Saint Stephen was a clerk

Saint Stephen was a clerk è un canto natalizio medievale collezionato nelle Child Ballads con il titolo di “St. Stephen and Herod”[ Roud 3963 ; Child 22 ; Ballad Index C022 ; trad.]

Della vita di Santo Stefano si conosce molto poco, lo troviamo a Gerusalemme come seguace di Cristo e grande predicatore, lapidato nel 36 d.C. per la sua testimonianza di fede, il primo martire della storia cristiana e perciò annoverato tra i Comites Christi, i compagni di Gesù di cui si ricordano la vita a cominciare dal giorno dopo del Natale di Gristo. (prima parte)

Saint Stephen was a clerk
Santo Stefano ed Erode:
il miracolo del gallo arrosto

Nel canto natalizio medievale dal titolo “Saint Stephen was a clerk” è descritto come un giovane servitore alla tavola di Erode (in altre versioni e nella tradizione scandinava è uno stalliere): nella notte in cui Gesù nasce, Stefano vede la stella (che tradizionalmente guida i Magi verso Betlemme) e vuole lasciare la corte di Erode per seguire il Messia.

Il canto con il titolo di è “St. Stephen and Herod” stato collezionato nelle Child ballad (#22), ma oggi è quasi scomparso dalla tradizione popolare anglosassone mentre è ancora vivo nei paesi scandinavi; una variante della ballata si trova in “The Carnal and the Crane” ovvero nella più circoscritta “King Herod and the cock” in cui al posto di Santo Stefano troviamo i “Saggi” venuti dall’Oriente.

Saint Stephen was a clerk: il miracolo del gallo arrosto

“Saint Stephen was a clerk” o “St Stephen and King Herod” (=St. Stefano e Erode) è un canto natalizio tradizionale trovato per la prima volta in un manoscritto risalente all’epoca di Enrico VI. Si tratta di una favoletta in cui anacronisticamente Santo Stefano è un servitore alla corte di re Erode (il grande). In questa favoletta Santo Stefano è lapidato proprio il giorno dopo il Natale, per aver preferito la corte di Gesù a quella di Erode. Nella storia è incastonato anche il miracolo del gallo arrosto servito al banchetto e che ritorna in vita per dare testimonianza della nascita di Cristo. (per il simbolismo del gallo).

L’atmosfera della ballata è squisitamente medievale, l’accostamento tra le regalità di Erode e la regalità di Gesù è palesemente un modo per sottolineare come il regno di Gesù sia migliore di quello del potere regio.

Rachel McDonough

Alvek (strofe da I a VIII e XI)

I
Saint Stephen was a clerk (1)
In King Herod’s hall
And served him of bread and cloth
As ever king befall.
II
Stephen out of the kitchen came
With boar’s head in hand(2);
He saw a star was fair and bright
Over Bethlehem stand
III
He cast down the boar’s head
And went into the hall;
‘I forsake thee, King Herod,
And thy works all;
IV
‘I forsake thee King Herod,
And thy works all:
There is a Child in Bethlehem born
Is better than we all.’
V
‘What aileth thee, Stephen,
What is thee befall(3)?
Lacketh(4) thee either meat or drink
In King Herod’s hall?’
VI
‘What aileth thee, Stephen,
Art thou wode(5), or thou ginnest to breide(6)?
Lacketh thee either gold or fee
Or any rich weed(7)?’
VII
‘Lacketh me neither meat nor drink
In King Herod’s hall:
There is a Child in Bethlehem born
Is better than we all.’
VIII
‘Lacketh me neither gold nor fee,
Nor none rich weed:
There is a Child in Bethlehem born
Shall helpen us at our need.’
IX
‘That is also sooth(8), Stephen,
Also sooth, iwis(9),
As this capon(10) crowe shall cock
That lieth(11) in my dish.’
X
That word was not so sooner said,
That word in that hall,
The capon crew ‘Christus natus est’
Among the lords all.
XI
‘Rise up, my tormenters,
By two and all by one,
And lead Stephen out of this town
And stone him with stone.’
XII
Took they Stephen
And stoned him in the way (12);
And therefore is his even
On Christ’s own day.

