Home, Dearie, Home/The Oak and the Ash

Secondo Stan Hugill “Home dearie home” era la capstan shanty favorita dai marinai sulle navi inglesi nella rotta di ritorno a casa (homeward bound). Il coro ha sicuramente origine dalle ballate tradizionali (Scozia, Nord Inghilterra) risalenti al 600-700 mentre la storia sviluppata nelle strofe, riprende la ballata tradizionale inglese Rosemary Lane.
In questo caso è più esatto parlare di una famiglia di canzoni variamente intitolate “Rosemary Lane,” “Ambletown,” and “When I Was Young (Don’t Never Trust a Sailor)” e molto rielaborate dalla tradizione popolare.

RIFERIMENTI
Roll And Go(p87-8),
American Sea Songs and Chanties(p144-5),
Songs of American Sailormen(p167-8),
Music of The Waters(p25-7),
An American Sailor’s Treasury(p150-1),
Shanties from the Seven Seas(II)(p366-7-8-9),
Shanties from the Seven Seas (complete)(II)(p498-501)

HOMEWARD BOUND

C’erano dei canti speciali che i marinai intonavano quando levano l’ancora per l’ultima volta prima di salpare diretti a casa! Per l’occasione si svolgeva anche una piccola cerimonia con cui la nave avvisava tutte le altre che stava per ritornare a casa! (continua)

Home dearie home

[Roud #269, Laws K43]

La shanty racconta della notte d’amore tra un marinaio e una cameriera che lavora in una taverna/locanda proprio come la ballata Rosemary Lane, sulla quale s’innesta semplicemente il ritornello ispirato alla  “The Northern Lasses lamentation”, [“O the oak, the ash and the bonny ivy tree, Doth flourish at home in my own country”, published by P. Brooksby, 1672-8] ovvero “A North Country Maid“; la storia è ambientata a volte nella cittadina portuale di Amber nell’Inghilterra del Nord, ma prende piede in varie città portuali americane (principalmente Boston).
Il tono è scanzonato e non necessariamente amaro, anche se la ragazza dopo nove mesi diventa mamma di due gemelli! In alcune versioni viene a mancare la strofa finale di ammonimento in cui si mette in guardia le fanciulle da una gravidanza fuori dal matrimonio.
Troviamo molte versioni testuali[1] per lo più narrate dal punto di vista maschile.

Le tre versioni di Stan Hugill cantate da Gibb Schreffler

West Country
Nord Country
sweet Nort’ Amerikee

Home Boys Home

La versione più diffusa nei Folk-Club e connotata da una certa irlandesità (considerata cioè un tradizionale irlandese), la versione dei Dubliners è narrata dal punto di vista del marinaio che in alcune strofe racconta in terza persona


Clancy Brothers version
Chorus:
And it’s home boys home
Home I’d like to be, home for awhile in my old count-a-ry
Where the oak and the ash and the bonny elm tree
They’re all a-growing greener in my old count-a-ry
I
There was an apprentice lived in Strawberry Lane
Loved by her master and her mistress the same
Until a young sailor lad came sailing o’er the sea
And that was the beginning of her misery
II
This young maid being innocent she thought it was no harm
To go into bed for to keep his back warm
He hugged her and he kissed her and he called her his dear
He said ‘I wish, my love this night had been as long as a year’
III
‘Twas early next morning the sailor lad arose
And into her apron he put handfuls of gold
‘Take this my dear for the mischief that I’ve done
Last night I may have left you with a daughter or a son’
IV
‘And if it be a girl child dandle her on your knee
And if it be a male child call him after me
And when he is a man, you can dress him up in blue
He’ll go skipping up the rigging like his daddy used to do’

