The Dubliners’ Dublin: Molly Malone

The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi sulle orme di Ronnie Drew

Molly Malone (Lyrics&Song)
Molly Malone Song Backgroung
Through streets broad and narrow
MOORE STREET
CAMDEN TOWN O WASP TOWN?

Molly Malone delle Liberties

Il documentario di Ronnie si conclude sulla canzone “Molly Malone” colei che è diventa un personaggio leggendario per i dublinesi: così la sua canzone omonima è l’inno d’apertura del campionato di rugby e dei tifosi delle associazioni sportive di Dublino aderenti alla Gaelic Athletic Association.
Nel 1987  per commemorare il primo millennio della città è stata eretta nella Grafton Street pedonalizzata, una statua alla sfortunata Molly Malone (dell’artista  Jeanne Rynhart). Che nel 2014, con il suo carretto di cozze e vongole, ha dovuto spostarsi in Suffolk Street di fronte all’Ufficio del Turismo.

A causa della generosa scollatura, è conosciuta con il soprannome “The Tart with the cart“, (in italiano “la prostituta con il carretto“). Chissà perchè i turisti (maschi) si sono messi a toccarle il seno come portafortuna (della loro virilità?!). In verità qualcuno ha sparso la voce che se tocchi il seno della bella statua vorrà dire che ritornerai ancora a Dublino!

Through streets broad and narrow

L’ultima parte del documentario è un omaggio alla vitalità dei venditori ambulanti e dei mercatini storici lungo le strade più trafficate. Vediamo Ronnie Drew camminare tra le bancarelle di Moore street (appena un isolato più a ovest di O’Connell Street)

Al grido di “Cockles(1) and Mussels alive” (in italiano “Vongole e molluschi freschi!”) la nostra pescivendola si aggirava nei vicoli di Dublino con la sua carretta.

(1) sono le vongole rigate (Common CockleCardium edule o in italiano Cuore ovvero Arsella) perchè hanno il guscio rigato. Molto saporite e finiscono oltre che nelle zuppe, in pastella per il tradizionale fish and chips. 

In Fishamble Street si trovava il mercato del pesce, già strada dei pescivendoli fin dal Medioevo. Un tempo le strade denunciavano la loro funzione e i loro mestieri così in Haymarket si vendeva il fieno e in Cornmarket granaglie.
Se Molly fosse nata nel Seicento avrebbe portato il suo carretto per i vicoli di Temple Bar, il quartiere malfamato della Dublino medievale. Oggi meta turistica e del divertimento, dopo la massiccia riqualificazione urbana del 1991 che mantenne in buona parte l’aspetto originario delle facciate e l’acciottolato delle stradine. Posto snobbato dai dublinesi (e dagli irlandesi in generale). Essendo un’area a traffico limitato invoglia a bighellonare tra gallerie d’arte, negozi caratteristici e vintage, piccoli ristoranti, caffetterie e al giro notturno dei pubs.
Al sabato in Meeting House Square si tiene un mercatino alimentare.

MOORE STREET

Ma nel Settecento i mercati cittadini furono spostati sulla riva nord del Liffey e anche la nostra Molly Malone sarebbe andata a vendere la sua mercanzia (un alimento un tempo considerato il cibo dei poveri) in Moore street (o si sarebbe spostata nelle Liberties più a sud-ovest).

Nel 1981, gran parte dell’area intorno a Moore Street scomparve con l’apertura del nuovo centro commerciale ILAC. La gente sembrava più propensa a fare i propri acquisti nei centri commerciali ma negli anni 90 la tendenza si è invertita con l’arrivo di nuovi immigrati (i new irish) e il diffondersi di negozi etnici di vario genere.

Qui come in tutto il pianeta la questione è sempre quella, a chi spetta la gestione delle risorse alimentari e la loro distribuzione.

https://www.dublintown.ie/moore-street/
https://www.dublinlive.ie/news/dublin-news/green-party-call-urgent-action-19858056
https://www.irishtimes.com/news/ireland/irish-news/easter-rising-most-moore-street-terraced-houses-not-there-in-1916-1.3881898?mode=sample&auth-failed=1&pw-origin=https%3A%2F%2Fwww.irishtimes.com%2Fnews%2Fireland%2Firish-news%2Feaster-rising-most-moore-street-terraced-houses-not-there-in-1916-1.3881898
https://www.rte.ie/archives/2016/0216/768422-the-queen-of-moore-street/

APPROFONDIMENTO
il libro dello storico Barry Kennerk: Moore Street – The Story of Dublin’s Market District

A 45:19 del documentario The Dubliners’ Guide to Dublin City Ronnie canticchia con una venditrice ambulante di Moore Street una vecchia canzone di Dublino risalente al 1940

Dublin Saunter

Camden Town o Wasp Town?

