Rolling home

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“Rolling home” [in italiano “si naviga verso casa”] è una tra le più conosciute  homeward-bound shanties. In America “casa” è la California o Boston, mentre in Europa è l’Inghilterra, Londra oc Amburgo, oppure la Scozia, l’Irlanda o Dublino, la canzone inoltre era altrettanto popolare sulle navi tedesche e olandesi.

La questione dell’origine è ancora controversa, si conoscono una ventina di versioni e a parere di Stan Hugill potrebbe avere un’origine  scandinava.

“Ci sono numerose versioni del testo e della musica: ne ho una in un libro americano di canti del mare del 1876; Mansfield fornisce un’altra versione nella sua “Garland”; altre due versioni sono apparse qualche tempo fa nella “Shipping Gazette”, e io ne ho ancora un’altra. Ho legittimamente, credo, scelto tra tutti questi i versi comuni a tutti, e per il resto ho preso quelli che sembravano i migliori. La melodia che do, tra diverse varianti, è quella che mi è familiare, anche se, come ho detto, ce ne sono altre». [Capitan Whall, “Songs and Shanties” raccolti da W. B. Whall]

“There are numerous versions both on words and music: I have one such in an American book of sea songs dated 1876; Mr. Mansfield gives another version in his “Garland”; two other versions appeared some time back in the “Shipping Gazette”, and I have still another. I have legitimately, I think — chosen from all these the lines common to all, and for the rest have taken those that seemed to be the best. The tune I give–out of several variants–is the one familiar to me, though, as I have said, there are others”. [Capitan Whall, “Songs and Shanties” Collected by W. B. Whall]

Rolling home

Una forebitter occasionalmente cantata come capstan shanty.

Dal progetto di Hulton Clint “”Shanties from the Seven Seas”

Hulton Clint versione A
Versione B

RIFERIMENTI
American Sea Songs and Chanteys(p142-3),
Sea Songs and Shanties(p9-10),
The Oxford Book of Sea Songs(p238),
Shantymen & Shantyboys(p155-160),
Naval Songs(p17),
Chanteying Aboard American Ships(p133-6),
A Book Of Shanties(p80-1),
Shanties And Sailors’ Songs(p149-50),
Songs of the Sea(p39),
An American Sailor’s Treasury(p148-9),
Songs of the Sailor and Lumberman(II)(p155-60),
Shanties from the Seven Seas(II)(p146-50),
Shanties from the Seven Seas (complete)(IV)((p182-8),
The Seven Seas Shanty Book(p60-1),
Songs of the Sea & Sailors’ Chanteys(p276-7)

e le versioni di Jerzy Brzezinski

capstan shanty da Stan Hugill
capstan shanty da Stan Hugill
versione forebitter

LA VERSIONE STANDARD (Charles Mackay)

E’ la versione riportata nella poesia di Charles Mackay che la scrisse il 26 maggio 1858 mentre era a bordo dell’Europa diretto verso casa,  e in effetti i versi sono un po’ più elaborati rispetto alle frasi utilizzate di solito dallo shantyman.


I
Up aloft, amid the rigging
Swiftly blows the fav’ring gale,
Strong as springtime in its blossom,
Filling out each bending sail,
And the waves we leave behind us
Seem to murmur as they rise;
“We have tarried here to bear you
To the land you dearly prize”.
CHORUS
Rolling home, rolling home,
Rolling home across the sea,
Rolling home to dear old Scotland/England
Rolling home, dear land to thee
II
Full ten thousand miles behind us,
And a thousand miles before,
Ancient ocean waves to waft us
To the well remembered shore.
Newborn breezes swell to send us
To our childhood welcome skies,
To the glow of friendly faces
And the glance of loving eyes.
III
I have watched the rolling hillside
Of the wondrous river Clyde
As I sailed away from Greenock
My heart beat fast inside
But I knew as I was sailing
Far from that Scottish shore
I will miss her every minute
But I’ll return once more.

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Sul pennone, in mezzo al sartiame
soffia spedito un vento favorevole,
vigoroso come la primavera in fiore
riempie ogni vela e la flette,
e le onde che ci lasciamo dietro
sembrano mormorare con il movimento
“Ci siamo attardate qui per sostenerti
fino alla terra che hai cara”
Coro
Navigo (1) a casa, navigo a casa

navigo a casa sul mare,
navigo a casa alla cara vecchia Scozia,
navigo a casa, cara terra, a te
(2)
II (3)
Dieci mila miglia buone dietro di noi
e un un migliaio davanti,
le onde dell’antico oceano per trasportarci
verso la terra che ricordiamo bene.
Le nuove brezze soffiano per guidarci
verso i benvenuti cieli della nostra infanzia,
al sorriso di volti amici
e allo sguardo di occhi amorevoli.
III(4)
Ho visto il profilo ondulato
del meraviglioso fiume Clyde(5)
mente salpavo da Greenock
il mio cuore batteva forte
ma sapevo che stavo navigando
lontano dalla costa scozzese,
mi mancherà ogni minuto
ma ritornerò ancora una volta

