The Demon Lover / The House Carpenter

VERSIONI INGLESI
The Demon Lover (AL Lloyd)
The Demon Lover (Steeleye Span)
VERSIONE IRLANDESE
The Banks of the Sweet Viledee
VERSIONI AMERICANE
The House Carpenter (Clarence Ashley)
The House Carpenter (Bob Dylan)
The House Carpenter (Pentangle)
Il Falegname (Angelo Branduardi)

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The Demon Lover più conosciuta con il nome di “The House Carpenter” è una ballata tradizionale della Scozia dalle probabili origini cinquecentesche, che tratta il tema del soprannaturale: lo spettro di un precedente innamorato convince la donna ad abbandonare figlioletto e marito per prendere il mare con lui. Uno spettro-demone ritorna dopo sette anni a reclamare l’amore di una donna, accusandola di aver rotto il loro fidanzamento.
Titoli: The Daemon Lover, James Harris, House Carpenter, Ship’s Carpenter, The Carpenter’s Wife, Said an Old True Love, The Salt, Salt Sea, The Sea Captain, A Warning for Married Women, the Banks of the Sweet Viledee

Un filone fecondo della tradizione ballatistica europea che affonda le sue radici nel medioevo è quello cosiddetto della “fanciulla sulla spiaggia”; Riccardo Venturi riassume il commonplace in modo puntuale  “fanciulla solitaria che passeggia sulle rive del mare – nave che arriva – comandante o marinaio che la richiama a bordo – fanciulla che s’imbarca di spontanea volontà – ripensamento e rimorso – pensieri alla casa materna / coniugale – dramma che si compie (in vari modi)
Nella ballata britannica “Demon Lover (Child #243) più conosciuta nelle versioni americane dal titolo “The House Carpenter” il seduttore è il Diavolo

La ballata attribuita a Laurence Price, è pubblicata in un broadside nel 1657 dal titolo  “James Harris (The Daemon Lover)” e con un sottotitolo che è tutto un programma “A Warning for Married Women, being an example of Mrs Jane Reynolds (a West-country woman), born near Plymouth, who, having plighted her troth to a Seaman, was afterwards married to a Carpenter, and at last carried away by a Spirit, the manner how shall be presently recited.” (To a West-country tune called The Fair Maid of Bristol, Bateman, or John True.)
La ballata che si dilunga in 32 strofe ha come protagonisti James Harris e Jane Renalds  e tratta il tema del soprannaturale: i due innamorati si scambiano le promesse matrimoniali in segreto, subito dopo (ossia il giorno del matrimonio in pubblico) James si arruola in marina e scompare senza più dare sue notizie. Jane lo aspetta per tre anni poi riceve la notizia della morte di James, lascia passare un anno di lutto, si sposa con un brav’uomo e diventa madre. Dopo sette anni  lo spettro di James ritorna e convince la donna ad abbandonare figlioletti e marito per prendere il mare con lui. La donna lo segue e di lei non si hanno più notizie, il marito impazzisce per il dolore e s’impicca.
Nella prima versione della ballata il giudizio morale sulla donna è come sospeso, ma è comunque una madre che sceglie di abbandonare il proprio bambino per amore di un uomo e quindi non proprio un modello di virtù: il suo gesto porta alla disperazione il marito e il bambino diventa un qualunque trovatello senza genitori predestinato a una brutta fine.

demon-lover
Vermon Hill, 1912

Lo spettro-demone ritorna dopo sette anni a reclamare l’amore della donna, accusandola di aver rotto il loro fidanzamento. Secondo le leggi inglesi in vigore nel 700 una reciproca promessa di nozze aveva valore di giuramento valido agli occhi di Dio, il resto erano solo “dettagli tecnici”; perciò rompere il fidanzamento e sposare un altro equivaleva a macchiarsi di un grave peccato. (vedi matrimonio nella storia). Il revenant che ritorna a portar via la donna “rimette le cose a posto” agendo per volontà divina, però la donna è anche sposa del falegname e non potendo avere due mariti finisce per affondare insieme alla nave.

REVENANTS

In francese la parola revenant conserva un duplice significato quello primario è di «anima che torna dall’altro mondo sotto un’apparenza fisica», l’altro è «fantasma» «apparizione di un morto». Possiedono quindi una duplice natura e si presentano come entità corporee (con le stesse sembianze che avevano in vita o anche di qualche animale o sotto forma di scheletri) oppure incorporee come fantasmi.
Nel folklore europeo i revenants sono anime che mantengono la loro forma materiale, la personalità e i sentimenti di quando erano in vita.

E’ una concezione materiale delle anime dei morti che si manifesta nelle credenze e usanze funerarie di buona parte d’Europa. I revenants sono per lo più anime in pena, compresi quanti son deceduti di morte violenta o accidentale (assassinati, annegati…) o richiamate dall’affetto dei vivi che li piangono troppo. In alcune tradizioni tuttavia i revenants sono anime dannate come i vampiri e i non-morti ovvero schiere infernali e demoniache.
Viene quindi da presumere che la donna non sia stata una madre e moglie felice come da copione e anzi abbia compianto il vecchio fidanzato con così tante lacrime da averlo costretto a ritornare da lei..