Le bancarelle dei venditori di quarta generazione in Moore street hanno tirato avanti nonostante il Coronavirus, ma si dovranno arrendere davanti alla speculazione edilizia e alla “pulizia etnica e sociale”.
I mercatini degli ambulanti oggi a Dublino sono in crisi, per la verità danno un po’ fastidio alle operazioni commerciali delle “riqualificazioni” urbane.
Il piano è stato presentato ed è al vaglio dell’amministrazione comunale, che aveva già bloccato un precedente progetto sempre dell’immobiliare Hemmerson.
Ritornato alla carica questa volta ha infilato nella “riqualificazione” urbana anche il restauro e la sua destinazione a Museo del numero 14-17 di Moore Street dichiarato monumento nazionale (l’Alamo irlandese della Rivolta di Pasqua 1916).
https://www.thejournal.ie/oconnell-street-moore-street-regeneration-5453989-Jun2021/

Moore street ieri e oggi
Molly Malone nel 1800
l’autentica Molly Malone di Moore Street nella Dublino ottocentesca

E’ improbabile che Molly Malone trascinasse la sua carretta in Grafton Street nel Seicento: nel Settecento Grafton street era una strada di campagna lungo la quale vennero edificate man mano le residenze dei cittadini più benestanti di Dublino. Con la costruzione dell’O’Connell Bridge Grafton street divenne una sorta di prolungamento dello shopping dl di là e al di quà del Liffey: così all’inizio del 1800 la maggior parte degli edifici venne convertita in negozi e attività commerciali. Alla fine del 1800 la strada era diventata la principale via commerciale della città con negozi esclusivi che vendevano articoli d’abbigliamento e moda, gioielli, orologi, cibo e vino di alta qualità. 

Molly Malone

In Dublin’s fair city, where the girls are so pretty
I first set my eyes (1) on sweet Molly Malone (2)
As she wheeled a wheelbarrow,
through streets broad and narrow
Crying: Cockles (3) and Mussels, alive, Alive O
Alive, alive Alive, alive O –
Crying, cockles and Mussels , alive, alive O

She was a fishmonger, and sure twas no wonder
For so were her Father and Mother before
And they all wheeled their barrows,
Through streets broad and narrow
Crying: Cockles and Mussels, alive, alive O

She died of a fever (4), and no one to grieve her
And that was the end of sweet Molly Malone
Now her ghost wheels her barrow
Through streets broad and narrow
Crying: Cockles and Mussels, alive, alive O

NOTES
1) idiomatic expression proper to the literature of the 1800s
2) Historical research traces the legend back to a character who actually existed in the 1600s.
3) In the British Isles / Ireland the Common Cockle, Cardium edule have the striped shell, they are much tasty and end up in soups, in batter with cod for the traditional fish and chips. From the Scottish tradition a working song of Cockle gatherers
4) in the past the “fever” indicated a wide range of diseases from typhus to syphilis

Nella bella Dublino, dove le ragazze sono tanto carine
misi gli occhi sulla bella Molly Malone
mentre spingeva il suo carretto,
per le strade larghe e strette,
e urlava “vongole e molluschi freschi!”
Freschi, freschi oh! freschi, freschi oh!
Urlava “vongole e molluschi freschi!”

Era una pescivendola, ma non c’era da meravigliarsi
che furono già il padre e la madre
a spingere il carretto
per le strade larghe e strette
e urlare “vongole e molluschi freschi!”

