The Beggar Laddie

beggar-laddie
Edward Burne-Jones –
King Cophetua and the Beggar-maid (1884)

The Beggar Laddie è una ballata tradizionale che sembra essere il sequel di The Gaberlunzie man. The Gaberlunzie man è il nomignolo con cui in Scozia erano chiamati i mendicanti.

Il professor Child classifica The Beggar Laddie al numero 280 in cinque versioni: la fanciulla abbandona la sua famiglia e segue il mendicante per le strade del mondo (ad un certo punto anche un po’ pentendosi della scelta). Ma infine lui le rivela le sue nobili origini mostrandole il suo castello.

L’uomo vuole essere convinto che la fanciulla lo voglia sposare per se stesso e non per il suo patrimonio/nobili origini, così la sottopone a una serie di vessazioni facendole credere di essere molto povero.

Non dimentichiamoci che le fiabe sono piene di storie simili in cui per l’appunto una fanciulla, bella ma di poche sostanze, preferisce seguire il suo istinto, ovvero viene messa alla prova, e dopo essere stata costretta a subire una serie di umiliazioni, o a superare una serie di ostacoli (o sfide impossibili), ottiene in premio un bel matrimonio!!

Nella Beggar Laddie la variazione sul tema mendicante in incognito ha un finale romantico che doveva piacere particolarmente in Scozia non trovandosi riferimenti nella tradizione del resto delle Isole Britanniche.

Così scrive A.L. Lloyd :

This ballad is related to The Jolly Beggar (Child 279) by reason of the “beggar in disguise” theme. The Beggar Laddie is less ribald, however, and has a romantic ending. Here the young lady is rewarded for her belief in the pretended beggar by becoming his bride after he reveals his high station to her.
Outside of Scotland, the ballad appears to be unknown in tradition.

This version sung by MacColl was learned in fragmentary form from his mother, with additional lines collated from Greig and Keith[‘s Last Leaves of Traditional Ballads and Ballad Airs (Aberdeen, 1925)]. (tratto da qui)

Questa ballata è collegata a The Jolly Beggar (Child 279) a causa del tema “mendicante sotto mentite spoglie”. The Beggar Laddie è meno volgare, tuttavia, e ha un finale romantico. Qui la giovane donna è ricompensata per la sua fede nel finto mendicante, diventando la sua sposa. dopo che lui le ha rivelato il suo alto rango.
Al di fuori della Scozia, la ballata sembra essere sconosciuta nella tradizione. Questa versione cantata da MacColl è stata appresa in forma frammentaria dalla madre, con versi aggiuntivi raccolti da Greig e Keith [Last Leaves of Traditional Ballads and Ballad Airs (Aberdeen, 1925)]
.

Peggy Seeger & Ewan MacColl
in Traditional Song and Ballads 1964

I)
‘Twas in the pleasant month of June
When gentle ladies walk their lane,
When woods and valleys a’ grow green
And the sun it shines sae clearly.
II)
Doon in yon grove I spied a swain,
A shepherd sheep-club in his hand,
He was drivin’ yowes oot ower the knowes,
And he was a we’el-faurd laddie.
III)
“Come tell to me what is your trade,
Or by what airt you win your bread,
Or by what airt you win your bread
When herding ye give over?”
IV)
“Makin’ spindles is my trade,
And fighting’ sticks in time o’need,
For l’m a beggar tae my trade;
Noo, lassie, could ye love me?”
V)
“l could love ye as many fold
As Jacob loved Rachel (1) of old,
As Jesse (2) loved his cups of gold,
My laddie, if ye’ll believe me.”
VI)
“Then ye’ll tak’ aff your robes o’reid,
And ye’ll pit on the beggin’weed,
And ye’ll follow me hard my back
And ye’ll be the beggar’s dawtie.”
VII)
And when they come to yonder toon
They bocht a loaf and they both sat doon,
They bocht a loaf and they both sat doon,
And the lassie ate wi’ her laddie.
VIII)
But the lassie’s courage began to fail,
And her rosie cheeks grew wan and pale
And the tears cam’ trinkling doon like hail
Or a heavy shower in summer.
IX)
“Oh, gin I were on yon high hill
Whaur my faither’s flocks do feed their fill,
I would sit me doon and greet a while
For the followin’ o’ my laddie.
X) (4)
When they cam’ tae yon marble gate,
Sae boldly as he knocked thereat,
He rappit(3) loud and he rappit late,
And he rappit there sae rudely.
XI)
Then fower and twenty gentlemen
Cam’ oot to welcome the beggar hame,
And just as mony ladies gay
To welcome the young knicht’s lady.
XII)
His brither John stood next the wa’,
He laughed till he was like to fa’:
“O brither, I wish we had beggit a’
For sic a bonnie lassie.”
XIII)
“Yestreen I was the beggar’s bride,
This nicht I’ll lie doon by his side,
l’ve come to guid by my misguide,
For noo l’m the young knicht’s lady.”

