Seeräuberjenny è una canzone tratta dall'”Opera da tre soldi” di Bertold Brecht (1928) su musica di Kurt Weill, uno dei brani più famosi di tutta la pièce. Rielaborazione della “Beggar’s Opera” (L’opera del mendicante) di John Gay la commedia si svolge nella Londra vittoriana del malaffare, per smascherare nello stesso tempo il mondo aristocratico e borghese. il suo cinismo e i suoi affari molto simili a quelli della malavita (in realtà metafora della Berlino del tempo).
Nella produzione originale è Polly a cantare “Jenny dei Pirati” nell’osteria dove lei e il bandito Mackie Messer fanno festa con gli amici durante il loro banchetto nunziale, Polly la imparò da Jenny, sguattera-prostituta, che narra il suo sogno -il sottotitolo della canzone è “Sogni di una sguattera”-: un giorno i pirati arriveranno in città, la raderanno al suolo e la incoroneranno regina, facendola fuggire dalla sua miserabile vita. Ma Polly è una figlia della borghesia che si è appena sposata con “il capo dei pirati” e quindi il suo sogno si è già avverato!
“Cantando la storia di Jenny dei pirati, Polly crea un momento di teatro nel teatro: all’interno dell’azione principale viene infatti inserita una seconda azione, in cui alcuni personaggi recitano di fronte ad altri, che assistono proprio come fossero spettatori. Prima di cantare la canzone, Polly ricrea l’ambiente della taverna dove lavorava Jenny e chiede ai presenti di partecipare alla messinscena con le battute adeguate. E’ un chiaro esempio del teatro didattico brechtiano, con il suo scopo di messaggio politico-sociale e con le sue tecniche di straniamento” (tratto da qui)
Nelle versioni successive è Jenny a cantare la sua canzone “È una canzone che esprime il sentimento rivoluzionario – scrive Greta Giavedoni- In essa compaiono, infatti, i simboli della nave (antitesi della casa borghese) e dei pirati (uomini che non permettono ad alcuna regola o legge di assoggettarli, ovvero emblema del potere sovversivo). Queste sono le figure che evoca Jenny, la sguattera d’un albergo d’infimo ordine (che rappresenta tutti coloro che stanno in basso), esprimendo la propria sete di vendetta, secondo alcuni, e di giustizia secondo altri, nei confronti di coloro che l’additano e la deridono senza sapere chi lei sia”.
E’ stata Nina Simone negli anni sessanta a farla diventare un canto di ribellione sociale.
La versione inglese “Pirate Jenny” dalla “Threepenny Opera” è però una riscrittura del testo per mano di Brecht e Kurt Weill
ASCOLTA Shilpa Ray w/ Nick Cave & Warren Ellis in Son Of Rogues Gallery ‘Pirate Ballads, Sea Songs & Chanteys ANTI 2013
ASCOLTA Ute Lemper in una versione cabarettistica con un testo on cui apporta delle marginali modifiche alla versione inglese (e alterna all’inglese le strofe in tedesco).. quando il cabaret era teatro non di svago ma di satira politica.
ASCOLTA Steeleye Span – con il titolo The Black Freighter
You people can watch (1) while I’m scrubbing these floors And I’m scrubbin’ the floors while you’re gawking Maybe once ya tip me and it makes ya feel swell In this crummy Southern town (2) In this crummy old hotel(3) But you’ll never guess (4) to who you’re talkin’. No. You couldn’t ever guess to who you’re talkin’. Then one night there’s a scream in the night And you’ll wonder who could that have been (5) And you see me kinda grinnin’ while I’m scrubbin’ And you say, “What’s she got to grin?” I’ll tell you. There’s a ship The Black Freighter with a skull on its masthead will be coming in (6) You gentlemen can say, “Hey gal, finish them floors! Get upstairs! What’s wrong with you! (7) Earn your keep here!” You toss me your tips and look out to the ships (8) But I’m counting your heads as I’m making the beds Cuz there’s nobody gonna sleep here, honey (9) Nobody Nobody! Then one night there’s a scream (10) in the night And you say, “Who’s that kicking up a row (11)?” And ya see me kinda starin’ out the winda And you say, “What’s she got to stare at now?” I’ll tell ya. There’s a ship The Black Freighter turns around in the harbor (12) shootin’ guns from her bow (13) Now You gentlemen can wipe off that smile off your face Cause every building in town is a flat one This whole frickin’ place will be down to the ground Only this cheap hotel standing up safe and sound And you yell, “Why do they spare that one?” Yes. That’s what you say. “Why do they spare