An Ghaoth Aneas

An Ghaoth Aneas - south wind

An Ghaoth Aneas/ An Gaoth Andheas (The South Wind) è un brano tradizionale irlandese molto antico: Edward Bunting nel suo “Collection of Irish Folk Music” pubblicato nel 1809 lo attribuisce ad un arpista tale Donald Macnamara “il lentigginoso” (Domnhall “Meirgeach” Mac ConMara). Non è chiaro se egli ne sia stato l’autore o solo un interprete; in The Ancient Music of Ireland (1840) Bunting ripubblica la melodia con il titolo “Why Should not Poor Folk” dicendo che la melodia fu trascritta nel 1792 da un vecchio uomo

well known by the sobriquet of “Poor Folk”, who formerly perambulated the northern counties, playing on a tin fiddle”.

“Ben noto con il soprannome di “Poor Folk “, che in passato vagabondava nelle contee settentrionali, suonando un violino di latta

Il brano è più popolare nella sua forma strumentale, con l’andamento di un valzer, e viene spesso abbinato in set con le melodie di Turlough O’Carolan (1670-1738), per questo An Ghaoth Aneas è spesso erroneamente attribuito al bardo!

The Chieftains in Chieftains 3, 1973 e anche in Water from the well, 2000
Pat Kirtley la prima melodia è Moran’s return; South Wind inizia a 3:11
An Ghaoth Aneas
Joanie Madden al flauto irlandese in “Song of the Irish Whistle“, 1996
John Renbourn
Tzalool Duo – Sunita & Gal (arpa e violino)
Brian Baynes · Martin Hayes (chitarra e violino)

An Ghaoth Aneas

Nel testo in gaelico irlandese “A(n) Ghaoth AneasA Ghaoith ó nDeas (Oh Wind from the South) il poeta parla al vento e declama la sua nostalgia verso la terra amata, la contea di Mayo, egli ora vive più a sud, nel Munster e si trova bene, ma ricorda con rimpianto la sua terra natia dove tornerebbe volentieri. Non è chiaro il motivo della sua lontananza, probabilmente è stato esiliato per qualche suo comportamento sedizioso.
Occorre osservare che gli arpisti itineranti in Irlanda erano noti per essere gli ispiratori di ribellioni! La vita dei bardi si era fatta grama, non più musicisti di corte ambiti e venerati, ma musicisti itineranti sempre più snobbati dalla nuove famiglie terriere inglesi: nel 1695 sono state approvate le Penal Laws e lingua e usanze irlandesi erano messe al bando. continua

Bunting ci dice che Donald Freckled (in italiano il lentigginoso) -che doveva avere i capelli color carota- era stato costretto a sposare una ragazza ricca ma che non amava. Così scrisse An Ghaoth Aneas per affidare al vento del sud il bacio alla donna che aveva lasciato a Caheredmund

The Zoë Conway Band
Navan in An Cuimhin Leat 2000

ASCOLTA Mick Moloney in The Green Fields of America 1988 in versione integrale su Spotify

I (File)
A Ghaoth Aneas na mbraon mbog glas
A ní gach faiche féarmhar
Bheir iasc ar eas is grian i dteas
Is líon is meas ar ghéagaibh.
Más síos ar fad mar mbínn féin seal
Is mianach leat-sa séide
Cuirim Rí na bhFeart dhod chaomhaint ar neart
Is tabhair don tír seo blas do bhéilse!
II (Gaoth)
Sínim aneas ag díonamh cleas
Nach ndíonann neach san saol so
Mar íslím gaimh is scaoilim leac
Is díbrim sneachta as sléibhte.
Ó taoi tú ar lear go bhfuí tú mo neart
‘S gur mian liom do leas a dhéanamh
Go bhfúigfe mé mo bheannacht ins gach
aon tslí ar mhaith leat
Is choíche i gCathair Éamoinn(1)!
III (File)
A Chonnachta an tseoid, an tsuilt ‘s an spóirt
I n-imirt ‘s i n-ól an fhíona
Sin chugaibh mo phóg ar rith ins an ród
Leigim le seol gaoithe í
Tá mise beo i mboige na seod
Mar a mbrúitear gach sórt bídh dhom
Ach is mian liom fós tarraing d’bhur gcomhair
Muna gcluine mé ach ceól píopa!

Traduzione inglese
I (The Poet)
O South Wind with the soft clear drops
You that make every sword grassy
Bring the fish to the waterfall,
give heat to the sun
And abundance of fruit to the branches
If it is far to the north where I once lived
That you are minded to blow
May the King of Power preserve your strength
And give the taste of my mouth to that country!
II (The wind)
“I blow from the south, performing feats
Which no one else on earth can do
For I lay winter low and scatter the ice
And banish the snow from the mountains
Since you are in need you shall have my strength
And I want nothing more than to help you!
I shall leave my blessing in every place you choose
And always in Caher Edmund!”
III (The Poet)
O blissful, joyous, sporting Connacht
Home of gaming and of wine-drinking
Here goes my kiss to you rushing along the road
I send it on the wings of the wind
I am living in splendid luxury
Where every kind of food is dressed for me
But yet I am fain to draw towards you
If I should hear but the music of the pipes!

traduzione italiana Cattia Salto
I (Il poeta)
O vento del Sud con la pioggerellina gentile,
tu che fai diventare verde ogni stelo d’erba ,
tu riporti il salmone nella cascata,
tu riporti il calore del sole,
e lasci ogni ramo carico di frutti.
Se è molto più a Nord, dove vivevo un tempo,
che tu intendi soffiare,
voglia il Signore conservare la tua forza
per portare a quella terra il bacio della mia bocca.
II (Il vento)
“Io soffio da Sud, potendo fare cose
che nessun altro sulla terra riesce a fare
perchè io depongo Inverno e bandisco il ghiaccio
ed esilio la neve dalle montagne.
Finchè ne avrai bisogno avrai la mia forza
e io non voglio altro che aiutarti!
Porterò la mia benedizione in ogni luogo che deciderai e sempre a Caher Edmund!”
III Il poeta
Oh felice, gioioso, diletto Connacht
dimora del gioco e delle bevute di vino
Qui va il mio bacio a te che corre lungo la via,
sospinto dalle ali del vento.
Vivo in uno splendido benessere
dove ogni genere di cibo è apparecchiato per me
tuttavia sarei lieto di venirti incontro
se dovessi sentire la musica delle cornamuse!

NOTA
1) Cathair Éamoinn ovvero Caheredmund una località di Ballinrobe

FONTI
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=24052
http://thesession.org/tunes/601
http://www.irishtune.info/tune/1798/
http://www.irishgaelictranslator.com/translation/topic58988.html
http://www.irishgaelictranslator.com/translation/topic58988.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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