Le ballate dell’ammiraglio Benbow

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Le gesta eroiche dell’Ammiraglio John Benbow (1653-1702) sono cantate in alcune ballate coeve risalenti ai tempi della Guerra di secessione spagnola. Era chiamato “the Brother Tar” perchè diede la scalata alla catena del comando militare dal basso, come semplice marinaio; grazie al suo ingegno, al coraggio e all’aiuto del suo mentore l’ammiraglio Arthur  Herbert, Conte di Torrington.
La sua attività, tranne una parentesi in cui si diede al commercio privato (1686-1689), fu dedicata alla marina militare. Lasciò la marina con il gradi di luogonentente (master, cioè l’ufficiale di rotta) dopo essere stato portato davanti alla corte marziale a causa di una battutaccia contro un ufficiale, c’è da rilevare che il codice di comportamento tra gli ufficiali era molto rigido (e ancora oggi con i gradi militari c’è ben poco da scherzare) e dopo aver porto le sue pubbliche scuse al capitano Booth dell’Adventure e ripagato la multa con tre mesi di lavoro senza paga, Benbow pensò bene di dimettersi. L’anno successivo diventato proprietario della fregata Benbow scorazzò per il mediterraneo e nel canale della Manica a caccia di pirati guadagnandosi la fama di capitano abile e spietato.  Rientrato nel giungo del 1689 nella marina militare con il grado di terzo luogotenente sull’ Elizabeth,  dopo nemmeno quattro mesi ottenne il grado di comandante della York e si distinse nelle azioni navali contro le coste francesi; venne mandato poi nelle Indie Occidentali a debellare la pirateria  e nel 1701 fu nominato vice-ammiraglio. Si dice che re Guglielmo avesse offerto il comando a parecchi gentlemen che però rifiutarono (a causa del clima) e così esclamò “Ho capito, risparmieremo i damerini e manderemo alle Antille l’onesto Benbow”

Tarpaulin&Gentleman

Nella Marina inglese degli inizi vigeva il sistema dell’addestramento volontario: un capitano prendeva al servizio dei giovani e li istruiva fintanto che non fossero in grado di superare l’esame attitudinale. Restava comunque una linea di demarcazione tra il tarpaulin officer, privo di alto status sociale e il gentleman officer, l’aspirante privilegiato. Di fatto i gentlemen ottenevano la loro patente di guardiamarina più per relazioni di parentele a fronte di una preparazione in mare superficiale, cosicchè nel 1677 fu introdotto un esame di ammissione che doveva precedere un addestramento di tre anni obbligatorio (oppure il candidato doveva avere già fatto esperienza nella marina mercantile). Ma nel 1730 si preferì ritornare al vecchio sistema dell’addestramento volontario.

L’ULTIMA BATTAGLIA

La sua ultima battaglia, al largo di Capo Santa Marta sulle coste dell’attuale Colombia,  fu quella ingaggiata contro l’ammiraglio Jean Du Casse e la sua flotta: la battaglia con relativo inseguimento durò dal 19 al 25 agosto 1702; Benbow aveva al suo comando sette navi ma i suoi capitani si dimostrarono poco propensi ad ubbidire agli ordini: solo nel pomeriggio del primo giorno venne ingaggiato un combattimento e solo la nave ammiraglia e la Ruby sotto il capitano George Walton si diedero all’inseguimento delle navi francesi con l’intento di dare battaglia mentre le altre navi si mantenevano defilate. La Ruby fu messa fuori combattimento il 22 e a questo punto la Falmouth  al comando di Samuel Vincent decise di schierarsi con Benbow, ma venne seriamente danneggiata e costretta a ritirarsi, lo stesso Benbow assediato dalle navi francesi e sottoposto a una bordata di cannonate si trovò con una gamba maciullata e venne portato sottocoperta, dove si tenne un consiglio di guerra con i suoi ufficiali nel frattempo riunitisi tutti a bordo dell’ammiraglia.
Per vedere in dettaglio l’azione di guerra vedi qui

dal film Master and Commander

Benbow era determinato a proseguire l’inseguimento per dar battaglia ma i suoi capitani ritenendo di non avere possibilità di vittoria raccomandavano di limitarsi a inseguire le navi francesi: Benbow convinto che si stesse mettendo in atto un ammutinamento nei suoi confrontii diede l’ordine di tornare in Giamaica e mandò i suoi comandanti davanti alla corte marziale con l’accusa di insubordinazione; il capitano Richard Kirby e il capitano Cooper Wade vennero riconosciuti colpevoli e fucilati. Nonostante l’amputazione della gamba  Benbow morì due mesi dopo la battaglia e venne sepolto a Kingston.

