On the Banks of Newfoundland

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Ci sono parecchie sea songs dal titolo “the Banks of Newfoundland”,  da non considerarsi propriamente come variazioni su una stessa melodia, anche se condividono un tema comune, i pericoli della pesca o della navigazione al largo di Terranova.

Banks of Newfoundland
Banks of Newfoundland

Roud 1812 ; Laws K25 ; Ballad Index LK25 ; Mudcat 44529 ; trad.]

Me bully boys o’ Liverpool

Probabilmente la versione più conosciuta di “the Banks of Newfoundland”, in cui si descrivono i pericoli della navigazione invernale nell’Atlantico del Nord.
L’incipit è quello di una warning song diretta ai “bravi ragazzi” di Liverpool (o di Belfast secondo la versione degli Irish Rovers). Sono per lo più lavoratori irlandesi di metà Ottocento che si lasciano attrarre dal breve tempo d’ingaggio su una nave di linea nella tratta atlantica senza rendersi conto delle dure condizioni di lavoro (vedasi per l’approfondimento Black Ball Line)
La ballata ebbe forse inizio in Irlanda come broadside, ma diventò popolare come forebitter song (o capstan shanty) sulle packet ships nella tratta Liverpool-New York, che passava accanto alle coste dell’isola di Terranova, collezionata infine nei repertori folk di Terranova e Nuova Scozia.

Clipper della Black Ball Line con il forte vento: le vele più grandi sono state terzarolate, e le vele più alte chiuse

Folk Revival

AL Lloyd scrive “In inverno, la rotta verso ovest da Liverpool a New York era un viaggio difficile per le navi di linea, con navi pesanti, venti contrari, nevischio e neve. Gli equipaggi di grandi dimensioni erano impegnati a fare serrare le vele quando il vento aumentavano o a distendere tela ogni volta che il vento diminuiva. Le rive di Terranova danno l’immagine di una dura traversata dell’Oceano Occidentale prima dei giorni di vapore.” (tratto da qui)

Ewan MacColl & A. L. Lloyd in Blow Boys Blow, 1957
Great Big Sea (strofe da I a III, V, testo qui) stessa melodia ma andamento da marcia

I
Me bully boys o’ Liverpool,
I’ll have you to beware,
When ye sail in the packet ship (1),
no dungaree jumpers wear (2);
But have a big monkey jacket (3)
all ready to your hand,
For there blows some cold nor’westers (4)
on the Banks of Newfoundland!
Chorus
We’ll scrape her and we’ll scrub her
With holystone and sand (5),
And we think of them cold nor’westers
On the Banks of Newfoundland.
II
There was Jack Lynch from Ballynahinch,
Mike Murphy and some more (6),
I tell ye where, they suffered like hell
on the way to Baltimore;
They pawned (7) their gear in Liverpool
and they sailed as they did stand,
there blows some cold nor’westers
on the Banks of Newfoundland.
III
The mate he stood on the fo’c’sle (8) head,
and loudly he did roar:
“Now rattle (9) her in, my lucky lads!
We’re bound for America’s shore!
Go wash the mud off that dead-man’s face
and heave to beat the band (10),
For there blows some cold nor’westers
on the Banks of Newfoundland!”
IV
So now it’s reef and reef (11), me boys,
with the canvas frozen hard,
And it’s mount and pass (12) every mother’s son
on a ninety-foot tops’l yard.
Never mind about boots and oilskins,
but haul or you’ll be damned!
For there blows some cold nor’westers
on the Banks of Newfoundland.
V
And now we’re off the Hook (12), me boys,
and the lands are white with snow,
But soon we’ll see the pay table
and have all night below;
And on the docks, come down in flocks,
them pretty girls will stand,
Saying, “It’s snugger with me
than it is at sea on the Banks of Newfoundland.”
Traduzione italiana Cattia Salto
I
Miei bravacci di Liverpool
vi devo avvertire
quando vi imbarcate su di un postale di linea,
non indossate la giacchetta di jeans
ma tenete a portata di mano
una giacca da scimmia,
perchè là soffiano dei freddi  venti da nord-ovest
sui Banchi di Terranova!
Coro
La raschieremo e la strofineremo
con la pietra pomice e la sabbia
e penseremo a quei venti freddi di maestrale
sui Banchi di Terranova