Morì a causa della febbre, e nessuno riuscì a salvarla
e quella fu la fine della bella Molly Malone
ma il suo fantasma spinge ancora il carretto
per le strade larghe e strette
urlando “vongole e molluschi freschi!”
[traduzione italiana Cattia Salto]

NOTE
1) espressione idiomatica propria della letteratura del 1800
2) Molly Malone è un personaggio leggendario di Dublino, le più recenti ricerche storiche fanno risalire la leggenda ad un personaggio realmente esistito nel 1600.
3) Le vongole delle Isole britanniche/Irlanda vengono dette comunemente vongole rigate (Common CockleCardium edule o in italiano Cuore ovvero Arsella) perchè hanno il guscio rigato, sono molto più saporite e finiscono oltre che nelle zuppe, in pastella con il merluzzo per il tradizionale fish and chips. Dalla tradizione scozzese un canto di lavoro dei raccoglitori di vongole
4) un tempo con “febbre” si indicava una vasta gamma di malattie che andavano dal tifo alla sifilide

The text of the song is sad, but at the same time ironic; it tells of a young fishmonger who walks around the narrow streets of Dublin with her cart full of shellfish: already at the third stanza she dies of an incurable fever (perhaps because she ate her fish not so fresh! ) and her ghost reappears, continuing to do business on the streets of Dublin.

Il testo della canzone è triste, ma nello stesso tempo ironico; si narra di una giovane pescivendola che gira per le stradine di Dublino con il carretto pieno di molluschi: già alla terza strofa la bella muore di una febbre incurabile (forse perché ha mangiato il suo pesce non così fresco?) e il suo fantasma ricompare, continuando a svolgere la propria attività per le strade di Dublino.

Molly Malone nel 600
Molly nel 1600

La nostra Molly sarebbe andata alla mattina presto a raccogliere i molluschi a Sandymount Strand

Molly Malone nel 1900
raccoglitrici di molluschi a Sandymount Strand nel 1900

Dove trovare vongole e cozze a Dublino?
Seguite l’Irish Food Trail
https://www.irishfoodtrail.ie/get-cockles-mussels-dublin/

Le versioni da pub sono le più sentimentali come quella dei Dubliners

la versione di Sinead O’Connor punta più sull’atmosfera gotica e soprannaturale, tra gli stretti vicoli della Dublino settecentesca si vede ancora lo spettro della bella pescivendola.
Ma la versione che più si avvicina allo stile comico che doveva avere come canzoncina dell’avanspettacolo è quella di Alfred Deller

SOMMARIO
Approfondimento O’Connell Street (l’arteria nord di Dublino)

Molly Malone Song Backgroung

The story of Molly Malone (aka “Cockles and Mussels”) is a traditional song from Dublin, very popular. 
“Molly Malone” probably dates back to the 18th century and yet the transcriptions come from following century: we find it in Scotland signed by a certain James Yorkston of Edinburgh with the title of “Mussels and Cockles” (1883), but it is possible to affirm, from the most recent research, that its roots are Irish.
The version that has become standard today is probably born for the music hall audience, although it cannot be excluded that already in the 1700s a popular version circulated inspired by the character (or its stereotype).

In the first place, no version of ‘Cockles and Mussels’ predating 1850 was found, nor was it included in, for example, Colm O Lochlainn’s collections of Irish ballads, (7) indicating that it does not fit the mould of a conventional traditional song. The earliest versions of ‘Cockles and Mussels’ complete with music which have been traced to date were published firstly in Boston, Massachusetts, in a collection of college songs in 1876, (8) secondly in another collection of student songs published in Cambridge, Massachusetts, in 1883 and thirdly in London in 1884 by Francis Brothers and Day. (9) While the 1876 Boston version lists no author, its inclusion in a section entitled ‘Miscellaneous Songs, and English and German Student Songs’ indicates that it was most likely a European import. In contrast, the 1884 London version describes the piece as a ‘comic song’ written and composed by James Yorkston and arranged by Edmund Forman. The latter version further acknowledges that the song was reprinted by permission of Messrs Kohler and Son of Edinburgh, so there must have been at least one earlier edition published in Scotland, which may well have been the original. Another song entitled also ‘Cockles and Mussels’ was published in 1876, attibuted to the music hall singer and composer Joseph B Geoghegan, and while its lyrics contain the refrain ‘Fresh cockles and mussels alive, alive o!’, it is set in London, its hero is ‘Jim the Mussel Man’ and the melody is different.  Geoghegan was a fascinating character who was born in Salford about 1816 and died in Bolton in 1889, his father James being from Dublin, and the substantial list of songs attributed to him includes originals and possible adaptations of the work of others.”(from here)

