Fairies stole Bridget/Up the airy mountain

La poesia The Fairies di William Allingham è stata messa in musica da alcuni artisti della scena celtica/neo folk fairy. Il poemetto è stato anche illustrato da vari disegnatori tra i quali Emily Gertrude Thomson[1] e Arthur Rackham

Fairies (William Allingham)

La messa in musica di un poemetto del poeta irlandese  William Allingham dal titolo The Fairies (1850) s’inserisce nella tradizione popolare celtica in cui poesia e canto sono tutt’uno, e i poeti sono anche musicisti che hanno imparato la musica perchè suonata in famiglia o assorbita attraverso  una quotidianità in cui musica e poesia (e il canto degli uccelli) sono il nutrimento dello spirito.

Up the airy mountain, down the rushy glen,
We daren’t go a-hunting
for fear of little men;
Wee folk, good folk, trooping all together;
Green jacket, red cap, and white owl’s feather!

Down along the rocky shore some make their home,
They live on crispy pancake of yellow tide-foam;
Some in the reeds of the black mountain-lake,
With frogs for their watchdogs, all night awake.

High on the hill-top the old King sits;
He is now so old and grey he’s nigh lost his wits.
With a bridge of white mist Columbkill he crosses,
On his stately journeys from Slieveleague to Rosses;
Or going up with the music on cold starry nights,
To sup with the Queen of the gay Northern Lights.

They stole little Bridget for seven years long;
When she came down again
her friends were all gone.
They took her lightly back,
between the night and morrow,
They thought that she was fast asleep,
But she was dead with sorrow.
They have kept her ever since deep within the lake,
On a bed of fig-leaves,
watching till she wake.

By the craggy hillside, through the mosses bare,
They have planted thorn trees
for my pleasure, here and there.
Is any man so daring as dig them up in spite,
He shall find their sharpest thorns in his bed at night.

Lassù sulle cime ventose, laggiù nelle valli di giunco
Nessuno osa andare a cacciare
per tema dei piccoli ometti.
Buona gente, piccola gente, che si raccoglie a frotte,
Verde la giacca, rosso il berretto, bianca la penna del gufo!

Lungo le spiagge rocciose alcuni hanno posto loro dimora,
Vivon di frittelle croccanti di gialla schiuma marina;
Alcuni tra le canne del nero lago di montagna,
Con rane per loro cani da guardia, tutta la notte in veglia.

Lassù sulla cima della collina(1) il vecchio Re siede;
Ormai è vecchio e grigio ha perduto il suo spirito arguto.
Con un ponte di bianca nebbia attraversa Columbkill,
Nei suoi nobili viaggi da Slieveleague ai Rosses(2);
O salendo tra la musica in fredde notti stellate,
Per pranzare con la Regina delle allegre Luci del Nord.

Hanno rapito la piccola Bridget per sette lunghi anni;
Quando lei fece ritorno alla valle
i suoi amici se ne erano tutti andati.
Loro l’hanno riportata leggermente indietro,
tra la notte e l’alba,
Pensavano che fosse rapidamente addormentata,
Ma lei era morta per il dolore.
Loro l’hanno custodita da allora nel profondo del lago(3),
Su un letto di foglie di iris,
vegliando finchè non si risvegliasse.

Sulle colline scoscese, tra spoglie distese di torba,
Loro hanno piantato biancospini
per piacere qui e là.
Se qualche uomo fosse così dispettoso da osare estirparli,
Egli ne troverebbe le spine pungenti nel suo letto la notte.

traduzione italiana in Fiabe Irlandesi della Fabbri Editori del libro di WB Yeats “Irish Fairy tales” (1892)
NOTE
(1) un tumulo fatato, il poeta non colloca il luogo in un punto preciso del Donegal ndica solo presenze del territorio come cime ventose, valli di giunco, spiagge rocciose, nero lago di montagna
(2) le scogliere di Slieve League sono le più alte d’Europa (ben più alte delle Cliffs of Moher), molto più a nord troviamo il Columbkille Lough (in inglese the lake of St. Columba) collocato in un’area geografica ben distinta nella zona nord-occidentale del Donegal detta i Rosses . Il re delle fate fa apparire un ponte di magica nebbia per attraversare il lago mentre si sposta dalla scogliera di Slieve League (Donegal sud-occidentale) ai Rosses (Donegal nord-occidentale)
(3) probabilmente il nero lago di montagna dove le fate tengono le rane come guardiani ai piedi del tumulo fatato dimora di un Re delle Fate vecchio e stanco

Fairies stole Bridget Emily Gertrude Thomson
Emily Gertrude Thomson la morte di Bridget:
They have kept her ever since deep within the lake,
On a bed of fig-leaves, watching till she wake.