ADMIRAL BENBOW DI CECIL SHARP

Roud 227 ; Master title: Admiral Benbow ; Ballad Index PBB076 ; VWML AGG/7/269 , COL/6/51 ; trad.]

La melodia è altrettanto popolare e si accomuna alla ballata Captain Kidd dando vita a una sorta di famiglia melodica utilizzata per varie canzoni.
Tra le canzoni del mare nella serie Sea Shanty Edition per il quarto episodio del video-gioco Assassin’s Creed si annoverano alcune ballate sui capitani coraggiosi, per celebrarne le vittorie o le gesta eroiche che li hanno portati alla morte.
La versione in Assassin’s Creed dal testo trascritto da Cecil Sharp sul canto del Capitano Lewis di Minehead (1906) le strofe però sono dimezzate (I, II, VI)


I
Come all you seamen bold
and draw near, and draw near
Come all you seamen bold and draw near
It’s of an Admiral’s fame Brave Benbow (1) was his name
How he sailed up on the main (2)
you shall hear, you shall hear
II
Brave Benbow he set sail
For to fight, for to fight
Brave Benbow he set sail
For to fight
Brave Benbow he set sail in a keen and pleasant gale
But his captains they turn’d tail in a fright (3), in a fright
III
Says Kirby unto Wade (4), “We will run, we will run.”
Says Kirby unto Wade, “We will run. For I value no disgrace
nor the losing of my place
But the enemy I won’t face
Nor his guns, nor his guns.”
IV
The Ruby (5) and Benbow fought the French, fought the French,
The Ruby and Benbow Fought the French.
They fought them up and down
‘Til the blood came trickling down
‘Til the blood came trickling down Where they lay, where they lay.
V
Brave Benbow lost his legs
By chain shot, by chain shot,
Brave Benbow lost his legs
By chain shot.
Brave Benbow lost his legs
And all on his stumps he begs
“Fight on, my English lads
‘Tis our lot, ‘tis our lot.”
VI
The surgeon dress’d his wounds Benbow cried, Benbow cried
The surgeon dress’d his wounds Benbow cried
“Let a cradle now in haste on the quarterdeck (6) be placed
That the enemy I may face
‘Til I die, ‘Til I die
Traduzione italiana Cattia Salto
I
Bravi marinai venite tutti più vicino, più vicino,
Bravi marinai venite tutti
più vicino,
vi voglio raccontare del coraggioso Ammiraglio Benbow
di come navigava in mare
ascoltate, ascoltate.
II
Il coraggioso  Benbow alzò le vele
per lottare, per lottare
il coraggioso  Benbow alzò le vele
per lottare,
il coraggioso  Benbow alzò le vele
con un vento forte di burrasca
ma i suoi capitani fuggirono per vigliaccheria , per vigliaccheria.
III
Disse Kirby a Wade “Scappiamo
scappiamo”
Disse Kirby a Wade “Scappiamo
perchè non valuto il disonore
o la perdita della mia posizione,
ma i nemici non voglio affrontare
e nemmeno i loro cannoni, i cannoni”
IV
La Ruby e Benbow combattevano  i francesi, combattevano i francesi.  la Ruby e Benbow combattevano francesi
li combatterono in lungo e in largo
finchè il sangue iniziò a sgorgare
finchè il sangue iniziò a sgorgare,
à dove stavano, là dove stavano
V
Il coraggioso Benbow perse le sue gambe, per un colpo di cannone,
il coraggioso Benbow perse le sue gambe, per un colpo di cannone
il coraggioso Benbow perse le sue gambe, e sulle stampelle implora
” Combattete, inglesi
è il nostro destino, il nostro destino”
VI
Il chirurgo fasciò le sue ferite
Benbow gridò, Benbow gridò
Il chirurgo fasciò le sue ferite
Benbow gridò
“Portatemi subito una culla
e mettetela sul cassero
che i nemici combatterò
fino alla morte, fino alla morte.”
Mary Evans Picture Library : J R Skelton in Lang, “Outposts of Empire” 1910