Le versioni popolari sono davvero tantissime, con la tendenza a ridurre la ballata in metà strofe, si soffermano su alcuni dettagli dettando lo standard, è tuttavia evidente una grossa distinzione: le ballate provenienti dall’Europa sono basate sull’elemento soprannaturale, quelle americane no.

LA MORALE CALVINISTA

Le versioni approdate in America avendo perso il loro elemento ultraterreno  risultavano quasi incomprensibili o meglio avevano ricevuto una nuova morale, come sottolinea Alan Lomax, quella calvinista, per la quale la donna che rifiutava un matrimonio imposto o infelice si rendeva colpevole di ribellione davanti alla società. Mi sovviene per il clima culturale e certe tematiche il romanzo “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne, anche lì il primo marito (fatto prigioniero degli indiani e dato per morto) ritorna nel mondo “civilizzato” a tormentare l’adultera.. in effetti questa è una warning ballad rivolta alle donne sposate più che alle fanciulle in boccio.

THE DEMON LOVER

Roud 14 ; Master title: The Demon Lover ; Child 243 ; G/D 2:332 ; Ballad Index C243 ; HouseCarpenter at Old Songs ; VWML HAM/5/32/3 ; Bodleian Roud 14 ; DT HOUSCARP , HOUSCRP3 ; Mudcat 25098 , 141964 ; trad.]

Così scrive A.L. Lloyd nelle note di copertina nell’album English and Scottish Folk Ballads (1964) “Sebbene molto raramente si ritrova al giorno d’oggi, la ballata era un tempo nota in Scozia e in Inghilterra. Ad esempio, Walter Scott includeva una buona versione in “Minstrelsy of the Scottish Border” (1812 ed.). Generalmente i testi scozzesi sono migliori di quelli inglesi, nessuno dei quali racconta la storia completa (abbiamo redatto la nostra versione prendendo in prestito alcune strofe dalla serie scozzese della ballata), ma nessuna delle melodie scozzesi è altrettanto buona di quelle trovate nel sud e nell’ovest dell’Inghilterra. La nostra melodia attuale fu trascritta da H. E. D. Hammond dalla signora Russell di Upway, vicino a Dorchester, nel Dorset, nel 1907. Cecil Sharp la considerò “una delle più belle arie doriche” che avesse mai visto. “

A.L. Lloyd version
1.“Well met, well met, my own true love,
Long time I have been absent from thee.
I am lately come from the salt sea
And it’s all for the sake, my love, of thee.”
2.“I have three ships all on the sea
And by one of them has brought me to land.
I’ve four and twenty seamen on board
And you shall have music at your command.”
3.She says, “I am now wed
to a ship’s carpenter,
To a ship carpenter I am bound.
And I wouldn’t leave my husband dear
For twice the sum of ten hundred pound.”
4.“Well I might have a king’s daughter,
And fain she would have married me.
But I forsook her crown of gold
And it was all for the sake, my love, of thee.”
5.“So I pray you leave your husband, dear,
And sail away with me.
And I’ll take you where the white lilies grow
All on the banks of Italy”
6.“And this ship wherein my love shall sail
Is wondrous to behold.
The sails shall be of shining silk
And the mast shall be of red beaten gold.”
7.So she dressed herself in her gay clothing
Most glorious to behold,
And as she trod the salt water’s side
Oh she shone like glittering gold.
8.They hadn’t sailed a day and a day
And a day but barely three,
She cast herself down on the deck
And she wept and wailed most bitterly.
9.“Oh hold your tongue, my dearest dear,
Let all your sorrows be.
I’ll take you where the white lilies grow
All on the bottom of the sea.”
10.And as she turned herself roundabout,
So tall and tall he seemed to be,
Until the tops of that gallant ship
No taller were than he.
11.And he struck the topmast with his hand,
The main mast with his knee,
And he broke that shining ship in two
And he dashed it into the bottom of the sea.

