The Dubliners’ Dublin: la Dublino di Joyce

The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi sulle orme di Ronnie Drew (ideato da Cattia Salto per Terre Celtiche Blog)

Monto la Nighhttown di Dublino
Al Monto: il sesso per i ricchi e per i poveri
Bombo Lane
Take her up to Monto!
In the name of Our Lady of Mercy
Liberty House Flats (Peadar Kearney House)

A 35:30 del documentario, cala la sera su Dublino con la melodia di Easy and Slow (una vecchia canzone dublinese su come passare una romantica serata a passeggio per Dublino con una bella ragazza – e i posti dove portarla), ma il nostalgico Ronnie (sempre con il suo impermeabile bianco alla tenente Sheridan) si aggira per i vicoli acciottolati del vecchio quartiere a luci rosse di Dublino (il famigerato Monto) e canticchia “Bombo Lane” una filastrocca per bambini un po’ equivoca che riassume il tariffario ottocentesco di una “Lady of the Evening” in Bombo Lane: il costo parte dallo scellino per “conoscere il suo nome” e varia a seconda se a chiedere siano i soldati, i marinai, gli uomini molto corpulenti o i ragazzini.

Bombo Lane

Down in Bombo Lane
There lives a big fat woman
And if you want to know her name
You have to pay a shilling
Soldiers, two and six
Sailors, two and a penny
Big fat men two pounds ten
Little kids a penny

Monto la Nighhttown di Dublino

Joyce la chiamava la “nighttown” e Mabbot street in suo onore venne rinominata James Joyce Street: una cittadella alla rovescia che prende vita di notte, con un traffico d’affari gestito dalle “Madames”: il Monto.

The Mabbot street entrance of nighttown, before which stretches an uncobbled transiding set with skeleton tracks, red and green will-o’-the-wisps and danger signals. Rows of flimsy houses with gaping doors.” [James Joyce]

Monto
Photograph of prostitutes in the Monto, date unknown. Source: irishhistorypodcast.ie.
Monto map
The boundaries of the Mount ranged from Gardiner St (left), Talbot St (below), Amiens St (right) and Gloucester St (above). The map is dated ca. 1840 and shows the name of the old streets. The red cross marks Montgomery St.

https://wideandconvenientstreets.wordpress.com/tag/mabbot-street/
http://www.historyireland.com/20th-century-contemporary-history/monto/

Così scrive James Joyce nel suo Ulisse nel capitolo Cyrce: “L’entrata di Mabbot Street della città notturna di fronte a cui si dirama un binario di tram privo di selciato, attorniato da scheletri di rotaia, fuochi fatui rossi e verdi e segnali di pericolo. File di case improbabili con le porte spalancate
Joyce dichiarò che se mai Dublino fosse andata distrutta sarebbe stato possibile ricostruirla attraverso le pagine dell’Ulisse!

L’incipit è emblematico il binario del tram che attraversa Mabbot Street si interrompe in un tratto di carreggiata disselciato e segnalato appena da luci e cartelli di pericolo. Dall’altra parte della strada, immerse nel buio di mezzanotte, si alzano le prime costruzioni di Nighhttown, in cui sono raccolti i bordelli di Dublino: Città-di-notte, nel duplice significato di città che prende vita di notte e che è costitutivamente buia. Sono visibili fin dalle prime battute la frattura che isola il quartiere dal resto del corpo cittadino e l’artificialità delle sue luci. “Nighttown si qualifica come anti-città, prodotta dall’uomo e governata dalle prostitute.” (tratto da qui)

Chiuso nel 1925, il quartiere a luci rosse nel cuore di Dublino aveva origine in Montgomery street (da qui l’abbreviativo Monto) rinominata Foley Street, ma il cuore del Monto era Mecklenburgh Street Lower (ora Railway Street) e i vicoli e viuzze circostanti – molti dei quali non esistono più: è stato però il più grosso mercato del sesso di metà ottocento, il più grande d’Europa per quei tempi.
Praticamente un paio di isolati spostati verso Est rispetto alla rispettabile O’Connell Street e appena dietro la Custom House
I confini del Monto andavano da Gardiner St (a sinistra), Talbot St (sotto), Amiens St (a destra) and Gloucester St (in alto). La mappa è datata ca. 1840 e mostra il nome delle vecchie strade. La croce rossa segna Montgomery St.