II
C’erano Jack Lynch di Ballynahinch,
Mike Murphy e altri ancora;
ti dico come patirono le pene d’inferno
sulla rotta per Baltimora;
presero in pegno l’attrezzatura a Liverpool
e si misero in mare
dove soffiano i venti freddi di maestrale
sui Banchi di Terranova
III
L’ufficiale stava in cima al castello di prua
e forte tuonava
“Ora salite, ragazzi fortunati!
siamo diretti verso la terra d’America!
Andate a lavare via il fango da quella faccia da morto
e manovrate al meglio
perchè là soffiano dei venti freddi da nord-ovest
sui Banchi di Terranova”
IV
Quindi ora si riducono le vele, ragazzi,
con la tela ghiacciata indurita
è un piegare e passare a ogni figlio di buona madre,
sul pennone di gabbia a novanta piedi.
Non preoccupatevi di stivali e cerate,
ma issate o sarete dannati!
perchè là soffiano dei venti freddi da nord-ovest
sui Banchi di Terranova
V
E ora siamo al largo di Sandy Hook, ragazzi miei,
e le terre sono bianche come neve,
Ma presto vedremo la tabella dei pagamenti
e passeremo tutta la notte a terra;
e sul molo, arriveranno a stormi,
quelle  belle ragazzine,
a dire: “È meglio accoccolarsi con me
che essere in mare sui Banchi di Terranova “

NOTE
1) “Packet ships” postali perchè navi utilizzate per trasportare la posta tra Gran Bretagna e America
2) dungaree (dungeon ) jumper, jacket= denim jacket
3) letteralmente “giacca da scimmia” per la sua somiglianza con la giacca corta delle scimmie ammaestrate, era una giacca di lana corta e aderente con doppio petto e bottoni in peltro prediletta dai marinai; troviamo il termine in Melville “no more monkey jackets and tarpaulins for me“. Eppure anche la più robusta giacca di lana non era esente da diventare bagnata fradicia sotto una tempesta. Per questo i marinai impermeabilizzavano vestiti, scarpe e capelli con sostanze resinose
4) il vento che soffia da NW spinge in direzione Sud-Est, nella rosa dei venti è detto maestrale
5) i ponti venivano puliti e lucidati con pietra pomice, sabbia e acqua. L’operazione iniziava alle 4,30 e durava fino alle 8, in tempo per la colazione: si pompava l’acqua sul ponte, si gettavano secchiate di sabbia e si strofinava con le pietre, si gettava ancora acqua e infine si usavano delle scope e strofinacci per asciugare i ponti. I marinai per tutto il tempo stavano a piedi nudi, indipendentemente dalla temperatura del giorno e per lo più erano inginocchiati
6) gli equipaggi delle packet ships che facevano la spola tra Liverpool-New York erano per la maggior parte irlandesi
7) come ci insegna Italo Ottonello ” All’atto della firma del contratto d’arruolamento per i viaggi di lungo corso, i marinai ricevevano un anticipo pari a tre mesi di paga che, a garanzia del rispetto del contratto, era erogato in forma di pagherò, esigibile tre giorni dopo che la nave aveva lasciato il porto, “sempre che detto marinaio sia salpato con detta nave”. Tutti, invariabilmente, correvano a cercare qualche ‘squalo’ compiacente che comprasse il loro pagherò ad un valore scontato, di solito del quaranta per cento, con molta parte dell’importo fornito in natura. Gli acquirenti, procuratori d’imbarco e procacciatori vari, – gli ‘arruolatori’, com’erano soprannominati – erano indotti a ‘sequestrare’ i marinai e portarli a bordo, ubriachi o drogati, con poco o niente vestiario oltre quello che avevano indosso, e sperperare o rubare loro tutto l’anticipo.
8) “Fo’c’sle” è una contrazione di “fore castle” (fore = foreward)
9) In Dana scendere  verso il basso. Rattle down. A salire. Rattle up
10) “to beat the band” è un’espressione americana che trae origine dall’iberno-inglese = very briskly; very fast; potrebbe anche significare “to beat all” nel senso di “fare del proprio meglio” ma anche di eccellere rispetto agli altri clipper delle altre compagnie, soprattutto in merito ai tempi di navigazione (sull’origine del termine qui)
11)  scritto erroneamente come “reef and reif”
12) trovato su Mudcat “Mount and Pass meaning to go out on the yard (the rope is called a stirrup hence the “mount”) and pass canvas as its reefed up”
13) “The Hook”= Sandy Hook 

