Ratcliffe Highway

Con lo stesso titolo Ratcliffe Highway (la paradise street di Londra) ritroviamo diverse canzoni e melodie che per lo più testimoniano la pessima fama goduta dalla via londinese fino a tutto l’Ottocento: una strada dell’East End famigerata per le attività criminali, l’ubriachezza molesta e i comportamenti indecenti dei suoi frequentatori. Ancora agli inizi del Novecento la strada era piena di pubs e “singing saloons” per marinai. Ratcliffe Highway è così l’equivalente della Paradise street di Liverpool. E non poteva essere altrimenti per una strada che fiancheggiava le banchine della British East India Company!

Il trattamento riservato al “Jack Tar” di turno è lo stesso in ogni porto: tante allegre donnine lo adescano, lo fanno bere per spillargli soldi e poi lo derubano!

Nelle note del Pinguin Book leggiamo: “Henry Mayhew ci ha descritto in modo vivido la strada con donne alte dalla faccia di bronzo e vestiti con colori sgargianti, ruffiani e arruolatori, marinai chiassosi fuori per divertirsi, musicisti stranieri barbuti provenienti dalle quindici sale da ballo della zona e gli intrepidi poliziotti della Divisione H che camminano in coppia tra la folla.”

Henry Mayhew has given us vivid descriptions of the Highway, with tall brazen-faced women dressed in gaudy colours, sly pimps and crimps, roaring sailors out for a good time, bearded foreign musicians from the fifteen dance halls of the locality, and the intrepid policemen of H Division walking through the throng in twos.” (Pinguin Book)

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RATCLIFFE HIGHWAY: canzone del mare o del music hall?

Roud 598 ; Master title: Ratcliffe Highway ; Ballad Index Doe114 ; Wiltshire 785 ; Mudcat 22855 ; trad.]

Nella Bodleian Library la ballata è documentata in diverse versioni degli anni 1820-30 con il titolo di “Rolling Down Wapping“, molti di questi “fogli volanti” erano divulgati da associazioni “per la moralità” che ammonivamo i marinai e li esortavano a cambiare abitudini, ma le stesse ballate venivano cantate anche dai marinai con intenti parodistici.
Nella versione testuale del “Penguin Book Of English Folk Songs” con un linguaggio ampolloso, si narra dell’avventura di un marinaio che, entrato in una birreria di Ratcliff Highway, invece di farsi spennare come un pollo dalla “chanteuse” di turno, riesce a scappare con un orologio d’oro, agguantato lestamente- come risarcimento.


I
As I was a-walking down London
From Wapping to Ratcliffe Highway
I chanced to pop (drop in) into a Ale-house
To spend a long night and a day
II
A young doxy came rolling up to me
And asked if I’d money to sport
For a bottle of wine changed a guinea
And she quickly replied: ‘That’s the sort’
III
When the bottle was put on the table
There was glasses for everyone
When I asked for the change of my guinea
She tipped me a verse of her song
IV
This lady flew into a passion
And placed both her hands on her hip
Saying: ‘Sailor, don’t you know our fashion?
Do you think you’re on board of your ship?’
V
‘If this is your fashion to rob me
Such a fashion I’ll never abide
So launch out the change of my guinea
Or else I’ll give you a broadside’
VI
A gold watch hung over the mantel
So the change of my guinea I take
And down the stairs I run nimbly
Saying: ‘Darn my old boots, I’m well paid’
VII
The night being dark in my favour
To the river I quickly did creep
And I jumped in a boat bound for Deptford
And got safe aboard of my ship
VIII
So come all you bold young sailors
That ramble down Ratcliffe Highway
If you chance you go into a Ale-house
Beware, lads, how long you do stay
IX
For the wine and the women invite you
And your heart will be all in a rage
If you give them a guinea for a bottle
You can go to the devil for your change