Liberty House Flats

Nel 1930-40 sono stati costruiti nell’area del Monto una serie di edifici di edilizia popolare seguendo i criteri della progettazione architettonica propria del Movimento Moderno sugli esempio di edilizia pubblica olandese.
L’area su Railway street -ribattezzata Peadar Kearney House – è stata riqualificata più recentemente dallo studio di architettura Paul Keogh Architects ( i lavori sono terminati nel 2014) sempre per l’edilizia sociale ma con alti stantards abitativi

Peadar Kearney House ex Monto
Vista dalla corte interna
Peadar Kearney House ex Monto
vista del blocco dalla strada


https://www.buildingsofireland.ie/buildings-search/building/50011147/liberty-house-railway-street-james-joyce-street-dublin-dublin
https://dugganbrothers.ie/project/liberty-house-apartment-development/
http://www.dublincityarchitects.ie/liberty-house-regeneration-railway-street/

✔A NORD DEL LIFFEY

Zona molto centrale (Nothside) di Dublino attraverso i ponti di O’Connell e Ha’Penny si arriva nella zona di Temple Bar.
Nell’area si concentrano alberghi più economici, b&b e ostelli (in particolare in Parnell street e Talbot street).
Intorno da Abbey street (Abbey Theatre) non mancano pub, bar, ristoranti e negozi.
Altre strade conosciute sono Moore Street (per le bancarelle di frutta, verdura e fiori freschi), North Great George’s Street e Mountjoy Square (per le case georgiane ristrutturate), Amiens Street, Dorset Street, Mary Street, Marlborough Street, North Wall, Henrietta Street, Parnell Square.

Il James Joyce Cultural Centre al 35 di North Great George’s Street è allestito in un notevole edificio georgiano eretto nel 1784 per il conte di Kenmare. Il centro organizza eventi letterari e delle visite a piedi nella Dublino di Joyce
https://jamesjoyce.ie/

SOMMARIO
oppure
O’Connell Street e The Spire (l’arteria nord di Dublino)

Al Monto: il sesso per i ricchi e per i poveri

As Terry Fagan pointed in his book ‘Monto – Madams, Murder and Black Coddle‘ the proximity to the barracks of the British army and the docks of the port have determined its development: in the golden moment between 1860 and 1900 around 1600 prostitutes worked in Monto for the Dublin bourgeoisie and the aristocrats (entertained in living rooms with music and wine in the most elegant Georgian residences) and for the working class people (in the alleys of the much more rundown “Kips“) and of course to English soldiers too!
Inside the neighborhood, of course, there was a discontent towards the “gentry” seen as exploiters of the “poor unfortunate girls“, mostly country girls attracted to the city with the mirage of a job as a maid, but also daughters of poor and unemployed families.
This area in the city center on the north side was quite far from the residential areas of the upper and middle bourgeoisie, it was a shanty town with crumbling tenements, but strategically located between the Amiens railway station, the port of Dublin and the Aldborough House barracks . Monto was also a hot neighborhood for the IRA, with various safe houses.