In 2010, Anne Brichton, a bookseller at Addybooks in Hay-on-Market, England caused a stir when she found a song entitled, Molly Malone, in an undated book believed to have been published in about 1790.  The song was particularly intriguing as a precursor to Cockles and Mussels because its “Molly Malone” is from Howth, a seaside village near Dublin; consistent with idea that Molly could have been a fishmonger in or around Dublin.[ii]  The book is now in the collection of the Dublin Writers’ Museum.   ” (from here)
Please refer to the in-depth dissertation by Peter Jensen Brown which analyzes text and melody in “Molly Malone, Molly Mogg and a Missing Link – the Fishy History and Origins of” Cockles and Mussels

La storia di Molly Malone è da “antologia di irish song” per la sua ampia diffusione.
“Molly Malone” risale probabilmente al XVIII secolo  e tuttavia non si hanno riscontri attraverso le trascrizioni se non nel secolo successivo: lo troviamo in Scozia firmata da un certo James Yorkston di Edimburgo con il titolo di “Mussels and Cockles” (1883), si può però affermare alla luce anche delle ricerche più recenti che le radici siano irlandesi.
La versione diventata oggi standard è probabilmente quella nata nell’ambito delle canzoni comiche per il pubblico delle music halls, anche se non si può escludere che già nel 1700 circolasse una versione popolare ispirata al personaggio (o al suo stereotipo).

In primo luogo, non è stata trovata alcuna versione di “Cockles and Mussels” precedente al 1850, né è stata inclusa, ad esempio, nelle raccolte di ballate irlandesi di Colm O Lochlainn, indicando che non si adatti allo stile tradizionale convenzionale. Le prime versioni di “Cockles and Mussels” complete di spartito rintracciate fino ad oggi sono state pubblicate prima a Boston, nel Massachusetts, in una raccolta di canzoni studentesche nel 1876, (8) secondariamente in un’altra raccolta di canzoni per studenti pubblicate a Cambridge, Massachusetts , nel 1883 e in terzo luogo a Londra nel 1884 da Francis Brothers e Day. (9) Mentre la versione di Boston del 1876 non elenca alcun autore, la sua inclusione in una sezione intitolata “Canzoni varie e brani per studenti inglesi e tedeschi” indica che era molto probabilmente d’importazione europea. Al contrario, la versione londinese del 1884 descrive il pezzo come una “canzone comica” scritta e composta da James Yorkston e arrangiata da Edmund Forman. Quest’ultima versione riconosce inoltre che la canzone è stata ristampata con il permesso dei signori Kohler e Figli di Edimburgo, quindi deve esserci stata almeno una precedente edizione pubblicata in Scozia, che potrebbe essere l’originale. Un’altra canzone intitolata “Cockles and Mussels” è stata pubblicata nel 1876, attribuita al cantante e compositore del music hall Joseph B Geoghegan, e mentre i suoi testi contengono il ritornello “Fresh cockles and mussels alive, alive o!”,  è ambientata a Londra , il suo eroe è “Jim the Mussel Man” e la melodia è diversa. Geoghegan era un personaggio affascinante che nacque a Salford intorno al 1816 e morì a Bolton nel 1889, suo padre James era di Dublino, e l’elenco notevole di canzoni attribuite a lui include originali e possibili adattamenti di brani altrui”.
Nel 2010, Anne Brichton, libraia al Addybooks di Hay-on-Market, in Inghilterra, suscitò scalpore quando trovò una canzone intitolata Molly Malone in un libro senza data che si credeva fosse stata pubblicato intorno al 1790. Il brano era particolarmente intrigante come precursore di Cockles and Mussels perché la sua “Molly Malone” proviene da Howth, un villaggio sul mare vicino a Dublino, coerente con l’idea che Molly potesse essere una pescivendola a Dublino o nei dintorni. Il libro è ora nella collezione del Dublin Writers ‘Museum. “
Si rimanda alla approfondita dissertazione di Peter Jensen Brown che analizza testo e melodia in “Molly Malone, Molly Mogg and a Missing Link – the Fishy History and Origins of “Cockles and Mussels

APPROFONDIMENTO
https://thewildgeese.irish/m/blogpost?id=6442157%3ABlogPost%3A211689
http://homepage.eircom.net/~seanjmurphy/irhismys/molly.htm
http://esnpc.blogspot.it/2015/07/molly-malone-molly-mogg-and-missing.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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