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Mentre passeggiavo per Londra
da Wapping a Ratcliffe Highway(1),
sono incappato in una birreria
per trascorrervi una notte brava.
II
Una giovane puttana mi si è avvicinata
e mi chiese se avevo i soldi per spassarsela, (e le chiesi se) per una bottiglia di vino cambiava una ghinea
e lei subito rispose “Così sia”.
III
Quando la bottiglia fu messa sul tavolo
c’erano bicchieri per tutti
e quando chiesi il resto della mia ghinea,
lei mi diede come mancia un verso della sua canzone.
IV
Questa signora(2) si accalorò
e mise le mani sui fianchi
dicendo ” Marinaio, non conosci le nostre usanze?
O credi di essere a bordo della tua nave?”
V
“Se è vostra consuetudine derubarmi,
a tale modo non mi conformerò,
così sganciate il resto della mia ghinea
oppure vi darò una bordata”. (3)
VI
Un orologio d’oro (era) appeso alla mantella,
così ho afferrato il resto della mia ghinea
e giù per le scale sono corso come un lampo
dicendo ” Dannazione, così siamo pari (4)”.
VII
La notte era buia e a mio favore,
al fiume sgattaiolai in fretta
e saltai su una nave diretta per Deptford
in salvo sulla mia nave.
VIII
Così venite tutti voi giovani e baldi marinai
che girate per Ratcliffe Highway
se incappate in una birreria
attenti, ragazzi, a quanto tempo ci restate.
IX
Perchè il vino e le donne vi chiamano
e sarete in pericolo(4)
se darete una ghinea per una bottiglia
potreste finire al diavolo per avere il resto!

NOTE
(1) una strada situata a nord del lungomare di Wapping.
(2) in alcune versioni la signora è l’ostessa del pub
(3) Nell'”Oxford Book of Sea Song” (vedi) la cui versione testuale è abbastanza simile, c’è anche la strofa in cui il marinaio dalle parole passa ai fatti: 
The bottle that stood on the table I quick at her head did let fly,
And down on the ground she did tumble
And loudly for mercy did cry.
(4) letteralmente: “Siano dannati i miei vecchi stivali, sono ben pagato” il marinaio ha preso l’orologio come risarcimento del mancato resto, ma è dovuto fuggire per mettersi in salvo dalle rimostranze della donnina e dei suoi compari
(5 letteralmente: i vostri cuori si adireranno 

Ronnie Drew, da guardare in un filmato vintage (ad ascoltare Ronnie si capisce da dove il giovane Bob Dylan abbia preso il suo stile!)
Show Of Hands in Lie to the Land

Bawdy sea ballad

Un’altra versione decisamente più esplicita tratta dell’abbordaggio di una prostituta con termini marinareschi, paragonando la donna a una “flash packet” proprio come nella Blow the man down -versione Paradise street

As I wuz a roll-in’ down the High-way one morn,
I spied a flash pack-et from ol’ Wapping town
As soon as I seed her I slacked me main brace,
An’ I hoist-ed me stun-sl’s an’ to her gave chase

(da http://theloveforhistory.wordpress.com/2011/05/23/ratcliffe-highway-in-london-prostitution-2/)

Gibb Schreffler nella versione di Stan Hugill [200-202] (155-157) con alcuni versi ricostruiti

RIFERIMENTI
The Oxford Book of Sea Songs(p197-8),
Shanties And Sailors’ Songs(p212-3),
Songs of the Sea(p74),
Songs of the Sailor and Lumberman(II)(p114-6),
Shanties from the Seven Seas(p155-7),
Shanties from the Seven Seas (complete)(p200-2)

FONTI
https://mainlynorfolk.info/folk/songs/ratcliffehighway.html
http://www.8notes.com/scores/6035.asp
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=22855
http://mudcat.org/@displaysong.cfm?SongID=4891
http://theloveforhistory.wordpress.com/2011/05/23/ratcliffe-highway-in-london-prostitution-2/
http://www.staggernation.com/msb/ratcliffe_highway_in_1842.php
http://www.fresnostate.edu/folklore/ballads/Doe114.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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