Come osserva ancora Terry Fagan nel suo libro ‘Monto – Madams, Murder and Black Coddle’ la vicinanza con la caserma dell’esercito britannico e le banchine del porto ne hanno determinato lo sviluppo: nel momento d’oro tra il 1860 e il 1900 circa 1600 prostitute lavoravano a pieno ritmo e si dedicavano sia ai professionisti e agli aristocratici (intrattenuti in salotti con musica e vino nelle residenze georgiane più eleganti) che al popolo (nelle viuzze del “Kips” molto ben più fatiscente) e ovviamente anche ai soldati inglesi!
Serpeggiava ovviamente per il quartiere un malcontento nei confronti dei “signori” visti come sfruttatori delle “povere sfortunate ragazze” per lo più ragazze di campagna attirate in città con il miraggio di un lavoro come domestica, ma anche figlie di famiglie povere e disoccupati.
Quest’area in centro città sul lato nord era abbastanza lontano dai quartieri residenziali dell’alta e media borghesia e di fatto una baraccopoli con casermoni fatiscenti, ma strategicamente collocata tra la stazione ferroviaria di Amiens, il porto di Dublino e  la caserma di Aldborough House. Il Monto è stato anche un quartiere caldo per l’IRA, con varie case sicure.

In the name of Our Lady of Mercy

Commenta Ronnie Drew nel documetario: “the whole place has been since closed down by legions of Marys or something or other.”

The Police sometimes proceeded with arrests and raids, but the religious groups were more determinated, beginning with the Sisters of Charity who runned the infamous Magdalene Laundry in Mecklinburgh Street, a sad place to exploit female labor!
But it was the pressure of the association Our Lady of Mercy, founded by Frank Duff in 1921, to decree the end of Monto. In the middle of a moralizing and health campaign supported by the State, the Legion of Mary made closing the last houses of the Madams! Obviously, prostitution has not disappeared from Dublin, but only from Marlborough street. Futhermore the most important Catholic church in Dublin was built between 1816 and 1825 not along O’Connell Street as originally planned but “provisionally” in an anonymous side street (so much power had the local Protestant community) so when it was clear that the location was permanent, they didn’t tollerate the coexisted with a red light district !

Magdalene Laundry
Magdalene Laundry su Railway Street ex Mecklinburgh Street (Google, 2014)

Se la polizia chiudeva un occhio sui traffici del Monto (non che si procedesse con arresti e retate, ma poi ritornava tutto come prima) non altrettanto fecero i gruppi religiosi pervasi da sacro furore!
A cominciare dalle Suore della Carità che gestivano  dal 1822 in Mecklinburgh Street “l’Asilo della Maddalena” (le famigerate Magdalene Laundries (Lavanderie Maddalena) tristi luoghi di sfruttamento della manodopera femminile!
Bastava essere troppo bella o orgogliosa e ribelle, o essere stata abusata dal marito, o dai fratelli, padri e parenti per finire nelle Case della Maddalena (la prima casa venne fondata da Lady Arbella Denny a Dublino nel 1766) e si consiglia caldamente di vedere il film-denuncia “The Magdalene Sister” (2002) diretto da Peter Mullan.

Probabilmente fu la pressione dell’associazione “Our Lady of Mercy” (= la “Comunità di Nostra Signora della Misericordia” ovvero la Legione di Maria) fondata da Frank Duff nel 1921 a decretare la fine del Monto. In piena campagna moralizzatrice e sanitaria sostenuta dallo Stato, “la Legio Mariae” ha fatto piazza pulita di quello che restava del Monto facendo chiudere le ultime case delle Madams!

Ovviamente la prostituzione non scomparve da Dublino, ma solo dai dintorni della pro-cattedrale di Santa Maria in Marlborough street. La chiesa cattolica più importante di Dublino era stata costruita tra il 1816 e il 1825  non lungo la O’Connell Street come da progetto iniziale (proprio dove fu costruito il General Post Office) ma in un’anonima via laterale (così tanto potere aveva la comunità protestante locale, da relegare la Chiesa cristiana a una posizione di secondo piano) una “cattedrale non ufficiale” ovvero provvisoria, ma quando fu chiaro che la chiesa lì sarebbe rimasta non era certo tollerabile che coesistesse accanto al Monto!

