STINGO UNA MELODIA PER DUE DANZE

La melodia è  riportata da John Playford in “The English dancing master” con il titolo di “Stingo & Oyle of Barley” (varie edizioni dal 1651 al 1686). Stingo è un termine colloquiale (una parola di moda nel 1700) per indicare una birra forte (=strong ale) e il “succo d’orzo”  (= juice of the barley) è un eufemismo per dire la stessa cosa.

LA MELODIA
Ascoltiamo l’arrangiamento per chitarra barocca

A CUP OF OLD STINGO

Una drinking song “for the maltworm in your life.” essendo maltworm un termine elisabettiano per indicare un bevitore di birra forte!

ASCOLTA


There’s a lusty liquor which good fellows use to take-o;
It is distilled with Nard(1) most rich, and water of the lake-o,
Of hop a little quantity, and barm to it they bring too;
Being barrell’d up, they call’t “a cup of good old dainty stingo”.
Traduzione di Cattia Salto
C’è un liquore vigoroso che i bravi ragazzi sono soliti prendere;
si distilla con il Nardo (1) più ricco e l’acqua del lago,
ci mettono una piccola quantità di luppolo e anche il lievito di birra;
lo mettono in botte e lo chiamano “una coppa di buona vecchia squisita birra”

NOTE
1) Nard ( Nardo) sta ad indicare il malto paragonato a un profumo inebriante!

Una seconda versione testuale è intitolata “The Little Barley-Corne” (in Roxburghe Collection con il sottotitolo “ballad from the reign of Charles I”) e qualcuna delle sue tante strofe deve essere finita ovviamente nella ben più nota ballata di John Barleycorn (vedi)

ASCOLTA The Toronto Consort in “Winter Revels from the Renaissance“: il video inizia con una scena tratta dalla serie “The Tudors” per partire con il brano dei Toronto Consort da 2:25: strofe I, II e III; IV, V e VI

ASCOLTA The Rose Ensemble (il video dovrebbe partire dal 1:25): strofe I, IV, VII, VIII


I
Come, and doe not musing stand if thou the truth discerne
But take a full cup in thy hand, and thus begin to learne-
Not of the earth, nor of the ayre, at evening or at morne-
But joviall boyes your Christmas keep, with the little Barly-Corne.
II
It is the cunningst alchhymist that ere was in the land;
‘Twill change your mettle, when it list, in turning of a hand–
Your blushing gold to silver wan, your silver into brasse–
‘Twill turne a taylor to a man, and a man into an asse.
III
If sickness come, this physick take it from your heart will set it
If feare encroach take more of it,
your heart will soon forget it
Apollo and the muses nine do take it in no scorne
So joviall boyes your Christmas keep with the little Barly-Corne.
IV
“Twill make a weeping widow laugh, and soon incline to pleasure;
“Twill make an old man leave his staffe, and dance a youthfull measure:
And though your clothes be ne’er so bad, and ragged, rent and torne,
Against the cold you may be clad with the little Barly-Corne.
V
‘Twill make a coward not to shrinke but be as stout as maybe;
‘Twill make a man that he shall thinke that Joan’s as good as my Lady (1)
It will inrich the palest face and with rubies it adorne
Yet you shall think it no disgrace, this little Barley-Corne.
VI
Thus the Barley-Corne hath power e’en for to change our nature
And make a miser in an hour prove a kind-hearted creature;
And therefore here I say again , let man take ‘t in scorne
But joviall boyes your Christmas keep, with the little Barly-Corne.
VII
“Twill make a miser prodigall, and shew himself kind hearted;
“Twill make him never grieve at all, that from his coyne hath parted;
“Twill make a shepard to mistakevhis sheepe before a storme;
“Twill make the poet to excel; this little Barley-Corne.
VIII
It is the neatest serving man to entertain a friend;
It will doe more than money can all jarring suits to end;
There’s life in it, and it is here, ‘tis here within this cup,
Then take your liquor, doe not spare, but cleare carouse it up.
TRADUZIONE DI CATTIA SALTO
I
Venite e non state in meditazione se volete ravvisare la verità.
ma prendete una coppa piena in mano e iniziate a imparare
non della Terra, né del Cielo, di sera o di mattino
così ragazzi gioviali passate il vostro Natale con il piccolo Chicco D’Orzo
II
E’ il più scaltro alchimista che ci sia mai stato sulla terra
cambierà il vostro coraggio quando in vendita, con un sol cenno della mano
cambierà il vostro oro lucente in smorto argento; l’argento in ottone, trasformerà un sarto in un uomo e un uomo in un asino.
III
Se diventate malati, prendete questa medicina e il vostro cuore andrà a posto, se la paura vi invade, prendetene di più, presto il vostro cuore la dimenticherà, Apollo e le nove muse lo prendono senza tema,
così ragazzi gioviali passate il vostro Natale con il piccolo Chicco D’Orzo
IV
Farà ridere una vedova che piange e dopo la predispone al piacere;
farà lasciare le stampelle ad un vecchio per ballare una danza allegra;
e anche se i vostri vestiti non sono mai stati così brutti e cenciosi, strappati e laceri, contro il freddo potete farvi rivestire dal piccolo Chicco D’Orzo.
V
Non farà indietreggiare un codardo, ma lo farà essere più saldo che mai;
indurrà un uomo a credere che Giovanna non ha nulla da invidiare a una Signora (1),
farà abbellire il viso più pallido e con rubini lo adornerà
tuttavia non lo crederai disdicevole, questo piccolo Chicco D’Orzo.
VI
Così Chicco D’Orzo ha il potere di cambiare la nostra natura
e fare si che l’avaro in un ora, si riveli una creatura di buon cuore;
e quindi lo dico ancora una volta: che l’uomo lo prenda senza tema,
così ragazzi gioviali passate il vostro Natale con il piccolo Chicco D’Orzo.
VII
Farà un avaro prodigo e mostrerà il suo buon cuore;
non lo farà mai sentire triste nel separarsi dal suo denaro;
farà trovare al pastore la pecora smarrita prima di una tempesta;
farà eccellere il poeta, questo piccolo Chicco D’Orzo.
VIII
E’ il servitore più adatto per intrattenere un amico;
farà più di quanto il denaro possa per porre fine ai litigi;
c’è vita in lui, ed è qui, è qui con la sua coppa,
allora prendete il vostro liquore, non lesinate, e brindate!

NOTE
1) In epoca elisabettiana il nome Joan (= Giovanna) è un nome da popolana; così il detto che la pone all’opposto della scala sociale rispetto ad una nobildonna. In Shakespeare “Some men must love my Lady and some Ione” o anche “Now can I make any Ione a Lady” Antony Munday (1599) “Joan as good as my Lady”

La melodia doveva essere molto di moda se, sempre nel Seicento viene abbinata ad un nuovo testo con il titolo di “Cold and Raw (vedi)

ENGLISH COUNTRY DANCE

John Playford la classifica come “scotch song” e i critici per lo più la intendono come riferita allo stile  che non come indicazione di provenienza. Questa danza è particolarmente interessante per la sua evoluzione da danza di corte dal titolo “Stingo” – anche “Oil of Barley”, o “A Cup of Old Stingo” (classificata come danza d’epoca Tudor), verso una danza del secolo successivo e semplificata dal titolo “Juice of Barley“. continua
country-dance-hogarth

FONTI
http://www.musicanet.org/robokopp/english/littlbar.htm
http://www.lukehistory.com/ballads/stingo.html
http://shaysrebellion.stcc.edu/shaysapp/music.do?shortName=barley
http://ontanomagico.altervista.org/stingo.htm
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=93815

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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