that one?” All the night through, through the noise and to-do You wonder “who is that person that lives up there?” And you see me stepping out in the morning Looking nice with a ribbon in my hair And the ship The Black Freighter runs a flag up its masthead and a cheer rings the air By noontime the dock is a-swarmin’ with men (14) comin’ out from the ghostly freighter They move in the shadows where no one can see And they’re chainin’ up people and they’re bringin’ em to me askin’ me, “Kill them NOW, or LATER?” Askin’ ME! “Kill them now, or later?” Noon by the clock and so still by the dock You can hear a foghorn miles away And in that quiet of death I’ll say, “Right now (15). Right now!” Then they’ll pile up the bodies And I’ll say, “That’ll learn ya!(16)” And the ship The Black Freighter disappears (17) out to sea And on it is me. |
Traduzione italiano di Cattia Salto Lor signori vedono mentre passo il cencio sui pavimenti e passo il cencio sui pavimenti, mi guardate infastiditi, e forse mi date la mancia solo per sentirvi meglio, in questa sudicia città del Sud in questo miserabile vecchio albergo Ma non indovinerete mai a chi state parlando Ma non indovinerete mai a chi state parlando Poi una sera ci sarà un grido nella notte e vi domanderete che cosa potrebbe essere stato e mi vedrete un po’ sogghignare mentre passo il cencio e direte “Che cosa avrà da ridere?” Ve lo dirò C’è una nave il Vascello Nero con un teschio sull’albero maestro e arriverà qui Lor signori dicono “Ehi ragazza, finisci questi pavimenti! Vai di sopra! Cos’hai che non va! Guadagnati da vivere!” Mi lanciate le vostre mance e fate attenzione alle navi. Ma io conto le teste mentre rifaccio i letti perchè non ci sarà nessuno che verrà a dormire qui, tesoro, nessuno, nessuno Quella sera ci sarà un grido nella notte e direte:”Che cos’è tutto questo subbuglio?” e mi vedrete affacciata alla finestra e direte “Che cosa avrà da guardare proprio adesso?” Te lo dirò C’è una nave il Vascello Nero che gira nel porto sparando con i cannoni di prua Ora signori, potete cancellare quel sorriso dalla faccia perchè ogni edificio in città cadrà tutto questo posto marcio sarà raso al suolo tranne questo albergo scadente che resterà in piedi, sano e salvo e voi direte “Perchè hanno rispiarmiato proprio quello?” Si, questo è quello che direte “Perchè hanno rispiarmiato quello?” Tutta la notte tra il rumore e la confusione vi chiederete “Chi è quella persona che vive lassù?” E mi vedrete uscire in mattinata tutta carina con un nastro tra i capelli E la nave il Vascello Nero isserà la bandiera in cima all’albero e l’aria risuonerà per il tripudio. A mezzogiorno il molo brulicherà di uomini che usciranno dal vascello fantasma per muoversi nell’ombra dove nessuno possa vederli e incateneranno le persone e me le porteranno e mi chiederanno “Li uccidiamo adesso o più tardi?” e mi chiederanno “Li uccidiamo adesso o più tardi?” Nel pomeriggio al rintocco ci sarà silenzio al molo, si potrebbe sentire un corno da nebbia in lontananza e in quella quiete mortale dirò “Adesso proprio adesso!” Allora ammucchieranno i corpi e io dirò “Che vi serva da lezione!” e la nave il Vascello Nero scompare in mare e a bordo ci sono io |
NOTE
1) oppure “gawk”
2) Steeleye Span dicono: ratty waterfront
3) oppure ratty hotel comunque un albergo dei poveri
4) oppure ” you never know to whom”
5 Steeleye Span dicono: “And a yell: what the hell is that din”
6) Steeleye Span dicono:Sails into the bay
7) Steeleye Span dicono “hey girl, scrub the floors Make the beds, get up the stairs”
8) Steeleye Span dicono “And you pass out the tips as you look out at the ships”
9) Tonight none of you will sleep here
10 oppure banging
11) oppure And you yell: what the hell is that row
12) oppure With fifty long cannons
13) oppure Opens fire on the town
14) oppure Then just before noon there’ll be hundreds of men
15 Steeleye Span dicono kill ‘em now
16) Steeleye Span dicono hoopla!come nella versione tedesca; la rivalsa di Jenny è un grido di vendetta per gli abusi subiti, la sua è sete di sangue (così come accade nelle sommosse e rivoluzioni popolari, quando il popolo sobillato e al giusto punto di cottura esplode la sua rabbia e furia cieca); Jenny non rivendica la giustizia sociale, vuole “diventare” uguale ai suoi aguzzini, è pronta a prenderne il posto per poter avere la sua fetta di torta.