Nella maggior parte di questi istituti femminili, le donne, per lo più ragazze adolescenti, erano trattenute spesso contro la loro volontà; questo avveniva anche grazie alla complicità dei familiari delle ragazze, preoccupati di mantenere integro l’onore e la reputazione della loro famiglia: così, per evitare un pubblico scandalo, le giovani erano condotte in questi conventi con l’intenzione di far espiare loro quelli che erano comunemente considerati gravi peccati. Essere madre nubile, essere troppo avvenente o troppo brutta, essere rimasta vittima di uno stupro, erano alcune tra le cause più frequenti per cui si decideva di affidare le donne alle Case Magdalene. Una volta accolte, le ragazze erano impegnate quotidianamente in estenuanti lavori, come lavare il bucato a mano: il duro lavoro, le privazioni e la preghiera erano la condotta che bisognava tenere e che costituiva il cammino verso la redenzione dei peccati del passato…
È stato calcolato che circa 30.000 donne furono ospitate nel corso dei 150 anni di storia di queste istituzioni. L’ultima Casa Magdalene in Irlanda è stata chiusa il 25 settembre del 1996. A tutt’oggi non esiste una statistica esatta di quante vite siano state irrimediabilmente danneggiate.
” (da Wikipedia)

Take her up to Monto!

Lyrics: George Desmond Hodnett
Tune: Johnny McEldoo (trad.)

The song was written by George Desmond Hodnett in 1958 a bohemian and homeless character who denied his bourgeois world dedicating his life to the theater and to music.
The ballad between the seditious and the obscene is deliberately rich in Victorian period slang and was part of a set of songs that Hodnett had written for the Pike Theater, but it was never performed in public.

From the notes of Hodnett: “The verses were constructed to include the pre-possessions that would appeal to the Dublin proletarian taste – hence the ingredients of hurler-on-the-fence support for persons regarded as patriots (Invincibles verse); anti-police attitudes (‘the buggers in the Dee-pot ‘); anti-‘toff” attitudes (Buckshot Forster); anti-Englishness (same); local allusions, and, of course, smut. This construction probably accounts for the song’s success, if that is the word. A certain cynism is the first prerequisite for the song-writer, I think.”

It was Ronnie Drew to sing it at the 1966 Gate Theater concert, for the contemporary audience the song has lost many of its historical meanings, but the melody (Johnny McEldoo) is extremely catchy, almost a nursery rhyme; the use of swear words and double meanings have made it a perfect drinking song! 

La canzone è stata scritta da George Desmond Hodnett (1918-1990) nel 1958 un personaggio decisamente bohemien e senza fissa dimora, che ha rinnegato il mondo borghese da cui proveniva per dedicare la sua vita al teatro e alla musica.
La ballata tra il sedizioso e l’osceno è volutamente ricca di slang d’epoca vittoriana e faceva parte di un set di canzonette che Hodnett aveva scritto per le riviste di avanspettacolo che si esibivano al Teatro Pike, ma non venne mai eseguita in pubblico. 
Dalle note di Hodnett: “I versi sono stati pre-costituiti per attirare il gusto del proletariato di Dublino – da qui gli ingredienti che piacciono alle persone considerate patrioti (versi Invincibles); conto la polizia (”the buggers in the Dee-pot’), contro “i signori” e contro gli inglesi (Buckshot Forster), riferimenti locali e, naturalmente parolacce. Ingredienti perfetti per decretare il successo di una canzone. Credo che un sano cinismo sia un prerequisito base per uno scrittore di canzoni”

Fu Ronnie Drew a metterla in scaletta nel concerto al Gate Theatre del 1966, la canzone per il pubblico contemporaneo, ha perso molti dei suoi significati storici , ma la melodia (Johnny McEldoo) è estremamente orecchiabile, quasi una filastrocca per bambini;  l’uso di parolacce e dei doppi sensi l’hanno fatta diventare una perfetta drinking song! 