NOTE
1)  rolling ha molti significati: in genere è sinonimo di “sailing” ma può anche derivare da “rollikins” un vecchio temine inglese per “ubriaco”; spesso come suggerisce Italo Ottonello si intende in senso letterale come “dondolante” la tipica andatura dei lupi di mare
2) secondo Hugill la canzone deriva da una versione scandinava e rileva che il verso è a volte cantato come “the land’s forbee” con “forbee”= “passing by” o “near.” Förbi is svedese sta per “past, by.”
3) Carl Peterson salta la II strofa della poesia di Charles Mackay
4) la strofa è stata aggiunta da Carl Peterson
5) si riferisce alle colline ondulate nei pressi all’estuario del Clyde che sfocia in prossimità della città portuale di Greenock,  situata sulla costa meridionale   stupende immagini del fiume 

Burl Ives
Dan Zanes in Sea Music
Carl Peterson

Versione scozzese

La versione parzialmente riscritta da Jim Malcolm


I
Call all hands to man the capstan
See the cable running clear
Heave around and with the wheel, boys
For our homeland we must steer
Chorus
Rolling home, rolling home
Rolling home across the sea
Rolling home to Caledonia [Old New England]
Rolling home, dear land, to thee
II
From the pines of California
And by Chile’s endless strand
We have sailed the world twice over
Every port in every land
III
And to all ye blaggard pirates
Who would chase us from the waves
Heed ye well that those who’ve tried us
Soon have found their watery graves
IV
We were boarded in Jamaica
Where the Jolly Rodger flew
But our swords were hardly drawn, boys
‘Ere they took a rosy hue
V
We return with precious cargo
And with bounty coined in gold
And our sweethearts will rejoice, boys
For they lo’e their sailors bold

Traduzione italiana Cattia Salto
I (1)
Chiama tutti gli uomini per maneggiare l’argano,
vedete come la catena scorre bene,
avvolgetela ragazzi,
perchè verso casa dobbiamo fare rotta
Coro
Navigo a casa, navigo a casa
navigo a casa sul mare,
navigo a casa a Caledonia,
navigo a casa, la cara terra, a te

II
Dai pini della California
e dalla spiaggia infinita del Cile
abbiamo navigato per il mondo due volte,
in ogni porto e in ogni terra
III
A tutti voi furfanti di pirati
che vorreste inseguirci tra le onde
ascoltate bene che quelli che ci hanno provato
hanno presto trovato la loro tomba nel mare
IV
Ci siamo imbarcati in Giamaica
dove veleggia il Jolly Roger
ma le nostre spade erano ben affilate, ragazzi
e hanno preso una tonalità rossa
V
Ritorniamo con il nostro prezioso carico
e con abbondanza di monete d’oro
e le nostre innamorate si rallegreranno, ragazzi
perchè amano il loro marinai coraggiosi

NOTE
1) la strofa riprende la II strofa della poesia di Charles Mackay

Old Blind Dogs in The Gab O Mey 2003, in una versione con molta Scotsness

Versione irlandese

Melodia diversa come pure il testo la Rolling home to Ireland degli Irish Rovers


I
I come from Paddy’s land
I’m a rake and ramblin’ man
Since I was young, I’ve had the urge to roam
So don’t you weep for me
When I’m sailing on the sea
For you won’t see me till I come rolling home
Chorus
Rolling home to Ireland, rolling home across the sea
Back to me own con-ter-ree (country)
Two thousand miles behind us
and a thousand more to go

So fill the sails and blow winds blow!
II
We sailed away from Cork
We were headed for New York
I’d always dreamed the sailor’s life for me
But the days were hard and long
With no women, wine, or song
And it wasn’t quite the fun I’d thought ‘twould be
III
We weren’t too long a-sail
When the wind became a gale
Our boat was tossed and turned upon the foam
With waves like moutains high
Well I thought that I would die
I wished to God that I was rolling home
IV
And when I reach the shore
I will go to sea no more
There’s more to life than sailing ‘round the Horn
Good luck to sailor men
When they’re headed out again
I wish them all safe harbor from the storm

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Vengo dalla terra di Paddy
sono un giramondo gaudente
da quando ero ragazzo ho avuto la necessità di girovagare,, così non piangere per me
mentre navigo per mare
perchè non mi vedrai finchè non tornerò a casa
Coro
Navigando verso l’Irlanda, navigando verso casa per il mare
di ritorno nel mio paese

due mila miglia dietro alle spalle
e altri mille da fare,
così gonfiate le vele e soffiate, venti, soffiate!

II
Abbiamo navigato lontano da Cork
eravamo diretti a New York
ho sempre sognato la vita del marinaio per me
ma i giorni erano duri e lunghi
senza donne, vino o canzoni
e non era proprio il divertimento che credevo
III
Eravamo da poco in alto mare,
quando il vento è diventato una tempesta
la nostra barca fu sbattuta dai marosi
con onde alte come montagne.
Beh, pensavo che sarei morto
e sperai che Dio mi facesse ritornare a casa
IV
E quando raggiungerò la riva
non andrò più per mare
c’è di più nella vita che navigare intorno all’Horn.
Buona fortuna ai marinai
quando vanno di nuovo fuori
vorrei che fossero tutti al sicuro dalla tempesta

Versione tedesca: Magelhan.. dear old Hamborg

Hannes Waderv

FONTI
https://www.poetrynook.com/poem/rolling-home
http://www.contemplator.com/sea/rolling.html
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=67591
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=17029
http://www.celticlyricscorner.net/oldblinddogs/rolling.htm
http://www.educationscotland.gov.uk/scotlandssongs/secondary/genericcontent_tcm4555620.asp

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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