Nelle canzoni degli antichi bardi dedicate alla Stagione chiara dell’anno ci sono sempre molte immagini riferite agli uccelli e al loro canto: merli, allodole, fanelli, usignoli e cuculi sono quelli più citati, come nella stagione invernale non mancano mai pettirossi e scriccioli. Il canto degli uccelli è una sorgente di gioia e di riequilibrio psichico per la specie umana.
ASCOLTA Anúna : The Wild Song (autore Michael Philip McGlynn)
I A pale bird flies over open sea Singing sweet soul music to me The ancient winds crying cold and flying free Carry winter whispers through the trees A soft voice murmurs a haunting melody As it flows to the river from a stream The gentle breeze carries youthful memory Through the shaded valley of my dreams II I have come through the darkness Touched the moon’s new fallen dew I have found there a place Where the wild song echoes, echoes in my heart There the dawn is wide with the scent of spring With a red sun burning on the tide In the hazel forest the blackbird sings Of a secret place I keep inside III I have traveled far, I have made the road my home But that music never will depart I have walked the shoreline where seabirds cry alone But a wild song echoes in my heart I have come through the darkness Touched the moon’s new fallen dew I have found there a place Where the wild song echoes, echoes in my heart |
Traduzione italiano di Cattia Salto I Un uccello chiaro vola in mare aperto cantando per me la dolce musica dell’anima, gli antichi venti che gemono gelidi e volano liberi portano i sospiri dell’inverno tra gli alberi una tenue voce mormora una melodia spettrale mentre scorre dal ruscello al fiume la brezza gentile porta i ricordi della gioventù per la valle buia dei miei sogni II Sono venuto dall’oscurità, ho toccato la nuova rugiada caduta dalla luna, là ho trovato un posto dove il canto silvano fa eco, eco nel mio cuore dove l’alba si spalanca con il profumo della primavera, con un sole rosso che brucia sull’oceano, nel bosco dei noccioli il merlo canta di un luogo segreto che tengo dentro. III Ho viaggiato lontano, ho ritrovato la strada di casa ma quella musica mai più mi lascerà ho camminato sulla battigia dove gli uccelli marini gridano solitari, ma un canto silvano mi risuona nel cuore Sono venuto dall’oscurità, ho toccato la nuova rugiada caduta dalla luna, là ho trovato un posto dove il canto silvano fa eco, eco nel mio cuore |
MY SINGING BIRDS
Un vecchio canto irlandese le cui parole sono state attribuite da Peter Kennedy a Mary Edith Wheeler (tra i membri fondatori della Irish Folk Song Society), la quale arrangiò la sua poesia su una vecchia melodia del Munster. La prima registrazione da parte della famiglia McPeake risale agli anni 50.
ASCOLTA The Clancy Brothers & Tommy Makem (strofe I, II e III)
ASCOLTA Sinead O’Connor (strofe I, II)
I I have seen the lark(1) soar high at noon(2) Heard his song up in the blue I have heard the songbird(3) pipe his note The thrush and the linnet too CHORUS But there’s none of them can sing so sweet, my singing bird (4) as you. Ah, Ah, My singing bird as you II If I could lure my singing bird From his own cozy nest If I could catch my singing bird I would warm him on my breast III(5) Ah then I will climb a high, high tree And I’ll rob that wild bird’s nest Aye, and I’ll bring back that singing bird To the arms I love the best |
Traduzione italiano di Cattia Salto I Ho visto l’allodola(1) librarsi alta nel mattino(2), sentito la sua canzone(3) levarsi nel cielo, ho sentito il merlo modulare il canto, e anche il tordo e il fanello. CORO Ma nessuno di loro può cantare così dolcemente come te, mio uccello (4) canterino, come te, mio uccello canterino. II Se potessi attirare il mio uccello canterino dal suo nido accogliente, se potessi catturare il mio uccello canterino, lo riscalderei in seno. III(5) Allora mi arrampicherò su un albero alto alto, e ruberò il nido di quell’uccello selvatico e riporterò quell’uccello canterino tra le braccia di chi amo sommamente |
NOTE
1) l’allodola è un passerotto dal canto melodioso che risuona nell’aria fin dai primi giorni della primavera e già alle prime luci dell’alba vedi
2) i McPeake dicono morn
3) i McPeake dicono blackbird
4) non mancano le letture patriottiche dei versi, l’uccello canterino potrebbe essere Charles Stewart Parnell che chiama a raccolta i ribelli. Così seguendo il filone delle irish aisling song chi canta è la personificazione dell’Irlanda
5) la strofa si può ritenere migrata da “P stands for Paddy” o da “The verdant braes of Screen” (vedi), ma non è riportata in tutte le registrazioni.
FONTI
http://ontanomagico.altervista.org/imbolc-la-festa-celtica-delle-calende-di-febbraio.html
https://www.itma.ie/features/printed-collections/charlotte-milligan-fox
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=126784
http://mudcat.org/@displaysong.cfm?SongID=4162
http://thesession.org/discussions/29891