Luke Kelly live con immagini del Monto

Well, if you’ve got a wing-o (1), take her up to Ring-o (2)
where the waxies (3) sing-o all the day;
If you’ve had your fill of porter (4), and you can’t go
any further, give your man the order: “Back to the Quay!”
Chorus:
And take her up to Monto (5), Monto, Monto
take her up to Monto, lan-ge- roo (6), To you!

You’ve heard of Butcher Foster (7) the dirty old impostor
Took mot (8) and lost her, up the Furry Glen (9).
He first put on his bowler and he buttoned up his trousers,
and he whistled for a growler (10) and he says, “My man!”

You’ve heard of the Dublin Fusiliers
the dirty old bamboozlers,
they went and got (killed)  the childer (11), one, two, three.
Marching from the Linen Hall (12)
there’s one for every cannonball,
and Vicky’s (13) going to send youse all, o’er the sea.
But first go up to..

When Carey (14) told on Skin-the-goat (15),
O’Donnell (16) put him on the boat
he never should have been afloat, the dirty skite
It wasn’t very sensible to tell on the Invincibles
they stood up for the principals, day and night.

When the Czar of Rooshia, and the King of Prooshia
landed in the Phoenix Park in a big balloon
they asked the Police Band to play,
`The Wearin’ O’ the Green’
but the buggers in the depot didn’t know the tune.

The Queen she came to call on us,
she wanted to see all of us
I’m glad she didn’t fall on us,
she’s eighteen stone (17)
`Mr. Neill, Lord Mayor (18)’ says she,
`Is this all you’ve got to show to me?’
`Why no, ma’am, there’s some more to see –
pog mo thoin (19)

The lyrics explained

1) A wing-o: a penny
2) Ring-o: Ringsend is a suburb of the area south of Dublin on the south bank of the River Liffey
3) waxies= cobblers (see The Waxie’s Dargle)
4) porter = typical dark Irish beer, a working class beer
5) Monto: Montgomery Street
6) lan-ge- roo = “langer” irish slang can mean: penis, crazy or drunk
7) William Edward Forster, politician appointed vice-president of the council in 1868 and then Governor of Ireland (1888): under his rule the law was passed that allowed the police to arrest people with the only “reasonable suspicion” of crime and conspiracy ! Nicknamed “Buckshot” by the nationalist press because he ordered the police to fire buckshot on a crowd. The bowler (hat) connects him to the crown and to Loyalism
In other versions it is the Duke of Gloucester, to denote the frequentation of the district also by high society.
8) mot irish slang for girlfriend or more generally a girl, sometimes the intimate part of the woman or a prostitute. Possibly from the Irish “maith” (good), as in “caillín maith” (“good girl”)
9) Furry Glen is a part of the Phoenix Park, characterized by a pond surrounded by romantic walks for couples, but also probable double sense  
10) “Growler”= a four-wheeled hansom cab (or its driver)
11) originally: De Wet’ll kill the chiselers
De Wet: Christiaan de Wet, a Boer general, rebel leader and bane of the British Fusiliers
Chiselers:  cheats, swindlers or childer:  children
Robert Childers Barton a member of the Dublin Fusiliers arrested for his seditious speeches,
Bugler John Dunne a 14-year-old boy heroically wounded in the Boer War;
12) Linen Hall is located at the end of Bolton street was founded in the eighteenth century when Dublin was an important trading center, as a market and a sorting center for linen; then it was transformed into a barracks and a warehouse for the Dublin Fusiliers
13) Vicky= Queen Victoria
14) James Carey, a Fenian, founder of the Invincibles, involved in the Phoenix Park murders and later turned informer
15) Skin-the-goat: James Fitzharris, the cabman who drove the assassins of Lord Frederick Cavendish and T.H.Burke at the Phoenix Park. He was sentenced to forced labor because he was found guilty of conspiracy, but he always refused to mention the names of his passengers, although he was offered a large fee.  
16) Patrick O’Donnell, or Pádraig Ó Domhnaill, an Irish republican who carried out the revenge assassination of Carey
18) it is an anachronism, because Lawrence Neill became mayor in 1917 and the queen died in 1901
19) póg mo thóin = kiss my arse”

