Pay Me My Money Down

Pay Me My Money Down is an African American (Georgia Sea Islands) working song, a sea shanty and an American folk song.

Pay Me My Money Down è una working song afro-americana (Georgia Sea Islands), una sea shanty e un’american folk song.

La working song degli schiavi afro-americani

(Roud 21449)

La working song afro-americana “Pay Me My Money Down” è nata tra i lavoratori portuali nelle isole dello stato della Georgia intorno al 1880. All’epoca la schiavitù era stata abolita anche negli Stati del Sud, ma i lavoratori neri erano comunque sfruttati come schiavi. Così la canzone di protesta è stata raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 (in Slave Songs of the Georgia Sea Islands).
Forse una double haul shanty con la trazione sulla parola PAY.

Pay me, Oh pay me,
Pay me my money down.
Pay me or go to jail,
Pay me my money down.

Think I heard my captain say,
T’morrow is my sailing day.
Wish’t I was Mr. Coffin’s son
Stay in the house and drink good rum.
You owe me, pay
Pay me or go to jail.
Wish’t I was Mr. Foster’s son(1),
I’d set on the bank an’ see the work done.

NOTE
Mr Foster was the “Big Boss” at the Hilton-Dodge Mill on the west side of St. Simon’s & the stevedores tell me they always sang this verse when they saw him coming.” Lida Parrish

Georgia Sea Island Singers con John Davis in primo piano (quello con la sigaretta).
foto di Alan Lomax

Alan Lomax registra il canto di lavoro “Pay Me My Money Down” nel 1944 a Savannah, Georgia dai Georgia Sea Island Singers “from the singing of Negro roustabouts” [caricatori di legname sulle golette] e pubblica la canzone in Folk Songs of North America (Doubleday, 1960)

Georgia Sea Island Singers

Adriano Adewale and Tim Cansfield per il progetto “Black Sailors and Sea Shanties” 

La versione di Hulton Clint

La versione sea shanty

Stan Hugill got this halyard chantey from Harry Lauder of St. Lucia, with additional lines from Harding of Barbados. He thought it may have been a West Indian shore work-song taken to sea.” (Hulton Clint)

Assassin’s Creed Rogue
Seán Dagher -“Shanty of the week”

Così introduce Hulton Clint nel suo progetto su Stan Hugill’s Shanties from the Seven Seas” Stan Hugill ha ottenuto questo halyard chantey da Harry Lauder di St. Lucia, con linee aggiuntive da Harding di Barbados. Pensò che potesse essere stata una canzone di lavoro lungo le coste delle Indie Occidentali portata in mare.
Di fatto l’unica notazione melodica come sea shanty viene dai testi di Stan Hugill.

Hulton Clint

RIFERIMENTI
Music of The Waters(words only)(p23-4),
The Folk Songs of North America(p530),
Shanties from the Seven Seas(p170),
Shanties from the Seven Seas (complete)(p502-3)


(Your money, young man, is no object to me
Pay Me the Money Down
Oh money down and money down
Pay me the money down)
I went for a cruise around the town.
And there I met miss/a gal called Sally Brown.
Chorus
Pay me the money down!
Whatever you’ve got, I’ll take the whole lot.
Pay me the money down.

I put my arm around her waist.
She said, “young man, you’re in great haste”.
[The tailorman he said to me.
You’ll pay before you put to sea.]
(My price of love is half a crown (1)
An’ money down, ‘tis real money down.)
[The price of the coat is half a crown.
And money down is real money down.]
[The tavern master said to me:
This bottle of rum is not for free.]
The Yankee dollar we get for our pay
Will buy enough rum for almost a day.
If I had silver dollars galore,
I’d pack my bags and go on shore.
(I wisht I had ten thousand pound,
I’d sail this old world, around an’ around.)
(I wisht I wuz Ol’ Stormy’s son (2),
I’d build a ship o’ a thousan’ ton.)
(We’d stay at the ports where we wuz in,
Oh drinking’ beer an’ whiskey an’ gin.)
When the ship ties up and the voyage is through.
I want my pay, and every sou.

Versione italiana Cattia Salto
(I tuoi soldi, giovanotto, non sono un problema per me”
Tira fuori i miei soldi
fuori i soldi, fuori i soldi
Tira fuori i miei soldi)
Sono andato a fare un giretto per la città.
e ti ho incontrato una ragazza di nome Sally Brown.
Coro
Tira fuori i miei soldi
Qualunque cifra c’hai, prenderò tutto.
Tira fuori i miei soldi.

