La bella Morag & il Kelpie

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Morag & Kelpie è una storia d’amore infelice tra una fanciulla umana (Morag) e un kelpie[1] di varie canzoni in gaelico scozzese.
Ai pascoli estivi delle Highlands ancora si narra della bella Morag (Marion) sedotta da un kelpie in forma umana; la fanciulla pur notando delle stranezze del marito non si accorse della sua vera natura, se non dopo il parto e … se la diede a gambe abbandonando bambino in fasce e marito mutaforma!

Òran Tàlaidh An Eich-Uisge
Dh’èirich mi moch, b’ fheàrr nach do dh’èirich
A Mhór, a Mhór, till ri d’ mhacan
Skye Water Kelpie’s Lullaby

MORAG E IL KELPIE

Nell’isola di Skye  si canta ancora un canto in gaelico,  ‘Oran-tàlaidh an eich-uisge’ oppure ‘Oran each-uisge’ (The water kelpie’s song) la “Ninna nanna del kelpie” una nenia malinconica con cui il kelpie cerca di far addormentare il bambino rimasto senza mamma, e nel contempo una supplica verso Morag perchè ritorni da loro, sia lui che il bambino hanno bisogno di lei.
Di questo lamento si conoscono diverse versioni testuali tramandate fino a oggi nelle Isole Ebridi. 

Le melodie girano intorno ad una vecchia aria scozzese dal titolo “Crodh Chailein” (in inglese “Colin’s cattle) evidentemente considerata una melodia delle fate.
L’altra melodia dolce e malinconica nello stesso tempo è intitolata Song of The Kelpie/Arrane Ghelby

Dh’èirich mi moch, b’ fheàrr nach do dh’èirich

Così traduce Tom Thomson (vedi) “I got up early, it would have been better not to” (mi sono alzato presto ma era meglio se non lo facevo) dall’Isola di Uist nelle Ebridi Esterne

Scottish gaelic
Dh’èirich mi moch, dh’èirich mi moch,
B’fheàrr nach d’ dh’èirich
Mo chreach lèir na chuir a-mach mi.
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.
Bha ceò sa bheinn,
Bha ceò sa bheinn, is uisge frasach
’s thachair orms’ a’ ghruagach thlachdmhor.
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò
Bheir mi dhut fìon, Bheir mi dhut fìon,
‘S gach nì a b’ ait leat,
Ach nach èirinn leat sa mhadainn,
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.
’Nighean nan gamhna, ’Nighean nan gamhna,
Bha mi ma’ riut,
Anns a’ chrò is càch nan cadal
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.
An daoidh gheal donn, An daoidh gheal donn,
Rug i mac dhomh.
Ged is fuar a rinn i altram,
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.
[instrumental]

Bha laogh mo laoidh, Bha laogh mo laoidh,
Ri taobh cnocan
gun teine, gun sgàth, gun fhasgadh.
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.
A Mhòr a ghaoil, A Mhòr, a ghaoil,
Till ri d’ mhacan,
’S bheir mi goidean breagha breac dhut.
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.

Julie Fowlis in Alterum 2017 video diretto da Craig Mackay

traduzione italiana di Cattia Salto
Mi sono alzato presto, non l’avrei fatto,
ma fu l’angoscia che mi mandò fuori
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.
C’era nebbia sulla collina, e piovigginava
e mi sono imbattuto in una graziosa fanciulla.
Ti darò del vino e ogni cosa che vorrai
ma non mi alzerò con te al mattino
Bella manza (mandriana) ero insieme a te al pascolo
mentre gli altri dormivano
La bella moretta malvagia che mi ha dato un figlio
anche se lo ha allevato con freddezza
Il bimbo della mia canzone era accanto a una collinetta,
senza fuoco, protezione o riparo
Morag amore mio ritorna dal tuo piccino
e ti darò una bella ghirlanda variopinta
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.

Traduzione inglese *
I arose early would that I hadn’t.
I was distressed by what sent me out (1).
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.
There was mist on the hill and showers of rain
and I came across a pleasant maiden
I’ll give you wine and all that will please you
but I won’t arise with you in the morning (2).
Girl of the calves (3) I was with you in the cattle-fold (4)
and the rest were asleep.
The fine brown wicked one (5) bore me a son
although coldly did she nurse him
The calf (6) of my song was beside a hillock
without fire, protection or shelter (7).
Mòr, my love return to your little son
and I’ll give you a beautiful speckled withes (8).
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò.