17) oppure Sails away
Lotte Lenya “Seeräuber Jenny” nel film Die Dreigroschenoper del 1931 (testo qui)- (strofe I, III, IV)
I Meine Herren, heute sehen Sie mich Gläser abwaschen Und ich machte das Bett für jeden. Und Sie geben mir einen Penny und ich bedanke mich schnell Und Sie sehen meine Lumpen und dies lumpige Hotel Und Sie wissen nicht, mit wem Sie reden. Und Sie wissen nicht, mit wem Sie reden. Aber eines Abends wird ein Geschrei sein am Hafen Und man fragt: Was ist das für ein Geschrei? Und man wird mich lächeln sehn bei meinen Gläsern Und man sagt: Was lächelt die dabei? Und ein Schiff mit acht Segeln Und mit fünfzig Kanonen Wird liegen am Kai. II Man sagt: Geh, wisch deine Gläser, mein Kind Und man reicht mir den Penny hin. Und der Penny wird genommen, und das Bett wird gemacht! (Es wird keiner mehr drin schlafen in dieser Nacht.) Und Sie wissen immer noch nicht, wer ich bin. Und Sie wissen immer noch nicht, wer ich bin. Aber eines Abends wird ein Getös sein am Hafen Und man fragt: Was ist das für ein Getös? Und man wird mich stehen sehen hinterm Fenster. Und man sagt: Was lächelt die so bös? Und das Schiff mit acht Segeln Und mit fünfzig Kanonen Wird beschießen die Stadt. |
III Meine Herren, da wird wohl Ihr Lachen aufhörn Denn die Mauern werden fallen hin Und die Stadt wird gemacht dem Erdboden gleich Nur ein lumpiges Hotel wird verschont von jedem Streich Und man fragt: Wer wohnt Besonderer darin? Und man fragt: Wer wohnt Besonderer darin? Und in dieser Nacht wird ein Geschrei um das Hotel sein Und man fragt: Warum wird das Hotel verschont? Und man wird mich sehen treten aus der Tür gen Morgen Und man sagt: Die hat darin gewohnt? Und das Schiff mit acht Segeln Und mit fünfzig Kanonen Wird beflaggen den Mast. IV Und es werden kommen hundert gen Mittag an Land Und werden in den Schatten treten Und fangen einen jeglichen aus jeglicher Tür Und legen ihn in Ketten und bringen vor mir Und frage: Welchen sollen wir töten? Und frage: Welchen sollen wir töten? Und an diesem Mittag wird es still seinam Hafen Wenn man fragt, wer wohl sterben muß. Und dann werden Sie mich sagen hören: Alle! Und wenn dann der Kopf fällt, sage ich: Hoppla! Und das Schiff mit acht Segeln Und mit fünfzig Kanonen Wird entschwinden mit mir. |
La versificazione in italiano è molto più aderente al testo tedesco che non la versione inglese
Milva in Jenny dei Pirati
La traduzione è simile a quella allestita da Giorgio Strehler per l’Opera da tra Soldi presentata al Teatro Piccolo di Milano nelle stagioni del 1958-59 e del 1972-73 (che dirigerà proprio Milva nel ruolo di Jenny delle Spelonche).
Oh signori voi mi vedete asciugare le posate disfare i letti, e mi date tre spiccioli di mancia e guardate i miei stracci e questo albergo tanto povero e me, ma ignorate chi son io davvero, ma ignorate chi son io davvero. Ma una sera al porto grideranno e ci si domanderà: “cosa diavolo mai c’è?!” Si vedrà che io servo il vino sorridendo, si dirà “da ridere che c’è?!” Tutto vele e cannoni una nave pirata al molo starà. M’han detto “asciuga i bicchieri ragazza” e m’han dato di mancia un cent, mi son presa il soldino e sono andata a rifare un letto che nessuno domani disferà, chi son io non c’è nessuno che lo sa, chi son io non c’è nessuno che lo sa. Ma ecco gran rumore laggiù al porto e ci si domanderà “che succede mai laggiù?!” mi vedranno apparire alla finestra, si dirà “qualcosa certo c’è!” Tutto vele e cannoni il vascello pirata raderà la città. |
Oh, signori quando vedrete crollare la città vi farete smorti, questo albergo starà in piedi in mezzo a un mucchio di sporche rovine e di macerie e ci si chiederà il perchè, il perchè di questo strano caso, il perchè di questo strano caso. Poi s’udranno grida vicino a noi e ci si domanderà “come mai non sparan qui?!” verso l’alba mi vedranno uscire in strada, si dirà “chi è dunque quella lì?!” Tutto vele e cannoni il vascello pirata la bandiera isserà. E più tardi cento uomini armati verranno avanti e tenderanno agguati, faranno prigionieri tutti quanti, li porteranno legati davanti a me, mi diranno “chi dobbiamo far fuori?!” mi diranno “chi dobbiamo far fuori?!” E il cannone allora tacerà e ci si domanderà “chi dovrà morire?!” ed allora mi udranno dire “Tutti” e ad ogni testa mozza io farò “Oplà!” Tutta vele e cannoni la galera di Jenny lascerà la città. |
FONTI
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=1651