monti d’Arrée al Paese Nantese
I cani domestici ridiventeranno selvaggi.
(Traduzione italiana di Flavio Poltronieri dal volume “Koroll Ar C’hleze” – Danza della Spada – Raccolta di testi bretoni contemporanei – 1985)

Alan Stivell in Trema’n inis (Vers l’île) 1976

LINK
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=51365&lang=it


/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Flavio Poltronieri

Etnomusicologo. Autore e traduttore di canzoni. Ha pubblicato su riviste di avanguardia musicale in Italia/Francia/Germania. Fa parte della redazione giornalistica di Blogfoolk, Lineatrad e leonardcohenfiles.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.