I)
Era nel bel mese di giugno
quando le giovani donne vanno per strada,
quando i boschi e le valli diventano verdi
e il sole splende così luminoso.
II)
Giù in quel boschetto vidi un campagnolo
con un bastone da pastore in mano,
stava guidando il gregge sulle colline
ed era un piccolo guardiano
III)
“Vieni a dirmi quali sono i tuoi affari,
o con quale arte ti guadagni il pane
o con quale arte ti guadagni il pane
quando hai finito con la pastorizia?”
IV)
“Fare fusi è il mio lavoro
e combattere con i bastoni alla bisogna,
perchè il mio mestiere è quello del mendicante,
adesso ragazza mi puoi amare?”
V)
“Potrei amarti in molti modi
come Giacobbe amava Rachele (1) un tempo,
come Jesse (2) amava le sue coppe d’oro,
mio ragazzo, se tu crederai in me”
VI)
“Allora ti toglierai i tuoi abiti rossi
e ti metterai i panni del mendicante,
e mi seguirai appresso
e sarai la favorita del mendicante.”
VII)
E quando andavano in città
mendicavano una pagnotta e si sedevano a terra
mendicavano una pagnotta e si sedevano a terra
e la ragazza mangiava con il suo ragazzo.
VIII)
Ma il coraggio della ragazza iniziò a venir meno
e le sue rosee guance diventavano smorte e pallide
e le lacrime cadevano giù come grandine
o come pioggia d’estate
IX)
“Se fossi in cima a quella collina
dove le greggi di mio padre pascolano
mi siederei e piangerei un po’
per aver seguito il mio ragazzo”
X) (4)
Quando furono al cancello del palazzo
bussò così forte,
bussò forte e a ora tarda
e bussò così sgarbatamente.
XI)
Allora 24 gentiluomini
uscirono per accogliere a casa il mendicante
e anche molte signore belle
per salutare la signora del giovane cavaliere.
XII)
Suo fratello John stava accanto al muro
rideva fino a scoppiare
“O fratello tutti vorremmo mendicare
per una tale bella ragazza”
XIII)
“Ieri ero la sposa del mendicante,
questa notte mi stenderò accanto a lui,
sono stata indotta all’errore,
ma adesso sono la signora di un giovane cavaliere”

NOTE
1) il paragone biblico vuole richiamare la pazienza e l’importanza dell’attesa. Giobbe attese 7 anni per poter sposare Rachele di cui era innamorato, servendo presso la casa del padre.
2) Jesse è il padre del Re Davide, con lui inizia l’albero genealogico di Gesù, non mi è chiaro il paragone con le coppe dorate. In effetti andando a confrontare le versioni in Child # 280 abbiamo altri due nominativi Giasone e Giuda
A 33, As Jason loied his flice of gould
B 43, As Jessie loved the cups o gold,
C 51, As Judas loved a piece of gold,
D 33, As Jesse lovd the fields of gold;
Il Giasone biblico (Jason) è quello che Dante mise nel girone infernale dei simoniaci, Giuda è l’apostolo che tradì Gesù per denaro..
3) to rap, rapped (bussare alla porta)
4) finalmente arriva il lieto fine!

La storia richiama un’altra ballata dal titolo “Lizie Linsday

FONTI
http://www.contemplator.com/scotland/beggar.html
https://mainlynorfolk.info/folk/songs/thebeggarladdie.html
http://www.bluegrassmessengers.com/280-the-beggar-laddie.aspx

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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