JUICE OF BARLEY o JUICE OF THE BARLEY? Quando l’articolo fa la differenza

Una grande confusione c’è intorno a questo titolo perchè in realtà per l’aggiunta di un solo articolo, si intendono due diversi brani con due distinte melodie!

“Juice of the Barley” è una “drinking song” accreditata a Liam Clancy dei Clancy Brothers ma potrebbe risalire a metà dell’Ottocento, mentre “Juice of Barley” ha una melodia che risale forse al Rinascimento su un testo probabilmente seicentesco; con lo stesso titolo si indica inoltre anche una english country dance (classificata come danza d’epoca Tudor) vedi

JUICE OF THE BARLEY

William “Liam” Clancy (il più giovane dei 3 fratelli Clancy originari di Carrick-on-Suir prima di emigrare in America) si è inizialmente accreditato il brano, ma nell’LP del 1963 “In Person At Carnegie Hall” il brano è definito come “arr. & adapted by Liam Clancy” e nelle note è scritto:“Youngest brother Liam Clancy takes over on The Juice of the Barley, a topic that needs no further explanation. He picked up the song during a trip home in the summer of 1962.” Quindi la canzone era negli “archivi” della famiglia o cantata nella contea di Tipperary!

Il ritornello è stato ripreso pari pari dai The Mountain Goats (gruppo folk rock californiano) per la canzone autobiografica “You’re in Maya” scritta nel 1999.

ASCOLTA Clancy Brothers & Tommy Makem

ASCOLTA BarleyjuiceThe Barleyjuice Irish Collection” 2008


I
In the sweet country Lim’rick, one cold winter’s night(1)
All the turf fires were burning when I first saw the light;
And a drunken old midwife went tipsy with joy
As she danced round the floor with her slip of a boy,
chorus:
Singing ban-ya-na mo if an-ga-na(2)
And the juice of the barley for me.
II
Well when I was a gossoon of eight years old or so
With me turf(3) and me primer to school I did go.
To a dusty old school house without any door,
Where lay the school master blind drunk on the floor,
At the learning I wasn’t such a genius I’m thinking,
But I soon bet the master entirely at drinking,
Not a wake or a wedding(4) for five miles around,
But meself in the corner was sure to be found.
III
One Sunday the priest thread me out from the altar
Saying you’ll end up your days with your neck in a halter;
And you’ll dance a fine jig between heaven and hell
And his words they did frighten me the truth for to tell,
So the very next morning as the dawn it did break
I went down to the vestry the pledge for to take,
And there in that room sat the priests in a bunch
Round a big roaring fire drinking tumblers of punch,
IV
Well from that day to this I have wandered alone
I’m a jack of all trades (5) and a master of none,
With the sky for me roof and the earth for me floor,
And I’ll dance out my days frinking whiskey galore.
TRADUZIONE di CATTIA SALTO
I
Nella bella contea di Limerick in una fredda notte d’inverno (1)
tutti i fuochi di torba ardevano quando ho visto la luce
e una vecchia ostetrica ubriaca si è illuminata di gioia
mentre ballava sul pavimento con il suo passo di ragazzo
CORO:
Cantate: il latte della mucca per i vitellini (2)

e il succo di orzo per me
II
Beh quando ero un ragazzo di otto anni o giù di lì
con la torba (3) e il sillabario a scuola sono andato
alla vecchia scuola sporca
e senza porte
dove stava il maestro cieco e ubriaco sul pavimento
ad insegnare non era un genio credo
ma presto superai del tutto il maestro nel bere.
Nessuna veglia o matrimonio (4)nel raggio di 5 km
senza che in un angolo io ero certo di essere trovato
III
Una domenica il prete mi ha trascinato via dall’altare
dicendo: “Tu finirai un giorno con il collo in un cappio
e potrai ballare una bella giga tra paradiso e inferno ”
e le sue parole mi hanno spaventano per dire la verità
così la mattina dopo alle prime luci dell’alba
sono andato in sacrestia, per mantenere la promessa
e lì in quella stanza i preti sedevano in branco
intorno a un grande fuoco scoppiettante bevendo bicchieri di punch
IV
Così da quel giorno a questo ho vagato da solo
sono un tuttofare (5) e il maestro di nessuno
con il cielo come tetto e la terra per pavimento
e io finirò i miei giorni a bere whiskey a fiumi

NOTE
1) nella registrazione di Val Doonican il verso diventa “Down in Waterford Town on a cold winter’s night” perchè lui è nato proprio a Waterford (che guarda caso è a un tiro di schioppo da Carrick-on-Suir).
2) originaria frase in gaelico scritta come “bainne na mbó ar na gamhna” si traduce in inglese come “Cows’ milk for the calves”. La frase è stata storpiata come suono e viene perciò scritta nei modi più disparati
3) al tempo della canzone i bambini si portavano da casa un pezzo di torba per riscaldare d’inverno la stanza della loro classe.
4) la differenza tra un matrimonio irlandese ed un funerale irlandese? Un ubriaco di meno
5) jack of all trades

FONTI
http://clancybrothersandtommymakem.com/cbtm_d16_carnegie.htm
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=35534

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.