Traduzione italiana di Cattia Salto
“Ben trovata, ben trovata amore mio
per lungo tempo (1) sono stato lontano da te
e sono appena tornato dal mare salato
e l’ho fatto per il tuo amore, mia cara.
Ho tre navi in mare
e una di loro mi ha riportato a terra.
Ho 24 marinai a bordo
e li potrai comandare a bacchetta (2)”
Dice lei “Ora sono sposata
con un falegname delle navi
a un carpentiere navale sono legata,
e non lascerei il mio caro marito
nemmeno per 2 volte l’importo di 110 sterline”
“Beh, potevo avere la figlia del re
e lei volentieri mi avrebbe sposato.
Ma ho rifiutato la sua corona d’oro
solo per amare te, mia cara.
Così ti prego di lasciare tuo marito, cara
e salpare con me.
Ti porterò dove crescono i bianchi gigli (3)
sulle rive d’Italia (4).
E questa nave con cui il mio amore partirà
è meravigliosa a vedersi,
le vele saranno di seta lucente
e l’albero maestro rivestito d’oro zecchino”
Lei così indossò un abito nuovo,
fra tutti i suoi il più bello,
e mentre solcava il mare salato
luceva come oro scintillante.
Navigavano da circa due giorni,
e sono sicuro non fossero tre,
che si accasciò sul ponte (della nave)
e piangeva e si lamentava amaramente.
“Oh frena la tua lingua, amata mia,
e metti da parte tutto il dolore;
ti porterò dove i bianchi gigli crescono
sul fondo degli abissi”
E mentre lei si guardava intorno
sempre più alto lui sembrava diventare
finchè gli alberi di quella bella nave
non erano più alti di lui.
E ruppe il pennone con la sua mano
e l’albero maestro con il suo ginocchio
e spezzò quella nave scintillante in due
e la precipitò negli abissi.

NOTE
(1) la durata della separazione è lasciata imprecisata , si dice solo che è trascorso un lungo tempo, nelle consuetudini delle ballate popolari tuttavia il periodo è implicito, perchè convenzionalmente ha durata di 7 anni; dopo un periodo così lungo la donna poteva considerarsi moralmente giustificata a prendere un altro marito
(2) ho cercato un’espressione simile in italiano; letteralmente “avrai la musica a tuo comando”
(3) chi ascolta è già avvisato che la ballata avrà un finale tragico, infatti i gigli nelle ballate significano la morte
(4) è interessante notare che l’Italia sia considerata la terra del peccato o quantomeno ritenuto un luogo lontano ed esotico

Child #343 E

La versione degli Steeleye Span riprende il testo del Motherwell’s manuscripts


1.Where have you been my long lost love
This seven long years and more
Seeking gold for thee my love
And riches of great store
2.I might have married a king’s daughter
Far far beyond the sea
But I refused the golden crown
All for the love of thee
3.What have you to keep me with
If I with you should go
If I forsake my husband dear
And my young son also
Chorus x2
I’ll show you where the white lilies grow
On the banks of Italy
I’ll show you where the white fishes swim
At the bottom of the sea

4.Seven ships all on the sea
The eighth brought me to land
With four and twenty mariners
And music on every hand
5.She set her foot upon the ship
No mariners could behold
The sails were of the shining silk
The masts of beaten gold
6.Oh what are you high hills
The sun shines sweetly in
Those are the hills of heaven my love
Where you will never win
7.What is that mountain yonder there
Where evil winds do blow
Yonder’s the mountain of hell he cried
Where you and I must go
8.He took her up to the top mast high
To see what he could see
He sunk the ship in a flash of fire
To the bottom of the sea

Traduzione italiana di Cattia Salto
“Dove sei stato amor mio da tempo perduto
in questi sette lunghi anni e più
in cerca di oro per te, amor mio
e ricchezze a iosa”
“Avrei potuto sposare la figlia del re
d’oltre mare
ma rifiutai la corona d’oro
per amor tuo”
“Dove mi porterai
se dovessi venire con te
se dimenticassi il mio caro marito
e anche il mio giovane figlio?”
Ritornello
“Ti mostrerò dove crescono i bianchi gigli
sulle rive d’Italia,
ti mostrerò dove i pesci bianchi nuotano
sul fondo del mare”

“Ho sette navi in mare
e l’ottava mi ha riportato a terra.
con 24 marinai a bordo
e li potrai comandare a bacchetta”
Lei mise piede sulla nave
ma non vedeva nessun marinaio,
le vele erano di seta lucente
e l’albero maestro rivestito d’oro zecchino.
“Oh cosa siete voi alte colline
dove il sole splende dolcemente?”
“Quelle sono le colline del Paradiso amor mio
che non avrai mai”
“Cos’è quella montagna laggiù
dove soffiano venti demoniaci?”
“Laggiù è la montagna dell’Inferno-lui gridò-
dove tu ed io dobbiamo andare”
La portò in cima all’albero maestro
per vedere quello che si poteva vedere
e affondò la nave in un lampo di fuoco
fino al fondo del mare

A.L. Lloyd in English & Scottish Folk Ballads  2006:  The Demon Lover, una versione concentrata sui due amanti e si tralasciano marito e figli
Steeleye Span in Commoners Crown 2009

FONTI
http://ontanomagico.altervista.org/suffolk-miracle.htm
https://singout.org/2012/09/03/the-demon-lover-the-house-carpenter/
https://oldweirdamerica.wordpress.com/2008/12/01/3-the-house-carpenter-by-clarence-ashley/
https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/thedemonlover.html
http://71.174.62.16/Demo/LongerHarvest?Text=ChildRef_243

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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