Adew, Sweet Amarillis

Amarillis che in italiano si traduce con Amarilla/Amarilli/Amarillide è un nome classico di donna riferito alla ninfa greca “Splendida” (dal verbo greco Amarysso, in spagnolo amarilla è il colore giallo) cantata da Virgilio nelle Bucoliche (mi ricordo ancora il verso Tityre, tu patulae recubans sub tegmine fagi[1]).

Ma l’Amarilla a cui il madrigale fa riferimento è più probabilmente il dramma pastorale Il pastor fido di Giovan Battista Guarini (pubblicato nel 1590), una delle più famose opere del sedicesimo secolo, una soap opera antelitteram[2] dell’amore contrastato tra la ninfa Amarilli e il pastore Mirtillo.
Su Amarilla si narra anche una terza leggenda che spiega l’origine del fiore apprezzato per il suo colore rosso intenso come sangue[3]

Adew, Sweet Amarillis

In Arcadia Mirtillo vaga sconsolato meditando sul suo amore senza speranza per Amarilli promessa sposa di Silvio. Amarilli, in egual tormento ama Mirtillo ma deve rifiutare il suo amore, nonostante il corteggiamento serrato di Mirtillo si vede costretta a negare di amarlo e ad allontanarlo definitivamente. E’ Mirtillo quindi che canta supplicando un ultimo abbraccio prima di lasciarla


Adew, Sweet Amarillis,
For since to part your will is,
O heavy tiding,
Here is for me no abiding.
Yet once again
ere that I part with you
ere that I part with you
FootNote
1) the name Amarillis is a female name of literary tradition dating back to the classics, into vogue in the Renaissance too; the Greek word (from amarússō, “to sparkle”, “to shine”) means “Shining”; with this name Linnaeus classified the bulbous plant of the Amaryllis

Caprice in Kywitt! Kywitt! 2008
Music: John Wilbye/Anton Brejestovski
Lyrics: Anonimus

Traduzione italiana Cattia Salto
Addio, bella Amarilla (1)
che dipartire da te è tuo desio,
o novella greve!
Quivi per me niuna speme
eppur una volta ancor
pria da te dipartir
pria da te dipartir
Note
1) il nome Amarilla è un nome femminile di tradizione letteraria risalente ai classici che venne ripreso nel Rinascimento; il termine greco (da amarússō, “scintillare”, “brillare”) significa “Splendente”; con tale nome Linneo classificò la pianta bulbosa dell’Amaryllis (Amarillide)

Hilliard Ensemble/Paul Hillier, 1988
Music: John Wilbye, No. 12 from The 1st Set of Madrigals, published in 1598.

Cecil Corbell riscrive invece in parte il testo (come suo solito)


I
Adew, Sweet Amarillis,
For since to part your will is,
O heavy tiding,
Here is for me no abiding.
Yet once again
ere that I part with you
ere that I part with you
II
Adieu, belle Amaryllis
Te souviens tu de nos promesses
Mon coeur est lourd
Et les sanglots de l’ocean
se prennent dans ma peine
Je pars avant que l’aube
Que l’aube ne vienne
III
Oh, heavy tiding
Here is for me no abiding
Yet once again
Ere that I part with you
Ere that I part with you

Cecil Corbell in “Renaissance SongBook vol.3” 2012
Music: John Wilbye
Lyrics: Anonimus/Corbel

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Addio bella Amarillis
che mi separo da te come tuo volere
o triste annuncio!
Qui per me nessuna speranza
eppure [abbracciarti] una volta ancora
prima ch’io mi separi da te
prima ch’io mi separi da te
II
Addio, bella Amarillis
ti ricordi le nostre promesse?
Il mio cuore è pesante
e i singhiozzi dell’oceano
sono presi nei miei affanni,
me ne vado prima dell’alba,
che non arrivi l’alba!
III
Oh triste annuncio!
Qui per me nessuna speranza
eppure una volta ancora
prima  ch’io mi separi da te
prima  ch’io mi separi da te

Anton van Dyck, Amarilli e Mirtillo (1631-1632). Olio su tela. Musei Reali, Torino: il pastore Mirtillo, travestito da ragazza, s’aggiudica la vittoria della gara di baci tra ninfe e incorona Amarilli, la fanciulla di cui è innamorato.



[1] Titiro, tu, sedendo all’ombra di un frondoso faggio,
intoni sull’esile flauto un’aria silvestre;
noi lasciamo la patria e i campi amati;
noi la patria fuggiamo: tu, Titiro, placido all’ombra,
fai riecheggiar tra le selve il nome di Amarillide bella.
https://it.wikipedia.org/wiki/Bucoliche
[2] L’opera unisce elementi tragici e comici: Diana per un offesa impone che in Arcadia ogni anno gli venga sacrificata una fanciulla finché due giovani di stirpe divina si sposeranno. Il sacerdote Montano, discendente di Ercole decide allora di far sposare il proprio figlio Silvio con Amarilli che discende da Pan. Amarilli ama invece Mirtillo, amato a sua volta dalla ninfa Corsica. L’opera si concluderà con l’unione fra Mirtillo, il pastor fido che si scopre essere anche lui figlio di Montano ed Amarilli mentre Silvio si unisce alla ninfa Dorinda di cui si è nel frattempo innamorato.
https://www.maremagnum.com/libri-antichi/il-pastor-fido-tragicomedia-pastorale-di-battista-guarini/134186028
il libretto dell’opera musicata da Handel
https://handelhendrix.org/learn/about-handel/opera-synopses/il-pastor-fido/
[3] la leggenda della ninfa Amarilla e il pastore Alteo per spiegare l’origine del fiore narrata da La Tigre Durga https://latigredurga.altervista.org/la-leggenda-dellamarilli/
http://www3.cpdl.org/wiki/index.php/Adieu,_sweet_Amaryllis_(John_Wilbye)

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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