Dubliners version
I
Oh well who wouldn’t be a sailor lad a-sailing on the main
To gain the good will of his captain’s good name
He came ashore one evening for to be
And that was the beginning of my own true love and me
Chorus
And it’s home, boys, home, home I’d like to be
Home for a while in my own country
And where the oak and the ash and the bonny rowan tree
Are all a-growing green in the north country
II
Well I asked for a candle to light my way to bed
Likewise for a handkerchief to tie around my head
She tended to my needs like the young maid ought to do
So then I says to her ‘Now won’t you leap in with me too?’
III
Well she jumped into bed making no alarm
Thinking a young sailor lad to do to her no harm
I hugged her, I kissed her the whole night long
Till she wished the short night had been seven years long.
IV
Early next morning the sailor lad arose
And into Mary’s apron threw a handful of gold
Saying, “Take this, my dear, for the mischief that I’ve done
For tonight I fear I’ve left you with a daughter or a son
V
Well, if it be a girl child, send her out to nurse
With gold in her pocket and with silver in her purse
And if it be a boy child, he’ll wear the jacket blue
And go climbing up the rigging like his daddy used to do”
VI(9)
Come all of you fair maidens, a warning take by me
And never let a sailor lad an inch above your knee
For I trusted one and he beguiled me
He left me with a pair of twins to dangle on my knee

Traduzione italiana Cattia Salto
Clancy Brothers
Coro:
A casa, ragazzi a casa, a casa vorrei stare,
a casa per un po’ nel mio vecchio paese(1) ,
dove la quercia e il frassino e il sorbo

stanno rifiorendo, nel mio vecchio paese
I
C’era una apprendista che viveva in Strawberry Lane
amata in egual modo dal suo padrone e dalla sua padrona
finchè un giovane marinaio arrivò dal mare
e questo diede inizio alla sua disgrazia(3)
II
La giovane cameriera essendo vergine credeva che non ci fosse danno nell’entrare nel letto per tenergli la schiena al caldo
lui l’abbracciò e la baciò e la chiamò il mio tesoro
e disse “Vorrei amor mio, che questa notte durasse un anno”
III
Al mattino presto il marinaio si alzò
e nel suo grembiule mise una mancia di monete
“Prendi queste, mia cara, per il guaio che ho combinato
la notte scorsa potrei averti lasciato con una figlia o un figlio”
IV
E se sarà una bambina cullala sulle tue ginocchia
e se sarà un bambino chiamalo come me
e quando diventerà un uomo, lo vestirai in blu
e andrà per mare come suo padre”

Dubliners
I
Chi non vorrebbe essere un marinaio che naviga a gonfie vele e mantiene alto il buon nome del suo capitano?
Egli sbarcò una sera per una visita e questo fu l’inizio tra il mio vero amore e me!
Coro: A casa, ragazzi a casa,
a casa mi piacerebbe stare,

a casa per un po’ nel mio paese(1) ,
dove la quercia e il frassino e il sorbo stanno rifiorendo,
nel Nord del Paese(2)

II
Chiesi una candela(4) per rischiarare la strada verso il letto
e anche un fazzoletto da legare intorno alla testa(5)/si atteneva ai miei bisogni, come una giovane cameriera dovrebbe fare, così le dico “Perché non ci fai un salto anche con me?”
III
Lei saltò sul letto senza protestare, credendo che un giovane marinaio non potesse farle alcun danno
l’abbracciai, la baciai, per tutta la notte per farle desiderare che la breve notte fosse stata lunga sette anni(6)
IV
La mattina dopo il marinaio si alzò
e nel grembo di Maria, gettò una manciata d’oro(7)
dicendo ‘”Prendi questo, mia cara, per i danni che ho fatto stanotte, ho paura di averti lasciato con una figlia o un figlio.”
V
E se sarà una bambina, mandala a balia
con l’oro in tasca e l’argento nella borsetta
e se sarà un bambino indosserà la giacca blu e salirà sul sartiame come è abituato a fare suo padre”
VI(8)
Allora venite tutte voi belle fanciulle, e prestatemi ascolto,
non concedete mai ad un marinaio un centimetro oltre il ginocchio perchè mi fidavo di uno che mi ha ingannata
e lasciato con una coppia di gemelli da cullare sulle ginocchia