[traduzione italiana: Da allora-le fate- l’hanno custodita nel profondo del lago
su un letto di foglie di iris in attesa che si risvegliasse.]

In viaggio per l’Irlanda con le sue canzoni

Da leggere gli appunti di viaggio di Ilaria Battaini che ha scritto ben due post sul Selvaggio Donegal, con tanto di itinerari e stupende fotografie
https://ilariabattaini.it/2016/12/26/viaggio-nel-selvaggio-donegal-parte-prima/
https://ilariabattaini.it/2017/01/18/viaggio-nel-selvaggio-donegal-parte-seconda/

https://www.viaggiascrittori.com/donegal-irlanda-cosa-vedere/
https://www.irlandando.it/cosa-vedere/ovest/contea-di-donegal/slieve-league/
https://www.ireland.com/it-it/destinazioni/regioni/scogliere-slieve-league/
https://www.irelandream.com/slieve-league-scogliere-donegal/
https://www.irlandando.it/cosa-vedere/ovest/contea-di-donegal/the-rosses/
http://www.therosses.ie/
https://www.alltrails.com/it-it/trail/ireland/county-donegal/columbkille-lough-and-milford-circular

Fairies stole Bridget

“Fairies stole Bridget” è la storia di un rapimento fatato dalla poesia di William Allingham cantata dai Caprice, messa in musica da un personaggio talentuoso Anton Brejestovski musicista e compositore fondatore con la moglie Inna Brejestovskaya dei Caprice, il gruppo russo di musica neo-classica. Si colloca nel progetto “Elvenmusic” iniziato nel 2001 e articolato in tre cd, essendo questo il terzo con caratteristica più decisamente “fairy pop”.

La piccola Brigida rapita dalle fate, ritorna nel mondo reale dopo sette anni e muore dal dolore; le fate la credono addormentata e le preparano un giaciglio di odorosi iris proprio in fondo al lago di montagna in cui vivono. Le fate di Allingham non sono creature benevole, rapiscono i bambini e in particolare i neonati, per “nutrirsi” della loro forza vitale.

William Allingham/Anton Brejestovski
I
Up the airy mountain
Down the rushy glen,
Bridget walks a-chanting
Not heeding little men;
II
By the craggy hill-side,
Through the mosses bare,
They have planted thorn trees(1)
For pleasure here and there.
III
They come stealing people
On cold starry nights,
Make them sup (2) with Queen
And drink forgetfulness.
IV
Bridget stepped the circle(3)
seven years long (4);
When she came down again
Her friends were all gone.(5)
V
Sa tao fiose,(6)
Ale-ar, ale-ar, ale-ar
Sa fols intolio-o
Ale-ar, ale-ar
VI
Down along willowy banks
Bridget’s new home,
Scarlet berries, crispy pancakes
Of yellow tide-foam;
VII
Some in the reeds
Of the black mountain-lake,
With frogs for their watch-dogs ,
All night awake.
VIII
They took her lightly back
Between the night and morrow;
They thought she was fast asleep,
But she was dead with sorrow.(7)
IX
They have kept her ever since
Deep within the lake,
On a bed of flag leaves,
Waiting till she wake
Will she ever wake? – No!
Will she ever wake? – No!
Will she ever wake? – No!
Faeries stole Bridget…

traduzione italiana di Cattia Salto
I
Su alle montagne ventose
giù nelle valli di giunchi
Brigida cammina canticchiando
senza preoccuparsi del Piccolo Popolo
II
Sul fianco scosceso della collina
e le brulle distese di torba
hanno piantato i biancospini
qua e là per diletto
III
Vanno a rapire le persone
nelle fredde notti stellate,
per farle succubi della Regina
e farle bere per dimenticare
IV
Brigida si è fermata nel cerchio
per sette lunghi anni
e quando è ritornata
i suoi amici erano tutti morti.
V
Sa tao fiose,
Ale-ar, ale-ar, ale-ar
Sa fols intolio-o
Ale-ar, ale-ar
VI
Giù per le rive dei salici
(è) la nuova casa di Brigida
bacche scarlatte, frittelle croccanti
di gialla schiuma del mare,
VII
Altri (fanno le case) tra le canne
del Lago Scuro sul monte,
con ranocchi come guardiani
che vegliano tutta la notte.
VIII
Leggeri l’hanno portata indietro
tra la notte e il chiarore del giorno
credevano stesse dormendo,
ma lei era morta per il dolore.
IX
Da allora l’hanno custodita
nel profondo del lago
su un letto di foglie di iris
in attesa che si risvegliasse.
Riuscirà mai a svegliarsi? No
Riuscirà mai a svegliarsi? No
Riuscirà mai a svegliarsi? No
Le fate hanno rapito Brigida.