George Desmond Hodnett lyrics
I
Oh … if ya got a wing-o Take her out to Ringo-o
Where the waxies sing-o all the day;
And if you’re full o’ porther And ya can’t get any forrader
Just give yer man the ordher, ‘Back to the Quay!’
Take her up to Monto, To Monto, to Monto,
Take her up to Monto, Lang-er-oo: (Audience: Balls to you.)
II
Did ya hear of Buckshot Forster The dirty auld imposthor –
Got a mot and lost her In the Furry Glen –
So he just put on his bowler And he buttoned up his trowser
Then he whistled for a growler And he said: ‘My man’
III
See the Dublin Fusiliers The bloody ould bamboozeleers
De Wet’ll kill the chiselers Wan, two, three:
Marchin’ from the Linenhall, There’s wan for every cannonball,
And Vicky’s going to send ‘em all Over the sea; but first,
IV
Oh .. did ya hear o’ Skin-the-Goat? O’Donnell got him in the boat
He wished he’d never bin afloat. The dirty skite;
He wasn’t very sensible To tell on the Invincibles,
Who stuck up for their principles Day and night .. , by
V
Oh .. when the Czar of Rooshia And the King of Prooshia
Landed the Phaynix in a big ball-oon-an, They asked the polis band to play The Wearing o’ the Green,
But the buggers in the Dee-pot didn’t know the tyoo-an; so
VI
Queen Vic she came to call on us, She wanted to meet all of us
‘Tis well she didn’t fall on us, She’s eighteen sto-an!
Then, ‘Mister, my Lord Mayor,’ says she ‘Is that all yez have to show to me?’
‘Why, no Ma’am, there’s some more,’ says he,
‘Pogue-ma-hone!’ Then,

Beh, se hai qualche centesimo, portala fino al Ring
dove i calzolai cantano tutto il giorno;
se hai fatto il pieno di birra scura e non puoi andare oltre,
dai l’ordine al tuo uomo: “Ritorna in porto!”
CORO
E portala fino al Monto, Monto, Monto
portala fino al Monto,
langeroo, a te!II

Hai sentito di Foster “il macellaio”, lo sporco impostore,
ha portato la “ganza” e l’ha persa su al Furry Glen.
Allora si è messo la bombetta e si è abbottonato i pantaloni,
e ha fischiato per un vetturino e dice: ‘Il mio uomo’

Hai sentito dei Fucilieri di Dublino,
i maledetti impostori,
andarono e presero Childers  un due tre
a marciare sul Linen Hall
c’e n’è uno per ogni cannone
e Vittoria vi manderà tutti oltre mare.
Ma prima andiamo al Monto ..

Quando Carey raccontò di “Pelle di Capra”
O’Donnell lo mise sulla barca, non avrebbe
dovuto mai salire a bordo  lo sporco ubriacone!
Non fu molto ragionevole a raccontare degli Invincibili,
che sostennero i loro principi, giorno e notte

Quando lo Zar di Russia e il Re di Prussia
atterrarono nel Phoenix Park su di una mongolfiera
hanno chiesto alla Banda della Polizia di suonare
`The Wearin’ O’ the Green
ma i tizi nel deposito non conoscevano il motivo

La Regina è venuta a trovarci
e voleva vederci tutti
sono contento che non si sia imbattuta in noi,
è un pezzo da 90 
“Signor Sindaco Neill- dice –
e tutto quello che avete da mostrarmi?”
“Ma no, signora, c’è molto più da vedere,
baciami il culo