NOTE
1) Benbow fece carriera nei ranghi della Marina Inglese sul finire del 1600 fino a diventare Vice-Ammiraglio
2) il mare delle Indie Occidentali
3) in a fright: in preda al panico
4) i capitani che abbandonarono la battaglia vennero processati e condannati a morte per diserzione
5) la nave Ruby sostenne l’attacco  dell’ammiraglia Breda contro i vascelli francesi
6) Benbow nonostante la gamba ferita (che gli verrà amputata) vuole continuare a impartire gli ordini  sul ponte di comando e così richiede una culla per poter restare seduto e distendere la gamba maciullata, fasciata in modo provvisorio dal medico di bordo (non sappiamo cosa ci facesse una culla a bordo di una nave da guerra e in effetti in altre versioni diventa una brandina o  un lettino)

LA VERSIONE DELLA FAMIGLIA COPPER

Paul Clayton, in “Whaling and sailing songs from the days of Moby Dick” 1954


I
It was often at Marais
Calling Benbow by his name
He fought on the raging main
You must know
Oh, the ship rocks up and down
And the shots are flying round
The enemy tumbling down
There they lay, there they lay
II
‘Twas Reuben (1) and Benbow
Fought the French, fought the French
‘Twas Reuben and Benbow
Fought the French,
Down on his old stump he fell
And so loudly he did call
Fight ye on, me English lads
‘Tis my lot, ’tis my lot
III
When the doctor dressed his wound
Benbow cried, Benbow cried
When the doctor dressed his wound
Benbow cried,
Let a bed be fetched in haste
On the quarterdeck be placed
That the enemy I might face
‘Til I die, ’til I die
IV
On Tuesday morning last
Benbow died, Benbow died
On Tuesday morning last
Benbow died
What a shocking sight to see
When Benbow was carried away
He was carried to Kingston church (2)
There he lay, there he lay
Traduzione italiana Cattia Salto
I
Spesso si trovava a Marais
si chiamava Benbow di nome,
di come combattè in mare
dovete sapere.
Oh la nave rollava su e giù
e i colpi volavano
il nemico facevano a pezzi
là dove stavano, là dove stavano
II
C’erano la Ruby e Benbow
a combattere i francesi, combattere i francesi. C’erano Reuben e Benbow
a combattere i francesi
dal suo moncone cadde
e così forte gridò
” Continuate a combattere, inglesi
è la mia sorte, è la mia sorte”
III
Quando il dottore fasciò la ferita
Benbow gridò, Benbow gridò
quando il dottore fasciò la ferita
Benbow gridò
“Che un lettino sia subito
portato sul cassero
che i nemici combatterò
finchè non morirò, finchè non morirò.”
IV
Il mattino di martedì scorso
Benbow morì, Benbow morì,
il mattino di martedì scorso
Benbow morì
che orribile visione
quando Benbow fu portato via
fu portato alla chiesa di Kingston
là giace, là giace.

NOTE
1) la nave Ruby sostenne l’attacco  dell’ammiraglia Breda contro i vascelli francesi
2) fu sepolto nella Chiesa Parrocchiale di Kingston (Giamaica)

ADMIRAL BENBOW DI WILLIAM CHAPPELL

Roud 3141 ; Ballad Index AshS019i ; Bodleian Roud 3141 ; Mudcat 2169 ; trad.]

Intitolata “Benbow, the Brother Tar’s song” la ballata fu trascritta da William Chappel nel suo “Old English Popular Music”.
“La melodia è una variante di Love Will Find Out the Way, pubblicata per la prima volta nel 1651. Inizialmente circolava nei salotti alla moda, ma dopo il 1680 passò nelle canzoni della classe lavoratrice in paricolare dei contadini. Chappell la collezionò tra i raccoglitori di luppolo a metà del XIX secolo e Lucy Broadwood la trovò nel Sussex nel 1898.” (tratto da qui)
Il racconto della battaglia è molto impreciso
June Tabor & Martin Simpson in A cut above, 1982


