The verdant braes of Screen/Skreen

The verdant braes of Screen/Skreen è una ballata tradizionale irlandese che affronta il tema dell’amore tradito o falsamente corrisposto [The False Young Man]

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Alcuni accomunano il tema della canzone a quello di In the month of January“, canzone sempre del Nord Irlanda, in cui nell’ultimo verso si ammonisce le fanciulle a non cercare di costruire un nido sulla cima di un albero molto alto, ma la versione più correlata è sicuramente “P stands for Paddy”.

La ragazza declina le richieste amorose del falso innamorato perchè ha saputo che lui frequenta un’altra; così simbolicamente lei donerà il suo “nido” ad un altro uomo, più degno di essere amato.

Roud 419 ; Henry H593 ; Ballad Index FJ166 ; VWML RVW2/5/17 ; Mudcat 43164 ; trad.]


I
As I roved out one evening fair
By the verdant braes of Skreen.
I set my back to a hawthorn tree
To view the sun in the West country,
And the dew on the forest green.
II
A lad I spied by Abhann’s side
And a maiden by his knee.
And he was as dark as the very brown wood
And she all whey and wan to see,
All whey and wan was she.
III
“Oh sit you down on the grass,”
he said. “On the dewy grass so green
For the wee birds all have come and gone
Since I my true love have seen,” he said.
“Since I my true love have seen”
IV
“Then I’ll not sit on the grass,” she said
“Nor be a love of thine
For I hear you love a Connaught girl
And your heart’s no longer mine,” she said
“And your heart’s no longer mine.”
V
“O! I’ll not heed what an old man says,
For his days are well-nigh done,
And I’ll not heed what a young man says,
For he’s fair for many a one,” she says,
“For he’s fair for many a one.”
VI
“But I will climb a high, high tree
And I’ll rob a wild bird’s nest
And back I’ll bring what I find there
To the arms that I love best,” she said
“To the arms that I love best.”

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Mentre passeggiavo in una bella sera
per i rigogliosi colli di Screen (1),
sostai presso un biancospino
per guardare il sole dell’Ovest
e la rugiada sulla verde foresta.
II
Un ragazzo vidi vicino al ruscello (2)
con una fanciulla sulle ginocchia
ed era fosco come l’ebano più scuro
e lei triste e pallida a vedersi
tutta triste e pallida lei era.
III
“Stenditi sull’erba – disse lui-
sull’erba umida così verde
che tutti(3) gli uccellini sono venuti e andati (4)
da quando ho visto la mia innamorata
da quando ho visto la mia innamorata”
IV
“Non mi stenderò sull’erba – disse lei-
e nemmeno sarò una delle tue amanti perchè ho saputo che tu ami una fanciulla del Connaught (5),
e il tuo cuore non mi appartiene più!
e il tuo cuore non mi appartiene più!”
V
“Oh non ascolterò le parole di un vecchio,
perchè il suo tempo è finito
e non ascolterò le parole che un giovanotto dice,
perchè fa il carino con tutte – dice lei-
perchè fa il carino con tutte”
VI
“Mi arrampicherò su di un albero alto, alto
e ruberò il nido di un uccello selvatico
e riporterò tutto ciò che troverò
tra le braccia di chi amo di più – disse lei- 
tra le braccia di chi amo di più”

NOTE
(1) i più ritengono che Skreen o Screen sia un diminutivo di Ballinascreen, il nome irlandese di Draperstown in Londonderry (Irlanda del Nord) perchè la canzone ha avuto origine nella contea di Derry, ma in Irlanda si trovano anche altre località con lo stesso nome.
(2) Abhainn è una parola gaelica per fiume, ruscello; anche scritto come “yon burn side(a small creek = brook)
(3) anche scritto come wae (waeful = woeful)
(4) l’uomo è stato via per una stagione o sei mesi
(5) uno degli antichi regni d’Irlanda

Folk Revival

Mick Hanly (voce e chitarra) & Andy Irvine (ghironda)
Altan in Another Sky 2003; Testo in Colm O Lochlainn, More Irish Street Ballads (Dublino: Three Candles, ©1965)
Cara Dillon

continua

FONTI
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=43164
http://mainlynorfolk.info/louis.killen/songs/ theverdantbraesofskreen.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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