NOTE
si veda anche la traduzione qui
(1)  il kelpie, soffrendo di solitudine, esce dal lago di mattina presto e prende forma umana
(2) il mutaforma promette cibo e agiatezze alla fanciulla per convincerlo a seguirlo, però l’avvisa, è una creatura notturna e non si sveglierà con lei al mattino!
(3) gamhna= cattle between 1 year and 2 years traduce Tom Thomson stitks; in italiano= giovenca, la mucca che non ha ancora partorito, il verso oltre a qualificare il lavoro della fanciulla (mandriana) vuole essere anche un complimento, per dirla in italiano “bella manza” come donna procace, dalle forme abbondanti e seducenti
(4) il kelpie ricorda l’incontro notturno quando i due hanno fatto sesso (e ovviamente nove mesi dopo è nato il loro figlioletto)
(5) ecco che dopo i bei ricordi del passato arriva il presente, la donna ha scoperto la vera natura del compagno e ha voluto meno bene al bambino generato con lui
(6) proseguendo nel paragone il kelpie chiama “vitellino” il suo bambino, un termine vezzeggiativo per small child
(7) Morag nel fuggire ha abbandonato il bambino sotto ad una balma al freddo e senza protezione. Si descrive una tipica “esposizione” dei bambini delle fate. Una pratica di “controllo delle nascite” diffusa nelle campagne d’Europa, era l’abbandono dei neonati  nel bosco (senza cibo e al freddo) affinchè se ne prendessero cura le fate; la pratica era diffusa un tempo sia nei confronti degli illegittimi, che dei neonati con evidenti deformazioni fisiche o malaticci. L’usanza di “esporre” il neonato era connessa con la convinzione che  fosse stato “scambiato” ovvero rapito dalle fate e sostituito con un changelingun mutaforma il quale per un po’ assomiglia al bambino umano, ma alla fine riprende sempre il suo vero aspetto.
(8) breagha breac dhut. Tom Thomson traduce= speckled band (of withy). Ho cercato sul dizionario: si tratta di una corona fatta intrecciando i rami di salice; in italiano = coroncina di vimini, mi richiama le coroncine celtiche di fiori e foglie

Òran Tàlaidh An Eich-Uisge

I=III
O hó bà a leinibh hó, O hó bà a leinibh hà
Bà a leinibh hó bha hó, Hó bà a leinibh hao i hà
Hì hó, hó bha hó, Hì hó, hao i hà
‘S luath dha d’ chois thu, hó bha hó
‘S mór nad each thu, hao i hà
II=IV
O hó m’eudail a mac hó
O hó m’eachan sgèimheach hà
‘S fhad ‘n ‘n bhail’ thu, hò bha hò
Nìtear d’iarraidh, hao i hà

Margaret Stewart & Allan MacDonald la registrano con il titolo di “Òran Tàlaidh An Eich-Uisge” nel 2001(in Colla Mo Rùn) dalla collezione di Frances Tolmie (‘Cumha an EichUisge’ vol I)

traduzione italiana di Cattia Salto
Dormi bambino mio, Dormi bambino mio
Hill ò bha hò, Hill ò bha hò. piè veloce
come un grande cavallo sei tu

Caro figlio mio mio bel cavallino
sei lontano dalla cittadina
sarai il più rinomato

Traduzione inglese *
Sleep my child, Sleep my child (x2)
Hì hó, hó bha hó, Hì hó, hao i hà Fast of foot you are
Great as a horse you are
My darling son, Oh my lovely little horse
You are far from the township
You will be sought after (1)

NOTE
(1) Il kelpie canta la ninna-nanna al figlioletto abbandonato dalla madre umana e lo conforta dicendogli che da grande sarà un ruba-cuori

A Mhór, a Mhór, till ri d’ mhacan

Con il titolo di ‘A Mhór, a Mhór, till ri d’ mhacan la stessa storia è presente negli archivi di Tobar an Dualchais, dalla voce di tre testimoni dell’isola di Skye
http://www.tobarandualchais.co.uk/en/fullrecord/99707/1
http://www.tobarandualchais.co.uk/en/fullrecord/99703/1
http://www.tobarandualchais.co.uk/en/fullrecord/99714/1

Una storia analoga è raccontata nell’isola di Benbecula con il titolo di Bheirinn Dhut Iasg, Bheirinn Dhut Iasg vedi

A Mhór a ghaoil! A Mhór a shògh!
Till gu d’mhacan is gheabh thu’m bradan breac o’n loch.
A Mhór a shògh! Tha’n oiche nochd
Gu fliuch frasach aig mo mhacsa ri sgath chnocain.
A Mhór a ghaoil! A Mhór a shògh!
Gun teine, gun tuar, gun fhasgadh, is tu sìor chòineadh.
A Mhór a ghaoil! A Mhór a shògh!
Mo sheana-chab liath ri do bheul beag baoth is mi seinn phort dhuit am Beinn Frochdaidh.