NOTE
1) versi attribuiti a Allan Cunningham (1784-1842) “Hame, Hame, Hame” (in ‘”Remains of Nithsdale and Galloway Song”, Cromeks 1810): “Hame, hame, hame, hame fain wad I be, O hame, ham hame, to my ain countrie“,
2) versi contenuti in “The Northern Lasses lamentation” (nota anche come The oak and the ash) 1672-84 “O the oak, the ash and the bonny ivy tree, Doth flourish at home in my own country
3) oppure “of the whole calamity“. Nella versione dei Dubliners il verso diventa “the beginning of my own true love and me” perchè la storia è raccontata dal punto di vista del marinaio e non della cameriera: è infatti solo per lei la calamità della gravidanza!
Un tempo la gestione delle conseguenze della sessualità era lasciata esclusivamente alle donne, erano loro che dovevano provvedere a salvaguardarsi dalle gravidanze inopportune e facevano ricorso a erbe e pozioni nonchè a spugnette imbevute di varie sostanze come l’aceto da posizionare al collo dell’utero. Erano loro che si procuravano degli aborti con tragiche conseguenze sulla loro salute e che come ultima risorsa uccidevano il bambino appena nato pur sapendo che rischiavano l’impiccagione.
4) sembra un linguaggio in codice, ovviamente la richiesta della candela è per illuminare il percorso fino al letto, ma nello stesso tempo allude a una sorta di complicità sessuale
5) legare una bandana come fascia per i capelli era un vezzo diffuso tra i marinai (fa molto “rogues gallery”)
6) un vanto delle prodezze amorose; tra l’altro la capacità di un uomo di mettere incinta una donna era considerata una forma di potenza sessuale!
7) probabilmente le ha lasciato qualche soldo (come pagamento per la prestazione, trattandola come una prostituta) ben misera contropartita alle prospettive di una gravidanza fuori del matrimonio che sarebbe costata alla servetta il posto di lavoro e l’avrebbe spinta verso la miseria e nella spirale della prostituzione
8) strofa di avvertimento aggiunta dal cantante che ammonisce le giovani e ingenue fanciulle a non fidarsi delle promesse di un marinaio: qui è la cameriera a parlare.

Clancy Brothers & Tommy Makem – 1968
The Mary Wallopers live 2020
https://youtu.be/eLaL32gdgOs
Luke Kelly & The Dubliners

Home dearie home, dal punto di vista femminile

Una variante di “Home, dearie home”  dà voce alla fanciulla che ingenuamente non si rende conto della gravità di quanto accaduto a causa di una notte di passione.  

Anche se scopo di queste ballate era quello di convincere le fanciulle a mantenersi caste emerge qui una figura di donna più indipendente che cerca di badare a sè stessa con l’emancipazione economica.

I
The sailor being weary, he hung down his head,
Called for a candle to light him to bed
She lit him to bed as a maiden ought to do
He vowed and declared she should come to him too.
Chorus
And it’s home, dearie, home,
and it’s home you ought to be

Home once again in your own country
Where the oak and the ash and the fine willow tree
are all a-growing greener in the North Amerikee.
II
She jumped in beside him to keep herself warm
Thinking, now, a sailor couldn’t do her any harm.
He hugged her and he kissed and he called her his dear
Till she wished the short night had been as long as a year.
III
Early next morning the sailor arose
Into her apron he put hands full of gold
Saying, ‘Take this, my dear, it will pay for milk and bread,
It may pay for the lighting of a sailor to bed.’
IV
“If I have a baby, what am I the worse?
I’ve gold in my pocket, I’ve silver in my purse,
I’ll buy me a nurse and I’ll pay the nurse’s fee
And I’ll pass for a maiden in my own country.
V
If it be a girl, she can wear a gold ring
If it be a boy, he can fight for the king
With his little quartered shoes and the roundabout so blue
He can walk the quarterdeck the way his daddy used to do”

Peggy Seeger in “Bring me home” 2008

I
Essendo stanco, chinò la testa e il marinaio chiese una candela per rischiarare la strada verso il letto
lei lo portò a letto proprio come una cameriera dovrebbe fare, e lui pregò e chiese che anche lei andasse con lui
Coro:
A casa, dolce casa,
a casa mi piacerebbe stare,

a casa per un po’ nel proprio paese,
dove la quercia e il frassino e il bel salice
stanno rifiorendo, nel Nord America