NOTE e traduzione italiana Cattia Salto
2) il Ringsend è un sobborgo della zona a Sud di Dublino accanto alla zona portuale del Liffey
5) Monto: Montgomery Street
6) lan-ge- roo = “langer” in slang può voler dire: pene, pazzo o ubriaco.
7) William Edward Forster uomo politico nominato vice-presidente del consiglio nel 1868 e poi Governatore d’Irlanda (1888): sotto il suo governo venne approvata la legge che permetteva alla polizia di arrestare le persone con il solo “sospetto ragionevole” di criminalità e cospirazione! Soprannominato “Buckshot” dalla stampa nazionalista perchè aveva ordinato alla polizia di sparare con i fucili caricati a pallettoni sulla folla. La bombetta lo collega alla corona e ai Lealisti. In altre versioni il personaggio citato è il Duca di Gloucester, per indicare la frequentazione del Monto anche da parte della gente del bel mondo
8) mot è in slang per indicare la fidanzatina o più in generale una donna, alcuni ritengono voglia indicare la parte intima della donna. Dal gaelico irlandese “maith” (buono), come in “caillín maith” (“brava ragazza”) alcuni traducono come prostituta
9) il Furry Glen è una parte del parco urbano di Dublino il Phoenix Park, caratterizzato da un laghetto circondato da romantiche passeggiate per coppiette. Ma anche probabile doppio senso
10) “Growler”= è un vecchio modello di carrozza da città, a quattro ruote chiusa nella parte passeggeri (2 o 4 posti) e con postiglione aperto
11) in origine De Wet’ll kill the chiselers= De Wet ucciderà i truffatori
Christiaan de Wet, generale boero, leader ribelle e rovina dei fucilieri britannici
Chiselers= imbroglioni, truffatori oppure childer = bambini
Robert Childers Barton un membro dei Fucilieri di Dublino arrestato per i suoi discorsi sediziosi, e Bugler John Dunne un ragazzino di 14 anni ferito eroicamente nella guerra boera
12) Linen Hall si trova alla fine di Bolton street fu fondata nel settecento quando Dublino era un importante centro di commercio, come mercato e centro di smistamento del lino; poi è stata trasformata in caserma e deposito dei Dublin Fusiliers
13) la regina Vittoria
14) James Carey, Feniano, fondatore degli Invincibili, coinvolto negli omicidi del Phoenix Park e in seguito trasformato in  informatore: con la sua testimonianza ha fatto arrestare 27 membri della società “Gli Invincibili” mandato a morte 6.
15) James “Pelle della Capra” Fitzharris, era il vetturino della carrozza utilizzata dagli assassini di Lord Frederick Cavendish e T.H.Burke al Phoenix Park; e stato condannato ai lavori forzati perchè riconosciuto colpevole di cospirazione, ma si è sempre rifiutato di fare i nomi dei suoi passeggeri, nonostante gli sia stata offerta una grossa taglia. 
16) Patrick O’Donnell repubblicano irlandese che ha portato a termine l’assassinio di Carey per vendetta
17) letteralmente ” è un pezzo da 18″ ma in italiano si suol dire “pezzo da 90” per indicare un  ‘pezzo grosso’, riferibile colloquialmente a chiunque rivesta una posizione di rilievo o di grande potere in un ambito o attività (un tempo nel linguaggio della mafia, un ‘mafioso potente e molto temuto’)
18) è un anacronismo, perché Lawrence Neill è diventato sindaco nel 1917 e la regina è morta nel 1901

LINK
http://www.mudcat.org/thread.cfm?threadid=36178
http://thesession.org/discussions/18914
http://dublincitypubliclibraries.com/taxonomy/term/117/all?page=10
http://irishhistorypodcast.ie/2012/02/13/torture-murder-and-exclusion-irelands-first-10-years-of-independence/
http://www.boards.ie/vbulletin/showthread.php?t=2055971902

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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