Il Giorno di Santo Stefano

Santo Stefano
“Santo Stefano” Luis de Morales, 1575

La figura di Santo Stefano è  venerata sia nel Nord che nell’Est d’Europa sia dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa: si suppone che Stefano provenisse dall’Anatolia ellenica, uno degli ebrei della diaspora benestanti e letterati, di lingua greca, stanziati in città cosmopolite e certamente più colti rispetto ai primi seguaci di Gesù (per lo più i contadini e gli emarginati della Galilea).

Gli ellenisti furono coloro che trasformarono la setta ebraica dei seguaci di Gesù in qualcosa di nuovo rispetto al giudaismo e iniziarono a chiamarsi cristiani.
Della vita di Santo Stefano si conosce molto poco, lo troviamo a Gerusalemme come seguace di Cristo e grande predicatore, lapidato nel 36 d.C. per la sua testimonianza di fede, il primo martire della storia cristiana e perciò annoverato tra i Comites Christi, i compagni di Gesù di cui si ricorda la vita a cominciare dal giorno dopo del Natale di Cristo.
L’invenzione della sua sepoltura (cioè il ritrovamento della sua tomba) cade al 3 agosto del 415 e per la Chiesa ortodossa il 3 agosto è ancora la sua festa.

Lapidazione di Santo Stefano
Lapidazione di Santo Stefano, Paolo Uccello

Stefano secondo la leggenda medievale diffusa da  Giovanni di Hildesheim  a volte è uno stalliere, a volte un servitore alla mensa di Erode, altre volte un cacciatore. Stefano fu il primo a vedere la stella di Betlemme e lasciò la corte di Erode per seguire Gesù. Un’antica ballata doveva circolare per l’Europa medievale sulla suggestione della leggenda, le cui tracce si conservano nei paesi del Nord. continua

LA TRADIZIONE IN ITALIA

In Italia il 26 dicembre è festa nazionale solo dal secondo dopoguerra, è il giorno dedicato alla famiglia e al relax con giochi da tavolo e d’intrattenimento per tutti, anche le massaie che si sono dedicate per giorni al pranzo di Natale oggi mettono in tavola gli avanzi.
Un proverbio francese recita “A Santo Stefano le giornate si allungano di uno spillo” e se la giornata è soleggiata sono frequenti le passeggiate in città o le scampagnate.

LA TRADIZIONE IN GRAN BRETAGNA: Boxing Day

Boxing Day
Boxing Day

Il Boxing Day, è una festività natalizia che cade il 26 dicembre, il corrispettivo anglosassone del nostro Santo Stefano: letteralmente “giorno della scatola” (ovvero il giorno delle offerte), è una ricorrenza che risale al Medio Evo, anche se alcuni studiosi ne rintracciano le origini nell’epoca tardoromana.
L’etimologia in realtà non è chiarissima, ma l’idea di fondo della festività, ufficialmente istituita nel Regno Unito nel 1871, è quella di donare qualcosa ai bisognosi o ai propri dipendenti in occasione del Natale, una sorta di bonus: nel pacco natalizio potevano esserci regali e avanzi di cibo e ai lavoratori veniva concesso il giorno libero per stare con la propria famiglia.
La consuetudine si diffuse sistematicamente però solo ai tempi della regina Vittoria e del sentimentalismo di stampo dickensiano. continua

LA TRADIZIONE IN IRLANDA: La An Droilin

wren's day
wren’s day

In Irlanda il giorno di S. Stefano, conosciuto anche con il nome gaelico La An Droilin, il giorno dello scricciolo (wren’s day), i giovani del villaggio con i visi sporchi di fuliggine e armati di bastoni, andavano nei boschi alle prime luci dell’alba per cercare tra i cespugli la tana dello scricciolo: il primo di loro che riusciva a colpirlo diventava il re per un giorno. Il corpicino dello scricciolo legato ad un ramo di agrifoglio veniva portato in processione di casa in casa e cantando una filastrocca i ragazzi dello scricciolo ricevevano piccoli doni lasciando in cambio una piuma strappata dal petto del piccolo uccellino. continua
E’ inevitabile infatti il collegamento tra sacrificio dello scricciolo e il martirio del santo, essendo Santo Stefano il primo martire del cristianesimo (protomartire) ucciso per aver testimoniato la sua fede in Cristo. Secondo il folklore irlandese il Santo si era nascosto in un cespuglio di agrifoglio per sfuggire dalla folla che voleva lapidarlo e il suo nascondiglio venne rivelato dallo strepito di uno scricciolo che aveva deciso di svernare proprio lì! (vedi)

LA TRADIZIONE IN SCANDINAVIA

Nella tradizione scandinava la canzone su Santo Stefano è tipica dei canti per Santa Lucia, e rispecchia maggiormente la tradizione pre-cristiana dei festeggiamenti di Yule. Un tempo era una canzone di questua di fattoria in fattoria cantata dai ragazzi nei giorni prima di Natale per raccogliere dei piccoli doni.
Le versioni della canzone sono innumerevoli tra Svezia, Norvegia e Danimarca con testi più o meno lunghi come una ballata, ma tutti riferiti all’avvistamento della Stella di Betlemmecontinua

Saint Stephen was a holy man

Roud 8331 ; trad.]