I
We sailed from Virginia
and thence to Fayall
Where we watered our shipping
and then we weighed all.
Full in view on the seas, boys,
seven sails we did espy;
We mannéd our capstans
and weighed speedily.
II
Now the first we come up with was a brigantine sloop (1)
And we asked if the others was as big as they looked;
Ah, but turning to windward,
as near as we could lie (2)
We saw there were ten (3) men of war cruising by.
III
We drew up our squadron in very nice line
And boldly we fought them for full four hours time;
But the day being spent, boys, and the night a-coming on
We left them alone till the early next morn.
IV
Now the very next morning the engagement proved hot
And brave Admiral Benbow received a chain shot;
And as he was wounded to his merry men he did say,
“Take me up in your arms, boys, and carry me away!”
V
Now the guns they did rattle and the bullets did fly,
But brave Admiral Benbow for help would not cry;
“Take me down to the cockpit, there is ease for my smarts,
If my merry men see me, it would sure break their hearts.”
VI
Now, the very next morning by break of the day
They hoisted their topsails and so bore away;
We bore to Port Royal where the people flocked much
To see Admiral Benbow carried to Kingston Church (4).
VII
Come all you brave fellows, wherever you’ve been,
Let us drink to the health of our King and our Queen,
And another good health to the girls that we know,
And a third in remembrance (5) of great Admiral Benbow.
Traduzione italiana Cattia Salto
I
Siamo salpati da Virginia
e poi da Fayall
dove abbiamo  imbarcato le provviste d’acqua poi siamo salpati.
In piena vista sui mari, ragazzi,
sette vele abbiamo adocchiato;
abbiamo levato l’ancora
e salpato rapidamente.
II
La prima nave che raggiungemmo era un brigantino
e abbiamo chiesto se gli altri erano grandi come sembravano;
Ah, ma virando al vento,
più vicino che si poteva
abbiamo visto che c’erano dieci navi da guerra che s’avvicinavano
III
Abbiamo schieratola nostra batteria in una linea molto precisa
e arditamente li abbiamo combattuti per ben quattro ore;
ma la giornata era trascorsa, ragazzi, e la notte stava arrivando
li abbiamo lasciati soli fino al mattino seguente.
IV
La mattina dopo, la battaglia si è dimostrato rovente
e il coraggioso Admiral Benbow ha ricevuto un colpo di cannone;
e mentre era ferito ai suoi uomini, ha detto,
“Prendetemi tra le vostre braccia, ragazzi, e portami via!”
V
Ora i cannoni hanno tuonato e le pallottole fischiato,
ma il coraggioso ammiraglio Benbow  non avrebbe pianto per chiedere aiuto;
“Portami giù nella cabina, per dare sollievo ai miei dolori
se i miei uomini mi vedessero, si spezzerebbero i loro cuori. “
VI
Ora, il giorno dopo, al sorgere
del sole
loro [le navi francesi] issarono le vele e così si allontanarono;
noi ci portammo a Port Royal, dove la gente si affollava
per  vedere l’Ammiraglio Benbow portato a Kingston Church.
VII
Vieni tutti bravi compagni, ovunque voi siate
Beviamo alla salute del nostro re e della nostra regina,
un altro brindisi alla salute delle ragazze che conosciamo,
e il terzo in ricordo del grande ammiraglio Benbow.

NOTE
1) Il termine è di origine italiana (derivato da brigante, nella sua espressione originaria di componente una brigata, cioè gruppo di più persone da cui il termine). Infatti nel Quattrocento e nel Cinquecento il brigantino a vele latine era utilizzato frequentemente come unità per la guerra di corsa e la pirateria. Il brigantino era impiegato principalmente come cargo o nave di scorta; ebbe grande diffusione nel Mar Mediterraneo e nell’Europa del nord. (da wikipedia)
Le navi da guerra francesi al comando dell’ammiraglio Du Casse stavano scortando un convoglio di trasporto truppe. la nave ammiraglia Breda catturò la galera Anne , originariamente una nave inglese catturata dai francesi
2) è l’andatura di bolina quando la nave “stringe il vento”
3) le navi da guerra francesi erano in realtà solo 5 (come scorta alle navi da carico)
4) Benbow fu sepolto nella Chiesa Parrocchiale di Kingston (Giamaica)
5) in suo onore Robert Louis Stevenson nel suo libro “L’isola del Tesoro” inserisce una “Admiral Benbow Innall’inizio della storia


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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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