II
Lei saltò accanto a lui per tenersi al caldo pensando che un giovane marinaio non potesse farle alcun danno
lui l’abbracciò, la baciò, e la chiamò “mia cara”, finchè lei desiderò che la breve notte fosse stata lunga un anno
III
La mattina dopo il marinaio si alzò
e in grembo le mise una manciata d’oro dicendo ‘”Prendi questo, mia cara, basterà per il latte e il pane,
per aver fatto luce a un marinaio verso il letto.”
IV
“Se avrò un bambino, cosa andrà storto?
Ho l’oro in tasca, ho l’argento nella borsetta
prenderò una balia e le pagherò il dovuto
e nel mio paese passerò per una fanciulla
V
E se sarà una bambina, indosserà un anello d’oro
e se sarà un bambino combatterà per il re
con le sue polacchine e la giacca blu
camminerà sul cassero come è abituato a fare suo padre”

AMBLETOWN

Un ulteriore sviluppo di  “Home dearie home” è la lettera scritta dalla moglie del marinaio con il lieto evento del parto: il marinaio, venuto a conoscenza di essere diventato padre, s’imbarca con la prima nave per Amble (o Boston in altre versioni) per andare a conoscere suo figlio.
In questo contesto il riferimento esplicito è alla casa coniugale e agli affetti di una famiglia di cui il marinaio è orgoglioso, sono loro gli affetti e la “dolce casa” del marinaio il porto sicuro a cui ritornare dopo ogni viaggio!
Le strofe sono molto simili a quelle della poesia “O Falmouth Is a Fine Town,” di William E. Henley (1878). “Ambletown” condivide molti versi con “Rosemary Lane”


I
O Amble is a fine town with ships about the bay
It’s fain and very fain to be there myself today
I’m wishing in my heart I was far away from here
Sitting in my parlor and talking with my dear
CHORUS
And it’s home, dearie, home, it’s home I want to be
My topsails are hoisted and I am out to sea
The oak and the ash and the bonnie birchen tree
Are all a-growing green in the North/West country
And it’s home, dearie, home
II
A letter came today, but somehow I cannot speak
And the proud and happy tears are a-rolling down my checks
There’s someone here, she says, you’ve been waiting for to see
With your merry hazel eyes, looking up from off my knee
III
But the letter never said if we have a boy or girl
Got me so confused that my heart is all a whirl
So I’m going back to port, where I’ll quickly turn around
And take the fastest ship, which to Ambletown is bound

traduzione italiana Cattia Salto
I
Amble è una bella città con le navi nella baia,
starei molto volentieri là oggi,
desidero con tutto il cuore essere lontano da qui,
seduto nel mia salotto a chiacchierare con mia moglie
CORO
Ed è a casa, dolce casa, è a casa che vorrei essere
-le vele sono alzate e sono per mare-
dove la quercia e il frassino e il bel sorbo
stanno rifiorendo, nel Nord del Paese
ed è casa, dolce casa.
II
La lettera è arrivata oggi ma chissà come non riesco a parlare/e lacrime di orgoglio e felicità scorrono sulle mie guance
“C’è qualcuno qui, – dice lei- che stai aspettando di vedere,/con i tuoi occhi di un bel nocciola, che alzano lo sguardo dalle mie ginocchia”
III
Ma la lettera non diceva se avevamo un maschio o una femmina/e mi ha lasciato così confuso che la mia testa è in giostra,/così ritornerò al porto dove mi guarderò intorno rapidamente per prendere la nave più veloce diretta a Amble

Alan Mills
Sean & Mr. Pearson
Bob Conroy & Norm Pederson versione country
Ed Trickett 1972

[1]
http://www.exmouthshantymen.com/songbook.php?id=139
http://mudcat.org/@displaysong.cfm?SongID=5079
http://mudcat.org/@displaysong.cfm?SongID=5238
https://mainsailcafe.com/songs/home-dearie-home/lyrics
FONTI
http://www.rampantscotland.com/poetry/blpoems_hame2.htm
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=52935
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=14518
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=8855
http://www.fresnostate.edu/folklore/ballads/LK43A.html

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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