La prima trascrizione del testo si trova in Collection of Christmas Carols (1822) di Davies Gilbert che la sentì cantare per le strade di Bodmin (Cornovaglia). Fu però William Sandys  a pubblicare testo e melodia nel suo Christmas Carols Ancient and Modern (1833).

Magpie Lane in Wassail, 1995 (voce Andy Turner )


I
Saint Stephen was a holy man
Endued with heavenly might,
And many wonders he did work
Before the people’s sight;
And by the blessed Spirit of God,
Which did his heart inflame,
He spared not, in every place,
To preach God’s holy name.
Chorus 
O man, do never faint nor fear,
When God the truth shall try;
But mark how Stephen, for Christ’s sake,
Was willing for to die.
II
Before the elders he was brought,
His answers for to make,
But they could not the spirit withstand
Whereby this man did speak.
While this was told, the multitude
Beholding him aright,
His comely face began to shine
Most like some angel bright.
III
Then Stephen did put forth his voice,
And he did first unfold
The wond’rous works
which God had wrought
Even for their fathers old;
That they thereby might plainly know
Christ Jesus should here be
That from the burden of the law
Should quit us frank and free.
IV
But, oh! quoth he, you wicked men,
Which of the prophets all
Did not your fathers persecute,
And keep in woeful thrall?
But when I heard him so to say,
Upon him they all ran,
And there without the city gates
They stoned this holy man.
V
There he most meekly on his knees
To God did pray at large
Desiring that He would not lay
This sin unto their charge;
Then yielding up his soul to God,
Who had it dearly bought,
He lost his life, and his body then
To the grave was seemly brought.

Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Santo Stefano era un uomo santo
dotato di potenza celeste
e molti miracoli operò
davanti agli occhi della gente;
e benedetto dello Spirito Santo
che fece infiammare il suo cuore,
non si risparmiò, in ogni luogo,
per predicare il santo nome di Dio.
Coro
O uomo, non essere mai debole o pauroso,
quando Dio metterà alla prova la fede,
ma fai come Stefano, che per amore di Dio
fu pronto a morire
II
Davanti agli anziani fu portato,
a dare le sue risposte (1),
ma essi non poterono opporsi allo spirito
che attraverso quest’uomo parlava.
Mentre ciò accadeva, con la moltitudine
che lo guardava fisso,
il suo bel viso iniziò a risplendere
quasi come un angelo radioso (2).
III
Allora Stefano disse a gran voce (3),
e lo disse per primo,
delle meravigliose opere
che Dio aveva compiuto
anche per i patriarchi;
affinchè chiaramente sapessero,
che Gesù Cristo era arrivato
e dall’onere della legge
ci affrancherà e libererà.
IV
“Ma, oh, – disse -voi uomini malvagi,
quale dei profeti
i vostri padri non hanno perseguitato,
e tenuto in schiavitù?”
Ma quando lo sentii dire ciò
su di lui accorsero tutti,
e là fuori dalle porte della città
lapidarono questo sant’uomo
V
Lì si inginocchiò docilmente
a Dio pregò liberamente
chiedendo che Egli non ponesse
questo peccato su di loro;
quindi abbandonando la sua anima a Dio,
che pagò a caro prezzo,
perse la sua vita e il suo corpo, poi
alla tomba fu portato decorosamente.

NOTE
1) L’accusa è di quelle gravi: «Bestemmia contro Dio e contro Mosè».
2) dagli Atti degli Apostoli (At 6, 15) “tutti quelli che se ne stavano assisi, avendo rivolto i loro sguardi fissi sopra di lui, videro la sua faccia come quella di un angelo
3) la sua autodifesa è riportata negli Atti degli Apostoli, un lungo discorso in cui Stefano ripercorre le sacre scritture dichiarando che Dio aveva preannunciato l’avvento di Cristo attraverso i profeti e i patriarchi

FONTI
http://www.dailyslow.it/santo-stefano/
https://afolksongaweek.wordpress.com/2013/12/16/week-121-saint-stephen-rejoice-and-be-merry/
https://mainlynorfolk.info/peter.bellamy/songs/saintstephen.html
https://www.hymnsandcarolsofchristmas.com/Hymns_and_Carols/saint_stephen_was_an_holy_man.htm
https://www.hymnsandcarolsofchristmas.com/Hymns_and_Carols/saint_stephen_was_a_holy_man.htm

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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