O you western ocean labourers

La seconda versione condivide un testo simile alla prima, con una diversa melodia, ma riprende parte del testo della transportation song Van Diemen’s Land (British broadside ballad [Laws K25] per le varianti vedi qui, qui)

Siobhan Miller in Strata 2017 (I, II, IV, V)

Teyn in “Far From The Tree” 2016 (James Patrick Gavin, Dominic Henderson, Tommie Black-Roff))
Con base Londra i Teyn seguono il testo tradizionale  diffuso in Cornovaglia, con un arrangiamento strumentale tutto loro. Riportato dalla testimonianza di John Farr di Gwithian sulla costa nord della Cornovaglia, in Canow Kernow (in italiano Canti della Cornovaglia (testo completo qui)


I
O you western ocean labourers
I’ll have you all beware (1),
when you’re working on a packet ship
no dungaree oil skin (2) wear.
But have a big monkey jacket already at your command
and I’ll bid  farewell to the Virgin rocks (3)
On the Banks of Newfoundland.
Chorus:
We’ll rub (scrape) her and scrub her
With holy stone and sand,
And we’ll bid farewell to the virgin rocks
On the Banks of Newfoundland.

II
As I lay on my bunk one night
a’dreaming all alone.
I dreamt I was in Liverpool
‘way up by Marylebone (4),
With my true love there beside me
and a jug of ale in my hand,
But I woke quite brokenhearted, boys
on the Banks of Newfoundland.
III (5)
We had one Lynch from Ballinahinch,
Jimmy Murphy and Mike Moore;
It was in the winter of sixty-two,
Those sea-boys suffered sore,
For they’d pawned their clothes in Liverpool,
And sold them out of hand (6),
Not thinking of the cold Northwesters
On the Banks of Newfoundland
IV (7)
We had one female passenger,
Bridget Riley was her name,
she was fourteen years transported boy
for playing not the game (8)
But she tore up her flannel petticoats
To make mittens for our hands,
For she couldn’t see the poor boys freeze
On the Banks of Newfoundland.
V
And now we’re off Sandy Hook, my boys,
And the land’s all covered with snow,.
The tug-boat take up our hawser
And for New York we will tow;
And when we get to the Black Ball dock,
All the boys and girls there will stand,
for if we are here we cannot be there
on the Banks of Newfoundland.
Traduzione italiana Cattia Salto
I
O voi lavoratori transatlantici
vi devo avvertire
quando vi imbarcate su di un postale di linea,
niente giacca cerata
ma tenete a portata di mano una giacca da scimmia,
e dirò addio alle Virgin Rocks
sui Banchi di Terranova!
Coro
La raschieremo e la strofineremo
con la pietra pomice e la sabbia
e diremo addio alle Virgin Rocks
sui Banchi di Terranova

II
Una notte che stavo nella mia cuccetta
dormivo tutto solo.
Ho sognato di essere a Liverpool
laggiù a Marylebone,
con il mio vero amore accanto a me
e una brocca di birra in mano,
ma mi svegliai con il cuore afflitto, ragazzi
sui Banchi di Terranova.
III
C’era un Lynch da Ballinahinch,
Jimmy Murphy e Mike Moore;
era nell’inverno del sessantadue,
quei marinai soffrirono assai,
perché avevano impegnato i loro vestiti a Liverpool,
e li hanno venduti senza discussioni,
senza pensare al freddo maestrale
sui Banchi di Terranova
IV
Abbiamo avuto un passeggero femmina,
si chiamava Bridget Riley
aveva un ragazzo di quattordici anni mandato alle colonie penali per non aver seguito le regole,
ma lei stracciò le sue sottane di flanella
per fare guanti per le nostre mani,
perché non sopportava di vedere i poveri ragazzi congelarsi
sui Banchi di Terranova.
V
E ora siamo al largo di Sandy Hook, ragazzi,
e la terra è tutta coperta di neve,
il rimorchiatore prese la nostra gomena
e ci trascinò a New York;
e quando arriveremo al molo della Black Ball,
sarà pieno di ragazzi e  ragazze,
perché se siamo qui non possiamo essere là
sui Banchi di Terranova