NOTE
in corsivo è stato riportato il testo così come scritto da William Allingham le altre strofe sono per lo più una sintesi dei versi contenti sempre nel poemetto
(1) le piante di biancospino su una collinetta sono chiaro indizio della presenza di una dimora delle fate
(2) Creature un tempo venerate come dei, le fate sono andate  sempre più rimpicciolendosi, come una stirpe in decadenza. Secondo alcune opinioni le creature fatate sebbene abbiano una lunga vita, non sono tuttavia immortali e nei tempi della decadenza sono più frequenti i loro funerali.
(3) il cerchio delle fate è un cerchio luminoso in cui le fate festeggiano danzando, ma anche in cui compaiono tavoli imbanditi con le più appetitose vivande e coppe di vino o idromele, minuscole creature circondate da un aura di luce suonano, danzano e banchettano in allegria, mentre fuori dal cerchio magico la realtà diventa una nebbia indistinta. Il tempo però scorre in modo diverso in Faerie e danzare con le fate per qualche minuto equivale a far trascorrere sette anni  (oppure un anno e un giorno) sul piano del mondo reale o il mondo degli uomini, così al ritorno non si ritrovano più gli amici di un tempo. https://terreceltiche.altervista.org/we-might-dance/
4) un anno e un giorno oppure sette anni sono periodi di tempo canonici che aprono le porte dell’altro mondo; chi riesce a superare la barriera però, non ritorna mai a casa indenne.
5) Brigida non ha più nessun parente a prendersi cura di lei.
6) come Tolkien anche Anton Brejestovski leader dei Caprice, ha creato una lingua, la lingua delle fate con tanto di grammatica e vocabolario. E’ il Laoris, al momento non sono riuscita a trovare la traduzione dei versi.
7) Una credenza condivisa con altre mitologie sugli inferi, assaggiare il cibo di Fairie mette in grave pericolo la salute di un umano. Il gusto di tale cibo è così intenso che un essere umano riuscito a ritornare nel mondo reale, non è più in grado di saziarsi  e si strugge dal desiderio del cibo fatato fino a morire. Così a mio avviso la bambina è morta dal dolore per la perdita degli affetti umani e insieme per la nostalgia del mondo delle fate.

Caprice in Elvenmusic 3, “Tales of the Uninvited”, 2005
versione live

Arthur Rackham

Up the airy mountain

La poesia The Fairies di William Allingham con il titolo di Up the airy mountain è stata musicata da un buon numero di compositori di area classica[2] ma non solo!

Dáithí Sproule & Laura MacKenzie 2009 (su musica di Sean O’Driscoll)

Mud 1968 una versione pop su musica di Rob Davis
Twin Headed Wolf live 2014 suonata con due teiere
Carl Peterson in A Faerie Place 2012
Mary Murphy in Honey from Heather 2013 che adatta la melodia Christmas is coming, the geese are getting fat


[1] The Fairies – a child’s song è un libro pubblicato da Thomas de la Rue & Company a Londra nel 1883. Presenta una canzone scritta da William Allingham (1824-1889) e 24 illustrazioni di Emily Gertrude Thomson (1850-1929), di cui 6 a colori  https://myfairyland.jimdofree.com/fairy/the-fairies-a-child-s-song-by-emily-gertrude-thomson/
[2] https://www.lieder.net/lieder/get_text.html?TextId=108

FONTI consultate
http://digitalcommons.georgiasouthern.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1169&context=etd
http://amandacolon-kitkas.blogspot.it/2012/03/blog-entry-3-fairies-by-william.html
http://faeriemagick.com/the-faeries-william-alllingham/
http://www.enotes.com/homework-help/summary-poem-fairies-by-william-allingham-136177
http://prikosnovenie.com/groupes/capricek.html
http://sturmgeweiht.de/texte/?lang=de&act=text&band=190&titel=8768
http://wonderingminstrels.blogspot.it/2001/10/fairies-william-allingham.html
http://jasmoonbutterfly.blogspot.it/2009/11/fae-mythology-part-two.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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