I
Santo Stefano era un cortigiano (1)
alla corte di Erode
e gli porgeva cibo e vestiti
come si conviene ai Re.
II
Stefano uscì dalla cucina
con la testa di cinghiale (2) tra le mani
e vide una stella che era bella e luminosa 
e stava su Betlemme.
III
Gettò via la testa di cinghiale
e andò nella sala (del banchetto)
“Ti lascio re Erode
e lascio tutta la tua corte”
IV
“Ti lascio re Erode,
e lascio tutta la tua corte:
c’è un bambino nato a Betlemme
che è migliore di tutti noi”
V
“Cos’hai, Stefano
che cosa ti succede (3)?
Ti mancano (4) forse cibo o bevande
alla corte di re Erode?
VI
Cos’hai, Stefano
sei pazzo (5) e stai delirando (6)?
Ti mancano forse ricchezze o prebende
o degli abiti lussuosi (7)?
VII
“Non mi mancano cibo o bevande
alla corte di Re Erode:
c’è un bambino nato a Betlemme
che è migliore di tutti noi”
VIII
“Non mi mancano ricchezze o prebende
o degli abiti lussuosi:
c’è un bambino nato a Betlemme
che soddisferà ogni nostro bisogno”
IX
“Se questa fosse la verità Stefano
la verità di certo
questo cappone (10) che si trova nel piatto canterebbe!”
X
Aveva appena pronunciato
quelle parole nel salone
che il cappone gridò “Cristo è nato”
tra i signori tutti
XI
“Alzatevi, miei aguzzini,
ad uno a d uno
e portate Stefano fuori dalla città
e lapidatelo”
XII
Presero Stefano
e lo lapidarono per la strada (12)
e perciò è anche suo
il giorno proprio di Cristo

NOTE traduzione italiana Cattia Salto
1) i servitori del re si distinguevano dalla servitù in quanto erano per lo più dei nobili
2) la testa di cinghiare arrostita viene ancora servita a Oxford per la cena di Natale (vedi)
3) what has happened
4) lakketh= lack
5) wode” (mad)
6) ginst to brede” (given to rave).
7) ryche weed = fine clothing
8) also sooth= this is just as true
9) y-wis= indeed
10) il cappone è un gallo castrato per rendere più morbida la carne ed è un piatto caratteristico in Italia nel periodo natalizio
11) lyth= lies
12) furono i sacerdoti del Sinedrio a condannare a morte Stefano continua

Stephen (Steeleye Span)

Sull’arrangiamento di Tim Harries il brano è cantato da Gay Woods per l’album degli Steeleye Span Bedlam Born (2000).  La melodia viene da St. Nicholas, Godes Druth di St Godric (12 ° secolo)


1.Stephen was a stable groom
He watered five foals all and some
Ere the morning star was risen
Nor daylight to be seen.
2.He saw a star was fair and bright
Over Bed’lem standing
Of a truth the Prophet now is born
That all the world shall ransom.
3.He leads the foals from water
By that star so gleaming
And he is gone into the hall
Where Herod sat a-musing.
4.There is a child in Bed’lem born
And he is better than we all
Herod answered thus to him
I’ll not believe your story.
5.I’ll not believe your story boy
Till the ragged bird that is on the board
Claps his wings and crows “My Lord
in truth it is His birthday.”
6.Now Herod sat and He did wait
The bird came together on the plate
Feathered was he never so fair
As he flew up on the red-gold chair.
7.He clapped his wings and he crew so fair
“My Lord it is His birthday”
And Herod down from His kingly seat
In grief has fell a-swooning.

Steeleye Span Bedlam Born 2000


traduzione italiana Cattia Salto
Santo Stefano era uno stalliere
dava da bere a cinque puledri
prima che sorgesse la stella del mattino
e non si scorgesse la luce del giorno
Vide una stella bella e luminosa
assisa su Betlemme
“Dalla parola di fede ora nasce il Profeta
che tutto il mondo riscatterà.”
Conduce i puledri fuori dalla fonte
per quella stella così splendente
e si reca nel palazzo
dove Erode sedeva pensieroso.
“È nato un bambino a Betlemme
ed è migliore di tutti noi”
Erode gli rispose così:
“Non crederò alla tua storia.
Non crederò alla tua storia, ragazzo
Finché l’uccello acconciato che è sul desco
batterà le ali e gracchierà “Mio Signore
in verità è il Suo natale”.
Ora Erode sedeva e aspettava,
l’uccello si è rianimato nel vassoio,
il suo piumaggio non è mai stato così bello
mentre volava sulla sedia d’oro zecchino.
Sbattè le ali e gracchiò così bene
“Mio Signore è il Suo natale”
Ed Erode scese dal suo seggio regale
e cadde in deliquio per la disperazione.

FONTI
http://www.hymnsandcarolsofchristmas.com/ Hymns_and_Carols/saint_stephen_was_a_clerk.htm
http://71.174.62.16/Demo/LongerHarvest?Text=ChildRef_22 http://www.patrickcomerford.com/2011/12/christmas-poems-12-saint-stephen-was.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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