NOTE
1) il verso d’inizio è anche “Ye rambling boys of Erin, ye rambling boys, beware” (vedi testo)
2) dungaree jumpers
3) oppure”For there blows some cold Northwesters”. Le Virgin Rocks sono una serie di creste rocciose appena sotto la superficie dell’oceano sui Grandi Banchi di Terranova
4) Marylebone – una ricca area del centro di Londra, situata all’interno della città di Westminster. A volte è scritto come St Marylebone (o, arcaicamente, Mary-le-bone). Marylebone è approssimativamente delimitata da Oxford Street a sud, Marylebone Road a nord, Edgware Road a ovest e Great Portland Street a est. Una definizione più ampia indica l’area storica come Marylebone Village e comprende il vicino Regent’s Park, Baker Street e l’area immediatamente a nord di Marylebone Road, che contiene Marylebone Station, il sito originario del Marylebone Cricket Club a Dorset Square e il quartiere noto come Lisson Grove fino al confine con St John’s Wood. L’area ad est di Great Portland Street fino a Cleveland Street, conosciuta come Fitzrovia dagli anni ’40, è considerata storicamente East Marylebone. (tratto da qui)
5) I Teyn dicono:
We had Jack Lynch from Ballinahinch
Mike Murphy and some more
And I’ll tell you boys they suffered like hell
On the way to Baltimore
For they’d pawned their gear in Liverpool
And sailed as they did stand
For they’d pawned their gear in Liverpool
Not thinking of Newfoundland
6) la frase in origine doveva essere  “They pawned their clothes in Liverpool and sold their notes of hand” (impegnarono il loro anticipo e vendettero i loro pagherò)
7) una diversa versione dei Teyn
Well we had one female passenger
Bridget Reilly was her name
Unto her I had promised marriage
And on me she had claim
For she tore up all her petticoats
To make mittens for my hands
Saying I can’t see my true love freeze
On the Banks of the Newfoundland,
8)  “Play the Game” vuol dire prendersi dei rischi, non seguire le regole; si riferisce probabilmente alla caccia di frodo, tra i motivi di deportazione nelle colonie penali d’Australia

La versione di Stan Hugill: capstan shanty

Una evidente parodia della sea shanty Van Diemen’s Land come pubblicata da Stan Hugill nel suo “Shanties from the Seven Seas” che così scrive in merito: “Ancora nei regni delle navi e dei trasporti forzati, abbiamo la prossima  vecchia  forebitter usata spesso come capstan song, The Banks of Newf’n’land. Il suo riferimento al trasporto forzoso è il fatto di essere una parodia di una vecchia  forebitter, originariamente una ballad  dal titolo Van Diemen’s Land, una canzone spesso cantata a Liverpool e come forebitter spesso ascoltata nelle navi di Liverpool. Una nota allegata al disco The Singing Sailor afferma che “Le versioni possono ancora essere ascoltate in Scozia e in Irlanda, ma è a Liverpool e Salford (Lancs.) che la canzone è più radicata”. Racconta delle sofferenze dei bracconieri trasportati nella terra di Van Diemen.”

Seán Dagher (I, II, IV)

RIFERIMENTI

Roll And Go(p92-3),
The Oxford Book of Sea Songs(p192, 242-3),
Songs of American Sailormen(p173-4),§
Shantymen & Shantyboys(p123-5),Irish Ballads and Songs of the Sea(p98, 105-6),
Shanties And Sailors’ Songs(p228-9),
The Folk Songs of North America(p59-60),
Songs of the Sailor and Lumberman(p123-5),
Shanties from the Seven Seas(p315-16),
Shanties from the Seven Seas (complete)(II)(p412-3)