Caera in Suantraighe, A Collection of Celtic Lullabies 2006 ne riporta un altro frammento con il titolo di “The Skye Water Kelpie’s lullaby” (vedasi la versione di Marjory Kennedy-Fraser più sotto)

Traduzione italiana di Cattia Salto
Morag amore mio, Morag mia cara,
ritorna dal tuo piccolo bambino
e avrai una trota maculata dal lago!
Morag mia cara, questa notte è umida
e piovosa per mio figlio
in una balma della collinetta,
Morag amore mio, Morag mia cara!
Lasciato senza fuoco, senza cibo e rifugio,
ti lamenti senza sosta.
Morag amore mio, Morag mia cara!
La mia bocca grigia da vecchio sdentato
alla tua sciocca bocca,
e io che canto ninnananne sul Monte Frochkie

Traduzione inglese *
Mór (1), my love! Mór, my treasure!
Come back to your little son
and you will get a speckled trout from the lake.
Mór, my darling! Tonight the night
Is wetly showering my son
on the shelter of a knoll.
Mór, my love! Mór, my treasure!
Lacking fire, lacking food, lacking shelter,
and you continually lamenting (2).
Mór, my love! Mór, my darling!
My gray, old, toothless mouth
to your silly little mouth,
and me singing  tunes by Ben Frochkie. (3)

NOTE
(1) Mhórag o Mór è il nome della fanciulla amata dal kelpie il verso è scritto anche come A Mhór a ghaoil! A Mhór a shògh (Mhor mia, amore, mia gioia)
(2) è il pianto incessante del bambino che ha freddo e fame, abbandonato dalla mamma umana. Anche se non esplicitato presumo che la madre abbia “esposto” il figlio, cioè l’abbia abbandonato all’aperto (senza cibo e al freddo) affinchè se ne prendessero cura le fate o il kelpie; la pratica era diffusa un tempo sia nei confronti degli illegittimi che dei neonati con evidenti deformazioni fisiche o dall’aspetto malato. vedi
(3) montagna tra Gesto e Portree sull’isola di Skye

Skye Water Kelpie’s Lullaby

Con il titolo di “Cronan na Eich-mhara”, lo stesso frammento cantato da Caera è riportato anche nel libro di Marjory Kennedy-Fraser e Kenneth MacLeod “Songs of the Hebrides” 1909 (pag 94).
Ecco la versione classica nell’arrangiamento di Marjory Kennedy-Fraser (segnalo anche la versione nell’album Land of Heart’s Desire-song of the Hebrides from the collection by Marjory Kennedy-Fraser, 1997 con Lisa Milne soprano e Sioned Williams all’arpa qui)

Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Amore mio, mia gioia
vieni dal tuo bimbo,
e le trote guizzeranno dal lago in abbondanza
Cuore mio, la notte è buia,
umida e piovosa.
Ecco il tuo bambino  sotto la balma
II
Suvvia, amore mio, mia gioia,
c’è bisogno di fuoco qui,
bisogno di riparo e conforto
il nostro bambino piange vicino al lago.
III
Sposa mia, cuore mio!
La mia bocca grigia da vecchio
che bacia le tue dolci labbra
e io che canto vecchie canzoni per te
sul Monte Frochkie
NOTE
1) tra Gesto e Portree nell’isola di Skye

trasposizione inglese Kenneth MacLeod
I
Avore, my love, Avore, my joy
To thy baby come
And troutlings you’ll get out of the loch
Avore, my heart, the night is dark,
wet and dreary.
Here’s your bairnie neath the rock
II
Avore, my love, my joy,
wanting fire here,
wanting shelter, wanting comfort
our babe is crying by the loch
III
Avore, my heart, my bridet
My gray old mouth
touching thy sweet lips,
and me singing Old songs to thee,
by Ben Frochkie (1)

Tracy Whalen · Parvaneh Eshghi in Ancestral Ties: Folksongs of Ireland, Scotland and England 2014

[1] Nei fiumi più placidi d’Irlanda e nelle profondità oscure dei laghi scozzesi vivono dei demoni acquatici, creature fatate mutaforma, che si nutrono di carne umana: sono “kelpie“, “each uisge” (in inglese water-horse),  “eich-mhara” (in inglese sea horse), cavalli d’acqua e del mare; a voler essere pignoli il kelpie vive preferibilmente nei pressi delle rapide dei fiumi, dei guadi e delle cascate, mentre l’each uisge preferisce i laghi e il mare, tuttavia kelpie è la parola più usata per entrambi. https://terreceltiche.altervista.org/il-kelpie-mutaforma-acquatico-del-folklore-celtico/
https://terreceltiche.altervista.org/sea-song/creature-del-mare-nella-mitologia-celtica/

FONTI
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=4374
http://mudcat.org/detail_pf.cfm?messages__Message_ID=48242
http://www.celticlyricscorner.net/stewart/orantalaidh.htm
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Stromkarlen_1884.jpg

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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