Le metto il braccio al girovita.
dice lei : “Giovanotto, che fretta!”.
[Il sarto mi ha detto.
“Pagherai prima di prendere il mare”.]
(“Fare sesso costa mezza corona (1)
fuori i soldi, fuori dei soldi buoni”)
[“Il prezzo della giubba è mezza corona.
fuori i soldi, fuori dei soldi buoni”.]
[l’oste mi ha detto:
“Questa bottiglia di rum non è gratuita”.]
Il dollaro yankee che riceviamo per la nostra paga
comprerà abbastanza rum per tutto un giorno.
Se avessi dollari d’argento a bizzeffe,
Farei le valigie e andrei a riva.
(Vorrei avere diecimila sterline,
navigherei questo vecchio mondo in lungo e in largo.)
(Vorrei essere il figlio del vecchio Stormy (2),
costruirei una nave da mille tonnellate.)
(Ci piacerebbe rimanere nei porti dove attracchiamo
a bere birra e whisky e gin.)
Quando la nave è ormeggiata e il viaggio è finito.
Voglio la mia paga, tutta sull’unghia.

NOTE
tra parentesi tonde i versi solo in Assassin’s Creed, tra parentesi quadre i versi solo in “Shanty of the week” senza parentesi i versi in comune
(1) nella versione marinaresca chi vuole essere pagata per la prestazione è una “donnina” del porto o nelle versioni più edulcorate è il sarto.
(2) Stormy è un marinaio leggendario soggetto di una grande famiglia di sea shanty Stormalong

Il Folk Revival

Riccardo Venturi osserva “Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera capitale Folk Songs and Ballads la fa risalire ad un motivo per banjo intitolato Lynchburg Town.” (Antiwarsongs.org)
Le versioni nel Folk Revival iniziano con la registrazione dei Weavers a metà degli anni ’50 e non sono interessate alla riproposizione filologica, quanto piuttosto alla ricerca di nuove sonorità sincopate. Così il sound calypso – in  6/8- (la musica afro-caraibica prima del reggae) esplode in quegli anni a partire da vecchie canzoni portuali e dai campi di lavoro.

The Weavers & Pete Seeger live al Carnegie Hall 1955
Bruce Springsteen in We Shall Overcome: The Seeger Sessions 2006
“Folk The Recession” live il supergruppo di folk irlandese: Paul Kelly, Mick Hanly, Eleanor Shanley, Séamus Begley e Frankie Lane
The Kingston Trio 1957 in stile calypso
live a Dublino 2006: la sua versione è diventata popolarissima (alzi la mano chi non l’ha mai sentita!)
Alexandra Jardvall live

I thought I heard the Captain say
Pay me my money down
Tomorrow is our sailing day
Pay me my money down
CORO
Oh pay me, oh pay me
Pay me my money down
Pay me or go to jail
Pay me my money down
As soon as the boat was clear of the bar
The captain knocked me down with a spar
I wish I was Mr. Steven’s son
Sit in the shade and watch the work done
I wish I was Mr. Howard’s son
Sit in the shade and drink good rum
Traduzione italiana di Cattia Salto
Mi è parso sentire dire al Capitano
(dammi la mia paga)
“domani si parte”
(dammi la mia paga)
CORO
Pagami, pagami
dammi la mia paga
pagami o va in galera
dammi la mia paga
Non appena la barca arrivò al largo
il capitano mi stese con una spranga.
Vorrei essere il figlio del signor Steven
seduto all’ombra che guarda lavorare gli altri.
Vorrei essere il figlio del signor Howard
seduto all’ombra a bere del buon rum
.
da leggere nella versione traduzione in livornese, come una canzone di portuali, di Riccardo Venturi 2008

FONTI
http://pancocojams.blogspot.com/2014/10/the-black-origins-of-song-pay-me-my.html
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=7921&lang=it
http://www.joe-offer.com/folkinfo/songs/643.html
http://www.ibiblio.org/jimmy/folkden-wp/?p=7301
http://www.sailorsongs.com/pay_me_the_money_down.html
http://compvid101.blogspot.com/2012/05/pay-me-my-money-down.html
https://www.efdss.org/learning/55-resources/learning-resources/4079-black-sailors-shanties


/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.