I
Ye ramblin’ boys o’ Liverpool, ye sailor men beware,
When you go in a Yankee packet ship,
no dungaree jumpers wear;
But have a monkey jacket all up to your command,
For there blows some cold nor’westers
On the Banks of Newfoundland.
Coro
We’ll wash her and we’ll scrub her down
With holystone and sand,
And we’ll bid adieu to the Virgin Rocks (1)
And the Banks of Newfoundland.
II
We had one Lynch from Ballynahinch,
Spud Murphy and Mike Moore (2),
‘Twas in the winter of seventy-three
those sea-boys suffered sore;
They popped their clothes in Liverpool,
sold them all out of hand,
Not thinkin’ on the cold nor’winds,
On the Banks of Newfoundland.
III
We had a lady fair aboard,
Kate Connor was her name,
To her I promised marriage,
and on me she had a claim;
She tore up her flannel petticoats
to make mittens for my hands,
For she could not see her true love freeze
On the Banks of Newfoundland.
IV
I dreamed a dream the other night,
and I thought I was at home,
Alongside of my own true love and she in Marybone (3);
A jug of ale all on my knee, a glass of ale in hand (4),
But when I woke, my heart was broke
On the Banks of Newfoundland.

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Ragazzacci di Liverpool, voi marinai attenti
quando vi imbarcate su di un postale americano,
niente giacca di pelle,
ma tenete a portata di mano una giacca da scimmia,
perchè là soffiano i venti freddi di Nord-Ovest
sui Banchi di Terranova!
Coro
La laveremo e la strofineremo
con la pietra pomice e la sabbia
e diremo addio alle Virgin Rocks
e ai Banchi di Terranova

II
C’era un Lynch da Ballinahinch,
“Spud” Murphy e Mike Moore;
era nell’inverno del 1873,
quei marinai soffrirono assai,
perché avevano impegnato i loro vestiti a Liverpool,
e li vendettero senza discussioni,
senza pensare al freddo vento del Nord
sui Banchi di Terranova
III
Abbiamo avuto una bella signora a bordo,
si chiamava Kate Connor
le promisi di sposarla
e aveva delle pretese su di me, 
lei stracciò le sue sottane di flanella
per farne manopole per le mie mani,
ché non sopportava di vedere il suo amore congelarsi
sui Banchi di Terranova
IV
Ho sognato l’altra notte
e credevo di essere a casa
accanto al mio vero amore di Marybone,
una brocca di birra accanto e un bicchiere in mano,
ma mi svegliai con il cuore afflitto,
sui Banchi di Terranova.

NOTE
1)   i Grandi Banchi di Terranova sono un tratto di mare dal fondale basso a sud-est dell’isola canadese di Terranova, di forma grosso modo triangolare spesso sconvolto dalle tempeste, infido e pericoloso per la presenza di iceberg e la frequente nebbie. Le Virgin Rocks sono una serie di creste rocciose appena sotto la superficie dell’oceano, un’ottima  base di pesca per le golette dell’Ottocento. Seán Dagher dice “We’ll let the flag at the gangway fly
2) Seán Dagher dice” There was old man Lynch from Ballynahinch, Paddy Donelly and John Moore
3) Marybone è un quartiere popolare di Liverpool; Seán Dagher dice “I dreamt that I was with my girl back homoe in Dublin Town.”
4) Seán Dagher dice “A jug of ale beside me, and another in my at hand.

Ancora grazie al meticoloso lavoro di Hulton Clint (o Ranzo soprannominato  lo YouTube chanteyman, da Hartford, Connecticut) che ci restituisce la versione sea shanty così come riportata da Stan Hugill

Hulton Clint
[melody variant] [413] (316)

Come all me lads and fair young maids

Altra melodia per la versione senza ritornello che mostra il processo di trasformazione attraverso la tradizione orale di un testo che muta al passare del tempo e delle situazioni. A volta considerata come un canto distinto dai precedenti riferito al lavoro sui pescherecci.

Pete Shepheard in They Smiled As We Cam In, 2018 
che scrive nelle note : Questa è una delle mie canzoni preferite e non mi ha mai stancato da quando l’ho registrata per la prima volta dal pescatore di St. Andrews Tom Gordon nel 1964. L’ha imparato a sua volta da un uomo che aveva navigato sulla flotta baleniera da Leith nel primi anni del 1900. Questa è l’unica versione che ho incontrato e che è stata modernizzata nell’era delle barche a vapore – e incidentalmente datata nel testo al 1906.

Matthew Byrne live, arrangiamento strumentale Matthew Byrne & Billy Sutton

I
Come all me lads and fair young maids,
come all ye sports beware,
when you go steamboat sailing,
no dungaree jackets wear;
And always wear a life belt,
or keep it close at hand,
there blows a cold nor-westerly wind
on the Banks of Newfoundland.
II
We had on board some passengers
the Swedies and some more
’Twas in the year of nineteen-six that we did suffer sore,
We pawned our clothes in Liverpool,
we pawned them every hand,
not thinking of the nor-westerly winds
on the Banks of Newfoundland.
III
And we had on board a fair young maid,
Bridget Wellford was her name,
To her I promised marriage
and a pawn she had a claim ;
She tore her flannel petticoats
to make mittens for my hands,
she would not see her true love perish
on the Banks of Newfoundland.
IV
Last night as I lay in my bunch
I dream a pleasent dream,
that I was back in Scotland beside a flowing stream;
with the girl I love on my knee
and a bottle in my hand,
I woke up broken hearted
on the Banks of Newfoundland.
V
Now we’re bound for Sandy Bay
where the high hills covered in snow,
Our steam boat she’s so hell-of-a fast,
by New York we will go;
We’ll scrub her up and we’ll scrub her down
with holystone and sand,
And we’ll bid adieu to the Virgin Rocks
and the Banks of Newfoundland.
Traduzione italiana Cattia Salto
I
Venite tutti, ragazzi e ragazze giovani e gentili, 
fare attenzione ai vostri passatempi,
quando vi imbarcate su di un battello a vapore, 
non indossate una giacchetta di jeans
ma indossate sempre una cintura di salvataggio
o tenetela a portata di mano
dove soffiano i freddi venti di nord-ovest,
sui Banchi di Terranova!
II
Avevamo a bordo dei passeggeri,
svedesi e molti altri
era il 1906 che ci fece tribolare tanto,
abbiamo dato in pegno i nostri vestiti a Liverpool
li impegnammo con leggerezza,
senza pensare ai venti di nord-ovest
sui Banchi di Terranova!
III
E avevamo a bordo una bella giovane,
si chiamava Bridget Wellford
le promisi di sposarla
e un pegno pretendeva;
si strappò le sottane di flanella
per fare guanti per le mie mani,
non avrebbe visto il suo fidanzato perire
sui Banchi di Terranova.
IV
Una notte che stavo nella mia cuccetta
feci un bel sogno
che ero in Scozia accanto a un ruscelletto
con  la mia ragazza sulle ginocchia
e una bottiglia in mano,
ma mi svegliai con il cuore afflitto,
sui Banchi di Terranova
V
E ora che siamo diretti a Sandy Bay,
dove le alte colline sono ricoperte di neve,
il nostro battello a vapore corre spedito
e andremo a New York.
La raschieremo e la strofineremo
con la pietra pomice e la sabbia
e diremo addio alle Virgin Rocks
sui Banchi di Terranova

NOTE
* testo tratto in parte dalla versione di Pete Shepheard  qui

transportation song
la pesca sui Banchi
the Eastern Light
morte del capitano (ballata americana)
naufragio e soccorso sui Banchi (ballata canadese)

FONTI
https://www.irishtune.info/tune/118/
https://www.thecanadianencyclopedia.ca/en/article/the-banks-of-newfoundland-emc/
http://www.boundingmain.com/lyrics/bnk_newfoundland.htm
https://mainlynorfolk.info/martin.carthy/songs/banksofnewfoundland.html
https://www.musixmatch.com/lyrics/The-Paul-McKenna-Band/The-Banks-of-Newfoundland
http://gestsongs.com/01/banks1.htm
http://gestsongs.com/01/banks3.htm
http://gestsongs.com/02/banks5.htm
https://www.springthyme.co.uk/1042/42_09.htm
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=44529
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=17059
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=130147

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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